Dopo il debutto ufficiale avvenuto al Motor Bike Expo di Verona lo scorso gennaio, l’innovativa Diem Motors X-01 è tornata a far parlare di sé alla Reload Land di Berlino, fiera dedicata alle motociclette elettriche.
Diem Motorcycles è un progetto avviato da un team di esperti del settore (tra cui il designer torinese Angel Lussiana), che ha portato in breve tempo alla nascita di un prototipo funzionante di moto elettrica da città, la X-01 appunto, su cui si sono accesi presto i riflettori.
Dal design minimalista ma accattivante agli spunti tecnologi avanzati, passando per l’attenzione data alla sostenibilità durante la produzione, questa prima moto targata Diem Motors di ingredienti per non passare inosservata ne ha diversi. E il pubblico finora sembra gradire.
Il motore è nella ruota
Innanzitutto la componentistica è del tutto “casalinga”, a partire dall’asse principale telaio-motore-batteria, progettato e sviluppato internamente dall’azienda. Di questi tempi una rarità.
La moto è stata pensata per ridurre il più possibile la sua complessità meccanica, e quindi eliminare elementi, a tutto vantaggio del peso… e dei costi di manutenzione. Da qui l’utilizzo di un telaio a singola trave centrale autoportante, ad integrare la batteria, e, soprattutto, l’innovativo sistema di trasmissione. Niente catene, cinghie o ingranaggi ma un motore elettrico (35 kW di potenza massima) a flusso assiale integrato nel mozzo della ruota posteriore. Una trasmissione diretta, insomma, a bassa manutenzione.
Una moto sostenibile
Gli ingegneri della Diem hanno poi evidenziato la particolare attenzione data alla sostenibilità. Un approccio “green” valido non solo per il funzionamento finale della moto ma anche per tutto il processo produttivo, grazie all’uso di materiali ecocompatibili e riciclabili, tecnologie come la stampa 3D industriale e l’eliminazione dei principali processi inquinanti.
Dettagli tecnici più specifici a livello di prestazioni non sono stati ancora pubblicizzati. X-01 al momento è ancora un prototipo, funzionante a tutti gli effetti, ma pur sempre un prototipo.
Si attendono sviluppi per lo step successivo a livello di produzione. Che è poi l’obiettivo finale cui mirano senza indugi i fondatori della Diem Motorcycles, convinti che il futuro della loro prima “creatura” su due ruote sia solo e unicamente la strada. I presupposti sembrano esserci.
Finalmente una moto che sembra una moto, mi piace.
Per l’innovativo sistema di trasmissione sul Niu ce lo ho già da 4 anni 😁
Design minimalista? A me sembra tutto tranne che minimalista. E finalmente, aggiungo, una linea “da uomo”, che un po’ ricorda il Suzuki Katana, e non il solito layout da sex toy intrusivo, che vuole appagare il gusto di ossuti poser metro-urbani che per fare l’aperitivo vegano vanno solamente da casa fino al bar di tendenza, procedendo tassativamente a 49 orari (29 a Bologna).
Poi vabè, 35 kw non saranno sta festa (ma se fosse potenza continua aprirebbe prospettive interessanti per il picco), ma almeno si fa guardare, che diamine.