Fincantieri punta su Deep, un sistema integrato di sensori e droni progettato per la protezione e il monitoraggio in tempo reale delle infrastrutture critiche subacquee. Parliamo di condotte sottomarine, cavi elettrici e di telecomunicazione. La prima unità è stata installata nel Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Spezia. Oltre ai porti, il sistema può essere impiegato anche in installazioni offshore, come i parchi eolici. Alla funzione difensiva si somma il monitoraggio ambientale e la tutela dell’ecosistema marino.
Droni per la sicurezza anche energetica, i legami con l’eolico offshore
Viviamo in tempo di guerra e sono quotidiani gli attentati alle infrastrutture energetiche, ma anche in assenza di attività belliche è necessario monitorare e tutelare questi centri nevralgici. «Il sistema Deep rappresenta una soluzione integrata all’avanguardia per la protezione, lo sviluppo e il mantenimento di infrastrutture critiche subacquee e delle aree portuali, svolgendo inoltre attività di monitoraggio e tutela ambientale. Il sistema è progettato fin dall’origine con un carattere duale, capace cioè di rispondere sia a esigenze civili sia a impieghi di difesa e sicurezza».
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Questa versatilità «consente a Deep di operare in contesti eterogenei, offrendo soluzioni ad alto valore aggiunto per la protezione ambientale e delle infrastrutture, così come per il supporto operativo».

Il settore underwater è strategico: «duplicherà i propri ricavi annui entro il 2027 e con ulteriore crescita negli anni successivi, margini più alti e una conversione di cassa più forte grazie alle nuove tecnologie».
Un vero affare con applicazioni anche nel settore delle rinnovabili come sottolineano da Fincantieri. «L’eolico offshore (circa 12 GW di nuove capacità nel 2025) e le fattorie solari galleggianti sono diventati fondamentali. Il traffico globale di dati dipende fortemente dai cavi sottomarini, che si estenderanno per 1,7 milioni di chilometri in tutto il mondo entro il 2027. Infine, il mercato dell’elettricità è previsto raggiungere un valore di circa 25 miliardi di euro nel 2028, con la regione APAC e l’Europa che guideranno il 60% della domanda globale».
La struttura di Deep: sensori, droni, IA

In acqua anche veicoli anche di superficie
Ai droni si associano veicoli autonomi di superficie come il SAND (Unmanned Surface Vehicle – USV di IDS, controllata di Fincantieri) e sensori anti-drone avanzati come OMEGA360 (prodotto di Fincantieri), estendendo la sorveglianza sopra la superficie. Logiche automatizzate, applicazioni di intelligenza artificiale e un’interfaccia uomo-macchina avanzata riducono il carico operativo e aumentano la reattività e l’efficacia.

Per quanto riguarda i droni sono dotati di sensori per il monitoraggio del fondale, per evitare ostacoli e la rilevazione dei bersagli. Poi videocamere ottiche e terminali Iridium/Silvus/Wi-Fi per lo scambio dati a lungo raggio. La AI a bordo consente il rilevamento in tempo reale di anomalie e classificazione delle potenziali minacce, oltre al monitoraggio dello stato ambientale: profili di velocità del suono, torbidità, presenza di Posidonia o inquinanti.
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