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Derby VW: la Tiguan ibrida plug-in o la ID.4 elettrica?

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Confronto in casa Volkswagen tra due Suv di dimensioni medie, la Tiguan ibrida plug-in e l'elettrica ID.4

Derby in Volkswagen: che cosa scegliere tra un Suv plug-in come la Tiguan eHYBRID e uno solo-elettrico come la ID.4? Ecco qualche dato per azzardare un confronto, per chi esita tra l’auto col doppio motore e quella alimentata solo da batterie. Tenendo onto che anche le dimensioni sono leggermente diverse.

Derby VW: cominciamo da autonomia e ricarica

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La Tiguan plug-in in ricarica: ha una batteria da 13 kWh, con autonomia dichiarata in elettrico di 50 km.
  • La Tiguan dichiara un’autonomia in elettrico di 50 km, grazie a una batteria da 13 kWh (qui la scheda ufficiale). La Volkswagen assicura che è più che sufficiente per coprire i normali spostamenti quotidiani. Per ricaricarla la sera basta collegarla a una presa domestica da 2,3 kW, oppure a 3,6 kW in una colonnina pubblica o alla wall-box di casa, sempre in AC. Ma è chiaro che, per i percorsi più lunghi, la Tiguan eHybrid può contare sul motore a benzina TSI 1.4, che in modalità Hybrid lavora in sinergia col motore elettrico. Sfruttando frenate e decelerazioni per recuperare energia.
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La ID.4, primo Suv elettrico di casa Volkswagen. Ha una batteria da 72 kWh netti, con 490 km di autonomia.
  • La ID.4 ha invece un pacco batterie da 77 kWh di energia (netta) e consente un’autonomia fino a 520 km (WLTP). Può essere ricaricata nelle stazioni super-fast in corrente continua (DC) fino a 125 kW di potenza, inserendo in mezz’ora l’energia necessaria per 320 km. Ma è chiaro che la ricarica domestica richiede molto più tempo e impone di dotare l’impianto di casa più potente dei soliti 3 kW.

Derby VW: accelerazione velocità, consumi…

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Il posteriore della Tiguan eHYBRID: i prezzi partono da 41.400 euro, con motore da 245 Cv.

I due motori della Tiguan eHYBRID insieme generano una potenza di sistema di 245 CV (180 kW). La coppia di 400 Nm permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,5″ e di raggiungere la velocità massima di 205 km/h. Utilizzando il solo motore elettrico, la velocità di punta è di 130 km/h. Per raggiungere il massimo delle prestazioni si attiva manualmente la modalità GTE: in questo caso, il motore elettrico e il TSI “lavorano” insieme. Nel ciclo di omologazione WLTP, il consumo combinato è di 1,6-1,9 litri/100 km, con emissioni di CO2 di 37-45 g/km. Questo fa sì che la Tiguan plug-in fruisca di incentivi alla rottamazione fino a 4.500 euro, in caso di rottamazione.

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La ID.4 vista da dietro: accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e ha una velocità massima di 160 km/h,

La ID.4, invece, ha unmotore elettrico, posizionato sull’asse posteriore, che genera 150 kW (204 CV).  Accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 160 km/h, auto-limitata. Ovviamente l’omologazione WLTP registra emissioni zero e quindi l’incentivo, in caso di rottamazione, arriva a 10 mila euro.

Prezzi e misure: sopra i 40 mila euro (pre-incentivi)

Questo derby tra plu-in ed elettrico si chiude con prezzi e misure. In Italia, la Tiguan eHYBRID sarà disponibile a inizio 2021 in tre allestimenti. Con un listino che parte da 41.400 euro (Life), per poi salire ai 46.200 della Elegance e ai 46.900 della E-Line. Le dimensioni: 449 cm. di lunghezza, 184 di larghezza e 164 di altezza. La ID.4 è leggermente più grande (non in altezza) , essendo lunga 458 cm, larga 185 e alta 161. Quanto ai prezzi, finora sono stati resi noti solo quelli della 1st Edition, la versione di lancio, e dovrebbero poi subire un assestamento. Sono di 46.800 euro per la versione base e 56.800 per la versione Plus. Ma ricordiamo che l’incentivo statale sull’elettrico arriva a 10 mila euro, contro i 4.500 delle ibride plug-in.

 

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4 COMMENTI

  1. secondo me l’ibrido è un’ottima soluzione, uso una Prius da oltre 11 anni e posso garantire l’efficienza e l’eccellenza del sistema, penso ulteriormente efficientato nel plugin, ma ho già ordinato la Id4 e non vedo l’ora di avere anche l’elettrico puro!

  2. Trovo l’ibrida plug-in il miglior compromesso di fronte a un chiaro problema di infrastrutture e tempi di ricarica ma molto dipende dall’uso che si fa dell’auto. Il tragitto casa-lavoro lo farò in full electric, i viaggi più lunghi (spesso fuori dai centri abitati) con il motore termico. Tra 5 anni se ne riparlerà: il progresso è veloce e si stima che nel 2025 il costo di produzione, i tempi di ricarica e la diffusione delle colonnine (bisogna abituarsi al cosiddetto biberonaggio) saranno molto migliorati. La transizione non sarà così veloce ma, credo, inevitabile, a tutto vantaggio del silenzio e di città più pulite. Per la sostenibilità del pianeta nel suo complesso il ragionamento non va fatto solo sulla mobilità ma, in primis, sulla produzione di energia, poi sullo smaltimento dei rifiuti (non solo quelli domestici), sui trasporti, sulle tecniche di produzione agricola e sugli allevamenti, ecc.

  3. Perché una azienda seria ed impegnata così fortemente nell’elettrico puro, fa ancora modelli ibridi? Che senso ha? Non capisco

    • Per continuare a vendere ovvio , lucro, finché le ibride continueranno ad avere una quota di mercato a loro che gli frega dell inquinamento….a loro interessano in primis il danaro guadagno

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