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Diego ha una Leaf e una Zoe. Con un bel fotovoltaico…

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Diego ha una leaf e una zoeDiego ha una Leaf e una Zoe e ci assicura che “viaggiare in elettrico per una classica famiglia media italiana  non è fattibile, di più!”. Il suo racconto segue quello di tanti altri lettori che hanno voluto condividere le loro esperienze. Sergio e Antonio con la Hyundai Kona.  Alberto con la Ioniq 5. Silvia con la MG ZS. Di Antonio, con la Volkswagen ID.4. Di  Marco, con la Mini Cooper SE. Di Ivan con la Nissan Leaf usata. Daniele  con la Kia e-Niro.  Antonio, con la 500 (foto in alto a sinistra). Un altro Antonio, con la Renault Twingo. Luigi, con la Tesla Model Y. Franco con la VW ID.3. E Marco , con la Peugeot e-208. Chi vuole condividere le sue impressioni sul passaggio all’elettrico può scriverci a info@vaielettrico.it.

                                          di Diego Volpato

“Un anno, una famiglia, due auto elettriche… Vi ho già parlato l’anno scorso della nostra prima esperienza con una EV (è di mia moglie,  una Renault Zoe 50 kW) che avevamo acquistato sfruttando gli incentivi statali. Un’esperienza più che positiva, entusiasmante.

diego ha una leaf e una zoe
La Renault Zoe 52 kWh dichiara circa 390 km di autonomia.

Diego ha una Leaf e una Zoe: la famiglia  ora è “total electric”

Visto poi che all’inizio dell’anno in corso siamo riusciti a sfruttare anche il famigerato ecobonus 110%, a lavori ultimati, con nuovo impianto fotovoltaico da 6 kW con storage e wallbox, ho deciso di cambiare la mia attempata e fedele ibrida con una seconda EV.  Andando incontro ad un generale “ma sei matto?”. Da chi? Più o meno da chiunque… Detto fatto, a metà gennaio portai a casa quella che oggi è il mio gioiellino tecnologico, una Nissan Leaf e+ 62kWh. Di fatto auto a tutti gli effetti di famiglia in quanto siamo in quattro, papà mamma e due figli. Che dire, in circa 11 mesi ho fatto circa 15.000km, ovviamente abbiamo chiuso il cerchio per quanto riguarda la parte “green”. Infatti con l’autoproduzione di energia pulita non solo alimentiamo la nostra casetta, ma carichiamo le nostre EV regolarmente con l’energia solare“.

Diego ha una leaf e una zoe
La Nissan Leaf da 64 kWh dichiara  385 km di autonomia. Prezzi da 37.600.

“Vai ovunque. E  in vacanza ecco come ricarico in campeggio”

E se lo caricchiamo di notte, comunque abbiamo un contratto con un fornitore il quale ci ha certificato la provenienza green dei kWh utilizzati. Insomma, ad oggi tutto quello che in un anno facevamo con le “classiche auto”, l’abbiamo fatto con due elettriche. Dai 32 km giornalieri per andare a lavoro sia io che mia moglie, alle gite fuori porta e anche più in là. Piccolo aneddoto: anche quest’anno in ferie siamo andati in campeggio. Non ho pensato più di tanto se ci fossero colonnine per la ricarica nella zona, sapete perché? Presto detto: semplicemente ho ricaricato l’auto in piazzola con i 16A a disposizione durante il soggiorno. Se c’è stata una differenza in questi ultimi 11 mesi di “total elettric”, è stata quella di quanto abbiamo risparmiato in carburante ogni mse. Ce ne siamo resi conto subito. Oggi è già futuro. È la mente che si deve adeguare“.


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31 COMMENTI

  1. Tutto bello, ma vedremo tra 8-10 anni quando batterie auto e accumulo saranno a fine vita e fuori garanzia… Mentre per i pannelli se tutto va bene , l’inverter è di qualità ed installato in una zona con pochi sbalzi termici , 20-25 anni lì fanno.

    • Ancora con questa storia degli 8/10 anni. Adesso mi citi una fonte più che autorevole che dichiara inconfutabilmente che un sistema di accumulo dopo 8/10 anni è ” a fine vita”. Non vale citare Piercarlo del bar dello sport che l’ha appreso da suo cuggino (come sospetto che sia). Ammettiamo anche che un sistema di accumulo dopo 10 anni lavora all’80 % (cifra più che disfattista se non catastrofica), ma quindi?!? C’è gente che installa batterie tampone al 50 % (ben lontane dallo spauracchio del “fine vita”) e svolgono egregiamente il loro lavoro per altri anni. Siete solo per qualche motivo spaventati, soprattutto perché non conoscete l’argomento ma volete fare sembrare sia il contrario. Smettetela di parlare per sentito dire, documentatevi seriamente una volta tanto. Sfido chiunque a fare screen, vi do il mio numero di telefono e ci risentiamo tra 10 anni, vediamo a chi daranno ragione i fatti.

      • Mirko lasciali dire… a me sembra di rivivere quabto già successo una decina di anni fa con i pannelli solari…. allora li feci mettere ai miei genitori (abitando ancora con loro) e tutti a dirmi: “na tu sei matto stai buttando via i soldi… non dureranno più di 4 o 5 anni non fai in tempo a recuperare i soldi che stai spendendo…. e poi vedrai quanto ti costerà smaltire!” e tutti sappiamo come è finita!
        Mio padre con una spesa di 20K € per un impianto di 4 kw di picco (allora costavano tanto mica come oggi..) già ne ha ripresi 30K ed altrettanti arriveranno prima che finisca l’incentivo che dava lo stato allora… è quando qyesto finirà ancora i guadagni non saranno finiti perché almeno per ulteriori 10 anni (30 anni dall’istallazione) continueranno a produrre…

        Qyibdi lasciali chiacchierare quabto vogliono tanto, ieri come oggi le opportunità le coglie solo chi non vive di paure tutte immaginarie.

  2. Racconto molto interessante. Anche io ho provato a fare una simulazione di impianto fotovoltaico-accumulatore e wall box. Un ingegnere competente mi ha fatto capire che è un investimento, dal punto di vista economico, molto sconveniente. Se tutto andasse bene rientrerei nell’investimento iniziale in 50-60 anni. Questo è il motivo reale per cui una famiglia media non è ancora adatta a queste scelte virtuose. Rimane un privilegio per pochi

    • Non può credere veramente alle stupidaggini che ha scritto. Lei parla per sentito dire, non perché si è documentato. Altroché! Sto per mettere un impianto da 6 kW + accumulo da 15 kW e wallbox, 20k euro prelevati dal TFR mio e della moglie (che altrimenti starebbe li a marcire). Da l’anno prossimo inizio a recuperare 1000 euro all’anno per 10 anni. Come minimo risparmierò 1000 euro l’anno in bollette, di conseguenza nel giro di 10 anni avrò recuperato tutto il costo (completamente assorbito anche inizialmente grazie all’impiego del TFR) e comincerò a risparmiare. 10 anni al netto dell’utilizzo della corrente che ci sarebbe lo stesso, ci aggiunga pure un minimo di manutenzione doverosa, di sicuro non ci metterò lo stesso 50 anni. PS: io faccio lo spazzino, mia moglie la commessa, abbiamo un bimbo di 2 anni e uno in arrivo a fabbraio. Per fortuna o purtroppo il fotovoltaico è davvero per tutti, anche per chi ha una visione talmente limitata e retrograda come la sua.

    • Guarda che se non lo fai col 110% l’accumulo non ti conviene assolutamente come non conviene a nessuno. Se te lo devi pagare allora meglio la detrazione del 65% e scambio sul posto. Nel caso dell’articolo è stato chiaramente detto che l’intervento è stato fatto col 110%

      • Salve..noi con id3 e wallbox con funzione solare l’accumulo serve anche x avere energia in caso di black out avendo un inverter solaredge con backup..e considerando gli interventi in rete previsti x il prossimo futuro,credo sia una funzione non da sottovalutare

      • Solo una precisazione, per il FV la detrazione è al 50%, non al 65%.
        Comunque, si ripaga in 6-7 anni massimo.
        E va avanti a lavorare per 30 anni.
        Sull’accumulo, è vero che con l’SSP l’accumulo non si ripaga se non in tempi biblici, ovvero circa 25 anni.

    • Ciao Andrea
      Sono Simone io vendo e installo impianti di questo genere, non so a chi ti sei rivolto ma il solo fotovoltaico con sconto in fattura del 50% si ripaga in 5 anni a prezzi di mercato ( parlo di 1000€ kw scontati)
      Mentre per le batterie ti do un po’ più ragione perché anche a causa del 110 i prezzi non calano e ci vogliono 10-12 anni per recuperare l’investimento che è quasi la vita dell’accumulo

      • Sono un semplice cittadino, che vuole ridurre la sua quota di inquinamento globale e comprare un’auto elettrica. Non avendo conoscenze tecniche e non volendo improvvisare o agire per fanatismo ho chiesto ad un ingegnere che si occupa di risparmio energetico, pagandolo per la consulenza. Per la disposizione della mia casa, i consumi e la superficie utile del tetto, ha concluso la sua valutazione sconsigliandomi di mettere fotovoltaico.
        Sono rimasto deluso, ma ho accettato la sua valutazione. Cos’altro dovrei fare? Probabilmente troverei un tecnico/installatore desideroso di lavorare a casa mia, ma l’ingegnere in questione mi ha consigliato di diffidare, perché sarebbe in malafede.
        Mi è sembrato un consiglio onesto, privo di fanatismi a senso unico.
        Se dovessi restaurare la casa e utilizzare il 110% probabilmente cambierebbero le cose, ma al momento non ho la possibilità
        Proseguirò a cercare soluzioni adatte per me, ma questa è l’Italia reale

          • Vero! Fortunatamente sono un’esigenza minoranza. La mia invece è una testimonianza amara di come una scarsa cultura (la mia) associata a una formazione e idee non uniformi (i tecnici, gli artigiani) possa scoraggiare tante persone.

        • Usa il software della comunità europea, pvgis ( https://re.jrc.ec.europa.eu/pvg_tools/it/#PVP ) che ti permette fare una simulazione molto vicina alla realtà, di un impianto fv proprio dove si trova la tua casa, settando potenza dell’impianto che vuoi mettere, inclinazione, solitamente 35gradi per impianto su tetto a falda ed orientamento rispetto al sud.
          Confronta, poi, i kWh annui che ti produrrebbe con quelli che consumi.
          Prova, ti renderai conto che l’ingegnere che ti ha fatto quel conto, non sapeva di cosa stava parlando.

    • Se ha fatto la simulazione vuol dire cge ha un garage o comunque un posto in cui ricaricare l’auto con la wall-box quindi perché dice che è solo per pochi fortunati?
      Non è xge se non si può mettere fotovoltaico con accumulo un auto elettrica non conviene…. ovviamente tutto il pacchetto completo è la situazione più conveniente di tutte ma ancge solo l’auto elettrica ricaricata da normale contatore ha un costo di rifornimento di circa 1/3 rispetto a qualsiasi termica ed a me già sembra un grande risparmio!!!!
      Quindi a me il suo commento mi sembra un po cercare a tutti i costi una scusa per dire cge l’auto elettrica è una cosa per pochi pretendendo per forza tutto il pacchetto completo o nulla… invece non è così… non è cge bisogna per forza avere i pannelli solari, un sistema di accumulo e una wall box per avere grandi risparmi attraverso un auto elettrica basta avere a disposizione una normale presa di corrente domestica

    • La cosa veramente divertente è che anche chi gli da contro dice che è sconveniente mettere l’accumulo, e uno è pure un installatore!! Sarebbe anche ora di dire le cose come stanno: non è assolutamente vero che non conviene, semplicemente dipende dalla situazione personale, e comunque non è così tremenda. Ripeto: sto per mettere 6+15 peimar 20000 euro che recupererò in 10 anni grazie al 730 e il risparmio netto. Smettiamola di fare paura alle persone.

      • Non do ragione a nessuno ho semplicemente detto le cose come stanno, che tra l’altro hai confermato anche te.
        Per recuperare l’investimento dell’accumulo ci vogliono 10 anni.
        Mentre il fotovoltaico si ripaga nella metà del tempo e ha una durata nettamente superiore (si parla di almeno 25-30 anni con resa dell’80%)
        Per quanto riguarda le batterie non si sa di preciso la durata, i costruttori le garantiscono mediamente 10 anni al 75/80%. Quindi ipotizzo una durata di 15 anni.
        Questa è la realtà dei fatti, da un punto di vista esclusivamente finanziario non da un punto di vista ideologico.
        Dal punto di vista ideologico do retta a te, sono uno dei pochissimi installatori che si muove con un furgone elettrico ormai da due anni (tra l’altro acquistato senza incentivi) e sono molto felice della scelta che ho fatto

      • Infatti per me fra poco lo scambio sul posto andrà fatto sparire come possibilità (già nel bonus 110% infatti non lo si può utilizzare) perché crea un grandissimo problema….
        La rete non può essere utilizzata come “batteria d’accumulo” perché non può svolgere qjesto compito (almeno su larga scala)…. io sono a favore del fotovoltaico ma deve essere messo con criterio e non scaricando sulla collettività il problema.a dell’intermittenza della produzione utilizzando la rete come tua batteria… sennò il sistema non sta in piedi… non puoi prenderti solo la parte buona e scaricare i problemi da risolvere sugli altri. Ogni impianto fotovoltaico dovrebbe essere abbinato per legge ad un sistema di accumulo di grandezza adeguata così i problemi sarebbero risolti già in partenza….
        Anche perché non è affatto vero che sia antieconomico, come detto sopra si rientra dell’investimento senza problemi.i non è che ci si rimetta… ci vuole qualche anno in più rispetto allo scambio sul posto ma è vero ma non è che con l’accumulo si perdono i soldi… quindi basta fermare la possibilità dello scambio sul posto che porta la gente a fare la cosa meno giusta per il sistema paese attratta da maggiori guadagni non giustificabili perché non stai dando un servizio in più alla collettività ma anzi se tutti lo facessero su larga scala si creerebbe un problema di non facile soluzione

        • I costi dell’accumulo rientrano dopo 20 anni, e le batterie non dureranno così tanto.
          Il fv riversato in rete non crea nessun problema, anzi, permette di gestire meglio le centrali a turbogas.
          Inoltre l’energia che riversi in rete viene utilizzata subito dagli utilizzatori a te più vicini, quindi percorre distanze nettamente inferiori con conseguente minor perdita di energia lungo i cavi.
          Ne guadagnano tutti.

          • Tu ragioni troppo sull’oggi e poco sul domani.. è ragioni troppo con unico parametro da tenere in considerazione il guadagno economico…. un impianto fotovoltaico produce per 30 anni e quibdi va pensato per risolvere le problematiche in quedto lasso di tempo….
            In pochi anni, se vogliamo risolvere qualcosa, dovremo passare da un sistema basato sulla maggioranza della produzione fatta da fonti fossili (quella attuale in cui vale ciò che hai detto tu) ad una dove la maggioranza, se non la quasi totalità si spera, della produzione dovrà venire da fonti rinnovabili…
            Ed in un sistema basato sulle fonti rinnovabili tutti sappiamo che il problema più grande da risolvere sarà la non programmabili della produzione quibdi in questo scenario avere migliaia, se non milioni di gruppi fotovoltaici xge producono tutti insieme riversando un fiume enorme di energia in rete contemporaneamente sarà un grosso problema perché se non sono dotati di accumulo proprio quando non c’è il sole per produrre (banalmente di notte) la produzione crollerà a 0 ed il fiume invertirà senso di scorrimento e verrà richiesta alla rete un enorme quantità di energia che non sarà in grado di fornire senza attingere alle fonti fossili…
            Quindi se davvero vogliamo svincolarsi dalke fonti fossili non serve solo cge la gente monti pannelli fotovoltaici ma anche che quedti abbiano un sistema di accumulo altrimenti ci saranno si momenti in cui la rete potrà funzionare
            reggere senza (o quasi) fonti fossili ma per larga parte della giornata non sarà possibile a prescindere dalla quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili…
            Per qyesto lo scambio sul posto non sarà più sopportabile e verrà bloccato…
            Il sistema energetico va gestito in un ottica di sostenibilità a 360° non considerando solo ed esclusivamente i vantaggi economici perché questa è la logica che ci ha portato al punto in cui siamo oggi e cioè sull’orlo dell’autoestinzione…

          • Moreno, il tuo ragionamento è in parte giusto, ovvero certo che gli accumuli serviranno, ma dovranno essere accumuli di grosse dimensioni e capacità installate in rete.
            L’accumulo casalingo è in grado di erogare energia alla propria abitazione.
            Come faremo a gestire i condomini ove c’è poco spazio di generazione?
            E gli impianti eolici ed i grossi impianti FV, dove accumuleranno?
            Servono grosse capacità di accumulo connesse alla rete, solo i grossi distributori hanno la forza economica di installarli.
            Accumuleranno i surplus diurni di tutti i piccoli impianti per renderla quando ci sarà richiesta e bassa o nulla produzione.
            Non guardo il mio tornaconto personale, ma la stabilità della rete
            Un grosso accumulo in rete è in grado di dare una grossa mano ai picchi di richiesta ed anche ai picchi di produzione
            Le centrali a turbogas forniranno energia quando non ci sarà produzione e gli accumuli sono scarichi.
            Già oggi le rinnovabili coprono il 45% dei consumi.

          • Questo fatto cve per noi italiani le cose vanno fatte ma sempre dagli altri è uno dei nostri principali difetti….
            Perché mai l’accumulo domestico non dovrebbe contribuire a stabilizzare la rete? Ovviamente non basterà solo quello domestico perché, come dici tu, stesso va accumulata ancge l’energia dei grandi impianti (che siano da fotovoltaico o eolico o qualsiasi altra fonte intermittente e non programmabile…) ma questo non vuol dire cge ogni kwh accumulato localmente in una casa privata è una piccola stabilizzazione per la rete perché permette di avere a livello di sistema meno kwh da immagazzinare quando c’è il momento di picco di produzione (perché l’utente domestico non riverserà il suo surplus in rete) e anche minore richiesta da soddisfare nel momento di poca produzione perché l’utente domestico ha il suo accumulo a soddisfare la propria esigenza e non va a chiederla alla rete….
            Ragionare come fai tu, contrariamente da quanto affermi, è esattamente pensare esclusivamente al proprio portafoglio perché pretendi che altri (la rete nazionale) faccia per te quello che potresti fare da solo e per giunta lo vorresti anche a gratis….
            Le batterie domestiche saranno uno dei modi principali che permetterà alla rete di essere stabilizzata tant’è vero che si sta sperimentando di utilizzare le batterie delle auto elettriche in ricarica come batterie di accumulo per superare i picchi che siano in alto o in basso pensa se non è possibile fare la stessa cosa con le vere e proprie batterie di accumulo cge al contrario delle automobili sono sempre collegate alla rete e non solo nel momento della ricarica…
            Perciò è l’esatto contrario di ciò che sostieni tu, gli accumuli domestici sono una grande risorsa per stabilizzare la rete, sostenere il contrario vuol dire affermare una cosa palesemente falsa per pura convenienza personale.

          • Morendo, non hai capito nulla.
            Se il mio fv è in sovrapproduzione, invece che tenerla per me nel mio accumulo la riverso in rete, la rendo disponibile al primo che la sta richiedendo dalla rete, vuoi perché non ha il fv o perché richiede più di quanta il suo fv sta producendo, se ancora ne avanza, viene stoccata nell’accumulo di rete che viene quindi condiviso tra tutti gli utenti.
            Le batterie di rete, saranno installare per gestire le città, ove c’è poca superficie per il fv in relazione agli utilizzatori.
            Saranno centrali per gestire le colonnine di ricarica ev, soprattutto quella ad alta potenza.
            Quali problemi creo alla rete?
            Non c’è nessun problema di sovrapotenze da gestire.
            Quello che pensa solo al proprio tornaconto è proprio colui che si tiene l’energia solo per sè invece di condividerla.
            Se poi mi dici anche dove ho indicato che questo servizio lo voglio gratis, io non lo trovo.
            E sbagli quando affermi che “ Questo fatto cve per noi italiani le cose vanno fatte ma sempre dagli altri è uno dei nostri principali difetti….”, perché io un impianto fv l’ho fatto con i miei soldi.
            Non con i tuoi del 110%.
            E l’ho fatto mentre costruivo la casa, quindi nessuna detrazione, nemmeno quelle del 50%.

          • Athos sei tu invece che non hai capito nulla o molto più probabilmente vuoi far finta di non aver capito per difendere il tuo scambio sul posto…
            Provo a spiegartelo per l’ultima volta….
            In un sistema energetico basato principalmente sulle fonti rinnovabili, come quello verso cui stiamo andando (almeno si spera), nel momento di alta produzione del solare (quindi quando i tuoi pannelli stanno producendo più di quanto serve a te) non c’è nessuno cge ha bisogno del tuo surplus di elettricità semplicemente perché il sistema nel suo complesso sta producendo più della richiesta (sennò come farebbe ad avere energia stoccata a sufficienza per quando il solare non produce?) Perciò il tuo surplus che butti in rete a nessuno serve e va tutto mandato in un accumulo…. perciò non stai dando un servizio a nessuno ma stai tu usufruendo del servizio di accumulo perché la corrente cge andrai a prelevare di notte è esattamente quella che tu hai mandato in rete di giorno…
            Ancge se oggi siamo al 40% di energia prodotta da rinnovabili il sistema attuale è ancora basato sul fossile in quanto non abbiamo ancora un surplus di energia e quella prodotta da rinnovabili va solamente ad integrare…. ancora siamo in una situazione in cui il surplus semmai lo abbiamo di notte dove le centrali termiche a fossile anche se portate al minimo producono troppo per la richiesta e per qyesto è nato lo scambio sul posto ed ancge le tariffe a fasce orarie…
            Ma a breve si spera che il tutto s’inverta perché se davvero riusciamo a passare ad un sistema basato sulle rinnovabili ci sarà surplus di energia durante il giorno e mancanza di produzione durante la notte perché qyesto è il ciclo produttivo del solare e si spera che diverse centrali a fossili non lavoreranno più…
            Perciò ci ritroveremo nella situazione contraria rispetto ad oggi e cioè si cercherà di far consumare (o comunque non riversare in rete) più corrente di giorno e limitare al massimo la richiesta notturna perché altrimenti se si lasciasse la sola rete a bilanciare produzione-richjesta sarebbe molto meno gestibile perché servirebbero accumuli di rete enormi… già la rete dovrà compensare le differenze di produzione e richieste stagionali e sarà una mezza impresa, chiedergli di farlo anche per quelle orarie diventa improponibile…
            Perciò verrà incentivato più possibile tutto ciò che permetterà una stabilizzazione della rete che tradotto vorrà dire essenzialmente 2 cose: 1) inversione del costo delle fasce orarie con costo più economico durante le ore di maggiore produzione per cercare di concentrare lì anche i consumi, 2) far si cge i piccoli produttori (impianti fotovoltaici domestici) abbiano un loro sistema di accumulo in modo da limitare il surplus di energia da gestire dalla rete durante le ore di picco di produzione e questo vuol dire fine dello scambio sul posto (questo è il motivo per cui se utilizzi il bonus del 110% non puoi accedere allo scambio sul posto, perché già ora almeno a chi non lo paga di tasca sua lo spingono a fare ciò che serve alla rete e cioè a mettere un sistema di accumulo).

            Poi mi vuoi far credere che non hai messo il sistema di accumulo perché vuoi aiutare il tuo vicino mandandogli la corrente? Non lo hai messo solo perché non ti conviene a livello economico punto e basta! E non ti conviene perché esiste lo scambio sul posto che economicamente conviene di più altrimenti se l’alternativa era perdere la corrente prodotta senza guadagnarci nulla una batteria l’avresti messa eccome… ed è per questo che dico che lo scambio sul posto è ora di farlo fermare… perché se non ci fosse la gente farebbe la cosa giusta perché sarebbe a quel punto la più conveniente anche dal punto di vista economico…
            Esattamente come per i pannelli fotovoltaici, infatti tu li hai messi anche se non potevi avere incentivi (non è cge li hai rifiutati perché sei un bravo cittadino ma non li potevi avere perché è una nuova costruzione) perché ancve senza incentivi sono comunque convenienti, di meno ma ci si guadagna ugualmente, tant’è vero che tu li hai messi

          • Moreno, non so se ci sei o ci fai.
            Un condominio, con molti appartamenti e poca superfice utile, dove la prende l’energia? Dalla rete, no?
            In questa situazione, le batterie sarebbero inutilizzate, sprecate.
            Capisci che consuma più di quel che può produrre?
            Se non ci sono batterie di rete, di notte dove piglia l’energia?
            Le batterie di rete permetterebbero di ricevere i surplus da chiunque e di cederli a chiunque altro.
            Non è un discorso economico, è un discorso di efficienza energetica.
            Non mi sembra un concetto tanto difficile da capire e comprendere.

          • ATHOS qui chi ci fa non sono di certo io!!!!
            Ho detto sin dall’inizio che la rete DEVE avere sei sistemi di accumulo di certo non è pensabile cge tutti siano autosufficienti, ci sarà sempre bisogno di grandi produttori e grandi sistemi di accumulo pubblici ma qui stiamo parlando di chi utilizza lo scambio sul posto è non di chi non ha pannelli solari o li ha così piccoli in rapporto al consumo da non avere mai surplus… è da ipocriti dire cge lo scambio sul posto serve per i condomini che non hanno abbastanza spazio sui tetti per produrre abbastanza perché lo sai bene anche tu che in qyesti casi non c’è scambio sul posto perché non c’è nulla da cedere o immagazzinare (quibdi non serve neanche un accumulo)…. per questi è ovvio cge la rete deve provvedere sia a produrre energia che ad accumularla per fornirla nel momento del bisogno. Ma questo non vuol dire che deve farlo anche con te che invece hai i pannelli dimenzikbati per coprire al 100% il tuo fabbisogno (quindi hai momenti di surplus e momenti di poca produzione istantanea) perché proprio perché deve garantire l’accumulo per chi non ha produzione propria sufficiente non la si può caricare ancora di più facendo un favore a chi invece potrebbe essere autonomo ma non vuole esserlo esclusivamente per propria comodità…
            Fin’ora abbiamo parlato di chi sfrutta lo scambio sul posto ed in relazione a questi casi sono stati i miei commenti. Tirare fuori il caso di un condominio dove surplus non c’è mai è pretestuoso ed è arrampicarsi sugli specchi (perché sai di non avere ragione) semplicemente perché in quel caso lo scambio sul posto non c’è!!!!!

  3. Le mie congratulazioni vivissime al sig. Diego, complimenti anche per la “furbata” di ricarica presso la presa del campeggio. Spero di poterlo presto imitare.

  4. Per la redazione… Ma quella Zoe non è la prima serie che arrivava massimo a 41 kWh? Con ricarica ac da 43 kW?
    Mi pare di sapere che la 52 kWh è solo il nuovo modello… Potete confermare?

  5. Salve. Qualcuno mi sa dire com’è la situazione l’ecobonus-40% x macchine elettriche. Avevo letto che deve dare l’occhei l’Europa ma entro il 31 Dicembre. Grazie

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