Nuova identità, stesse ambizioni per Daze, la start up bergamasca che da anni progetta sistemi per la ricarica domestica e condivisa dei veicoli elettrici. Presenti al K.EY di Rimini, ci hanno mostrato le novità in arrivo nel 2023 (i tre nuovi prodotti Dazebox Home, Dazebox Share e Dazebox Pro) e i piani di sviluppo ed espansione dell’immediato futuro.
Con la mobilità elettrica in decisa rampa di lancio, il tema legato alla ricarica dei veicoli a zero emissioni sta assumendo un valore sempre più importante nell’abilitare la transizione. Il vento sta cambiando e probabilmente è proprio sul tema della ricarica che si giocherà buona parte del futuro della mobilità sostenibile.
Il boom della ‘ricarica’ domestica
L’attenzione in questo campo è sempre maggiore, come ampiamente dimostrato dalla presenza massiccia di aziende innovative nel mondo della ricarica presenti al recente K.EY Energy di Rimini. Soprattutto quelle che progettano e sviluppano sistemi domestici come le wallbox, un oggetto che con ogni probabilità diventerà di uso comune nel prossimo futuro.
Almeno questo è quello che credono, e sperano, le tante realtà aziendali che in questo specifico settore lavorano da tempo e assistono in prima persona alla sua progressiva maturazione.
Tra le società più attente al cambiamento c’è sicuramente Daze, start up bergamasca che da alcuni anni sviluppa sistemi di ricarica innovativi. In particolare wallbox, appunto, di cui sono convinti propugnatori.
Il nuovo volto di Daze: la ricarica a portata di tutti
Li abbiamo incontrati al K.EY di Rimini, freschi di rebranding (nuova identità, nuovo logo) e con diverse novità interessanti in arrivo nel 2023. Che sono ovviamente tecnologiche e puntano tutte a rendere la ricarica sempre più semplice, alla portata di tutti e per tutti.
Come? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Daminelli, cofondatore e co-Ceo di Daze, che ci ha illustrato il nuovo piano di battaglia dell’azienda italiana. Un piano che comprende anche un’importante espansione sui mercati esteri.
Si parte dal prodotto, completamente rinnovato. Tre nuove wallbox, in arrivo a partire da quest’estate, che cercheranno di replicare il successo della Dazebox C, modello tuttora in vendita e il cui design è utilizzato anche dal Gruppo Stellantis.
Si tratta di nuove serie – Dazebox Home, Dazebox Share e Dazebox Pro – con funzionalità e potenzialità diverse, pensate per usi diversi, ma accumunate da una ricerca tecnologica, oltre che puramente stilistica, non banale.
Wallbox sempre più avanzate: le tre proposte di Daze
Si presentano tutte in versione con o senza cavo di ricarica integrato. Dazebox Home è pensata per la classica ricarica residenziale privata (fino a 22 kW in trifase). “Il suo punto forte – ci dice Daminelli – è nel prezzo contenuto pur avendo funzionalità da prodotto premium”. Quindi: App di gestione via smartphone con connettività Bluetooth e Wi-Fi più evoluta; contatore integrato di energia; controllo temperatura e protezione da corrente continue e sovracorrenti integrate; gestione dinamica della potenza in base al carico della propria rete. In più una bobina di sgancio per la sicurezza già integrata e uno nuovo display.
Dazebox Home sarà la prima ad essere lanciata, il prossimo giugno. Un mesetto dopo toccherà invece a Dazebox Share, wallbox ancora più evoluta, con microprocessore, concepita per la condivisione pubblica. Come si intuisce dal nome, il prodotto è dedicato principalmente al segmento della ricarica privata aziendale, o anche condominiale, visto che aggiunge una gestione più sofisticata di più punti di ricarica connessi tra loro. E con essa una distribuzione dinamica della potenza tra le diverse wallbox unite ad un unico contatore. “È pensata per le grandi installazioni – sottolinea Daminelli – la condivisione può riguardare fino a 100 wallbox connesse tra loro”.
Last but not Least, entro dicembre arriverà anche Dazebox Pro, al vertice della nuova gamma di Daze. Un modello che racchiude in sé tutte le funzionalità complete ed evolute delle altre wallbox, accessibili non solo via App ma anche direttamente tramite il display touch a colori. “La wallbox più completa che si può trovare in giro”, dice senza mezzi termini Daminelli.
Orizzonti europei: prima la Spagna, poi la Francia
Il rilancio di Daze, di cui il rebranding è solo una parte del tutto, punta su questi nuovi prodotti per continuare a fare breccia in un mercato italiano delle wallbox sempre più competitivo. Ma non solo.
All’orizzonte c’è infatti la volontà di inserire presto in gamma anche prodotti per la ricarica pubblica e di spingersi oltre i confini nazionali. Ad oggi Daze è entrata nel mercato spagnolo (“che sta andando meglio di quello italiano al momento”, sottolinea Daminelli) ed entro fine anno punta a quello francese, quando avrà pronto il nuovo materiale con cui provare a farsi un nome in realtà molto distanti dalla nostra.
“Grazie ad un lavoro di ricerca e sviluppo pluriennale – conclude Daminelli – Daze oggi ha l’ambizione di proporre lo stato dell’arte delle wallbox per ambienti domestici e semi-pubblici. Sono oggetti che diventeranno di uso sempre più comune, evolvendosi da prodotti specifici per auto elettriche a veri ‘oggetti di casa’. Perciò sta a noi lavorare sulle funzionalità e sul prezzo per fare la differenza. Qui e altrove. Con l’aumento dei competitor bisogna per forza differenziarsi con prodotti sempre più specifici e innovativi”.
Interessate !
Purtroppo i prezzi non sono stati annunciati.
Riusciremo ad avere finalmente una WallBox con prestazioni e prezzo simili a quella venduta da Tesla?