Dekra conferma: in caso di incidente, anche a velocità sostenuta, le auto elettriche non sono più pericolose di un’auto convenzionale. E non è vero che si incendiano, come sostiene una leggenda metropolitana alimentata dai social.
Dekra conferma con test ad alta velocità
Dekra è un ente tedesco di certificazione conosciuto in tutto il mondo per la severità dei suoi test. Svolti anche con un notevole dispendio di mezzi e di attrezzature scientifiche. Uno degli ultimi esami riguarda la sicurezza delle auto elettriche, già più volte comprovata dagli organi che svolgono i crash-test a livello ufficiale. Ricordiamo tra gli altri i test svolti sulla Jaguar I-Pace (clicca qui) e con la Nissan Leaf (qui). Ora la Dekra conferma che il timore di una vampata in caso di urto è infondato.
Le prove hanno riguardato una Renault Zoe e tre Nissan Leaf, modelli elettrici tra i più diffusi anche in Italia. E sono state svolte nel Dekra Crash Test Center a Neumünster, nel quadro di un progetto congiunto con la Facoltà di medicina dell‘Università di Göttingen. Si trattava di simulare l’impatto più pericoloso, quello con un albero. Anche a una velocità molto più sostenuta di quella adottata normalmente nei crash-test ufficiali: oltre 80 km/h. Conclusione: non c’è alcun elemento di maggiore pericolosità rispetto alle auto endotermiche.
Tre conferme confortanti
In particolare la Dekra conferma che:
- in caso di incidente “high-voltage systems reliably shut down”, ovvero lo spegnimento del sistema ad alto voltaggio si rivela affidabile.
- la conta dei danni rilevati è equiparabile a quello di un’ auto convenzionale.
- nessun principio d’incendio è stato riscontrato, nonostante che il pacco-batterie sia stato gravemente lesionato.
In tre dei quattro test la Zoe e la Leaf (anni di produzione 2010-2017) sono state sottoposte a un urto laterale con il palo a 60 o 75 km/h. Nel quarto scenario, mostrato dal video sopra, la Leaf è stata “sparata” frontalmente a 84 km/h. A questa velocità, le possibilità di sopravvivere non sono molte, ma alla Dekra interessava appurare se l’auto elettrica aggravasse gli effetti dell’urto. La risposta è negativa. I test sono finalizzati soprattutto a istruire i soccorritori sulle migliori modalità per estrarre persone rimaste incastrate tra le lamiere. Le auto, dopo urti così forti, vengono smontate, per dare poi consigli su come guadagnare tempo prezioso nel recupero.
Testata una lancia-estintore per le batterie
Dekra ha voluto investigare anche sul tema della difficoltà di spegnere le fiamme in caso di incendio delle batterie al litio. Tra gli equipaggiamenti testati c’era anche una nuova lancia-estintore, che può essere inserita direttamente nelle celle in situazione critica. Per evitare che le fiamme si propaghino al resto delle batterie. Markus Egelhaaf, un ricercatore di Dekra, ha spiegato che “questo metodo sembra offrire un buon potenziale, ma c’è bisogno di un ulteriore lavoro di test per stabilirne l’effettiva efficacia“. Al momento, comunque, la conclusione è che i soccorsi a persone intrappolate all’interno delle elettriche possono essere prestati con gli equipaggiamenti già in uso ai vigili del fuoco.
— Leggi anche: sicurezza delle auto elettriche, seminario il 5/12 organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Modena
Le auto elettriche, non hanno ancora raggiunto uno standard di autonomia ottimale; in condizioni di utilizzo autosteadale, l’autonomia si riduce drasticsmente, ed in specie se caricate di passeggeri. Inoltre le battetie soffrono del caldo, o del freddo, e la loro autonomia si riduce drasticamente. Quindi resta per il momento un veicolo adatto alla citta, o corto raggio
In base ai dati UnipolSai http://www.unipolsai.com/sites/corporate/files/pages_related_documents/cs_osservatorio-unipolsai-2018.pdf gli italiani presi in esame hanno percorso una media di 12.240 km annui, con una velocitá media di circa 30 km/h e la tendenza é verso la riduzione delle tratte percorse con una riduzione delle velocita medie; sono condizioni ideali per l´utilizzo dei veicoli elettrici.
Tale media riflette le condizioni di prevalente utilizzo, fatto salvo che é possibile trovarsi nelle condizioni alcuni giorni all´anno di fare viaggi a piú lungo raggio, in tal caso cresce l´utilitá di aiutarsi nella pianificazione delle soste di ricarica e ristoro tramite apposite applicazioni; inoltre con il crescere dei chilometri aumentano anche i risparmi rispetto a carburanti e tagliandi.
Quindi la mobilitá elettrica é adatta ad essere adottata nel tempo dai piú che abbiano un minimo di flessibilitá necessaria ad un utilizzo di concezione leggermente diversa rispetto alle endotermiche.
Le batterie soffrono il caldo ed il freddo? Vero che temperature ben al di fuori di quelle che si trovano nel range medio di utilizzo agiscono negativamente sulle batterie, é tuttavia possibile limitare tale fenomeno: si puó solitamente programmare l´auto perché finisca di ricaricarsi prima dell´utilizzo in modo di avere batterie ed interni auto giá in temperatura e ben carica; mentre salendo su un endotermica al freddo occorrerá diverso tempo prima che si riscaldi durante il quale si dovranno evitare alti regimi del motore, si viaggerá con abitacolo freddo e si emetteranno elevate emissioni inquinanti perché motore ed impianto di scarico non sono in temperatura; al caldo invece quando si entrerá occorreranno diversi minuti prima di ottenere la temperatura desiderata e questi sono disagi che occorrono normalmente durante tutto il periodo freddo e caldo di utilizzo mentre per le elettriche la riduzione del range é un parametro da tenere in considerazione solo nel caso di lunghi viaggi che come prima evidenzianto non sono per lo piú la norma
Le auto elettriche sono semplicemente fantastiche.
Coloro che nutrono ancora dubbi hanno difficolta ‘ a sognare un mondo migliore.