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Dall’UK uno scooter da 160 km di autonomia, 160 km/h e ricarica in 15 min

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È stato presentato al Cenex Expo e nasce sulla base di un Yamaha Tricity. Lo scooter tre ruote ha caratteristiche davvero sorprendenti, dimostrazione delle potenzialità dell’elettrico. 

Ha l’accattivante nome di WMC300E+ e nasce dalla collaborazione tra White Motorcycle Concepts (WMC) e Mahle Powertrain. Il tre ruote elettrico è stato svelato un paio di giorni fa al Cenex Expo presso il centro di collaudo UTAC Millbrook, alcune decine di chilometri a nord di Londra.

La base del progetto è uno scooter Yamaha Tricity 300, ma che dell’originale giapponese ha ben poco. A partire ovviamente dalla motorizzazione. Il gruppo termico è sostituito con un powertrain dotato di tecnologie all’avanguardia.

La batteria è composta da ossido di litio e cobalto con nichel, manganese e alluminio. Una “miscela” che permette una ricarica veloce e, grazie alla tecnologia Mahle con architettura M³x, anche un raffreddamento omogeneo.

Il risultato? Ricarica in 15 minuti. L’idea dei progettisti infatti è quella di venire incontro a tutti quelli che hanno necessità di potenza, autonomia e tempi di ricarica rapidissimi.

“Le attuali motociclette elettriche sono focalizzate sulle esigenze dei rivenditori – ha affermato il fondatore e CEO di White Motorcycle Concepts, Robert White-, ma i clienti delle flotte, e in particolare i soccorritori di emergenza, richiedono elevati livelli di disponibilità che, a causa dei tempi di ricarica, le soluzioni esistenti semplicemente non sono in grado di fornire. Per soddisfare tale richiesta è stato necessario ripensare l’ingegneria e combinare alcune tecnologie innovative”.

Il risultato è uno scooter che raggiunge 100 miglia orarie e ha un’autonomia dichiarata di 100 miglia. Tradotto: 160 km/h e 160 km di autonomia. Le particolarità di questo veicolo però non si fermano alla tecnologia adottata nel comparto elettrico. Infatti anche l’aerodinamica è straordinaria. Si è utilizzato lo spazio tra le due ruote anteriori per incanalare un un “tunnel” il flusso aerodinamico. Questo sfrutta l’ effetto Venturi che all’aumentare della velocità permette la diminuzione della pressione dell’aria.

Uno scooter che è quindi un concentrato delle tecnologie più avanzate ma che apre una finestra su quelli che saranno gli scooter nell’immediato futuro.

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Fonte: Motorcyclenews.com

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8 COMMENTI

    • catodo “quaternario” NCMA, per es. le fa LG
      è una versione un poco’ più ricercata rispetto alle batterie con catodo “ternario” NCM o NCA,
      la quota di alluminio va a ridurre ancora un po’ uso del cobalto, e di solito sono batterie ad alta potenza e ciclabilità

  1. Mi chiedo anche come sia possibile che a oggi ci siano produttori di scooter o soprattutto moto elettriche che non abbiano a listino optional per velocizzare in modo deciso la ricarica. Un mezzo che anche con 100 km di autonomia effettiva si possa ricaricare alle colonnine 20%-80% in 30 min lo renderebbe idoneo sia in ambito urbano ma anche e soprattutto in extraurbano! Forse ci si avvicina il BMW ce04 e zero motorcycle, comunque ancora con prezzi stellari. Servirebbe un’economia di scala che abbatta drasticamente il costo dell’ elettronica di potenza e una costruzione che faciliti la riparazione della stessa in caso di guasti. C’è molta strada da fare ancora.

  2. Già, ma soli 160 km di autonomia a 160 km/h o a velocità da ciclomotore?
    Credo che ci sa una differenza abissale rispetto a un termico, ad esempio da 400 cc.

      • Sig. Ilario, la mia era una provocazione. Molti pubblicano dati di parte, senza essere integri e indipendi. È chiaro che in realtà farà assai meno dei 160 km “teorici” a 50 all’ora. È poi il peso?
        E l’effetto tunnel a che cavolo potrà servire su uno scooter che pare un panzer? Mica è una moto GP

    • 160km di autonomia, ovviamente, non a 160km/h di velocità, ma in ogni caso, si carica in pochi minuti e puoi farci altri 100/150km, se poi devi fare più strada non vai in moto, già fare 100km in moto è ardua (indifferentemente dalla motorizzazione), figurati di più…

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