Uno yacht full-electric da 500mila dollari che sposa le emissioni-zero al lusso. Succede a Portsmouth, Usa, dove lo storico cantiere Hinckley presenta Dasher.
Si deve partire dal progetto, se si vuole vincere la sfida con i motori termici. Ne sono convinti ai piani alti di un nome storico della nautica di lusso americana: Hinckley che dal lontano 1928 disegna e produce yacht. Quest’estate metterà in acqua un modello elettrico: Dasher. Non è retrofit, non è nuova tecnologia applicata ad un vecchio sistema. E anche il mondo dell’auto dovrebbe prendere nota.
Lo sottolinea Scott Bryant, direttore sviluppo nuovi prodotti, a Matthew Kronsberg di Blomberg: “Questo non è un progetto già esistente a cui abbiamo applicato un paio di motori elettrici, la barca è stata progettata esclusivamente per la propulsione elettrica”. Una matita, degli ingegneri e dei designers dedicati, più l’utilizzo di nuovi materiali. Questa la ricetta pensata e preparata a Portsmouth per rendere lo yatch leggero, il più leggero partorito in 90 anni di storia e attività del cantiere. Per abbattere il peso si è puntato sulla fibra di carbonio, con il carbonio epossidico nello scafo. E sul teak composito ovvero l’”Artisanal Teak”. Quest’ultima scelta non va contro l’estetica: “E’ letteralmente indistinguibile dal vero teak”, sottolinea il manager.
Il motore, l’autonomia e 500mila dollari
Su Dasher la propulsione è garantita da 2 motori Deep Blue 80i 1800 da 80 cavalli della Torqeedo, ciascuno alimentato da una batteria di litio BMW i3 da 40 kw. Un motore potente che offre un’autonomia di circa 35 miglia a una velocità di crociera di 8,6 nodi, sono invece 22 le miglia con una velocità compresa tra 15,6 e 23,5 nodi.
Per sedare l’ansia è previsto in dotazione, nella console touchscreen del Dasher, un display GPS che indica la posizione dell’imbarcazione con tutte le informazioni ben visualizzate e utili per valutare l’autonomia. Il tempo di una ricarica completa? Quattro ore. E il prezzo? Circa mezzo milione di dollari. Insomma barca ecologica, pulita, silenziosa, ma riservata a pochi fortunati.
Solo un e- yacht? No, è solo l’inizio
Mancano pochi mesi al debutto ufficiale di Dasher, ma nel quartier generale di Hinckley già pensano ad un futuro sempre più elettrico: “Non credo che Dasher sarà il nostro unico prodotto con propulsione elettrica”, ha detto Bryant a Blomberg, anzi:”Stiamo cercando di incorporare nelle altre barche una serie di funzionalità che stiamo introducendo su Dasher. In questo momento c’è così tanto da fare nell’automotive e nell’immagazzinamento dell’energia che non partecipare a questa fase storica è semplicemente sciocco”. Come scrive Matthew Kronsberg, parafrasando Bob Dylan, “The times they are a-changin” Anche nella nautica di lusso.