Paolo debutta in Ev con un viaggio “temerario” di 2.543 km da Como ad Amsterdam. E tornando ci scrive: «E’ stata una grande esperienza!». Sarà che la fortuna l’ha assistito; o che due anni di studio, anche su queste pagine, hanno fatto il miracolo di trasformarlo in uno scafato Ev driver. Fatto sta che non è incappato in nessuno dei piccoli contrattempi che solitamente mandano in tilt un neofita. Buon per lui, e complimenti per come ha affrontato il suo percorso elettrico, dalla casa a zero emissioni all’auto alla spina. Pubblichiamo il suo racconto con una raccomandazione da parte nostra. Non imitatelo: prima di affrontare una sfida del genere è vivamente consigliato familiarizzare con gli strumenti del mestiere.
di Paolo Brischetto
“Vi seguo da diverso tempo perché da un circa paio di anni mi ero messo in testa di “voltare” pagina e volevo addentrarmi nel mondo delle auto elettriche. Ma fino a poco tempo fa non ero ancora in condizioni di portare avanti in modo concreto questo desiderio.
A fine 2023 abbiamo completato i lavori di riqualificazione della nuova casa dove abitiamo e con le opere abbiamo fatto installare anche un impianto FV da 6,8 kW con batterie di accumulo da 20 kWh e con annessa wallbox da 7.4 kW.
Vedere la wallbox spenta tutti i giorni e continuare a pagare il gasolio (in media circa 80/90 euro al mese) per la mobilità della precedente auto era un tormento…A maggio finalmente abbiamo compiuto il gran passo ordinando la nostra FORD Explorer 204 CV Extended Range con batteria da 79 kWh. E dopo alcune “traversie” l’auto ci è stata consegnata venerdì 20 giugno.
Mi consegnano la Ford Explorer Extended Range il 20 giugno e il giorno dopo parto per Amsterdam
Per il giorno successivo era programmata da tempo la partenza per una settimana di ferie in Olanda (Amsterdam e Rotterdam) e quindi ci siamo messi in viaggio senza ancora conoscere minimamente la macchina a fondo.

Beh sapete cosa Vi dico? Si può fare!!! E’ stata una grande esperienza… e a parte un po’ di ansia da parte di mia moglie per la prima ricarica (siamo partiti da casa con la batteria al 95%) per il resto tutto si è svolto davvero in modo semplice e naturale.
Viaggiare in elettrico ci ha permesso di “vivere” il viaggio in modo meno stressante (tutti gli adas ed il cambio automatico per noi hanno fatto una gran differenza) e in certi casi di vedere alcuni paesi del territorio che probabilmente non avremmo mai visto. Siamo partiti dalla provincia di Como dove abitiamo e attraversando la Svizzera ci siamo diretti prima in Germania a Baden-Baden dove abbiamo sostato una notte e poi il giorno successivo siamo ripartiti per Amsterdam.
Ecco i miei dati di viaggio (2.543 km in sette giorni): è stata davvero un’esperienza bellissima
Dopo esserci spostati a Rotterdam nei giorni successivi, siamo ritornati a casa passando dal Belgio e dalla Francia, facendo tappa in zona Colmar e ripartendo il giorno successivo per Como sempre attraverso la Svizzera (da notare che l’albergo dove abbiamo sostato era dotato di normale colonnina da AC da 22 kW, quindi ho potuto caricare la batteria al 100% ed il giorno successivo la distanza è stata coperta senza soste arrivando a casa con ancora il 23% di batteria residua). E’ stata davvero un’esperienza bellissima… e siamo davvero felici della scelta che abbiamo compiuto!
Vi allego in copia i dati riepilogativi del viaggio (tenendo in considerazione che più o meno 2/3 del tragitto sono stati di autostrade, dove ho viaggiato a velocità di limite – 130/120 kmh in Germania dove erano presenti tratti senza limite – con climatizzatore acceso fisso in automatico tra 22 e 23°C a seconda del tempo fuori e considerando che il CX dell’auto non è certo dei più “performanti”) ed un paio di foto della macchina„.
LEGGI anche “In viaggio di lavoro con Ivan: in auto elettrica si può?” e guarda il VIDEO
qualcuno può rispondere a questo?
https://www.unarma.it/autovettura-ford-transit-per-stazioni-mobili-tutte-elettriche-costo-5-568-000-molte-criticita/
All’estero è tutta un’altra cosa, io la prima settimana a Roma con le colonnine ho avuto grosse difficoltà, ne ho trovate due che non funzionavano, altre senza cavo, non sapevo di doverlo acquistare, comunque ho installato una wallbox ed ho risolto. Sono stato in costa azzurra due settimane fa, la ricarica costava 3€ ora per 22 kw, con abbonamento 6€ mese costa 2€. La notte dalla mezzanotte alle 7 forfait 3 e 2€ per tutta la ricarica. Inoltre nel principato di Monaco sono gratuite!!!!.
Bravo e complimenti ti troverai benissimo
Beh che in paradisi fiscali è ingiusto fare paragoni, ma in linea di massima concordo. Ecco perché servirebbero più rinnovabili.
Grazie mille!
Caro omonimo, benvenuto nel mondo delle BEV. Che alla fine sono delle auto e quindi ci si può fare viaggi corti e viaggi lunghi. 🙂
I “problemi” sono solo nella testa di chi non vuole fare nulla per migliorare l’ambiente in cui viviamo.
La BEV non è la soluzione, ma una delle soluzioni. Ma non serve spiegarlo a chi ha fatto anche FTV. 🙂
Non ho capito bene che versione è: nel sito Ford la 79Kwh è la versione AWD ma ha molti più del 204 cv indicati. Poi c’è la 77 kwh, che credo sia quella col nuovo motore, che però ha 286 cv.
Forse è un modello che non fanno più ?
Buongiorno signor Gianluca, nel sito FORD la soluzione da 204 CV con batteria da 79 kWh non è più disponibile perché hanno optato per vendere la soluzione più potente da 286 CV con batteria da 77 kWh che ad oggi garantisce secondo lo standard WLTP addirittura 50/60 km in più di autonomia (la pubblicizzano per 602 km). Le faccio notare che tutte le soluzioni EV di Ford Explorer al momento derivano dalla piattaforma MEB prodotta dal gruppo Volkswagen Audi ). La versione da 204 CV è disponibile nelle concessionarie fino ad esaurimento di quanto prodotto.
Se ha tempo e pazienza di cercare su interne troverà diverse prove e test di detta versione. Buona giornata. Paolo
Bravissimo! Super complimenti!
Finalmente uno che ha coraggio da vendere! Che poi non è che sei partito per il fronte in Donbas, sei andato in ferie con la macchina nuova!
Non sempre a programmare tutto in anticipo, le colonnine ci sono, soprattutto nel percorso che hai scelto ce ne saranno state ovunque. Per lavoro ho passato quasi un anno a Rotterdam e c’erano dappertutto!
Per viaggiare in elettrico servono un po’ di dimestichezza con le App, la carta di credito e il cellulare. Se poi hai un navigatore con Android nativo e Google Maps ottimizzato per auto elettrica sei in una botte di ferro!
Ripeto: bravo, la macchina elettrica la possiamo usare come una macchina normale (quasi). Perché con un’auto nuova a benzina o diesel sarebbe normale partire per quel viaggio mentre non lo è per una nuova elettrica?
Hai fatto proprio bene!
PS: avevi studiato per 2 anni e quindi sapevi già a cosa andavi incontro, questo va detto, probabilmente un neofita totale avrebbe avuto qualche difficoltà ma non ci giurerei!
Complimenti per la sua esperienza. Ammetto che io non avrei avuto il coraggio di partire il giorno dopo con un’auto appena ritirata, a prescindere dalla motorizzazione.
Benvenuto nel club di chi sostiene che, al giorno d’oggi, non c’è più una reale differenza tra viaggiare con un’auto elettrica e una termica, nemmeno nei lunghi viaggi.
Grazie mille! Paolo
Buongiorno signor Mauro, non credo si sia trattato di coraggio, ma di entusiasmo legato alla possibilità di godersi nel miglior modo possibile l’auto appena arrivata. Detto ciò per onore di cronaca devo dire che molto mi ha aiutato quanto realizzato da Ford con la BlueOval Charge Network…. il navigatore dell’auto ci ha guidati letteralmente alle stazioni di ricarica individuate nel nostro percorso e con un’unica tessera RFID legata all’applicazione Ford Pass abbiamo avuto accesso ai vari operatori del network (ad oggi scrivono essere più di 600 mila in tutta Europa).
Buona giornata Paolo