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Diteci la vera autonomia delle plug-in

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Giancarlo, un lettore, è deluso dall'autonomia della sua Peugeot 3008 ibrida plug-in.
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Diteci la vera autonomia delle ibride plug-in, l’avessi saputa non avrei comprato la mia Peugeot 3008. È la protesta di Giancarlo, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

diteci la vera autonomiaDiteci la vera autonomia / Con la Peugeot 3008 faccio solo 40 km in elettrico…

“Ho comprato un Peugeot 3008 plug-in nel 2021…Dicevano che faceva circa 60 km con una ricarica. Una percorrenza vista solo nella prima estate, visto che era stata immatricolata a Luglio. In inverno riesco a caricare fra i 26 e i 34 km.  Con una media di circa circa 40 km. Se me lo dicevano, non l’avrei acquistata. Giancarlo Bonetto
diteci la vera autonomia
Una Peugeot 3008 ibrida plug-in in ricarica: ha una batteria da 7,4 kWh.

Quello che (spesso) i venditori non ti dicono…

Risposta. Il problema dell’autonomia reale, in molte situazioni ben diversa da quella dichiarata dalle Case (e omologata), riguarda sia le elettriche che le ibride plug-in. Ma le proteste ci arrivano molto più spesso dai proprietari di queste vetture con il doppio motore. Per un motivo molto semplice: il range teorico di solito è sui 50-60 km, ma il freddo e l’usura finiscono per ridurre la capacità utilizzabile della batteria. E si fanno meno km, facendo sì che si interroghi sull’opportunità di portare a spassi due motori. Sia chiaro che il problema, chi più chi meno, riguarda tutte le marche e non soltanto la Peugeot. Prendiamo il caso della 3008: l’autonomia dichiarata in elettrico (standard WLTP) è di 59 km. Ma sul suo sito la stessa Casa ti dice che, con la temperatura esterna che scende e la velocità che sale, questo valore si assottiglia. Esempio: a zero gradi siamo a 44 km per la versione 4x2 e a 42 km per la 4x4. Ma se, con lo stesso freddo all’esterno, aumentiamo la velocità ai 100, si scende a 38-37 km. Il problema è che tutto questo i venditori spesso non lo spiegano. Creando la frustrazione di cui parla Giancarlo.
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24 COMMENTI

  1. Buongiorno, metto anche la mia esperienza a disposizione. Auto DS7 4wd 300 cv plugin. I 58 km di autonomia li ho visti solo in uscita dal concessionario, maggio 2022 . Il mio percorso solito è di 100 km e spesso vado in elettrico fino all’accensione del termico. In settembre si accendeva dopo 44 km , a gennaio dopo 33. Deluso.

  2. Beh! E’ un argomento che già interessa poco ai più che frequentano il sito, ed è già “passato” in seconda videata e presto sarà nel dimenticatoio.
    Ciò nonostante, anche se non la leggerà più nessuno, pubblico qui un’analisi che risponde a molte delle domande dell’articolo sull’autonomia, anche stagionale, ed a molte affermazioni lette nei vari post.
    In questa analisi:

    https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52398650662/in/dateposted/

    presento per anno/stagione l’andamento, nel tempo, per il clima stagionale, e per la capacità di utilizzo, dell’autonomia elettrica. Indico anche il numero di viaggi e di cariche fatti in ciascun periodo.
    Le curve di autonomia in E-Mode fornite sono due, perché derivano da due database differenti: il primo dei viaggi ed il secondo delle ricariche.
    La prima autonomia che fornisco è l’autonomia media del periodo calcolata sui risultati al termine di ogni viaggio, basata sui Km percorsi, sul consumo di batteria e sui Km restanti in quel viaggio. Sostanzialmente è un’autonomia “potenziale” che non può “vedere” cosa è avvenuto nei viaggi precedenti (se non per la batteria residua) e, soprattutto, cosa avverrà in tutti i successivi viaggi compresi tra due cariche.
    La seconda autonomia fornita è l’autonomia reale media del periodo che, ovviamente, si può conoscere solo contando i Km percorsi + i Km indicati come restanti in tutti i viaggi tra due cariche consecutive e non ad ogni viaggio (a meno che il viaggio non consumi da solo tutta la batteria). Se ho percorso dalla carica precedente 77 Km in elettrico, ed il computer di bordo indica che posso percorrerne ancora 4, la mia autonomia reale è di 81 Km. Questa la logica (per altro di un recente viaggio: https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52391305576/in/dateposted/ ).
    Da notare che se l’auto viene utilizzata al meglio, l’autonomia reale supera l’autonomia calcolata. Prima del 2022, l’inversione avveniva nei mesi freddi o caldi: nei mesi freddi era migliore l’autonomia calcolata, viceversa nei mesi caldi.
    Lo sviluppo nel tempo mostra l’autonomia cortissima di cui disponevo nei mesi che vanno dal 2 dicembre 2020 (data del ritiro dell’auto nuova) al 7 maggio 2021 (quando ho finalmente capito molte cose dell’auto, anche se non tutte, la più importante delle quali che potevo caricare fino al 100% e scaricare fino all’1% lasciando perdere la logica 80/20% valida per le BEV ma non per le PHEV).
    Il miglioramento nell’utilizzo è proseguito fino al dicembre del 2021, ma con le flessioni dovute al clima (sempre meno evidenti). Dal 2 gennaio 2022 ho iniziato ad utilizzare la pre-climatizzazione, ed i risultati nel grafico sono evidentissimi. Sono passato da poco più di 40 Km di autonomia nei primi mesi zeppi di errori agli attuali 70 Km e più. I pessimi risultati iniziali limitano attualmente l’autonomia media globale a poco più di 61 Km (ma per le sole cariche al 100% l’autonomia media vita auto è di 69,5 Km).
    Manca il prossimo inverno per avere una vista completa di cosa consente la pre-climatizzazione, ma è indubbio che i risultati sono, ad oggi, molto incoraggianti, sia come limite di autonomia, sia come flessione col freddo (inverno 2022, gennaio, febbraio e la quota di marzo, con autonomia media reale vicinissima ai 65 Km medi di omologazione. In inverno!).
    Fine!
    Bene, tempo perso, ma se a qualcuno interessasse l’argomento…

  3. ciao, 3008 plugin hybrid4 con due anni di vita, circa 27000 km, percorrenza inverno circa 48 km, percorrenza media annuale circa 54 km, massima percorrenza 68km, a questo punto non è l auto, ma il pilota a sbagliare (scelta di auto in base alle proprie percorrenze tipiche oppure piede non proprio di fata). è doveroso ammettere che questa architettura di alimentazione necessita molto più di altre un adattamento dello stile di guida e di analisi delle proprie percorrenze tipiche. senza una analisi preventiva di questi elementi non riesco a comprendere come un consumatore possa spendere decine di migliaia di euro e poi lamentarsi dei risultati.

    • Ha assolutamente ragione! Sapere prima dell’acquisto come si sono usate le auto precedenti in base alle proprie abitudini/necessità, correlandolo poi all’ipotesi di come si userà la nuova plug-in, è fondamentale per ottenerne una piena soddisfazione di utilizzo! E sono dati da sapere con precisione, non a spanne tipo “faccio circa il 30% di autostrada, il 60% in città, ecc…”. Devono essere dati precisi. Anche l’orografia abituale dei viaggi va valutata. Abitare e viaggiare in pianura è diverso di abitare in montagna. E, naturalmente, occorre documentarsi con dovizia sulle caratteristiche della plug-in che si intende acquistare per confrontarle con le abitudini/necessità analizzate ed ipotizzate.
      Se non collimano per una abbondante percentuale meglio non acquistarla.
      Inoltre, se non si è già abituati a guidare con raziocinio, usando quello che lei chiama “piede non troppo di fata”, bisogna pensarci. Una plug-in può solitamente correre e scattare meglio della relativa termica, ma usare questa caratteristica vuol dire usarla male, consumare ed inquinare. E restare delusi dell’autonomia elettrica. Secondo me non la si deve acquistare per i dati di velocità e scatto, ma perché si comprende la possibilità di inquinare veramente molto poco pur godendo della liberta che concede nei lunghi viaggi (rari, o non è l’auto giusta).
      Infine, va considerato che è un tipo di auto che, per essere usata bene, richiede assiduità e costanza nella ricarica ed un posto certo dove poterla caricare, con una frequenza che dipende dalle proprie necessità. Io, ad esempio, faccio una media di 20 Km al giorno, in pianura, quasi tutti in città/dintorni. Con la mia autonomia devo caricare abitualmente circa ogni tre giorni. Ma lo si deve fare!

  4. Confermo quanto scritto da alcuni. Ci sono molte variabili in gioco.
    L’anno scorso (settembre) ho acquistato una 508 SW 225 eat8 Hybrid GTLine e inizialmente non riuscivo a percorrere più di 30km. Con l’arrivo del freddo ho iniziato ad accendere il riscaldamento e facevo 20km o meno con un pieno. Essendo in garanzia l’ho portata in officina e grazie ad un aggiornamento ho raddoppiato l’autonomia e ne facevo 30/40 km. Con la primavera ho smesso ovviamente di usare il riscaldamento e l’autonomia varia tra 40 e 50km. Ho avuto picchi di 70km ma facendo molta attenzione a non superare gli 80,sfruttando al massimo il recupero e le discese.
    In estate comunque oltre 40 non riesco ad andarci anche accendendo il meno possibile il climatizzatore. Faccio 10km al giorno in città e attualmente ho 12mila km di cui 40% fatti esclusivamente in modalità elettrica e il resto sono tutte lunghe percorrenze (misto ibrido o full termico). La mia media attuale è di 22km/l o 4,5l/100km. Nel complesso sono abbastanza soddisfatto della mia scelta.

  5. Buongiorno. Mi permetto un commento sul’argomento essendo possessore di una plug-in. Sig Giancarlo non ti dicono consumo reale perché non lo conosco essendo un consumo variabile – ti fanno un consumo indicativo( in gioco essendo tanti fattori. Solo per esempio io quando ho acquistato la macchina al inizio dell’anno ’19 sono stato domandato del venditore perché voglio una macchina del genere perché loro sapevano della sua esistenza solo dal catalogo e quando sono stato a ritirarla ero quello che faceva sapere alcune funzioni). Per i consumi posso dire che sono molto soddisfatto: hanno detto 52 e riesco fare anche 76 km così come non riesco superare 43. Hanno detto 11,4/100km riesco anche 7,2 ma anche 14. Dipende sempre dalla temperatura tipo di strada distanza velocità ecc. Se Lei torna su la sua classica e segue consumi per tratta come lo fa ora con la plug-in vedrà che anche là le cose stanno nello stesso modo solo che non l’ha mai pensato perché faceva una media sul pieno. Io per esempio se mi faccio sul pieno (40 litri di capienza della plug-in) posso dare un pieno/13-14000 km. Per migliore diesel che ho avuto sono riuscito un pieno (60 litri di capienza) /1200km. È vero che in estate sono vantaggiato anche del pannello solare sul tettuccio che produce 1-2 kWh e se capita di restare ferma la trovo già carica e può incidere sui consumi giornalieri ma quando si fa un acquisto di decine di migliaia di euro si deve informare più ampio per quello che tu chiedi e quello che ti può dare (nessuno prende pillola x pressione se i fa male lo stomaco). Per queste macchine ci sono tanti informazioni sui forum USA – in concessionaria non sanno un granché perché sono sempre persone al lavoro che vendono decine di modelli (se Lei fa elettricista in un’azienda di montaggio non saprà dire cosa fa l’idraulico anche sé un’esterno penserebbe che è una cosa strana che lei non lo sappia lavorando per stessa azienda). Fa lei conti se la mia plug-in è conveniente 656 litri di benzina x 68000km (mai caricato in strada solo a casa con accumulo del fotovoltaico).

  6. È bellissimo avere i soldi per prendere quel che non si capisce, io non potrei guardarmi allo specchio se fossi così cieco. Le termiche a benzina sono talmente inefficienti a bassi regimi che aumentando le velocità di percorrenza riescono incredibilmente ad abbassare i consumi per unità di spazio percorsa fino a velocità relativamente considerevoli.
    È così difficile capire che un motore elettrico è così vicino alla semplice fisica che vuole che ad una velocità maggiore, anche se moderata, si pagano, giustamente, le inefficienze di attrito a terra e per l’aria più il fatto che al freddo le reazioni chimiche su cui si basa il funzionamento della batteria non operano efficientemente come in caso di temperature estive?
    Se compro un’auto con 59 km a batteria vuol dire che quello è il best cadde scenario è in infinite condizioni diverse farò ben di meno. E con batterie così piccole non posso nemmeno usarle nei range corretti (80-20% per farla breve) senza perdere quei pochi km spesso essenziali per le percorrenze quotidiane in pseudo-elettrico.

    • In una plug-in sostanzialmente si va circa tra le percentuali 20-80.
      Il consumabile della batteria è l’80% del lordo. Ed è ovviamente il caricabile. Quando indica 100% di carica è l’80%. E quando indica l’1% non è solo l’1%. Sono sistemi che si autoproteggono. Caricare solo all’80% vorrebbe dire caricare un 64%, fermarsi al 20% vorrebbe dire viaggiare col 44% di batteria. Un non senso, che purtroppo io ho fatto nei primi mesi di utilizzo. Consumando ed inquinando di più di quello che l’auto consente.

    • Dimenticavo: l’autonomia media indicata non è un “best case scenario”. È, appunto, un’autonomia media. Il che vuol dire che può fare di meno o di più di quanto indicato in base alle situazioni di guida, di percorso, di clima.

  7. Sarà che già con le mie due diesel precedenti guidavo… diciamo in modo diverso da come guidavo abitualmente da 18 a 48 anni, per cui io non ho avuto problemi di adattamento alla guida con la mia Octavia iV plug-in: faccio le stesse cose che facevo con le diesel precedenti, col vantaggio che con la plug-in è estremamente più semplice far “scorrere” l’auto senza “gas” pigiato. Non che non abbia avuto problemi, ma non di adattamento alla guida. I problemi erano legati ad una marea di errori gestionali fatti per ignoranza bruta, mia e dell’assistenza, della serie: plug-in, questa sconosciuta! L’unico aiuto, notevole anche se “indiretto”, l’ho avuto a fine dicembre del 2021 leggendo un articolo qui su Vaielettrico relativo alla pre-climatizzazione. Ed ha migliorato tutto! Da gennaio 2022 credo di guidare l’auto al meglio delle sue possibilità.

    Certo, è anche da evidenziare che sono un “utente” particolare, non facilmente “replicabile” come abitudini/necessità, visto che sono un pensionato (come molti) che però ha una media di 21,48 Km al giorno (17,05 a viaggio), per un totale annuo attorno agli 8.000 Km, e sarebbero pure di meno se non avessi avuto ogni anno un qualche guaio che mi ha obbligato a recarmi d’urgenza presso ospedali a circa 300 Km di distanza. Senza le mie “emergenze” (che spero vivamente siano terminate), farei meno di 7.500 Km all’anno. Quindi, direi che sono il proprietario ideale per un’auto plug-in omologata per 65 Km di autonomia media (e lo sarei stato anche di una BEV, se solo ne fosse esistita una con carrozzeria Wagon a 21.700 €).

    Comunque, conosciutici meglio io ed Octavia (ci sono voluti 5 o 6 mesi per capire come usarla senza grossolani errori, il tutto senza l’aiuto di nessuno della casa), io posso “protestare” con la Skoda solo perché il dato di autonomia di omologazione è più basso del mio dato reale. Come sono nettamente peggiori i valori di omologazione del consumo WLTP o di quello elettrico, rispetto a quelli che faccio realmente io.
    Infatti, l’auto è omologata per 65 Km medi di autonomia, 83,3 Km/l di consumo WLTP col termico (1,2 l/100Km), 14,4 kWh/100Km con l’elettrico (dati per la versione Combi allestimento Style).
    Nel mio utilizzo, dati vita auto, la mia autonomia media (cariche al 100%) è di 69,5 Km, 108,95 Km/l WLTP (0,92 l/100Km), 14,39 kWh/100Km in E-Mode.
    Però, come dicevo, se guardo ai dati da gennaio 2022 (tutte le cariche), i valori sono molto migliori del dato vita auto: 71,94 Km medi di autonomia, 173,72 Km/l WLTP (0,58 l/100Km), 13,3 kWh/100Km in E-Mode.

    Autonomia estate/inverno: vita auto, tutte le cariche (quindi con anche tutti gli errori iniziali): 65,03 Km estate, 58,41 inverno (che risente degli errori iniziali dal 2 dic 2020 al 7 mag 2021). Ma se considero il 2022, sempre tutte le cariche, i due valori diventano 68,37 Km in estate e 65,13 Km in inverno. Non ho pronto il dato 2022 diviso per stagione (capita), ma per le sole cariche al 100% i valori sarebbero ovviamente ancora migliori, visto che il record di autonomia è di 86 Km e sono spesso sopra i 70 Km.
    Certo, c’è sempre differenza tra estate ed inverno, ma usandola bene si riesce a fare come o meglio del valore di omologazione e con poca differenza tra le stagioni (pre-clima fondamentale!).
    Tutto ciò perché l’auto è perfetta per le mie esigenze, quindi sono dati probabilmente non replicabili da chi abbia esigenze/comportamenti differenti.

    Però, anche con autonomie elettriche più ridotte, resta l’ibrido. Ed in una plug-in non è mai un disastro. Non so quali risultati abbiano altri con l’ibrido, ma l’utilizzo “misto” è comunque molto migliore come consumi/inquinamento rispetto a qualunque termica, normale o full. Certo, occorre sapere come utilizzarlo. Se si consuma tutta la batteria all’inizio e poi si prosegue (per molto) con l’ibrido, si avranno i risultati di una full, forse anche migliori visto che, in realtà, la batteria non è mai scarica e la rigenerazione è ottima, però non ottimali. Ma se si utilizza bene, i risultati possono essere notevoli.
    Ad esempio (certo, di mezzo c’è sempre il mio piede e le mie abitudini, magari non replicabili) io ho un consumo combinato medio vita auto di 42,74 Km/l (2,34 l/100Km) e le emissioni vita auto sono di 21,84 g/Km di CO2 (anche questo migliore del dato di omologazione di 23,8 g/Km).
    E se guardo al 2022, il consumo combinato medio è di 52,51 Km/l (1,9 l/100Km) e le emissioni sono a 13,7 g/Km.
    Pur con tutte le mie specificità, non credo che una plug-in usata bene ed adeguata al proprio utilizzo, anche con dati reali peggiori di quelli di omologazione, possa deludere. Non c’è paragone con una termica su tutto, inquina più di una BEV ma è più versatile.
    Poi, è vero che io parlo per la mia e non conosco altre plug-in. Com’è vero che nelle concessionarie “non dicono”. Però non so se per calcolo o per ignoranza. Quando l’ho acquistata io non sapevano neppure come sganciare il cavo di ricarica dalla presa o a che percentuale era giusto caricarla, ecc…

    • Qui sopra, nel dare la mia (as usual) esageratamente articolata risposta da utilizzatore di una plug-in in relazione alla domanda posta nell’articolo, mi sono “scoperto” impreparato su un dato: non avevo disponibile il dato già consuntivato relativo all’autonomia media “estate/inverno” per il 2022 per le sole cariche al 100%.
      Ora ce l’ho!
      Prima dare i valori, devo però precisare una specificità dell’analisi: i dati forniti, in realtà, non sono per “estate” ed “inverno” come stagioni pure (mancherebbero altrimenti due stagioni). In realtà, poiché ciò che conta è la temperatura, l’analisi raggruppa i dati in base ad un valore limite. Sotto i 20°C definisco il clima presente nel viaggio come “inverno”, intendendo stagione fresca o fredda, sopra i 20°C lo definisco “estate”, intendendo stagione temperata o calda. Se servisse, ho i dati per singola stagione reale, ma non penso che tali dati vi manchino insopportabilmente.
      Tornando ai dati mancanti, l’autonomia media della mia auto nel 2022 per le sole cariche al 100% in estate ed in inverno (con la logica espressa sopra) è:
      inverno (=20°C): 72,27 Km.
      Come accennato, sono dati ovviamente migliori di quelli forniti per tutte le cariche.

  8. Mi permetto di consigliare al sig. Giancarlo una ricerca su youtube. Esistono tutorial su come guidare le auto ibride “alla spina”. Nulla di fantascientifico ma con alcune accortezze si arriva a consumare meno di 3 litri di benzina ogni 100 chilometri. Esistono addirittura corsi, seppur a pagamento. Certo non è come guidare completamente elettrico, ma il risparmio è comunque notevole.

  9. Direi che sarebbe ora che le associazioni dei consumatori facciano pressioni in modo che le prove di omologazione delle auto siamo attinteti alla realtà

    • Credo che per le ibride plug-in sia quasi impossibile avere dei dati certi di omologazione dipendendo il consumo da quanto ognuno riesce a ricaricare l’auto. Personalmente con la mia ho percorso poco più di 18.000 Km in meno di un anno, la maggior parte in elettrico (riesco a ricaricare a casa anche più volte la giorno) e i 58 Km di autonomia promessi sono abbastanza veritieri (vivco nel Salento e le temperature non sono mai rigide). Però bisogna guidare con attenzione e con piede leggero.

      • Tutte le elettriche calano in inverno, devo climatizzare abitacolo e batterie.
        Il fatto che anche in estate al massimo arrivasse all’autonomia dichiarata è segno o di usare male l’auto o di fare un percorso “gravoso”.
        Ma vi chiedo:
        – a quanto ammonta la batteria utilizzabile in ev dei 13,2kw?
        – qual’é il consumo medio in elettrico omologato per questo modello?

        La mia di 15,6kw ne utilizza 10,9, con consumo omologato di 15,5kw/100km (6,5km/kW).

        Non è il primo articolo di chi compra un SUV e poi si sorprende che consuma molto… Ma dai!
        Prima o poi venderanno chiatte al posto degli yatch e i migliardari si lamenteranno che affondano col mare grosso.
        È impossibile guidare un SUV con la fluidità di una berlina eppure i test di omologazione dubito ne tengano conto.
        Come già detto, per me, con le normative anti-inquinamento odierne i SUV andrebbero vietati. Orde di indotti-imbranati che non riescono ad affrontare curve a più di 15km/h senza tagliarle, intranci enormi in città e un pericolo nelle tangenziale dove percorrendo lentamente gli ingressi poi si immettono troppo lentamente e poi devono rallentare, troppo, per uscirne…

        • “Tutte le elettriche calano in inverno, devo climatizzare abitacolo e batterie.”

          La soluzione è pre-climatizzare l’auto mezz’ora prima di partire. D’inverno si guadagnano circa 8/10 Km di autonomia. Certo, significa trasferire un consumo dell’auto alla rete di casa. Ma ciò che conta è aumentare il più possibile l’autonomia elettrica.

          • Nel mio casa-lavoro di 7km in tangenziale, pre-climatizzando avevo notato differenze minime, ma l’auto era nuova e i consumi mi è parso siano scesi a parità di temperature, tra novembre e marzoo, a 14°
            Riproverò quest’anno.
            Prima avevo un turbodiesel e il motore si scaldava a 1km da casa… insomma potrei pure stare al freddo XD

          • Il problema non è stare al freddo o meno, è che la batteria non sia più lla temperatura ambiente e che, partendo, il climatizzatore non parta come un forsennato. Poi, se pre-climatizzo, in inverno è raro che accenda il clima, visto che faccio davvero pochi Km. Entro in auto già al clima desiderato, non c’è bisogno d’altro. Solo se si appannano o vetri, allora accendo, ma normalmente avviene che son già quasi a casa.
            D’estate è diverso, soprattutto de ho “ospiti” a bordo: il clima serve! Ma se si entra in auto con l’abitacolo a 22 gradi, per un po’ puoi farne a meno. Ma proprio poco: col freddo ti copri, col caldo non puoi levare la pelle.
            Comunque, nella mia, la pre-climatizzazione mi ha regalato, soprattutto in inverno, da 6 ad 8 Km di autonomia in più. Ora in inverno ho l’autonomia che inizialmente avevo d’estate e, d’estate, ora sono riuscito a fare in E-Mode anche 86 Km, con un’auto che viene omologata per 65 medi.

    • Auspicabile!
      Resta da definire alla realtà di chi ed a quale situazione attenersi.
      Tutte le auto di tutti i costruttori di tutto il mondo le proviamo a Monza il 4 settembre alle 14 col sole? Oppure 4 volte all’anno nelle 4 stagioni (sempre tutte nello stesso giorno e nella stessa ora) e poi si fa una media?
      Oppure nel tratto casa/lavoro/casa! Ma di chi? L’aostano che scende a Torino? Il milanese in città? Il romano “fuori porta” che va in centro e ritorna?
      Ahimè, non è facile. La cosa più ovvia, alla fine, è fare come fanno ora! Magari potrebbero rendere più lunghe le prove facendole con la dotazione reale delle auto. Ma non credo che abbiano delle ore per ogni auto.
      Come ho detto più sopra, per il mio utilizzo, ho tutti i dati di autonomia e di consumo migliori del dato di omologazione. Perché io la uso così! Probabilmente quasi nessun’altro può replicare i miei risultati, a meno che non abbia il mio stesso modo di guidare, i miei stessi percorsi, le mie stesse necessità.
      L’unica prova reale, alla fine, è quella che fai tu con la tua auto sotto il sedere. Nessun’altra prova di nessun’altro guidatore otterrà dati validi per tutti, per tutti i climi e tutte le latitudini.
      I dati di omologazione sono un’indicazione, fatta con modalità se non altro coerenti e replicabili, nulla di più.

    • Caro PaoloPerrotti,
      Il tema che continuiamo a non capire è che il ciclo WLTP è solo un metodo per permettere a noi utenti di confrontare i diversi modelli.
      Nessuno ha mai sostenuto che quello rappresenti il consumo reale delle auto.
      Con le auto termiche il problema non si vede anche se c’è. Con le EV e, ancor di più, con le plug in, la discrepanza tra ciclo wltp e consumi reali si rende evidente perché le autonomie sono minori.
      Ciao

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