La Ue contro le auto cinesi: i dazi salgono fino al 50%

Great Wall Motors Wey 03

La Commissione europea ha annunciato dazi aggiuntivi per le auto importate dalla Cina. All’attuale 10 si aggiungerò una aliquota tra il 17 e il 38 per cento. Secondo la Ue, gli aiuti di stato di Pechino alla filiera automotive “costituiscono una minaccia” per le case europee.

A un passo dal passaggio di consegne, la Commissione Europea uscente compie una mossa destinata a far discutere. Allineandosi agli Stati Uniti, Bruxelles ha annunciato dazi aggiuntivi sulle importazioni e vendite di auto cinesi.

La nuova misura porta le tariffe quasi al 50%, rispetto all’attuale misura del 10%.”Il nostro obiettivo non è chiudere il mercato europeo ai veicoli elettrici cinesi, ma garantire che la concorrenza sia leale”, ha dichiarato sul social “X” il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis.

Una catena di montaggio di auto BYD

Perché Bruxelles ha annunciato dazi aggiuntivi sulle auto cinesi proprio adesso?

Bruxelles ritiene che la catena di fornitura dei veicoli elettrici è “fortemente sovvenzionata” dal governo di Pechino; in pratica l’accusa è relativa agli aiuti di Stato. Non solo: le importazioni di veicoli elettrici cinesirappresentano un evidente minacciaper l’industria automobilistica dei paesi Ue.

Sono le conclusioni a cui era arrivata una indagine della Commissione europea sul mercato automotive cinese e che sono quindi alla base della decisione sui dazi aggiuntivi. I risultati sono stati ottenuti inviando una serie di questionari dettagliati alle singole case produttrici asiatiche.

In pratica, i produttori che hanno collaborato all’indagine saranno soggetti a un’aliquota media del 21%. Per quelli che non hanno collaborato l’aliquota arriverà fino 38%. In entrambi i casi vanno ad aggiungersi ai dazi esistenti del 10%. In ogni caso siamo ancora lontani dal 100% di aliquota applicata dagli Usa.

La presidente Ursula von der Leyen.

I dazi aggiuntivi sulle auto cinesi entreranno in vigore solo dopo la pubblicazione, il 4 luglio

Quando entreranno in vigore i dazi per le auto cinesi? Le società coinvolte hanno ancora la possibilità di replicare. Poi, entro il 4 luglio 2024, la Commissione pubblicherà nella Gazzetta ufficiale un regolamento dettagliato, che entrerà in vigore il giorno successivo. I dazi verrebbero riscossi solo se e quando verranno istituiti i dazi definitivi.

Germania contraria, Italia entusiasta

Immediate le reazioni da Pechino. “Si tratta di un atto protezionistico, che crea e intensifica gli attriti commerciali e distrugge la concorrenza leale” ha dichiarato un portavoce del ministero del Commercio di Pechino.

Questa mossa dell’UE – ha concluso – non solo danneggia i diritti e gli interessi legittimi dell’industria cinese dei veicoli elettrici, ma interromperà e distorcerà anche la catena di fornitura dell’industria automobilistica globale, compresa l’UE“.

Ma il provvedimento rischia di spaccare anche ,l’ Ue. Il governo tedesco è nettamente contrario. È bene che la Commissione offra subito colloqui alla Cina“. Lo ha detto il portavoce del cancelliere Olaf Scholz, commentando l’annuncio dei dazi europei sulle auto elettriche cinesi.

“Non abbiamo bisogno di altri ostacoli nel commercio“, ha aggiunto, sottolineando comunque che nel mercato debbano esserci “condizioni di concorrenza leale“.

Positivo il giudizio del governo di destra italiano, nel commento del ministro delle Imprese Adolfo Urso: Saluto con soddisfazione” i dazi sulle auto elettriche cinesi “per tutelare la produzione europea“. E per “riaffermare in Italia l’industria automobilistica italiana, uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale del nostro paese, a cui non vogliano assolutamente rinunciare“.

Visualizza commenti (44)
  1. ernesto grottaferrata

    quando si legifera “alla carlona”, ecco i risultati nel tempo..

    le facilonerie arrivano tutte al pettine.

  2. I cinesi hanno ampiamente dimostrato, da diversi decenni ormai, che sono più furbi e anche più intelligenti degli europei, quindi semplicemente produrranno le loro auto in Vietnam o altri Paesi di quell’area o in Africa così risparmieranno ancora di più sui costi di produzione e trasporto e continueranno a fare fesse le istituzioni europee.

  3. Prevedo nei prossimi anni un boom di fabbriche cinesi in Serbia,Bosnia, Kosovo, Albania,Turchia, se non nella stessa Europa.
    Non ci metteranno molto a raggirare i dazi.
    Per 4-5 anni intanto Stellantis, Renault e Musk potranno continuare a mantenere i loro megaprezzi.

    1. però togli Musk/Tesla dalla lista dei “protezionisti”,
      è grazie alle Tesla (e a MG4 e poche altre auto estere) se i prezzi segmento D e C sono già scesi a livello delle auto termiche e le vendite delle elettriche sono iniziate in maggiore quantità

      secondo me con i dazi, i brand Europei guadagnano forse 1-2 anni di tempo,
      e comunque un minimo i prezzi penso già scenderanno, l’andamento storico secondo me è circa un calo dei listini di circa 2500e ogni anno, a parte Tesla che è scesa più in fretta, e Stellantis che momentanemente i listini in vista degli incentivi “Ursus” li aveva persino alzati

      come fabbriche batterie di brand coreani e cinesi, direttamente in est europa le prime i pare esistono dal 2021 (SD, LG e poi CATL), e nel prossimo anno ne entrano in funzione molte altre

      come fabbriche di auto complete cinesi, BYD nel 2026 apre uno stabilimento in costruzione in Ungheria, e magari ne sto scordando altri

  4. “Stai qui solo a scaricare bile? Mi spiace se sei gravemente malato..perchè non ti prendi un cane o un gatto che ti farebbe?”.
    Ancora una grande performance del “signor” >R.S., che siccome è un lettore conosciuto bene dal signor Degli Esposti e, per di più, è sempre supinamente in sintonia con la Redazione, ha carta bianca per sproloquiare a vanvera su qualsiasi argomento e licenza di uccidere a colpi di offese qualsiasi altro interlocutore del forum.
    Applausi!

    1. mario milanesio

      è sicuramente un complottone,
      altrimenti non si spiega
      come sia possibile
      che una persona sia in sintonia con i membri della redazione!

      bravo che l’hai segnalato, acutissimo!
      poi: contento che Ronaldo guadagni 200mln l’anno anche con i tuoi soldi, per correre in mutande dietro a un pallone?

      #noncelodicono

    2. sei fuori tema, comunque stai sottovalutando il potere terapeutico di un cane o un gatto

      secondo me fanno miracoli con le persone ormai già troppo incattivite e alienate per interagire normalmente con altre persone, e costano meno dello psicologo

      fare il troll su siti internet di temi che manco ti piacciono, suscitando risposte solo provocando, facendosi anche denigrare, mi sembra una misera consolazione

      però mi devi 20e per la consulenza

    1. vediamola cosi … case OEM europee e commissione europea si son svegliati tardi, molto tardi, avvolti dai fumi degli idrocarburi e PMx
      han capito di essere indietro 10-15 anni con investimenti rispetto a Tesla e case cinesi e governo di Pechino, che ha supportato le nuove tecnologie
      (peraltro portate la da un italiano https://www.vaielettrico.it/lauto-elettrica-in-cina-lho-portata-io-nel-2009/ )
      e adesso si inventano un patetico “braccio di ferro” (avendolo noi di latta) con il colosso cinese per cercar di trattare nuovi accordi sul filo delle regole WTO…

        1. speriamo che nei prossimi mesi prevalga la ragione da entrambe le parti (che poi sono 3.. contando l’ influenza USA)…e soprattutto non pesino eccessivamente motivazioni legate ai conflitti in corso e quelli “potenziali”… (Taiwan??)

    1. > chi siete, cosa portate, quanti siete, un fiorino!
      >> no ma siamo quelli di prima che torniamo indietro
      > chi siete, cosa portate, quanti siete, un fiorino!

  5. spiace per Mg4, del gruppo Saic, che salvo modifiche prenderebbe un dazio elevato, manco glielo avessero ritagliato addosso, e hanno anche le spese di trasporto

    avremo meno concorrenza nei segmenti A, B, C, i listini scenderanno più lentamente, ma un pizzico di concorrenza la avremo, ad esempio, nel 2025:

    – e-c3 / Panda, più le versioni allungate di cui non ricordo il nome, e la Leapmotor T01
    – Spring e R5
    – Skoda/VW B-suv e a seguire B-berlina

    – Hyundai (brand coreano) Inster (ex Casper) segmento A con 355 km di autonomia
    – Kia nuove segmento C
    – Byd Seagull / Dolphin / Atto 3, etc nonostante i dazi
    – Quadricicli pesanti cinesi nonostante i dazi

    1. non ho ancora capito, se questo nick R.S. risponda a qualcuno della redazione o comunque qualcuno di questo portale, ma le frasi e le parole le vedo spesso in sintonia con la redazione, ma anche qui francamente vedo dei commenti assurdi, buttati li, tanto per scrivere qualcosa, a sproposito….

      1. @Roby
        quale parte del mio messaggio trovi assurda e a sproposito?
        dovresti provare ad argomentare nel merito

        satrebbe più utile, sennò rischi di essere scambiato con uno dei denigratori fissi carichi di veleno, oltre a qualche caso di professionisti della disinformazione, che ogni tanto prendo in giro

        di solito fanno come i bambini, tornano a battibeccare a qualche messaggio di distanza o in altre discussioni cambiando nick

  6. mario milanesio

    curioso:
    non un commentatore livoroso che si renda conto
    che i dazi alle auto ciensi
    non abbassano il prezzo alle auto in Europa, elettriche o meno,
    anzi, lo rafforzano, lo giustificano.

    “spezzeremo le reni all’Albania!”
    faremo bu-bu al Babau!

    belli belli i sovranisti, non c’è che dire!
    e bello bello che la prima iniziativa post elezioni della Von der Leyen
    sia questa dei dazi,
    mi sembra un antipasto per il futuro mica male per certi palati….vedremo!

    1. leggevo un articolo sul Post, che di solito evita di “tifare” e ci azzecca:

      PPE+Socialisti+Liberali da soli non hanno una maggioranza stabile a prova di franchi tiratori, e dovranno allearsi probabilmente con i Verdi, e non con l’estrema destra ECR, perché Socialisti e Liberali hanno già detto non acconsentirebbero

      se entrano i Verdi in coalizione (sino ad ora non c’erano) poi forse il PPE non potrà più dare questi contentini agli anti-cina/bev, magari per questo hanno sparato dazi alti adesso finche possono

      speriamo poi a luglio e dopo accordi con la Cina vengano almeno diminuiti;
      lo stesso Tavarez diceva che il vantaggio di costi produttivi i Cina sarebbe 30% ( a cui togliere pure le spese di trasporto), non di più

      PS: implicitamente ammetteva che il resto del differenziale di prezzi con le compatte stellantis è gonfiaggio commerciale da poca concorrenza

  7. mario milanesio

    “…riaffermare in Italia l’industria automobilistica italiana, uno dei settori trainanti dello sviluppo industriale del nostro paese, a cui non vogliano assolutamente rinunciare…”
    no vabbè dai questa è meravigliosa!
    cosa non si racconta pur di giustificare scelte puramente ideologiche fin dentro il midollo
    (e poi le scelte ideologiche sarebbero di sinistra! buahahahah!)
    e magari condite di tanti petrodollari.

    la cosa più tragica è il nugulo di commentatori che vedono in queste scelte una difesa dell’industria italiana!
    gente che non ha la minima idea di cosa sia una supply chain

    1. Luca Dell'Oca

      Pensavo la stessa cosa. Il geniale Urso dovrebbe spiegarci a quale industria italiana si riferiva, viste le macerie lasciate dagli Elkann con Marchionne prima e adesso Tavares. Hanno tenuto giusto qualche stabilimento da usare come ricatto sociale ogni volta che battono cassa.

  8. Ecco cosa potrebbe succedere:
    – la Cina potrebbe mettere i dazi a sua volta mettendo in seria difficoltà le aziende tedesche che esportano non poco in Cina, a partire da VW
    – la Cina sta già costruendo le sue fabbriche in Marocco, Turchia, paesi dell’est, salvo qualche eccezione come Volvo che produrrà la EX30 in Belgio in anticipo sulla scaletta di marcia
    – prevedo un ulteriore riduzione di quota dei paesi meno ricchi della UE, a partire dall’Italia che contemporaneamente subisce l’eliminazione degli incentivi e un rialzo dei listini, soprattutto dei modelli più economici. A rialzare i listini saranno anche i produttori occidentali, felici di liberarsi della concorrenza al ribasso dei cinesi
    – buffo non vi siano pari dazi anche per le auto prodotte negli USA che, per inciso, godono di incentivi certificati e superiori rispetto alle auto cinesi

    1. mario milanesio

      prevedo tempi molto molto bui per l’industria automobilistica europea
      ma bui bui bui
      A chi venderanno le termiche e ibride? In Europa? a chi? agli europei che sono quattro gatti rispetto al resto del mondo
      che verrà ancora di più invaso da auto elettriche cinesi?
      geniale, veramente geniale!
      ma veramente questi fenomeni pensano che la Cina starà con le mani in mano e rallenterà sull’elettrificazione solo perchè i moscerini europei hanno fatto bu-bu?

      queste misure protezionistiche non funzionano mai, sfido chiunque a dimostrarmi manuale di storia economica alla mano una volta che sia una che una misura del genere ha portato benefici, nè a chi la propone, nè a chi ne dovrebbe trarre giovamento.

    2. “– buffo non vi siano pari dazi anche per le auto prodotte negli USA che, per inciso, godono di incentivi certificati e superiori rispetto alle auto cinesi”

      hai ragione … è tutto tragicamente ridicolo …un brutto “gioco dei pupi” dove gli USA fanno i bulli, noi li scimmiottiamo senza mai guadagnarci nulla…. anzi ! Perdiamo continuamente nostri clienti export e peggioriamo i costi di import.
      Anche le sanzioni contro la Russia han portato più difficoltà a noi europei che allo zar Putin… ma almeno li abbiamo il dovere di cercare di fermare la guerra.

      l’ I.R.A. ha cancellato diversi progetti di impianti in Europa… Si sta vivacchiando con vecchie stufe con le ruote perché incapaci persino di pensare di provare a competere; forse la Germania, che ha molti storici interessi in Cina, riporterà a più miti consigli la commissione? tra l’altro l’industria italiana è legata a doppio filo alle sorte di quella tedesca… (ed ogni volta che sento che qualcuno si vanta che l’Italia “tira più della Germania” io mi sento male… pensando che poi arriva la brusca frenata anche da noi).

  9. Non capisco il motivo dei dazi; basterebbe fare importare le auto cinesi da stellantis (vedi leap motor…) e il “dazio” è già incluso 😉

  10. I marchi che contano prendono un dazi tra il 17 e il 20%. Poco più che un fastidio. Del resto, sempre i marchi che contano si stanno già muovendo per produrre qui. Qualche problema in più lo avranno i nostri patri prodotti ai quali loro metteranno i contro dazi.

  11. il 4 luglio rischia di esser ricordato nella storia per un evento nefasto anziché quello storico dell’indipendenza USA

    il primo problema dei dazi e delle guerre commerciali (come di tutte le guerre) è che fanno vittime, tante vittime da entrambe le parti, generalmente non ci sono veri vincitori ma solo parti che riporteranno meno danni permanenti.

    se ci accodiamo come sempre alle politiche USA (qualsiasi amministrazione) di sanzionare nazioni che sono nostri importanti clienti e fornitori di materie prime, componenti base e prodotti finiti avremo come ovvio risultato un forte rincaro dell’inflazione (per il maggior costo dei beni da reperire, che magari arriveranno con le solite “triangolazioni”) ma deprimeranno parecchio il mercato interno europeo ed italiano, con ovvie e pesanti ripercussioni sulla già malmessa occupazione.

    Le ritorsioni che potrebbe applicare il governo cinese sono molte, e tutte con serie implicazioni;.
    il mondo è connesso, il commercio di beni e servizi è globale e sovra-nazionale (non sono riusciti a rimanerne indenni neppure l’URSS e la R.P. Cinese, contagiati anche loro dall’ondata capitalista).

    Speriamo che in queste settimane di contatti e trattative (anche “sottobanco”) facciano ragionare i membri della nuova commissione UE (o l’effetto “mojito al Papeete è contagioso?) altrimenti prevedo un brutto autunno ed un pessimo, lungo inverno.

    1. Leonardo (R)

      Confermo, e temo che le ripercussioni dureranno più a lungo di quanto dici e non saranno limitate al settore automobilistico.

  12. Quando finirà la bolla delle BEV sarà sempre troppo tardi, è anni che si dice che sarebbe stato un disastro per le industrie europee, per commercializzare un’auto che se va di lusso ha un’impronta ecologica del 20 per cento in meno, con autonomie ridicole e costi imbarazzanti per il solito Pantalone. A parte gli incentivi dati per auto da 40.000 euro, imbarazzante. E con le ricariche ormai a 1 euro al kw, che la wallbox a Milano la potrà mettere forse il 30% degli automobilisti.

    1. mario milanesio

      numeri messi a caso e presi al mercato, già smentiti millemila volte.

      sui costi imbarazzanti che paga Pantalone
      conteggi anche i sussidi diretti e indiretti ai fossili?
      conta tutto, mi raccomando!

    2. non ricordo di aver mai letto un commento da questo nick name che non fosse livoroso e disinformante.. stai qui solo a scaricare bile? mi spiace se sei gravemenente malato..perchè non ti prendi un cane o un gatto che ti farebbe?

  13. Addio alle auto elettriche a un prezzo contenuto che potevano essere da sprone a un calo delle BEV che in pochi si possono permettere. Su queste auto qualcuno già ci guadagna visto che in Cina costano meno della metà. Che dire…complimenti!

    1. magari è stato uno dei ricatti al governo italiano per far pressione alla UE affinchè si decidessero per i dazi.
      Stellantis, Renault e Musk ringraziano, potranno continuare a mantenere i mega prezzi.

  14. Quindi per noi acquirenti europei cosa cambia? Aumenteranno ancora di più i listini delle auto elettriche anche di marche non cinesi ma che producono in Cina?

  15. Ottimo, bravi,
    forse non basterà ad annullare del tutto la distorsione per concorrenza sleale (sussidi statali e normative ambientali e sindacali del tutto differenti, per usare eufemismo),
    ma comunque un buon primo passo, speriamo non vanificato da successivi ripensamenti…

  16. franco zappa

    il fatto che il governo cinese finanzi le industrie automobilistiche cinesi non mi sembra una idea sbagliata .e’ un azione corale , appunto ,comunista , in linea con la loro filosofia di collettivita’.

    1. il comunismo non c’entra. Anche gli USA incentivano le aziende americane sull’elettrico e non mi pare siano comunisti

    2. mario milanesio

      il governo cinese ha una idea di Paese e una visione di insieme
      e la persegue, con metodi anche decisamente discutibili.
      noi stiamo qui a negare il cambiamento climatico, per dire….

    3. Forse che l’Italia ha finanziato poco le aziende italiane…un nome a caso Fiat?
      Forse che finanzia poco le termiche e tutti i carburanti fossili.
      Dai sù perchè vi prendete in giro da soli?

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