I danni climatici prodotti dalla combustione del petrolio si possono quantificare, ci chiede un lettore? E perchè non compensarli con una tassa su ogni kg di carburante bruciato? Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.
“Dopo avere letto il vostro articolo sui costi delle conseguenze della crisi climatica volevo sapere se e’ possibile fare un rapporto per determinare il costo che dovrebbe essere applicato ad ogni kg di combustibile fossile per compensare il danno prodotto dall’ utilizzo dello stesso„. Stefano Fiorani
Una tassa c’è già (mai applicata in Italia)
Risposta – Non solo è possibile: è già stato fatto in diversi Paesi del mondo – circa 50, tra i quali molti europei – che hanno istituito la cosiddetta Carbon Tax. Oggi l’importo varia tra 50 e 150 euro per tonnellata di carburante fossile utilizzato nei trasporti o nel riscaldamento domestico. Qui sotto una mappa ripresa dal sito Tax Foundation Europe.
L’Unione Europea la renderà obbligatoria in tutti i 27 Stati che la compongono a partire dal 2027, come prevede il Green Deal europeo. Ma le resistenze sono forti e le pressioni per annacquare l’intera struttura del Green Deal – lo vediamo in questi giorni – sono sempre più assillanti. Anche l’Italia ha previsto di introdurre la Carbon Tax fin dal lontano 1998, senza mai applicarla, però. Peggio: nel gergo fiscale italiano la Carbon Tax è un’agevolazione concessa ad alcune categorie (trasportatori, agricoltori) che possono chiedere un rimborso sulle accise di 0,2141 euro per ogni litro di gasolio consumato.
Dal 2027 arriverà la Carbon Tax europea
La Carbon Tax europea è calcolata sulla base del danno ambientale prodotto dalle emissioni di CO2. E’ espressa in euro per tonnellata di anidride carbonica rilasciata in atmosfera dalla combustione di idrocarburi, sia dalle imprese energetiche, sia da ogni altra attività economica energy intensive, come le attività estrattive, il trattamento dei rifiuti, l’industria petrolchimica.
Si stima che negli ultimi anni, nei Paesi che la applicano abbia fruttato circa 56 miliardi di euro. Una stima di Trasport & Environment quantifica in 300 miliardi di euro l’incasso totale dal 2027 al 2030. Risorse che dovrebbero essere utilizzate per finanziare progetti di decarbonizzazione e di adattamento ai cambiamenti climatici già in corso, e in parte per sostenere le famiglie in povertà energetica. Nonchè a coprirne i danni, con un principio di solidarietà verso i Paesi più poveri, che li subiscono pur essendo quelli con le emissioni pro capite più basse.
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