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Diktat Porsche ai fornitori: solo energie da rinnovabili

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La catena di montaggio della Taycan (Le foto sono tratte dal sito media della Porsche).

Diktat Porsche ai fornitori: accettiamo solo componenti prodotti con energie rinnovabili. Chi non si adegua (e si certifica) è fuori, dice il n.1 Oliver Blume.

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Il n.1 Porsche, Oliver Blume, con la Taycan Cros Turismo.

Diktat Porsche: chi non produce green sarà fuori

È il compimento di un percorso iniziato con la fase più critica nella costruzione di un’auto elettrica: la produzione delle celle per le batterie. Già lo scorso anno la Casa di Stoccarda aveva preteso dai fornitori in questa fase l’utilizzo solo di energia green, per migliorare l’impronta ecologica della Taycan. Ora Blume mantiene una promessa fatta a marzo: con il mese di luglio ai 1.300 supplier di Porsche viene richiesto di avvalersi di energia da rinnovabili per tutti i modelli di nuova produzione. Impossibile chiedere ai fornitori di adeguare gli impianti per auto già in produzione da tempo, come la 911. Ma nei nuovi progetti si volta pagina. Chi non sarà disposto a passare all’energia verde non sarà più preso in considerazione nelle gare di fornitura a lungo termine. La Porche lavora anche a progetti per il riciclo delle batterie. Blume ha garantito più volte che entro il 2030 le celle saranno riutilizzabili “almeno al 90%. E in futuro saranno realizzate con meno sostanze inquinanti come il cobalto”.

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Uwe Karsten Städter, capo del Procurement della Porsche

Resta la (discussa) alternativa dei carburanti sintetici

Blume vuole una Porsche a emissioni zero, senza la foglia di fico di compensare con certificati verdi, ma con una vera riconversione.  “I nostri fornitori di celle di batteria hanno già dovuto utilizzare energia verde dal 2020. E ora stiamo facendo il prossimo passo importante. Stabiliamo che anche i fornitori di serie utilizzino solo energia rinnovabile per produrre i componenti, per contribuire a ridurre ulteriormente le emissioni. Ssentiamo la responsabilità di garantire che le catene di approvvigionamento siano trasparenti e sostenibili“, spiega Uwe-Karsten Städter, capo del Procurement. A Zuffenhausen e Lipsia la produzione sarà basata su rinnovabili e sull’utilizzo di biogas. Di qui al 2030 Porsche investirà più di un miliardo di euro in turbine eoliche, energia solare e altre misure. La gamma diventerà sempre più elettrica, ma per modelli come la 911 si punterà sui carburanti sintetici, un’alternativa che divide il made in Germany.ì

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