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Disavventure di ricarica, a Green Pea Torino e con la e-Up

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Green Pea Torino, il nuovo store della sostenibilità: ricariche Enel X occupate da auto non elettriche.

Disavventure di ricarica. Il nostro botta&risposta con i lettori continua con due casi (diversi) di difficoltà nel rifornire le loro auto, a Torino e nel bresciano.

Disavventure di ricarica 1/ Colonnine Iren e Enel X occupate da chi non dovrebbe

Vorrei segnalare questa curiosa situazione che si sta verificando in Torino. In quest’ultimo mese in città sono state installate numerose colonnine di ricarica. Iren ha iniziato a piazzarne in diversi punti della città, in parte utilizzabili ed in parte ad uso esclusivo dei clienti degli hotel a cui sono legate. Enel-X ugualmente ne ha piazzate molte. Lungo diversi marciapiedi sono state installate con tanto di palina di divieto di sosta/rimozione forzata. Sono quasi costantemente occupate da auto a motore termico parcheggiate. Segnalato il problema alla Municipale. Risposta: non possono fare nulla, le piazzole sono sprovviste di segnaletica orizzontale di competenza del gestore.
DISAVVENTURE DI RICARICA
 
Oggi invece mi sono recato nell’area Eataly/Lingotto dove è stato aperto il Centro Green Pea dedicato a energia sostenibile e prodotti green di grandi marchi. Enel-X è presente in forze nel Centro. Nel parcheggio ha installato  due enormi pannelli solari orientabili a forma di fiore, una pala eolica verticale e ben 18 modernissime postazioni AC/DC per la ricarica. Ma ahimè anche qui le auto parcheggiate sono tutte termiche, ad eccezione della mia ed altre due in ricarica. Vero è che molti automobilisti non sono abituati a lasciare liberi questi spazi. Ma se questi non vengono indicati con una segnaletica a terra specifica, la responsabilità è di chi installa le colonnine. Tra l’altro ogni posto occupato significa un mancato guadagno per chi eroga il servizio. Gianni Montalenti, Torino.
Risposta. Questo degli stalli occupati da auto non-elettriche è un grosso problema, che richiede un intervento normativo. Lo abbiamo più volte segnalato e non mancano di farlo le società che installano e gestiscono le colonnine. Franco Barbieri, fondatore di EvWay, se n’è più volte lamentato pubblicamente. Occorre  dare alla Polizie locali la possibilità di rimuovere con il carro-attrezzi le auto che sostano senza ricaricare. Quando mai ti sogneresti di parcheggiare davanti a una pompa di benzina aperta? Quanto a Green Pea, il Centro è aperto da pochi giorni, una sorta di rodaggio dopo vicissitudini legate al Covid 19. Giusto comunque segnalare sia al gestore Oscar Farinetti (l’area è di sua competenza) sia a Enel X la necessità di evidenziare bene che lì non si può sostare.

 “La mia Volkswagen non ricarica da Be Charge”

Da febbraio 2020 sono proprietaria (soddisfatta) di una VW E-UP e leggo sempre con interesse i vostri articoli e approfondimenti. L’ho acquistata consapevole dei problemi che avrei dovuto affrontare non avendo la possibilità di ricaricare a casa. Abito all’ultimo piano di una palazzina e non ho box né posto auto. Potete immaginare il sollievo quando ho saputo che nel mio comune, Palazzolo sull’Oglio, Be Charge avrebbe installato 10colonnine di ricarica. L’inaugurazione è avvenuta a fine settembre: potete immaginare il sollievo di non dovermi spostare ogni volta a 10/15 km.
disavventure di ricarica 
Ma poi ho avuto l’amara sorpresa di non riuscire a caricare! Dopo numerose telefonate all’assistenza e segnalazioni tramite app, sono stata contattata da un gentilissimo operatore Be Charge. Mi ha detto che la mia pratica era stata presa in carico: avrebbero contattato la Volkswagen per capire il problema e risolverlo il più velocemente possibile. Mi è stato chiesto di provare a ricaricare alle Be Charge in un altro comune e il risultato è stato lo stesso: impossibile far partire la ricarica! Ho avvisato di nuovo l’operatore, aggiungendo che un ragazzo che lavora a Palazzolo, anche lui con l’e-Up. ha avuto lo stesso problema, togliendomi il dubbio che fosse “colpa” della mia auto. Francesca, Palazzolo (Bs).
Risposta. Abbiamo contattato per prima la Volkswagen, che a sua volta ha contattato Be Charge. Quel che ci è stato spiegato è che “in alcuni casi ci sono installazioni che, per geologia del suolo e altre cause, hanno resistenza di terra non inferiore a 100 ohm. E questa è una delle tipiche cause per cui alcuni veicoli elettrici non accettano di ricaricare, per protocolli di sicurezza o altro“.disavventure di ricarica A Be Charge è capitato con la Renault Zoe e sono state poste in essere alcune azioni correttive, da effettuare solo “in campo” e caso per caso. Be Charge ha aggiunto anche che “al momento misuriamo la resistenza a terra per ogni installazione e quando ci sono questi problemi proviamo ad anticiparli, per quanto possibile“. Il costruttore della colonnina, Entso, non ha segnalato particolari problemi e i casi riscontrati finora con la e-Up sono pochissimi. Ma segnalazioni di disavventure di ricarica, come quella di Francesca, sono preziose per indagare i problemi. E cercare di risolverli, naturalmente.
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Apri commenti

22 COMMENTI

  1. Non capisco perché chi sosta con carica ultimata con auto elettrica venga addebitato un tot direttamente dalla colonnina stessa per comportamento scorretto.
    Per le auto con motore termico in sosta davanti alle colonnine va bene tutto.

  2. E questo sarebbe il futuro…
    La macchina con una autonomia ridicola che ha le paturnie e non si ricarica se la colonnina non gli piace..

  3. Mattia ha centrato il problema !
    Esistono Norme tecniche ben precise su valori (tensioni ed impedenze minime/massime tra Fase/neutro, Fase/Terra e Neutro/Terra) elettrici che devono essere verificati prima di iniziare ogni singola ricarica.
    Alcune colonnine NON sono collegate alla rete elettrica rispettando questi standard ed alcune auto sono programmate in modo troppo RESTRITTIVO per cui alla fine non si carica.
    Tutto ciò a causa di una progettazione elettrica dell’insieme rete elettrica/colonnina/auto elettrica NON coordinata .
    Basterebbe un po’ di buona volontà ed intelligenza per risolvere il 99€ dei problemi !
    Auguri da Paolo

  4. Buon giorno a tutti… Io lavoro presso una concessionaria Renault e posso sostenere entrambe le situazioni…
    Cioè capisco benissimo i clienti ZE che arrivati alla colonnina non riescono a caricare con enorme disagio…
    Ma…
    Capisco anche le auto(nel mio caso Zoe) estremamente sensibile a volte fin troppo per la modalità di ricarica… Se il protocollo renault prevede che la messa a terra, la fase o tutte le altre situazioni siano esatte per la ricarica così deve essere…. Perché tutti insistono a venire in concessionaria in cerca d nuovi aggiornamenti x poter abbassare il livello di sicurezza in fare d ricarica..????
    Poi non lamentiamoci o gridiamo contro per i modelli EV se durante la ricarica prendono fuoco…
    Scusate per lo sfogo ma credo che la colpa non sia mai di una solo cosa/persona come in questo caso auto, colonnina ma più che altro capire come risolvere il problema…

          • la macchina in fase di ricarica attua un controllo della colonnina del cavo e del tipo di tensione e messa a terra…
            Le anomalie generate con una colonnina non conforme sono generalmente tensione di terra o tensione inconsistente della colonnina…
            Quando caricate una vettera lei prima riconosce il tipo di cavo il tipo di corrente che sta x immettere e poi da il via al relè del BMS di aprirsi per caricare…
            In quel frangente la colonnina da il consenso e la vettura comincia a recuperare corrente ma la sta solo analizzando… Se qualcosa non coincice spesso nei primi 2 minuti la interrompe…
            Una nota renault sostiene che se troviamo le anomalie descritte sopra riprogrammare tutta la parte elettrotec è inutile…
            Io a questo punto chiedo ma è veramente colpa di Zoe di Up o finalmente solo loro a far sosgere il dubbio che la corrente che abbiamo è sosteniamo sicura fa skifo???
            Vero però a discapito di chi testa queste auto per prime…

  5. “Quando mai ti sogneresti di parcheggiare davanti a una pompa di benzina aperta?”
    Ho apprezzato questa battuta, credo che stia tutto qui. Immagina di farlo: il benzinaio non sarebbe affatto contento perché si guadagna da vivere vendendo la benzina.
    Le colonnine per la ricarica per auto elettriche sono altrettanto remunerative? Credo proprio di no. Per questo non gliene frega niente a chi le ha installate se sono libere o occupate. Le vedeva già dall’inizio come un un affare in perdita.
    Quando qualcuno le prenderà seriamente in considerazione come business state sicuri che farà in modo che non ci parcheggi più davanti nessuno abusivamente.

  6. Anche io ho lo stesso problema con la e-up: non carica da be-charge, e nemmeno da sorgenia: ho provato a contattare gli operatori ma non hanno saputo risolvere il problema. Ho constatato che il modello della colonnina era lo stesso in entrambi i casi…

  7. Enzo, siamo seri !! 🙂
    Ieri sono andato al distributore di benzina, ho messo il bocchettone nel serbatoio e niente, non andava il problema era dovuto al lettore delle carte che non riusciva ad elaborare la transazione con la carta di credito, pare che col bancomat funzionasse ..
    Anche con le banconote non funzionava, non era aggiornato ed accettava solo le vecchie lire ..
    —-
    Purtroppo ogni cambio tecnologico crea qualche inconveniente, l’importante è ce vengano risolti !
    auguri da Paolo

    • Paolo se vogliamo essere seri non possiamo neanche lontanamente paragonare i disservizi alle colonnine elettriche con quelle alle pompe, senza contare che quelle alle colonnine spesso sono “sistemici”: una pompa di benzina, una volta ogni 2 anni, puoi trovarla non funzionante, il giorno dopo hai la certezza che è lì e funziona. Una colonnina elettrica come quella in oggetto puoi tornare anche domani e dopodomani, ancora non va per la tua auto e chissà quando andrà.

      E’ vero che ogni mondo è paese, ma è anche vero che è più facile essere sequestrati in Nigeria e non in Norvegia, altrimenti di che parliamo … Poi sì, d’accordo, la Nigeria è un paese “in via di sviluppo”, bisogna vedere quanto tempo ci mette questo sviluppo …

    • Paolo e comunque la pompa di benzina dove sei andato funzionava benissimo. A te non andava, perché quando hai messo la card ha riconosciuto che sei Paolo Perotti di VaiElettrico e siccome la tua card è segnata in una black list ti ha restituito un errore generico. Vedi che se ci metti il bancomat di tua moglie va …

      • Paolo Perotti non è di Vaielettrico.it, è solo una persona competente in questo campo che ci è capitato di incrociare in qualche convegno sull’elettrico, quando ancora non se ne potevano fare.

  8. Ieri sono andato al distributore di benzina, ho messo il bocchettone nel serbatoio e niente, non andava … pare ci fosse un problema col colore dell’auto, con quelle rosse e nere l’erogatore si emoziona e si blocca.

    Vabbè, battute a parte, qui siamo all’abc del concetto di fare impresa, tu monti una colonnina e non riesci neanche a garantire che funziona con un modello che rientra tra i 10 più venduti, ma di che stiamo parlando? I proprietari di auto elettriche non sono beta tester, sono alpha tester, altro che …

    Ci vorrebbe un contratto a parte con l’accettazione delle clausole vessatorie quando si compra un’elettrica:
    – è consapevole che potrebbe funzionare forse sì o forse no quando va a ricaricare?
    – è consapevole che un inverter costa 6000 euro e una batteria 20000 euro?
    – è consapevole che quando fa freddo la batteria dura meno?
    – è consapevole che dal suo meccanico di fiducia non può più andare?
    etc. etc. etc.

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