Home Vaielettrico risponde Dopo 50 mila km meglio verificare la batteria?

Dopo 50 mila km meglio verificare la batteria?

13

Dopo 50 mila km è meglio verificare lo stato di salute delle batterie? È la domanda di Paolo, un lettore emiliano, che guida una Kia Niro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

dopo 50 mila kmDopo 50 mila km con ricariche quasi sempre a casa meglio un controllo?

Prima di tutto grazie per il vostro lavoro di informazione, equilibrata,  mai come in questo momento se ne sente il bisogno. Una domanda: possiedo una Kia Niro 64kWh da circa due anni e mezzo ed ho felicemente percorso circa 50.000 km senza problemi.  Ad oggi non ho riscontrato evidenti differenze di autonomia rispetto all’inizio, ma mi consigliate comunque di effettuare un test sull’effettiva capacità di carica della batteria?  Se sì, meglio Aviloo, che però mi sembra più costoso, o PCC? Raramente faccio viaggi lunghi che necessitano di ricariche in DC ed ho ricaricato quasi sempre a casa con wallbox da 5kW.  Saluti e grazie. Paolo Rossi, Ferrara

Giusto fare un controllo, per almeno due buoni motivi

Risposta. Ci sembra giusto dopo 50 mila km verificare lo stato di salute della batteria, per diversi motivi. Il primo, il più ovvio, è capire di quanto è calata l’autonomia effettiva, che è legata alla reale capacità residua. Il secondo, altrettanto importante, è verificare che valore potrà avere la nostra auto nel mercato dell’usato. E anche qui è evidente che la quotazione dipende anche dallo stato di salute della batteria, che qualunque acquirente avveduto chiederà di documentare con un test certificato. A nostro modo di vedere, una Casa seria come Kia (del gruppo coreano Hyundai) non dovrebbe avere difficoltà a produrre i risultati del test in occasione di controlli o tagliandi. In caso contrario, in effetti, si può optare per un test effettuato con Aviloo (di cui si serve spesso il nostro Paolo Mariano, vedi il video sopra) o con Power Cruise Control. Se decide di farlo, Paolo, ci faccia sapere l’esito, sempre interessante anche per fare confronti con altre auto.

Apri commenti

13 COMMENTI

  1. Caro Paolo, possiedo una Kona. Visto che Kona e Niro hanno la base tecnica molto simile, spero che la mia esperienza possa esserle utile.
    Per pianificare i miei lunghi viaggi, uso l’app ABRP e un parametro da impostare è la degradazione (in %) della batteria.
    Ho notato che anche la versione gratuita di ABRP, collegata ad un OBD, permette (per la Kona) di acquisire dall’auto (in tempo reale) il valore di degradazione della batteria. Non so da dove venga acquisito questo parametro. Presumo venga calcolato dal BMS e reso accessibile per diagnostica insieme ad altri parametri che ABRP visualizza (SoC, temperatura batteria, potenza assorbita, tensione della batteria, ecc.).
    Concordo che PCC fornisce molte più informazioni di ABRP. Ma per ottenere una valutazione globale spendendo poco (deve acquistare un OBD compatibile con ABRP), ABRP potrebbe essere una soluzione. La batteria della mia KONA è praticamente nuova (20000 km) perché è stata sostituita in garanzia un anno fa. La degradazione attualmente mostrata da ABRP è 0%.

  2. Dissento. Se non ha problemi e non ha notato differenze di autonomia e non ha intenzione di vendere l’auto a breve perché spendere soldi per un check??

    • Noi infatti abbiamo parlato di un check gratuito, garantito da molte Case. La Renault, per esempio, ma anche molte altre.

    • Ma anche semplicemente per avere uno storico, non è il serbatoio dell’auto che o si buca o resta invariato per 20 anni, arriverai comunque ad un certo punto a notare la differenza di capacità/autonomia e avere uno storico può sicuramente aiutare a fare una diagnosi di un eventuale problema non legato al calo fisiologico per il tempo e i cicli carica/scarica, o ancora meglio a evidenziare in anticipo un calo anomalo e far valere la garanzia al momento giusto rischiando meno di accorgersi quando è tardi

  3. Bravo Paolo. Questo tipo,di test, per chi é intenzionato ad acquistare o vendere una elettrica usata é quasi obbligatorio. Io ho venduto la mia Zoetta di poco più di 3 anni, con 105.000 km, con il 93% di soh certificato e l’acquirente si è sentito molto più tranquillo avendo tutti i dati della batteria cella per cella.

  4. Solitamente il degrado non è generalizzato ma riguarda qualche singola cella. Conoscendo il problema si può pensare di sostituire la cella interessata preservando le altre da ulteriori guai. Per cosa ne so io ( avendo una Kia hev) ci sono concessionari che fanno i test batteria

    • Il calo di una singola cella, però, è considerato un difetto di fabbrica e viene sempre sostituito in garanzia, il calo fisiologico delle batterie incide in modo abbastanza uniforme su tutte le celle del pacco, non ci sono celle più usate di altre ma vengono caricate e scaricate sempre contemporaneamente.
      In ogni caso sostituire una singola cella non è possibile sulle batterie attuali, ma va cambiato l’intero modulo composto da più celle, alzando cmq il costo della sostituzione, anche se il problema vero è l’accesso a quelle celle, richiede ore ed ore di lavoro per arrivare alla batteria e aprirla e rimontare tutto, anche senza tirare in ballo le batterie strutturali di tesla che son riparabili quanto un’auto dopo un frontale contro un muro a 130 allora, lo puoi fare.. Ma non ha senso farlo 😂
      Con i costi attuali delle bev possono ancora per tot anni fregarsene, se spendi 35/45k per ciascuna delle auto di casa difficilmente sei alla canna del gas e pagherai, ma in futuro probabilmente ci vorrà l’intervento dei legislatori per creare una sorta di indice di riparabilita da pubblicare con i dati auto almeno per rendere consapevoli i consumatori

  5. Una domanda che non è provocatoria: ok, faccio il test, ma a cosa serve? Intendo, se la batteria è così degradata da andare fuori garanzia capisco, ma altrimenti c’è modo di sistemare le cose se c’è un degrado anomalo, ma che non fa comunque scattare la garanzia?

    • Serve a regolarsi sull’autonomia e anche per capire se il modo con cui sto trattando l’auto sta danneggiando la batteria. E, come dici, serve anche a capire se ci sono gli estremi per un intervento in garanzia. Kia è uno dei pochi brand, insieme a MG, a offrire ben 7 anni di garanzia su tutto. E poi c’è Toyota, l’unico brand in Italia a offrire ben 10 anni di garanzia o 185000 km sulle sue elettriche e ibride …

        • A quanto mi risulta, si tratta di estensione automatica e gratuita della garanzia in caso di tagliando annuale presso concessionarie o autorizzate Toyota. Che per chi è disposto a pagare il tagliando e permettere alla rete ufficiale di verificare la vettura dovrebbe essere la norma per tutte le case, secondo me.

          • Esperienza con Yaris ibrida del 2013. Inizialmente la garanzia sulla parte elettrica era 5 anni, dopo qualche anno (grande Toyota, almeno di allora) la garanzia fu portata a 10 anni se i tagliandi erano in regola e ufficiali. Io cambiai la batteria a 7 anni in garanzia.
            L’anno scorso, al tagliando dei 9 anni mi dissero che per la garanzia della parte elettrica, oltre al tagliando ufficiale, ci voleva anche un “test elettrico” (non ricordo bene il nome) con costo accessorio di più di 100€ (ladra Toyota, almeno adesso).
            La batteria costa, che sappia io, 800€. Ricordo che feci un breve conto: con circa 6 anni di questo “test elettrico” uno si cambia la batteria. Per cui non aderii e a questo punto la fiducia verso Toyota mi è leggermente calata.

    • SAì, c’è il modo, per riprendere le celle che si sono disallineate.
      Scaricare il più possibile la batteria e ricaricarla in AC facendo una sola ricarica fino al 100%.
      In questo modo il BMS riallinea le celle.

Rispondi