Dazi sulle cinesi? La T03 si fa già in Polonia

Dazi sulle cinesi? La Leapmotor T03 si fa già in Polonia, aggirando così le penalizzazioni UE. Il via nella fabbrica Stellantis in Polonia, preferita all’Italia.

dazi sulle cinesiDazi sulle cinesi? Via alla produzione nella ex Fiat

Non hanno perso tempo i cinesi di Leapmotor. Secondo la banca d’affari americana Jefferies, Stellantis ha già iniziato ad assemblare la Leapmotor T03 nello stabilimento polacco di Tychy, ex Fiat. L’accordo è nato dopo che il gruppo guidato da Carlos Tavares ha investito quasi 1,5 miliardi di euro per acquisire il 21% del capitale del produttore cinese. Dando poi vita a una joint-venture per l’esportazione dei prodotti Leapmotor fuori dalla Cina, nella quale Stellantis detiene il 51%. La cosa interessante è che secondo gli analisti di Jefferies il costo di produzione in Polonia sarebbe equivalente a quello dello cinese. Nessuna perdita di competitività sul mercato europeo, dunque, ma anzi la possibilità di esserlo ancor di più non avendo l’aggravio delle spese di trasporto dalla Cina. E senza il dazio imposto dalla UE, che nel caso di Leapmotor ammonterebbe al 21%.

dazi sulle cinesiIspirata alla Panda, dichiara un’autonomia di 300 km

Per la T03, in realtà, non si tratta di un debutto sul mercato europeo. L’importazione di modelli made in Cina è iniziata già nel 2022, anche se in quantità contenute. Si tratta di una citycar a 5 porte con motore da 109 Cv et 158 Nm di coppia. Ce ne siamo occupati spesso per la sua somiglianza un po’ troppo accentuata con la Panda.  Due anni fa fu annunciato un prezzo competitivo, 25.990 euro, meno incentivi. Con una batteria di 41,3 kWh e 300 km di autonomia. Ricarica anche in corrente continua (fino a 44 kW), con la possibilità di riportare la batteria dal 30 all’80% in 36 minuti. Velocità massima:140 km/h. Non sappiamo, però, se questi dati sono confermati per gli esemplari made in Polonia o se nel frattempo c’è stato un upgrade. La produzione su larga scala a Tychy inizierà a settembre: per l’ultima parte dell’anno ci sarà il lancio commerciale vero e proprio e ne sapremo di più.

Visualizza commenti (24)
  1. una curiosità è che parlando di questa produzione in Polonia, si legge che i costi di produzione (intesi come verniciatura e assemblaggio) sarebbero di circa 500e in Polonia e 1000e in Italia

    questo ridimensionerebbe molti discorsi pelosi sul costo di assemblaggio in Italia, Est Europa, Cina ( i costi in Cina sarebebro simili a quelli in polonia) e sulla delocalizzazione degli stabilimenti, mentre rimangono da conteggiare poi anche i risparmi di costi sulla componentistica se prodotta in sedi diverse

    1. … hai presente quando ci riporti i costi all’ingrosso delle batterie … in picchiata ?

      con la concorrenza attuale (e pure in forte crescita, visto l’arrivo sul mercato delle prossime produzioni da stabilimenti incentivati con I.R.A. e quelli europei) il costo batterie non dovrebbe più fare così tanta differenza come in passato.

      per me gli OEM hanno approfittato del periodo “post-covid/chip shortage” per sovraprezzare almeno +20% tutte le produzioni e creare un margine per investimenti nei nuovi stabilimenti (che comunque insediano ove più facilitati dagli stati in competizione con inventivi ed energie F.E.R.), senza contare che hanno pure remunerato sontuosamente gli investitori / azionisti con munifici rendimenti per evitare che distraessero fondi verso i nascenti settori A.I. e calcolo quantistico.

      speriamo che con la conclusione della triste fase “incentivi” si ritorni a scontistiche decenti al cliente (stupidi dazi vs cinesi permettendo..).

      1. già.. poi in tempo di crisi e inflazione (2022), nella confusione si approfitta per alzarei i listini anche più del necessario..

        comunque intendevo che mi fa impressione che uno stabimento per un veiocoo ceh vorrebeb essere considerato in parte italiano, venga prodotto altrove per un risparmio modesto di 500e, almeno modesto contando che per questo e altri modelli lettrici stellantis il prezzo iniziale avrà un margine superiore ai 7000e

    1. Metterla a 20.000€ è un suicidio commerciale.
      18.000€ qualcuna la venderanno.
      Da 16.000€ a scendere ha buone possibilità di fare numeri consistenti.
      Questo tenuto conto dei minori costi di gestione che accompagnano l’elettrico (energia per farla muovere caricando da casa, minore manutenzione, assicurazione più bassa, bollo esente per i primi 5 anni e poi 1/4 della potenza omologata che normalmente è 1/2 o al massimo 3/4 di una pari termica).
      Poi se non piace, mica uno è costretto a comprarla!!!
      A me che l’estetica viene dopo i costi e l’abitabilità interna (rapportata alle dimensioni esterne) un’auto così potrebbe interessare se al prezzo giusto.

    2. 20.K è tanto, ma contando che ha 44 kwh LFP (per molti può già essere vettura unica), e molti optional quasi premium pre-installati per un autilitaria come tetto in vetro e sedili elettrici (se Stellantis non li fa togliere per prezzarli a parte) mi aspetto che da noi ci proveranno inizialmente a metterla a 20-21.K,
      nonostante le ruotine denuncino l’origine di utilitaria economica cinese e già un po’ datata della piattaforma

      concordo che con il maturare del mercato, se arriva un po’ di concorrenza ( BYD Seagull e Huyndai Inster) la T03 da noi dovrebbe stare a 16-18.K per venderne,

      ma per ora (poi vediamo nel 2025) a 18.K il nostro mercato poco competivivo offre giusto la Spring, vettura piccola e divertente, e adatta a i box stretti, ma basica con 28 kwh, tra l’altro chimica NCM e raffreddata ad aria, super-basica, anche questa dovrebbe scendere un po’ di prezzo

  2. Autentico obbrobrio, meno male che la produranno in Polonia. Spero di non vederne nemmeno una in Italia. Come orrore ci bastano già le Dacia, grazie!

    1. Di auto brutte (degustibus…) c’è ne sono tante in circolazione…basta non farci caso.
      Purtroppo non le produrremo in Italia, quindi meno operai stipendiati..meno imposte sui redditi (mancati).
      Se non le vendono qui da noi perché preferite coi motori ICE…non avremo neppure il vantaggio ambientale; in certe zone d’Italia tipo pianura padana e grandi città sarebbero molto importanti…per non rischiare poi draconiani interventi per abbattere inquinanti e PMx (i famosi blocchi del traffico…o limitazioni ai veicoli meno recenti)

  3. Oggetto inutile che impone il possesso di una seconda auto, con 44kwh di batteria lordi farà al massimo 200km in autostrada in estate, ancora meno in inverno….

      1. Con una Up! Panda aygo ecc ecc termiche vado dove voglio in caso di necessità con questa no (considerando il normale degrado delle batterie entro 7/8 anni si rischierà di non riuscire nemmeno ad andare da una stazione di servizio ad un’altra in autostrada). Non vedo niente di ambientale nel produrre ferraglia che fra 10 anni verrà rottamata…

        1. Vincenzo, fattene una ragione perché ad oggi la strada è questa.
          Ahi!!! Mamma!!! Sono arrivate BEV!!!

          1. Nel mio commento non critico le bev ma questa specifica tipologia di auto che con batterie simili é sostanzialmente inutile, mi sa rispondere nel merito? Una panda può essere l’unica auto per una persona sola, questa può ?

          2. Vincenzo, chi non avrà soldi da spendere in queste prime BEV ripiegherà su auto usate probabilmente HEV e di categoria superiore che costeranno quanto una Panda nuova.
            Chi invece ha la possibilità economica e cerca una piccola utilitaria (come seconda/terza auto) per gli spostamenti locali o cittadini (legato alle limitazioni presenti in molti centri urbani) allora BEV come questa faranno la differenza.
            Ti posso assicurare che per molti anziani e non che difficilmente si allontanano oltre i 200 km dalla propria residenza , comprare una Panda Hybrid o questa non cambia nulla., anzi se uno dispone di un posto auto dove ricaricare ci si leva anche la briga di andare dal distributore e nella provincia i distributori non sono dietro l’angolo. Se sei fortunato come me ne hai uno a 400 mt ed uno più economico a 3 km, ma nella maggior parte dei casi li hai a km di distanza e ci devi andare.

        2. secondo rilevazioni più recenti i degradi delle ultime “chimiche” di batterie non hanno grandissimi cali, restando utilizzabili per lunghissimo tempo.

          Stanno aprendo anche centri di riparazione dell’elettronica/pacchi batterie specializzati in sostituzione dei singoli moduli deteriorati quindi una batteria durerà molto di più delle normali parti meccaniche di un veicolo: sospensioni, trasmissione, sterzo etc li vedo incapaci di raggiungere gli stessi traguardi kilometrici, per non parlar del motore elettrico che ha pochi componenti e pochissimi soggetti ad usura.

          Chi non è più soddisfatto del range residuo può comunque sostituir la vettura con altra (nuova ma anche usata o ex demo ) con maggior capacità di batteria . Visto il consistente risparmio sulla manutenzione ordinaria + 5 anni di bollo suggerisco di accumulare il “capitale” per esser pronti dopo qualche anno a cambiare l’auto, magari rivendendo la vecchia BEV a chi ha minori esigenze di spostamento (una utilitaria usata farà comodo ad un neo-patentato oppure ad un anziano che va solo a far spesa o brevi gite ).

          La “rottamazione in discarica “specialmente per le BEV è altamente improbabile; piuttosto finisce nei circuiti di recupero/ripristino componenti e materiali visto che sono preziose “miniere” locali (tutte le case OEM si sono/stanno “attrezzando” in tal senso… troverà in cronache di questi giorni anche gli investimenti di Stellantis).

  4. … appena sarà disponibile nelle concessionarie Stellantis … magari in fase di lancio riapparIrà qualche fondo per gli incentivi BEV ….

  5. La frase in cui si afferma: “La cosa interessante è che secondo gli analisti di Jefferies il costo di produzione in Polonia sarebbe equivalente a quello dello cinese. Nessuna perdita di competitività sul mercato europeo, dunque, ma anzi la possibilità di esserlo ancor di più non avendo l’aggravio delle spese di trasporto dalla Cina. E senza il dazio imposto dalla UE, che nel caso di Leapmotor ammonterebbe al 21%.”, mi fa supporre che quest’auto costerà al consumatore finale tra i 12.000 € e i 16.000 €. Se così sarà allora penso che indipendentemente dall’aspetto (non molto agrazziato nella calandra) sarà seguito da delle vendite interessanti.
    Carlos se vuoi avermi come cliente vedi di non superare i 15.000 €!!!
    Visto che tra BYD Seagull e dongfeng box prossime allo sbarco se ne vedranno delle belle.
    Citroen e-C3 e Grande Panda elettrica superando i 20.000 € sono già out!!!

      1. Perché è una segmento A mentre la segmento B come la e-c3 parte da 23.000€ e prossimante dovrà uscire una versione da 20.000€ e forse meno, in Francia a fine 2023 costava sui 20.000€ ed era d’importazione, nell’articolo è ribadito che costruirla in Polonia ha un costo uguale a quello cinese e per finire il trasporto dalla Cina (che incideva per il 21%) non c’è.
        Quindi un prezzo equo è quello indicato. Se supera i 18.000€ è fuori mercato. In più a breve è previsto l’arrivo seria BYD Seagull che dovrebbe avere un costo sotto i 20.000€ e forse anche meno.
        Ma stiamo a vedere.

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