Domenica a Milano in strada solo veicoli elettrici. Lo ha deciso il sindaco, Beppe Sala, a casa del perdurare della pessima qualità dell’aria. Reazione: il solito, insensato lamento delle lobby dell’auto, ACI in testa, che non si rendono conto della gravità della situazione.
Domenica Milano si va a piedi, a meno che…
Sala ha spiegato perché si ritorna alle domeniche a piedi a quasi 5 anni dall’ultimo blocco festivo: “I valori del Pm10 hanno nuovamente sforato i livelli di guardia“, ha scritto sulla sua pagina Facebook. “Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano sperare in una diminuzione delle concentrazioni di polveri nell’aria. Quella per l’ambiente è una battaglia di lungo periodo, che si realizza attraverso misure strutturali e scelte di ampia visione. Allo stesso tempo, però, le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente.

“Per questo motivo”, conclude Sala, “domenica 2 febbraio Milano sarà chiusa alla circolazione delle auto. Ho chiesto agli uffici di verificare i dettagli operativi e domani saremo più precisi. Milanesi e turisti si preparino a trascorrere una giornata in città a piedi, in bici, sui mezzi pubblici ed elettrici“. Il problema è molto semplice: nei primi 26 giorni dell’anno, ben 24 hanno fatto registrare sforamenti nei limiti massimi consentiti dalla legge. Il che fa pensare che già entro metà febbraio Milano abbia esaurito il limite massimo di sforamenti annui consentiti dalla legge, 35. Un disastro ecologico, in presenza del quale il sindaco ha deciso di intervenire con una mossa che ha una valenza prima di tutto psicologica. Ovvero lanciare a tutti il segnale che la situazione è grave, fuori controllo.
La Russa (ACI): “Anche le elettriche inquinano”
Naturalmente all’annuncio del sindaco è seguito subito il fuoco di sbarramento di chi si oppone al fermo dei veicoli non elettrici. «I blocchi servono solo per avere un bel titolo sui giornali ma non risolvono niente“, ha detto al Corriere (clicca qui) Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano. “Sono contrario a provvedimenti di questo genere. Perché così si continuano a colpire gli automobilisti che già hanno fatto tanto per modificare la situazione».

Secondo La Russa gli automobilisti milanesi hanno già dato. Essendo stati in gran parte costretti a cambiare l’auto con veicoli più moderni per rispettare le restrizioni via via imposte. E vista anche l’introduzione di Area C e Area B. Quanto all’esenzione dei veicoli elettrici, La Russa è d’accordo a metà: “Non sono contrario al fatto che i mezzi elettrici possano circolare. Ma ricordo al sindaco che anche questo tipo di veicoli inquina. Le frenate provocano il rilascio delle polveri sottili…Ancora una volta si creano figli e figliastri”.
Domenica flash-mob con le auto elettriche
L’associazione ambientalista Class Onlus, invece, per domenica 2 promuove un’iniziativa di sensibilizzazione con i proprietari di elettriche e ibride plug-in. I mezzi sfileranno per Milano invitando la popolazione a passare alla mobilità sostenibile. In diverse zone della città si concentreranno i possessori di auto, moto e altri veicoli a emissioni zero. Per poi raggiungere diversi punti-chiave di Milano: Piazza della Scala – Piazza Città di Lombardia – Piazza della Borsa, ecc.
Il ritrovo dei partecipanti avverrà in mattinata, alle ore 9.30 davanti alla stazione Greco Pirelli. Lì si trova una colonna di ricarica veloce che permetterà a chi abita fuori Milano di rifornirsi. Si partirà per raggiungere alle ore 11 Piazza della Scala dove è previsto un ulteriore ritrovo di EV. La carovana proseguirà per un percorso per piazza della Scala, i Bastioni di Porta Venezia, via Larga/p.zza S. Stefano, corso Italia, piazza XXIV Maggio, corso Genova, piazza Sant’Ambrogio, Largo Cairoli, Bosco Verticale e piazza Città di Lombardia. Per poi chiudere il corteo in Piazza della Borsa intorno alle ore 12.30/13. L’iniziativa ha l’hashtag #milanoelettrica
SECONDO NOI. È chiaro che le domeniche a piedi non risolvono il problema. Ma di tratta si segnali importanti per dire ai milanesi (e non solo) che il tempo è scaduto. La città sta facendo molto per diventare più vivibile: una metropolitana sempre più capillare, flotte di bus e tram di superficie sempre più elettrica…Ma ancora non basta, i dati sono impietosi. Milano ha bisogno di una svolta ancora più radicale, per esempio con una rete di piste ciclabili che tolgano dalle strade migliaia di automobili. È stato fatto a Parigi, ad Amsterdam, non sulla luna. Sala ha tutta l’aria di chiedere un secondo mandato per provarci, chiedendo una delega ampia sulle misure ambientali. Va sostenuto, non criticato con i soliti distinguo.
Massimo Degli Espositi mi sta minacciando? Se quello che ho riportato non c’azzecca perché lo avete pubblicato? Ho soltanto riportato quanto pubblicato dal sito GreenStyle un sito che parla di Auto Salute Consumi Mobilità Energia ecc. chiunque può iscriversi e verificare se è vero o meno, (gli Inglesi si sono liberati finalmente dell’oppressione Europea) se a Milano Domenica solo auto elettriche e perchè ci sono problemi di inquinamento, le auto ferme a Roma e Milano hanno risolto il problema non mi pare, l’inquinamento vero non arriva solo dalle auto termiche ma anche dalle elettriche dal riscaldamento a metano delle abitazioni dalle fabbriche e anche dagli AEREI ecc. gli AEREI che per ogni km inquinano come 800 auto euro 0 senza parlare del resto, anche questo può verificarlo, chissà perchè degi AEREI che inquinano e che vi passano sopra le teste di continuo non se ne parla, ma sempre della Balla del CO2, anche gli alberi gli animali e l’uomo producono CO2 !!!!!! dobbiamo fermarli anche loro ?
Nessuno la minaccia. Ma a casa nostra decidiamo noi cosa pubblicare e cosa no. E le confermo che dei suoi commenti non condividiamo praticamente nulla.
Ryanair nella bufera: accusata di aver mentito sui tagli alla CO2.Ryanair accusata di greenwashing nel Regno Unito: bocciato lo spot in cui sosteneva di essere la compagnia con minori emissioni di CO2 in Europa.Ryanair è finita nella bufera per la questione tagli alle emissioni di CO2. Secondo la Advertising Standards Authority (ASA), che si occupa dell’autoregolamentazione del settore pubblicitario nel Regno Unito, la compagnia aerea avrebbe dichiarato in uno spot di aver ottenuto risultati eccellenti e nettamente superiori alle maggiori linee aeree europee. Affermazioni che non corrisponderebbero alla verità secondo quanto contestato dall’ASA.
Secondo lo sport Ryanair avrebbe le “tariffe e le emissioni più basse in Europa tra le compagnie aeree”. Risultato che sarebbe stato raggiunto grazie alle ridotte emissioni di CO2 in relazione al rapporto passeggeri/chilometri volati; frutto della particolare densità dei voli (numero di posti occupati per volo), del disporre della flotta più giovane e dei motori più efficienti in termini di consumo di carburante.
Dichiarazione che non ha convinto gli esperti ASA, che hanno analizzato la documentazione fornita da Ryanair a supporto delle proprie dichiarazioni. Secondo quanto affermato dall’Authority uno dei rapporti consegnati dalla compagnia sarebbe datato 2011, quindi difficilmente confrontabile con i dati 2019, oltre a non comprendere i valori di riferimento di alcune tra le maggiori compagnie.
A questo si sommerebbe l’assenza di riferimenti esatti relativi alla densità dei voli, un’informazione ritenuta “significativa per permettere ai consumatori di comprendere su quali basi si fonda lo slogan. Lo spot è stato bandito dai media britannici in quanto ritenuto fuorviante e privo delle prove che dimostrino la fondatezza di tali affermazioni.
Inquinamento: Ryanair tra le 10 società peggiori in Europa
Inoltre lo scorso aprile Ryanair è stata inserita, come indicato all’interno di un report UE, tra i 10 maggiori emettitori di carbonio in Europa. Particolarmente critica l’associazione ambientalista Transport & Environment. Attraverso la responsabile per il settore aereo, Jo Dardenne, T&E ha dichiarato:
Ryanair dovrebbe smettere di fare greenwashing e cominciare a fare qualcosa per dare un taglio alle sue emissioni in volo.
Paolo, non vedo cosa c’azzecchi questo atto d’accusa a Ryanair con le tematiche affrontate dal nostro sito. Aggiungo che nessuno di noi ha le competenze per verificare se le accuse siano fondate. Quindi la pregherei di non parlare più di argomenti che nulla hanno a che fare con le tematiche dei nostri articoli.
Una cosa che dovrebbero fare tutti i Sindaci in tutte le città d’Italia per ridurre del 50% l’inquinamento e che non lo fanno, ma lo fanno Sindaci più intelligenti in città di altri paesi e di lavare le strade tutte le sere !!!!!! E l’inquinamento che arriva dal cielo, lo sapete che ogni aereo che vi passa sopra la testa inquina come 800 auto euro 0, senza parlare del resto che vi spruzzano tutti i giorni sopra la testa !!! Se non piove quasi più se non nevica quasi più queste sono le conseguenze, ma in compenso fa sempre più caldo ma se fa caldo non dovrebbe evaporare l’acqua dei mari dei laghi e dei fiumi o forse non e più così ???? Il riscaldamento globale provocato apposta dall’uomo, la balla del CO2 vitale per gli alberi, invece di parlare dei veri inquinanti provocati dal petrolio dei petrolieri, i milioni di alberi bruciati dall’uomo i milioni di alberi tagliati dall’uomo vitali per l’uomo !!!
Il suo ragionamento è un po’ confuso, non me ne voglia Paolo. La combustione del petrolio, del carbone e del gas, libera CO2 imprigionata nel sottosuolo da milioni e milioni di anni. La deforestazione aggrava il problema perché diminuisce la biomassa globale capace di catturare e fissare la CO2. Così aumenta la concentrazione di CO2 in atmosfera, il che genera l’effetto serra e il surriscaldamento del Pianeta. E’ vero che aumenta l’evaporazione dei mari, ma lo scioglimento dei ghiacci ne innalza ugualmente il livello. Aumentano gli squilibri climatici, le turbolenze e i fenomeni estremi (alluvioni, uragani, siccità). E’ vero anche che gli aerei consumano molto più carburante fossile, quindi inquinano molto di più, sia in assoluto, come dice lei, sia in rapporto ai passeggeri trasportati. Ma mentre per il trasporto terrestre e navale soluzioni sostenibili sono già disponibili, innanzitutto quella elettrica, per gli aerei siamo ancora agli albori. Qualche sperimentazione, però, è già molto avanzata. Consulti il nostro sito e vedrà.
Ma diamo ancora spazio al figlio di Ignazio La Russa, presidente ACI Milano (non ACI ITALIA!) ???
Le domeniche a piedi dovrebbero però essere “domeniche a piedi”, senza distinguo, anche se sostanzialmente non servono. Sono però un simbolo ed aiutano a far riflettere…
Visti i tentativi di sabotaggio ad opera degli impreparati membri dell’Aci, credo sia sempre più urgente controbattere con comunicati stampa dell’Automobile Club Elettrico Italiano, attualmente in fase di fondazione. Chi fosse interessato, può scrivere a clubacei2020@gmail.com
Bravo Luigi sicuramente ne faremo parte!!!!
Sig. La Russa provi un’auto elettrica e vedrà che la frenata rigenerativa le farà toccare il pedale solo per:
– tenere fermo il veicolo agli stop;
– frenate d’emergenza;
– guida sportiva.
Io ho noleggiato una Model 3 Long Range per 3 giorni e me ne sono innamorato, lo faccia anche lei e vedrà che il freno per rallentare il veicolo non lo userà praticamente mai.
“Le frenate provocano il rilascio delle polveri sottili..”
ma perchè prima non ci si documenta?
Almeno si può evitare di scrivere caxxate…
Taxi romagnolo Tesla Model S al tagliando dei 330mila km dove è prevista la prima sostituzione delle pastiglie anteriori, le suddette pastiglie avevano ancora più di 1/3 del materiale, significa che sarebbero durate fino a 400mila km…
Ora trovatemi una termica che consuma le pastiglie ogni 400mila km….
Perfettamente d’accordo con te Daniele. Purtroppo molti pareri vengono esposti e molte decisioni vengono prese da persone le cui opinioni derivano esclusivamente dal “sentito dire”. Se il sig. La Russa guidasse tutti i giorni un’auto elettrica di proprietà molto probabilmente non avrebbe mai pronunciato quelle parole.
Ciao a tutti!
Qualcuno sa se per entrare a Milano con o senza il blocco del traffico con un’auto elettrica è necessario iscriversi prima a una white list? A Mantova ho preso due multe perché, per raggiungere una colonnina di ricarica, sono entrato senza accorgermi in ztl. Poi ho scoperto che per farlo senza rischiare multe avrei dovuto iscrivermi alla white list.
Non capisco quale sia il senso della frase “Ma ricordo al sindaco che anche questo tipo di veicoli inquina. Le frenate provocano il rilascio delle polveri sottili”. A prescindere dal fatto che anche i veicoli con motore a combustione interna devono frenare, diversi veicoli elettrici hanno la frenata rigenerativa che addirittura rende inutili i freni delle vetture convenzionali riducendo proprio le emissioni di cui parla. Se poi far funzionare il motore elettrico come se fosse un generatore crea un nuovo inquinamento allora sarei curioso di sapere quale sia.
P.S. dire “anche le elettriche inquinano” non è una giustificazione valida per nessuna tesi. Una frase valida sarebbe “le elettriche inquinano come le altre vetture” ma andrebbe comunque giustificata
“Le frenate provocano il rilascio delle polveri sottili..”
Da ibrido (e da elettrico sarà pure meglio) vorrei dire a La Russa che se il traffico è scarso i freni idraulici quasi non si toccano e si riesce a fare quasi tutto con la decelerazione e la frenata rigenerativa. Ed in una giornata di blocco, se reale e totale, il traffico sarà veramente irrisorio.
Vedi il mio “vecchio” meccanico che ha avuto per le mani l’ibrida per una cosa di poco conto e mi fa: “Per abitudine ho controllato le pastiglie dei freni e sono consumate per 1/4. Non possono essere ancora quelle originali, no?” Ed invece si 😉
Anche le persone inquinano respirando perché emettono CO2, inquinano perché emettono urina e feci; dobbiamo eliminare anche le persone signor La Russa?