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Atlante, dall’Ue 22,7 milioni per installare 1.400 ricariche fast

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Un rendering delle nuove stazioni di ricarica con pensiline fotovoltaiche.

Atlante, Gruppo NHOA, ha ottenuto 22,7 milioni di euro di finanziamenti europei per installare 215 stazioni di ricarica rapide e ultrarapide in 4 Paesi europei, tra cui l’Italia. Gli stalli saranno in totale 1.400. Erogheranno energia 100% verde e saranno dotati di impianti di autoproduzione e di accumulo. Integrati alla rete, potranno dare un contributo al bilanciamento delle rete elettrica nei momenti di picco.

L’Ue ha stanziato 292 milioni per 24 progetti

Con il secondo bando del programma Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF), chiuso il 7 giugno 2022, l’UE ha selezionato 24 progetti. Il 12 settembre l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA) ha avviato la preparazione delle convenzioni.  In base al bando l’Ue erogherà un totale di 292,5 milioni di euro in tutta Europa per ‘installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, di stazioni di rifornimento di idrogeno, di servizi di assistenza a terra negli aeroporti.

Stefano Terranova all’inaugurazione della stazione di ricarica Atlante all’aeroporto di Fiumicino

Delle 215 stazioni di ricarica aggiudicate ad Atlante 70 saranno in Italia, 55 in Francia, 55 in Spagna e 35 in Portogallo. I fastcharger saranno 700 su un totali di 1.400 punti di ricarica.

Da Atlante 215 stazioni green e con accumulo

Le stazioni  saranno situate lungo la rete stradale transeuropea di trasporto (TEN-T), in parcheggi sicuri e controllati e nei nodi urbani. Tutte le stazioni saranno alimentate al 100% da energia rinnovabile. Saranno poi modulari e progettate con, o pronte per, stoccaggio di energia tramite batterie in loco, per gestire i picchi di carica, e produzione di energia solare in loco e non.

Una volta completata l’installazione, tutti i 1.400 punti di ricarica rapida e ultra-rapida saranno integrati con le reti nazionali, creando uno dei più grandi Virtual Power Plant al mondo. La piattaforma tecnologica alla base è stata sviluppata con la collaborazione di Free2move eSolutions, la joint venture tra Gruppo NHOA e Stellantis, fornitore di tecnologia preferenziale di Atlante.

Tutte le stazioni di ricarica rapida di Atlante saranno accessibili alle persone con ridotta mobilità.  Aperte 24/7 a tutti i veicoli elettrici, saranno compatibili con ogni standard di ricarica e fornitore di servizi per la mobilità elettrica.

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Know how italiano, capitali da Taiwan: da NHOA nasce Atlante, una nuova rete di ricarica fast da 200 kW. Nella foto in prima fila il presidente Nelson Chang e l’ad Carlo Guglielminotti.

Europa sulla buona strada: avanti tutta

In una nota si legge che «Atlante crede fermamente che la creazione di una rete capillare di ricarica rapida e ultra-rapida sia fondamentale per consentire ai conducenti di veicoli elettrici di ricaricare i propri mezzi in pochi minuti e non in ore, eliminando “l’ansia da ricarica”».

«La selezione di entrambi i nostri progetti da parte dell’UE è un importante riconoscimento del fatto che stiamo andando nella giusta direzione e che l’Europa e il mondo intero devono muoversi non solo rapidamente, ma ultra-rapidamente verso la mobilità elettrica!» ha commentato Stefano Terranova, CEO di Atlante.

NHOA S.A. (già Engie EPS) è player globale nello stoccaggio di energia e nella mobilità elettrica. E’ attiva nella realizzazione della più grande infrastruttura di ricarica rapida e ultra-rapida del Sud Europa. Sviluppa tecnologie che consentono la transizione verso l’energia pulita e la mobilità sostenibile.

Con uffici in Francia, Spagna, Stati Uniti e Australia, NHOA mantiene integralmente in Italia la ricerca, lo sviluppo e la produzione delle proprie tecnologie.

Atlante nasce con l’obiettivo di installare in Italia, Francia, Spagna e Portogallo 5.000 punti di ricarica rapida e ultra-rapida entro il 2025 e oltre 35.000 al 2030.  La rete di ricarica Atlante sarà aperta a tutti, con accesso privilegiato per i clienti Stellantis.

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5 COMMENTI

  1. Finalmente notizie positive e sviluppate sembra con la testa, bene benissimo, quando si parte con i lavori?
    Oramai ci voleva qualcuno che imponesse della produzione in loco e anche accumuli (anche se qua sembra opzionale salvo avere cmq predisposizione per farlo più avanti).
    Siam indietro come matti con le strategie di accumulo a breve medio e lungo termine, e almeno da qualche parte si inizia, sia mai che così si vedranno dal vivo i primi accumuli con batterie dismesse dalle auto, almeno ci si toglie dalle balle la fetta che è ancora convinta che siano da smaltire

  2. 292 Milioni x una unione europea che conta 450 milioni di abitanti sono davvero pochi.
    Ma pensate quanti ne spendono in armamenti (Russia-Ucraina e non solo qui) , quante di queste stazioni si potrebbero istallare….

    • Il 95% delle stazioni di ricarica sono installate a totale carico degli operatori privati. Del resto sono un investimento che genererà reddito futuro. Perchè dovrebbe pagarle l’Europa?

  3. Qualcuno dica loro che non hanno capito nulla! Le BEV sono solo uno sfizio per ricchi e non prenderanno mai piede!

    Ah.. tutti questi con il prosciutto sugli occhi…..

    Anzi no, mi han detto poco fa che i prosciuttifici stanno chiudendo per il caro bollette…. meglio mettere una normale benda sugli occhi!

  4. Ma il prossimo governo non vuole farci uscire dalla UE, dall’eurozona, dalla NATO: non è che non li vedremo mai quei soldi?

    Si, si, lo so che adesso dicono che non è vero, che avevamo capito male, che il giornalista era fazioso, che gli hanno messo le parole in bocca, ma anche io scrivo che sono bellissimo e bravissimo nel curriculum vitae.

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