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Auto elettriche, la Spagna difende il “pata negra” dai dazi sull’import dalla Cina

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Stella Li, Executive Vice President di BYD.

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto alla Commissione Ue di riconsiderare i dazi sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina. Il leader socialista si allinea alla Germania: i tedeschi temono le ritorsioni di Pechino sull’import di auto di grossa cilindrata, Sanchez per le vendita di carne di maiale

Le guerre commerciali sono anche più dannose di quelle che muovono eserciti. Di sicuro sono altamente divisive. Ed è quello che accade nell’Unione europea. La Spagna ha rotto ufficialmente il fronte, finora compatto, che ha portato Bruxelles a imporre dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi.

La decisione è stata confermata nel luglio scorso, dopo l’indagine della Commissione che ha accusato Pechino di dumping: in pratica, sovvenziona le sue case automobilistiche in modo che possano conquistare quote di mercato in Europa grazie a una politica di prezzi super convenienti per gli automobilisti.

Dazi fino al 57% sulle auto made in Cina

A quanto ammontano i dazi? Variano a seconda del grado di collaborazione che le case automobilistiche in Cina hanno dato alle autorità della Ue. I modelli di Byd verranno colpiti nella misura del 17.4%, Geely del 19.9%; Saic del 37.6%.Si aggiungono ovviamente ai dazi già in vigore, pari al 10%.

Ma Pechino non ha subito passivamente. Come prima cosa ha annunciato di voler fare ricorso al Wto, l’organizzazione mondiale per il commercio, contestando le accuse di dumping. Poi ha preso contromisure commerciali.

A sua volta, la Cina applicherà tariffe aggiuntive per colpire le importazioni di auto di grossa cilindrata in Cina. Una mossa che colpisce soprattutto la Germania, che ha nella Cina il suo mercato estero più importante. Da qui le lamentele ufficiali delle case tedesche. Con un durissimo comunicato Volkswagen: “Gli effetti negativi superiori ai possibili benefici”.

dazi cina

La guerra dei dazi mette in crisi i rapporti tra Cina e Ue: la Spagna teme per le vendite del suo prosciutto

Poi ha minacciato tariffe nei confronti delle importazioni dei prodotti alimentari e agricoli dell’Unione europea. Il motivo? Considera dumping il sostegno economico di Bruxelles al settore, in effetti assai generoso.

Da cui la reazione della Spagna, primo esportatore di carne di maiale in Cina, a partire dal pregiato Pata Negra. Da qualche anno, i prosciutti iberici hanno superato per quantità di vendite anche i prodotti italiani, con il marchio San Daniele in testa.

Ora la svolta con la presa di posizione della Spagna. Sanchez ha chiesto di rivedere il piano di tariffe aggiuntive a pochi giorni dalla formazione della nuova Commissione guidata per la seconda volta da Ursula von der Leyen.

A ottobre il voto finale sui dazi

L’intervento di Sanchez è ancora più significativa perché la Spagna è uno dei paesi solitamente più allineati con le scelte europee. Ma il timing è quello giusto: il voto per confermare i dazi avverrà entro ottobre. La decisione potrà essere bocciata con il voto di almeno 15 paesi membri che rappresentino il 65% della popolazione.

La Spagna ha subito ricevuto l’appoggio del governo tedesco, alle prese con il caso Volkswagen: il colosso di Wolfsburg vuole chiudere due fabbriche in territorio tedesco, fatto mai accaduto in 90 anni di storia della società.

Il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit ha affermato che “il percorso indicato è assolutamente condivisibile“. Per Ursula von der Leyen, a questo punto, la formazione della nuova Commissione potrebbe sembrare un gioco da ragazzi a confronto della guerra dei dazi con la Cina.

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Apri commenti

25 COMMENTI

  1. Attenzione ! Achtung ! Attencion ! Attention (please) ! Attention svplì !

    Qui bisogna che lo scriva forte e chiaro…

    Il problema NON è “auto elettriche Vs auto termiche”… è un falso problema … È guardare il dito mentre dietro…. c’è un treno lanciato in corsa che ci arriva addosso!

    Oramai è palese che l’ industria italiana ed occidentale in generale è fortemente arretrata rispetto al livello tecnologico asiatico e cinese in particolare.

    Le economie di scala consentite da metodi produttivi moderni quanto e più dei nostri…enorme bacino di operai, formati !
    Miliardi di potenziali clienti interni (cinesi), vicini (indiani e asiatici) e ove hanno importanti legami commerciali di scambio materie prime (Russia e Africa).,. Tutti questi fattori sfuggiti da tempo dal nostro dominio… ci sfavoriscono enormemente.

    Non avremo solo l’ invasione di auto Elettriche … ma di AUTO.
    ed anche Autobus… TIR…etc etc

    Il povero Sanchez cerca di difendere il prosciutto… Noi le borsette firmate…la Francia il brandy…

    I cinesi hanno fatto una scelta furbissima e durissima..

    Ci tagliano le maggiori voci di export (di cui possono fare tranquillamente a meno…) e continuano ad importare direttamente (sennò ci sono le triangolazioni) tutte le tecnologie, software e materiali di cui hanno bisogno da noi.

    I cinesi ci stanno avvertendo… “Sveglia!! Voi non potete fare a meno di noi… Noi invece Si ! ” (magari lasciando per lungo tempo il valore PIL e la velocità di crescita più basso…ma tanto non sono in vera democrazia…il governo non rischia nulla..
    A differenza dei nostri politici… politicanti ed intrallazzatori professionali..
    ma soprattutto… tutti noi cittadini europei… che Senza forza economica stiamo pian piano perdendo pure la democrazia…e..se non si sta attenti..la sicurezza territoriale.

  2. sui giornali leggo che l’export di carne suina versi la Cina fattura 1,3 miliardi all’anno già solo per la quota dalla Spagna; poi ci sono anche gli altri paesi europei e altri prodotti alimentari a rischio ritorsioni

    non so fare i calcoli ma suppongo si raggiunge o supera il giro di affari delle auto EV importate/esportate, se la Cina ha “calibrato” questa ritorsione

    personalmente spero al prossimo incontro si accordino per dazi più bassi, cioè più del 10% che c’era prima, ma meno dell’ipotesi attuale; quanto basta a rendere la partita “pari”, senza strafare, perchè un livello corretto di concorrenza può spingere le nostre industrie a smettere di aggiornare a passo di lumaca specifiche e prezzi delle EV

  3. A noi che piace tanto cantare, non sfuggirà di sicuro il gingolino che prontamente il governo spagnolo, per l’occasione cantato proprio da Sanchz, ha scelto per “accompagnare” il suo comunicato.

    (sulla musica di Guantanamera)

    Yo soy un hombre sincero
    De donde crece “la pata”
    Yo soy un hombre sincero
    De donde crece “la pata”
    Y antes de morir yo quiero
    que los impuestos se callan
    Y antes de morir yo quiero
    que los impuestos se callan!

    Oh pata negra!
    salvemos el pata negra!
    Oh pata negra!
    salvemos el pata negra!

  4. Un concentrato di tecnologia da decine di migliaia di euro contro un prosciutto.

    Poi ci si chiede perché l’Europa sia indietro

    • molto buono Patanegra…….mi piace più del Parma!
      le guerre di mercato si giocano con qualsiasi prodotto e tecnologia; nei paesi asiatici i nostri prodotti alimentari sono alla stregua di beni di lusso ambiti dai facoltosi mentre noi cerchiamo auto a basso prezzo, magliette e pantaloni a pochi euri, dall’altra parte del mondo i nuovi ricchi (sono tanti e con finanze da far impallidire i nostri)si riempiono cantinette con bottiglie di vino da 25keur l’una, mangiano in ristoranti stellati dove il costo a cranio di una cena vale quanto lo stipendio di un mese di un operaio normale da noi, possono sfasciare a martellate una lambo davanti al concessionario perché scontenti dell’assistenza (https://youtu.be/VQRXGthJnQY?feature=shared , PS ero presente al fatto perché ci abitavo proprio sopra al concessionario me la son goduta tutta la scena). Secondo me , ma posso sbagliarmi, con questo dei dazi aggiuntivi si potrà andare in due direzioni: l’Europa tenta di fare la voce grossa con un gigante che ci mangia quando vuole e ne rimettiamo noi contribuenti e consumatori e tutti muti, oppure svanisce tutto come la nuvola di fumo del Brucaliffo e siamo tutti più contenti

      • Eraldo come osi sono di Parma scherzo naturalmente,il Pata è buonissimo,condivido in pieno quello che dici infatti ho fatto un commento analogo, finirà come hai immaginato, strepitiamo con sanzioni esemplari,minacciamo ritorsioni come se fossimo i padroni del mondo con il risultato che a rimetterci siamo sempre noi , le sanzioni o i dazi vengono aggirati e alla prima contromossa ce la facciamo addosso . Così finisce la storia è e sarà sempre così.Queste cretinate non funzionano non funzionano più ma cosa ci vuole a capirlo

    • Luca medita con molta attenzione quello che ha scritto Eraldo, la nostra presunzione ormai fa ridere il mondo intero ma noi no non riusciamo a capirlo . Il mercato è mercato che sia tecnologico o agricolo , o di qualsiasi altro prodotto il risultato non cambia.

  5. Off topic. Stasera ho avuto un’ispirazione. E’ sicuramente una ca@@ata gigantesca, non ci piove. Lo deve essere per forza perché altrimenti avremmo perso tempo tutti fino a qui. Facciamo così, lo dico subito: è una mega ca@@ata. Sicuramente.

    Però la condivido lo stesso va. Sta a vedere che esiste lo 0,00qualcosa di probabilità che invece non è una ca@@ata. C’è un aspetto che fino ad oggi non è emerso, ma proprio per niente, non ne ha mai parlato nessuno, nessuno si è neanche avvicinato. Un’ipotesi. Pazzesca. Io la butto lì. Alessandro se ci sei batti un colpo. Pronti?

    E SE IL BAN DEL 2035 PER LE AUTO A BENZINA FOSSE TOTALMENTE AGGIRABILE, A COSTO 0?

    Mi spiego. Dal 2035 potranno essere vendute solo auto elettriche, idrogeno fuel cell ed e-fuel. Gli e-fuel sono una stupidaggine, costosissimi, lo sappiamo. Nacquero per sostituire i carburanti tradizionali senza la necessità di sviluppare motori ad-hoc ma sono ottenuti non dal petrolio ma con un procedimento diverso. Hanno una particolarità: funzionano come il petrolio. Infatti dai test che stanno facendo i costruttori di auto gli e-fuel, messi nei vecchi motori, funzionano già, senza problemi. Se avete soldi da buttare, potete acquistarli e usarli, stanno già uscendo le certificazioni dei produttori che ne garantiscono la compatibilità sui motori già venduti negli ultimi anni.

    E dunque? Fin qui sapete già tutto, giusto? Un attimo di pazienza. Dal 2035 i costruttori potrebbero continuare a vendere le auto che già vendono adesso, tanto vanno ad e-fuel. Solo che la UE non è stupida, ha detto che saranno vendibili solo le auto che vanno SOLO ad e-fuel e non anche a benzina normale, altrimenti andrebbero tutti con quella normale. In teoria quindi nessuno le comprerebbe, chi vuole spendere 20 euro a litro.

    CI SIETE ARRIVATI DA SOLI?

    Se gli e-fuel sono legittimi e i motori sono ovviamente gli stessi e costruiti allo stesso modo, ciò che la UE imporrà è che vi sia un qualche “sistema” che ne impedisca il funzionamento con la benzina normale. Ma le 2 benzine sono quasi indistinguibili, è tutto uguale! Quindi i costruttori dovranno sviluppare un sensore, un “naso”, che fiuta la benzina che gli sta arrivando, riconosce la differenza tra e-fuel e benzina e si rifiuta di avviarsi. E i carburanti da petrolio si continueranno a vendere normalmente per chi cammina con auto vecchie. Ma allora … cari amici napoletani …

    … chi impedirà di sostituire questo sensore con uno meno ligio al dovere? Voglio dire le auto di oggi devono rispettare normative infernali eppure l’ultimo dei meccanici sa mappare le centraline, rimuovere il fap, ingannare il sensore della EGR, anche modificare un motore vecchissimo per andare anziché con la benzina senza piombo con la benzina verde di oggi, stage 1, 2, 3, 4 e 5 alla peggio swap di motori, etc. etc. … vuoi mai mettere che un sensore da 3 euro che ti fa pagare il carburante il 90% in meno non sia hackerabile? Tra l’altro è il crimine perfetto perché vallo a dimostrare che l’auto sta andando a benzina … dovresti fermare il veicolo, infilare una sonda nel serbatoio, prelevare un campione, analizzarlo e poi multarlo (che poi anche lì ci vuol poco a predisporre un doppio serbatoio).

    In sintesi: ci stiamo fasciando la testa e stiamo facendo le mega battaglie per il ban del 2035 quando in realtà c’è l’eventualità che non cambi nulla, che la Panda a e-fuel da 11000 euro sarà acquistabile nel 2035 e con 30 euro il meccanico Ciccio mi fa la modifichina e me la fa andare a benzina normale anziché a efuel. Gli efuel, quelli a cui la Von Der Leyen ha aperto ad inizio legislatura qualche settimana fa … saranno mica il cavallo di Troia per salvare le auto a benzina?

    • @enzo
      sei imbarazzante.
      il prototipo dell’italiano medio che invece di darsi da fare e proiettarsi nel futuro
      cerca scappatoie e cerca di aggirare le regole.
      e poi piagnucola.

      • In effetti il Nostro ogi tanto riesce nell’impresa di diventare la perfetta personificazione del protagonista di quella simpatica canzoncina degli Skiantos a proposito degli “italiani”… che per capirla davvero va ascoltata con granu salis pena far partire un flame…

        • Io pensavo più a questa https://youtu.be/G658GR8Rlp4?feature=shared

          Comunque davvero mi chiedo chi nel 2035 viaggerà a champagne (perché tanto costa l’ efuel, come lo champagne) tra l’ altro probabilmente anche difficile da reperire e non con la comune benzina a cui è abituato. Non so se è terrone quello che vorrà il carburante del popolo o più terrone quello che fa rifornimento all’ enoteca.

          Già ce lo vedo il Signore di Città che dice “no, no, io vado a vera efuel, me ne frego che costa 30 euro al litro, io ci tengo all’ ambiente” … ma se ci teneva all’ ambiente prendeva l’ elettrica! Quindi chi comprerà auto a efuel sarà sicuramente… un “italiano vero”.

      • in realtà giurisprudenza tutti i giuristi , interpretano le leggi e avviene in tutto il mondo.
        Un’auto a benzina la puoi convertire a GPL ò Metano ed aggirare legalmente il blocco del traffico, un diesel lo puoi convertire a metano per la stessa cosa, in un diesel puoi metterci il gasolio agricolo spendendo meno (si ravvisa solo il reato di frode fiscale) perché sono esattamente gli stessi carburanti solo che il secondo è assoggettato agli sgravi fiscali per l’agricoltura, puoi anche convertire una vettura a benzina a bioetanolo E85 cambiando una centralina. i carburanti alternativi già ci sono e molti motori digeriscono l’uno e l’altro senza alcuna modifica pertanto non è neanche ipotizzabile delle situazioni dove se cambio carburante il motore non funziona salvo tu non salti “palo in frasca” con prodotti completamente diversi ; ho visto gente con auto da motori pompati metterci dentro il nitrometano o metanolo (su serbatoio separato da usare all’occorrenza), esiste un regolamento (UE) 2019/1148 che en regola la vendita (peccato che vai da 30 euro litro)

        • Mario tranquillo. Siamo qui a confrontarci su idee, ipotesi e auspici e possiamo vederla in maniera diversa, fa parte del gioco.

          Comunque secondo me le case automobilistiche ci stanno pensando. Se ci pensi, è il crimine perfetto. Loro si mettono a posto con la legge e ti consegnano l’auto di sempre, al prezzo di sempre con il “naso” che impedisce al motore di accendersi con l’e-fuel. Poi è il proprietario che, con 2 lire, risolve il problema e commette l’irregolarità. Ufficialmente i produttori avranno la produzione 100% green e in linea con la normativa, 0 problemi, 0 noie, ai proprietari invece toccherà decidere se rispettare la legge o se violarla, con tutti i risvolti del caso, ma loro comunque l’auto la venderanno. Magari non nel Nord Europa, ma qui nel Sud …

          Motivo per cui, fossi un produttore d’auto, non mi affretterei a far fuori le auto a benzina, anzi, cavalcherei l’onda della neutralità tecnologica fino al 2050. Già ce la vedo Toyota che aggiunge il “naso” a tutta la gamma di auto per farle andare a efuel.

          Godo? In parte sì. E non perché le persone potrebbero fare le furbe e inquinare. Godo perché penso che alla fine anche in Europa, come in Cina, l’elettrica per imporsi dovrà sgomitare: migliorarsi, essere longeva, costare poco. In Cina le elettriche (e le bev) sono già competitive e stanno surclassando le auto a benzina: a Settembre rappresentano insieme il 55% delle vendite contro il 45% di quelle a benzina. Sono felice? Certo che lo sono. Sono al settimo cielo. L’elettrico vince, si impone e lo fa non perché ficcato in gola al mercato per volontà di un politico ma perché l’industria ha raggiunto un tale grado di maturità e di competitività che l’auto elettrica ha SUPERATO quella a benzina. Sono felicissimo, dico davvero.

          In Europa sarò felice quando succederà altrettanto. Ovvero quando a 35000 euro potrò acquistare una Xiaomi SU7 e non una Fiat 500e o una Renault 5, quando cioè le elettriche saranno acquistate non per decreto ma per merito, come in Cina. Ed è per questo che sono contrario al ban e favorevole alla piena concorrenza abolendo i dazi. In Cina ogni anno che passa viene presentata una elettrica migliore a un prezzo più basso, da noi il contrario, la Kona 64 è aumentata di prezzo, le BMW elettriche sono aumentate di prezzo, l’ultimo B-Suv di Stellantis è l’Alfa Romeo Junior che costa 5k più della Jeep Avenger elettrica mentre Nissan non produce più l’economica Leaf ma solo la più costosa Ariya. Insomma il ban del 2035 anziché creare competitività sta creando cartello con i prezzi che sfidano la gravità (non calano). Per questo è il modello sbagliato, non mi piace affatto la direzione che stiamo percorrendo e servono “schiaffoni” a politici e costruttori per farli lavorare a modo come in Cina.

          • io sono d’accordo con te sui prezzi, rispetto ai quali dissento da te nella misura in cui vedo non tanto una semplice maligna volontà di fare soldi quanto proprio incompetenza e assenza di visione di futuro, e totale spregio dell’etica ambientale che anche l’industria dichiara (a parole).
            quando uragani e siccità diventeranno imprevedibili sapremo a che porte bussare, se ci saranno ancora porte.

            circa la tua ideona
            mi spiace tu non ti renda conto delle implicazioni etiche e pratiche: istighi a farsi giustizia da sé, istighi le persone a barare, e le aziende al cinismo, che quando colpisce il tuo portafoglio poi non ti piace, vedi prezzi delle auto fuori logica.
            e quindi,
            sapendo che una soluzione come.la tua danneggerebbe ulteriormente l’ambiente e il clima sociale, con più morti inevitabili in futuro…
            che differenza c’è con la tizia di Viareggio la quale, forse ritenendo lunghi i tempi della giustizia (anche non senza ragioni) ha deciso di farsi giustizia da sé e riprendersi la borsetta investendo il ladro?

            guarda che i disastri climatici non portano fiorellini,
            portano fame, disastri economici, guerra e morte.

          • Non credo che il presidente della Toyota sia un assiduo lettore dei miei commenti e non credo neanche che in certi ambienti sia il primo ad aver avuto questa idea. E’ una soluzione di compromesso, un po’ come i limiti di velocità: se non ci fossero andrebbero tutti a 300 km/h, ci sono ma non tutti li rispettano. Il risultato è soddisfacente, meglio una soluzione che funziona anche se non al 100% che nessuna soluzione. Abolire le auto a benzina certamente porterà le persone a scegliere l’elettrica e una minoranza a comprare quelle a efuel e modificarle.

            Non credo che uccidere a sangue freddo e alle spalle una persona passandoci sopra con l’auto più volte sia l’equivalente di camminare a benzina anziché a efuel, anche perché ti ricordo che dal 2035 in poi potrai continuare a circolare con la Fiat 126 del 1970 Euro 0, nessuno te lo vieta e chissà che un’auto più moderna non inquini meno. Però vedo che va di moda ultimamente il codice penale personale, dove ognuno ci scrive dentro quello che vuole, per non parlare di chi, come te, confonde un illecito amministrativo con un reato.

            Non hai colto il senso della sfida genuina tra elettrico e benzina, usando l’incapacità come scusa per rendere passabile l’imposizione dall’alto dell’elettrico. Perché la domanda è questa: se nel 2035 le elettriche saranno davvero auto competitive e valide, non servirà una legge che obbliga le persone a passare, la legge serve proprio per obbligare le persone a passare davanti ad un prodotto non valido. Non c’è una legge che vieta l’acquisto dei tv in bianco e nero o dei tv a tubo catodico eppure non si vendono perché tutti comprano i maxitv con schermi piatti, prodotti migliori: ma davanti a un obbligo di legge, significa che i politici temono che i nuovi prodotti siano peggiori e non migliori e vogliono costringere le persone a passare. Timore che in Cina non hanno perché lì le aziende stanno lavorando bene. La politica se ci tiene all’ambiente che porti qui in Europa le cinesi senza dazi, così domani mattina 50 milioni di persone possono andare a ordinare una Geely elettrica da 20000 euro o una Xiaomi SU7: invece no, deve sia tutelare le incapaci aziende europee (che pagano le tasse nei paradisi fiscali …) sia l’ambiente, costringendo noi consumatori a strapagare auto che non valgono 4 soldi. Troppo comodo così fare l’ambientalista col portafogli degli altri … per non dire altro …

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