Dacia Spring o Panda a benzina? A tutti gli elettromobilisti è capitato di discutere con amici e conoscenti occasionali fieramente ostili alle auto elettriche. E tutti hanno dovuto duellare a suon di cifre e luoghi comuni, raffrontando le due tipologie di trazione. Ecco perchè tutti possono ritrovarsi nella cronaca di una disputa tra amici che propone Marco, nostro affezionato lettore.
Metti una sera a cena con gli amici/ Le BEV che bruciano
“Lo scontro che spesso si accende tra chi sostiene l’auto elettrica e chi è contro mi ricorda l’opera di Galileo “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Il libro si basa sullo scontro scientifico tra le tesi copernicane e quelle tolemaiche. Fu quest’opera che fece sottoporre Galileo al giudizio della santa inquisizione.
La disputa che si è invece accesa tra me e i miei compagni ha un carattere meno illuminato dell’Opera dello scienziato pisano. Tutto nasce da uno dei soliti video su YouTube, che mostra un’auto elettrica che brucia. Replico al video dicendo: non mi sembra che le compagnie d’assicurazione sono diventate dall’oggi al domani degli enti caritatevoli, pertanto spiegatemi se il rischio di incendio delle auto elettriche è così elevato come mai pago meno per furto e incendio rispetto alle vecchie auto termiche che possedevo? La risposta alle mie osservazioni è: perché l’auto elettrica non è un’auto. Ha perfettamente ragione: è qualcosa di più che si integra a perfezione con il fotovoltaico di casa, permettendomi di fare 10 mila km spendendo poco più di 65 euro all’anno per percorrere il tragitto casa/lavoro.
Metti una sera a cena…/Se avessi comprato una Panda?
Arriva un’altra domanda: con i soldi che hai pagato in più per quella macchina elettrica e i pannelli fotovoltaici sai quanta benzina ci metto alla mia? Risposta: ho speso 16500 euro per la mia Dacia Spring più 7000 euro per il fotovoltaico (la metà del prezzo perché il resto mi viene rimborsato in 10 anni) sono totali 23500 euro a cui aggiunto 380 euro per la wallbox.
Se avessi comprato una Fiat Panda nuova avrei speso 15000 euro, però dopo 15 anni considerando un consumo di 1000 litri l’anno e un prezzo della benzina di 1600 euro al litro (sperando che rimanga invariato nel tempo) avrò speso 49000 euro. Come ho già accennato prima, i 10 mila km per il tragitto casa/lavoro mi costa 65 euro l’anno, in 15 anni avrà pagato 24855 euro per la mia auto elettrica„.
Metti una sera a cena…/ Chi spende di più in 15 anni?
“Non voglio considerare i 5 anni di esenzione dal bollo pari a 120 euro circa, i tagliandi che mi costano 85 euro contro i 150 della Panda, i parcheggi gratuiti eccetera, eccetera. Insomma come dicono a Roma: “Non c’è trippa per gatti!” Dopo 15 anni risparmierò più di 15 mila euro e anche di più considerando che il prezzo della benzina tende ad aumentare nel tempo.
Naturalmente mi hanno accusato di aver riportato dati falsati. Inoltre più di uno ha asserito che dopo 5 anni le batterie della mia auto saranno da buttare come quelle dei cellulari. I 65 euro per fare 100 km sono assolutamente realistici e sono il risultato dal seguente calcolo: Anno 2024 costo in bolletta al netto dell’incentivo dello scambio sul posto pari a 518 euro. Consumi totali compresivi della quota di auto consumo: 8311 kw/h. La mia Dacia Spring ha percorso 14416 km consumando 1552 kw/h, vale a dire un consumo medio di 10,77 kw/h ogni 100 km. Pertanto per percorrere 10 mila km devo prelevare dalla mia wallbox 1077 kw/h, generando un costo di 65 euro ogni 10 mila km„.
Metti una sera a cena…/ Batterie da buttare dopo 5 anni?
“Per quanto riguarda le batterie da buttare non c’è bisogno di riportare gli innumerevoli studi scientifici che riportano che le batterie durano ben oltre la vita media di un auto, basta semplicemente fare una ricerca su un sito di auto usate per vedere quante ancora ce ne sono con batterie che hanno già superato i 5 anni. Auto ancora perfettamente funzionati, le cui batterie avranno perso al massimo il 10 o il 12% della loro funzionalità. I loro proprietari vogliono venderle solo per passare a modelli più recenti.
Ho chiuso la discussione con i mei amici affermando quanto segue: basta riportare falsità sull’auto elettrica.
Auto elettriche al lumicino? Quel che manca è la buona informazione
La verità è una sola: non avete il coraggio di cambiare, volete rimanere semplicemente nella vostra confort zone, pertanto credete a notizie false gettate nei media ad arte dalle lobby dei combustibili fossili, perché è quello che volete sentirvi dire per rassicurare la vostra scelta. Cioè lasciare tutto come prima e continuare a piagnucolare ogni volta che il prezzo del gas o della benzina sale„. Marco Di Paola
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“prezzo della benzina di 1600 euro al litro (sperando che rimanga invariato nel tempo) “: mi sembra molto cara come benzina (ho ricopiato testualmente le sue parole)
Non è che manca una buona informazione, ognuno trova conferme e si ritrova nel tipo di informazione che preferisce; le informazioni in rete sono infinite ma la scelta di non leggerle e/o approfondirle è più comoda e lascia i milioni di Italiani avversi all’elettrico con le loro idee; nel campo BEV lo si vede con la risibile quota delle vendite e la spiegazione è valida anche in altri campi.
Sono al sesto anno di Kona 64 domenica ho fatto una ricarica al 100% e mi ha previsto 617km di autonomia. Ha 75000 km ( le sue gomme originali e l’officina ha detto che arrivano almeno a 80000 km. A suo tempo ( pubblicato anche su Vaielettrico) ho indovinato il contratto luce che oggi mi consente una media ( tutto compreso) di 0,1825 €/kwh con l’apporto del solo “ fotovoltaico da giardino “ .A me basta e avanza!… E al rinnovo assicurazione non ho rifatto la furto/ incendio tanto sono preoccupato che possa prendere fuoco….
Un collega di lavoro con la Tesla, mi dice che non arriverà a 30.000 Km con il primo treno di gomme…..boh……
Beh, il “piedino” vuole dire tanto…
Io ho fatto 40.000 con le originali (già bassine di loro, 6 mm da nuove), c’è chi ha fatto 60 e chi 20. Non dimentichiamo che rispetto ad una Kona il peso è superiore e la potenza è ben più che doppia (quando non è tripla o quadrupla, dipende di che versione parliamo).
Un ex collega con la Mini non è mai riuscito a superare i 20mila con un treno di gomme e cambiava le pastiglie ogni 15 e i dischi ogni 40, io con le prime pastiglie e una Mazda5 monovolume ci ho fatto quasi 110.000 e l’ho venduta a 170.000 con le successive ancora montate, mai cambiato i dischi che non erano nemmeno a metà usura e le gomme mi duravano… 40mila. Dipende sia dall’auto che, tanto, da come la guidi.
Quelle dell’attuale Model 3 dovrò cambiarle per invecchiamento, non certo per usura, dopo 65.000 km sono indistinguibili per spessore da quelle nuove.
Io sono arrivato a 60.000 km con la mia Tesla MY e ho ancora le gomme originali con ancora 3-4 mm di battistrada, alla faccia di chi dice che le EV consumano di più le gomme…
Prescindendo che 15 anni sinceramente mi sembra un tempo troppo lungo per calcolare l’ammortamento di una macchina (tra gli 8 e i 10 mi sembra decisamente più realistico) … fra 15 anni saremo nel 2040 e nell’elettrico vuol dire un altro mondo, ci sono due fattori che nell’esempio non si è tenuto conto:
– Fotovoltaico, già è difficile avere un box per la ricarica, la combinata box + fotovoltaico è ancora più difficile da avere, poi il fotovoltaico a 7000 euro se lo si vuole sufficientemente prestante in kw per ricaricare anche nei mesi invernali con 7000 euro la batteria d’accumulo non ci sta nel budget una da 10 o 15 kWh, il prezzo può variare tra 7.250 € e 9.900 €.solo per quella.
inoltre si è vero che lo stato (per ora) rimborsa il 50 % ma la svalutazione in 10 anni porta a una perdita non indifferente di questi soldi rimborsati.
– valore residuo, una panda dopo 10 anni ha ancora un discreto valore (quelle del 2017 oggi si trovano sui 7 – 7500 euro) quelle del 2010 si trovano intorno ai 5000, una spring dopo 10 anni con batteria molto fuori garanzia quanto potrebbe ancora valere? poco a piacere direi! Dopo 15 credo valga 0 o poco più
Per cui alla fine con box e fotovoltaico il risparmio c’è (ma non come conteggiato nell’esempio) sempre nella speranza che in 15 anni la batteria della spring (che non è certo quella di una tesla) non faccia scherzi,.
Buongiorno Antonio, propongo di aggiornarsi sui prezzi:
– 10 KWh di batteria, un tipo “premium” divisa in moduli impilabili, e con carrello con ruote rinforzate, 1500e + spedizione (es. da Germania)
https://www.idealo.de/preisvergleich/OffersOfProduct/205006639_-stapelspeicher-fls48100-10-6-kwh-felicityess.html
– 16 KWh, modello non premium, blocco unico, ma ancora con spedizione e assitenza da magazzino europeo,
1830 euro compresa spedizione a Brescia
https://www.basengreen.com/it/product-category/eu-warehouse/48v-lifepo4-batteries/
Ora verifico dato che per sostituire la mia zucchetti da 5 kw che è andata KO il costo era di 5000 euro … e chiaramente 5kw (reali 4) per una bev non bastano a nulla.
se l’impiantista la aiuta nella parte pesante (movimentazione dal punto di scarico del corriere al punto di installazione, quelle in blocco unico sono pesanti) e nei settaggi iniziali (manuali e videotutorial del produttore), valuti se aquistare on-line
poi caso estremo, se ha un conoscente smanettone, tempo per “giocare”, e la batteria sta in garage (senza problemi legali di assicurazione) potrebbe sostituire le celle (o le schede elettroniche) alla sua zucchetti, comprando on-line celle grado A di marca della stessa dimensione, questi accumuli domestici dentro la scatola dentro sono oggetti più semplici di quanto si pensi, e le singole celle pesano pochi kg, non si fatica a spostarle
16 KWh, in formato “a cassetto”,
1509e compresa spedizione assicurata gratuita a Brescia
https://www.basengreen.com/it/product/diy-case-for-48v-300ah-battery-packenclosure-accessories/
Non sto a contestare tutto quanto scritto nel suo post, solo una cosa: batteria di accumulo lifepo4 da 10,4 kWh comprata nuova l’anno scorso,10 anni di garanzia, prezzo qualcosa di meno di 2500€ portata a casa.
Perché batteria per il fotovoltaico? L’auto elettrica è già una batteria e molto più capiente delle batterie domestiche.
Pensionati, lavoratori notturni, part-time, turnisti, seconde auto di casalinghe, impianti fotovoltaici aziendali, sono tutte circostanze nelle quali la batteria è l’auto elettrica e non ha alcun senso l’acquisto dell’accumulo domestico
Perché con la batteria del fotovoltaico sfrutti al meglio l’energia prodotta. Intanto bisognerebbe avere un’auto che permette di dare elettricità alla casa e non tutte lo fanno, poi l’impianto deve essere idoneo. Io per esempio ho l’auto elettrica ma dalle 8 del mattino a mezzogiorno e mezza e dalle 14 alle diciannove non è a casa. Se non avessi la batteria di accumulo perderei praticamente quasi del tutto la possibilità di immagazzinare energia da consumare quando non c’è il sole