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Dalle auto alle case: l’Ue detta le regole del tutto green

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case green

Dalle colonnine per le auto elettriche alla fine delle caldaie a gas: ecco come la Ue cambia le case degli Europei con la direttiva “case green”, approvata ieri. Hanno votato contro l’Italia e l’Ungheria di Orban. Secondo la direttiva, entro il 2050 le emissioni degli immobili scenderanno a quota zero.

                               di Cosimo Piovasco

Lo sviluppo della mobilità elettrica è uno dei punti principali. Ma non è il solo capitolo dedicato all’elettrificazione e alla conseguente decarbonizzazione  dell’economia e della società in Europa. La direttiva Ue passata alle cronache con il nome di “case green”, appena approvata in via definitiva al recente riunione dell’Ecofin prevede una serie di obblighi,  variamente scadenziati, da qui al 2050.

Ruotano tutti attorno al patrimonio immobiliare del Vecchio Continente: dal “pensionamento” delle caldaie a gas allo sviluppo delle colonnine di ricarica, dai “cappotti” per i vecchi edifici contro la dispersione di calore all’installazione di pannelli solari per limitare i costi della bolletta energetica.

Presentata la prima volta nel 2021, la direttiva “case green” ha perso – strada facendo –  parte della sua carica più innovativa. Ma gli obiettivi rimangono comunque molto ambiziosi. Giusto per ricordarne solo due: entro il 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero. Ed entro il 2050 dovrà esserlo l’intero patrimonio edilizio della Ue.

case greenAll’Ecofin l’Italia vota no (con l’Ungheria di Orban)

Il desiderio di vivere in modo più rispettoso dell’ambiente, combattendo il cambiamento climatico e meno pericoloso per la salute dei cittadini, limitando le emissioni inquinanti, avrebbe dovuto mettere tutti d’accordo.

Ma nonostante la direttiva sia stata votata a larghissima maggioranza dai Paese membri, l’Italia he deciso di sedersi dalla parte “sbagliata” della strada: il governo di centrodestra, con il ministro Giancarlo Giorgetti, ha votato contro. Assieme alla sola Ungheria di Victor Orban, mentre si sono astenute Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svezia.

Ma di cosa si tratta e perché il governo Meloni ha scelto una posizione non solo minoritaria – che non favorisce di certo i rapporti con Bruxelles – ma anche ampiamente criticabile?

E’ giusto ricordare che nella prima versione la direttiva “case green” prevedeva lo stop alla compravendita degli immobili al di sotto dei parametri di “efficienza energetica”. Una misura radicale che ha portato a più di una modifica. Il compromesso prevede una riduzione dei tempi per raggiungere gli obiettivi, ma affida ai singoli Stati come arrivare alla riduzione del consumo medio energetico del parco immobiliare.

case green

Il primo obiettivo 2030: giù i consumi del 16%

Vediamo nel dettaglio. La direttiva prevede che i consumi energetici debbano scendere  del 16%, rispetto alla situazione al 2020, entro il 2030 e poi di un 20/22% entro il 2035. Inoltre, dal 2028 i nuovi edifici residenziali pubblici dovranno diventare a emissioni zero, tutti gli altri dal 2030.

Almeno il 55% del risparmio energetico dovrà venire dalla ristrutturazione e dovrà riguardare almeno il 43% degli edifici in fondo alla classifica delle prestazioni. Sono previste esenzioni per gli edifici storici, luoghi di culto, appartamenti sotto i 50 metri quadri o seconde case.

Il ministro Giancarlo Giorgetti: sbloccati gli incentivi a noleggi e flotte. (foto: MISE).

Ritornello italiano: “è solo ideologia ambientalista”

Contrariamente a quanto sostengono il governo Meloni e quello ungherese guidato da Orban, a motivare gli obblighi decisi dalla Ue non è “l’ideologia ambientalista”. Dalle stime della Commissione, gli edifici che si trovano nei centri abitati dell’Unione europea – oltre 100 milioni in totale – rappresentano un terzo dei consumi di energia della Ue e sono responsabili di un terzo delle emissioni di CO2.

Piuttosto, l’opposizione italiana si spiega di più con il fatto che al nostro Paese i piani di efficientamento potrebbe costare molto di più rispetto ad altri. Le case italiane sono in media più “anziane”: l’85% è precedente al 1990, contro il 75,3% della Germania, il 65,6% della Francia e il 59% della Spagna.

Ma il tema dei fondi sollevato dal ministro Giorgetti è in qualche modo pretestuoso: Bruxelles, di fatto, ha già messo a disposizione sul tema “efficientamento” una serie di stanziamenti previsti dal Next Generation Eu dal Pnrr, così come dai fondi della politica di coesione europea (nella parte che riguarda la riduzione dei divari territoriali), per arrivare al Fondo sociale per il clima, 65 miliardi di euro da spendere tra il 2026 e il 2032 per i piani nazionali di ristrutturazione degli edifici.

Nelle case green la ricarica è d’obbligo

Gli edifici possono giocare un ruolo centrale nell’elettrificazione se puntano sulla mobilità green. Così è scritto nelle relazioni che accompagnano la direttiva “case green”. Ecco perché gli edifici “non residenziali” di nuova costruzione, oppure che verranno sottoposti a una ristrutturazione significativa, con un numero di posti auto tra 5 e 20, dovranno disporre almeno di un punto di ricarica ogni 5 posti e il “pre-cablaggio” per il 50% degli stalli, in modo da permettere l’installazione di punti di ricarica in un secondo momento.

Allo stesso modo, gli edifici con più di 20 posti auto, entro il primo gennaio 2027, dovranno avere almeno un punto di ricarica ogni 10 stalli e, se di proprietà o occupati da enti pubblici, anche il pre-cablaggio per almeno un posto su due entro il primo gennaio 2033.

Nuove regole per il condominio

Passiamo agli stabili residenziali di nuova costruzione (o sottoposti a una ristrutturazione significativa): se hanno più di tre posti auto dovranno avere il pre-cablaggio per almeno la metà degli stalli.

Per questo Bruxelles ha previsto di semplificare le norme per l’installazione di punti di ricarica negli edifici residenziali e non, sia nuovi che esistenti: non ci sarà più la necessità del consenso del proprietario per un punto di ricarica privato a uso personale. La richiesta di chi è in affitto oppure è comproprietario per essere autorizzato a installare infrastrutture di ricarica in un posto auto potrà essere rifiutata solo per motivi gravi.

Stop al gas, arrivano i pannelli

Per arrivare agli obiettivi previsti, la direttiva mette in evidenza il ruolo del fotovoltaico. Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere “solar-ready“, in buona sostanza dovranno essere pronti a ospitare impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti.

Scatta anche l’obbligo di installare i pannelli sui nuovi stabili pubblici e non residenziali tra il 2026 e il 2030: la data cambia a seconda delle loro dimensioni.

Altra scadenza, anche se spostata più avanti nel tempo: entro il 2040 bisognerà abbandonare le caldaie a gas (il limite precedente era il 2035). A partire dal 2025 non sarà più possibile concedere agevolazioni fiscali per gli impianti tradizionali: rimarranno solo quelle per i sistemi ibridi che combinano caldaie e pompe di calore.

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170 COMMENTI

  1. Certe risposte date dall’amministratore e da altri utenti di questo sito sono la dimostrazione fulgida, chiara e lampante di come talune persone vivano in un mondo a se, nella loro isola felice, nei loro quartieri benestanti.
    Lo stato italiano non riesce ad imporre in tantissimi quartieri, alias borgate, una raccolta differenziata dignitosa, una trasposto pubblico umano e una viabilità e un comportamento stradale degno di un paese civile e pensate davvero che in quei contesti sociali si possa attuare un cambiamento del genere…..

    • Quindi? Aboliamo raccolta differenziata, trasporto pubblico, codice della strada o ci rimbocchiamo le maniche per diventare più civili?

      • Quindi questa direttiva rimarrà largamente inattuata e non solo in Italia, finendo per essere prorogata o annacquata per non dover sottoporre a procedura di infrazione quasi tutti i paesi membri. Qualcuno dovrebbe ripassare i Promessi Sposi e le grida…

        • imho , anche i minus habens provvederanno quanto prima a fare qualcosa ..
          non appena i costi nascosti dell’energia fossile , verranno alla luce …
          sarà naturale , andare al brico e comprare un qualsiasi isolante
          per coprire le pareti a nord
          e un po di isolante e laminato spesso per isolare pavimenti e solai

          per appartamenti da poche decine di mq , costerà qualche migliaio di eur e qualche fine-settimana di lavoro
          ma il comfort della casa sarà nettamente migliore e le bollette meno salate

        • Beato lei che sa già cosa succederà fra 26 anni. Io non lo so e non faccio scommesse, ma a naso direi che i Paesi seri raggiungeranno gli obiettivi come hanno raggiunto quelli del piano Europa 2020 tarati sul protocollo di Kyoto del 1995.

        • questa direttiva è europea. in Europa pur con sfumature diverse
          sanno che se una cosa è decisa poi quella si fa.
          non estendere il nostro modus operandi agli altri Paesi:
          non funzionano così.

          l’abbiamo visto con le quote latte, per dire: alla fine si è pagata la multa come Paese e si sono pagate le multe come produttori.

      • Ma è inutile che mi fai queste domande retoriche…..Il punto non è concordare se diventare piu civili o no… o far rispettare le leggi vigenti il punto è non rendersi conto che la situazione socio economico della maggioranza degli italiani non permette oggettivamente l’attuazione di altre regole green.
        Bisognerebbe PRIMA fa rispettare quelle che già ci sono (e già sarebbe un mezzo miracolo) e poi casomai legiferare altri cambiamenti.

        • ancora una volta, stavolta per flavio:
          secondo te il cambiamento climatico aspetterà che gli italiani facciano i loro comodi con comodo?
          e poi: lo affermi anche tu, è un problema di redditi bassi, prima di tutto, e di ricchezza privata ferma, insomma, un Paese fermo, statico (o stantìo).

          se il problema sono i redditi bassi
          proviamo a parlare di quelli, magari, per arrivare LA’ dove DOBBIAMO arrivare?
          oppure facciamo che rinunciare proprio ad andare là, per non parlare del problema che è qua e lasciar tutto come sta, continuando a godere della benzina a 2euro al litro che gonfia le tasche a gente in pantaloncini dietro un pallone in mezzo al deserto in uno stadio con l’aria condizionata?
          magari inseguendo nel frattempo avventure romantiche di grandezza eroica come un ponte sullo Stretto, come un adolescente che si innamora a ogni giro di orologio?
          hai idea di quante pompe di calore si installano con 14 miliardi ad oggi stimati per il ponte? 2 milioni di pompe di calore.
          2 milioni di abitazioni.
          ovviamente il conto è grossomodogiusto, ma è una iperbole stupida che aiuta a focalizzare la questione:
          vedi che non stiamo proprio focalizzando?
          e non trovi per lo meno curioso
          che il problema è il reddito della classe media
          ma sulla stragrande maggioranza dei quotidiani e media e siti
          non se ne parla affatto?

          fatti un giro in un bar alle 18:
          sentirai protestare per il caro vita e dare addosso a questo o quel politico
          ma mai sentirai dire “è ora che scendiamo in piazza e incrociamo le braccia” oppure “questo o quel riccone che viene a insegnarci come vivere è meglio che la faccia finita e la smetta” (al posto del riccone metti il nome che vuoi, non è difficile).

          non auspico uno scontro violento nel modo più assoluto,
          auspico una focalizzazione, una presa di coscienza e di RESPONSABILITA’ del ceto medio italiano,
          che la smetta di credere alle fanfaluche e al proprio tornaconto personale qui e ora,
          perchè la mèta è quella, quella che c’è dietro il Green Deal, pena la scomparsa del Paese, altro che Metternich e l’italia come espressione geografica.

    • sig. @Flavio
      sono sinceramente dispiaciuto se lei/la sua famiglia non è in grado di programmare lavori sulla propria abitazione…

      però non si rammarichi … tutti quelli che prenderanno spunto dai suggerimenti / azioni degli utenti “benestanti” saranno a vantaggio anche suo… sia per il miglioramento ambientale e, magari, anche di costi..
      ogni casa, auto, fabbrica, edificio industriale o scolastico che viene efficientato (ribadisco.. da “chi può”) è a vantaggio di tutta la collettività.

      è come per l’auto elettrica… se lei non può comprarla .. non è che fa male a lei se altri possono prenderla.. a differenza magari di grossi e costosi SUV ICE che invece avvelenano pure lei… che se li trova davanti nel traffico o sotto le finestre.

      Raccolga quante più informazioni e suggerimenti è possibile, magari un giorno qualcosa sarà alla sua portata e le darà beneficio… sia economico che di salute.

      auguriamoci piuttosto che vengano prese delle decisioni coraggiose per l’ambiente … perché di cambiamento climatico si muore … ormai anche in Italia (e pure la mia città e provincia son state pesantemente colpite lo scorso anno, e tutt’ora ci son persone che han perso tutto.. o quasi..).

      cordiali saluti

  2. Scusate se ogni tanto sarò off-topics … sarà che fare il bagno in mare nel 2° e 3° w.e. di aprile (anziché maggio/giugno) e prendere magari troppo sole fa male alla testa … ma di sicuro il rapidissimo riscaldamento climatico sta facendo grossi danni anche al nostro habitat in Italia e nel resto del pianeta…

    La direttiva europea (per quanto “addomesticata”) è cosa buona e giusta perché dà indirizzi da seguire ed una linea temporale per programmare, progettare e realizzare.

    Gli obiettivi, per quanto ambiziosi, sono comunque alla portata di molti, se non tutti…
    ovviamente ognuno deve valutare la situazione personale (abitativa ed economica): ognuno di noi è “chiamato” ad informarsi -senza pregiudizi, senza valutazioni da bar – su quello che è Possibile Fare…. e .. FARLO ! anche se sarà una goccia … fatta da tanti..
    aiuterà.

    Chi sta in case in affitto e magari non ha budget disponibile… cerchi suggerimenti su SOLUZIONI piuttosto che critiche e piagnistei.

    Chi invece avrebbe disponibilità (economica in primis… abitazione privata soprattutto)
    cominci piano piano a migliorare il migliorabile.

    SE la casa ha vecchi infissi… suggerisco di partire da quelli… almeno sui lati esposti al sole eccessivo d’estate o al vento freddo d’inverno… (tripla camera + vasistas !).

    SE il “cappotto esterno” ha raggiunto quotazioni improbabili (oltre al rischio legato a materiali pericolosi/incendiabili … o mal studiati .. per fenomeni di umidità o esalazioni dannose)… a volte bastano soluzioni più semplici:
    io già anni fa (ben prima dei folli aumenti legati al “110” ) valutai improponibile il costo del cappotto esterno – data l’estensione- e scelsi di mettere un “cappotto interno” di pochi cm nelle stanze peggio esposte ed in tutti i retro-radiatori: ho ottenuto un risultato incredibile .. una differenza quasi 2 gradi medi nelle stanze.. ed avevo speso poco meno di 2500€ … Tra l’altro la possibile umidità di risalita dai muri (ho un “terra-tetto”.. vicino ad un fiume e con flussi di acqua che passano sotto il mio quartiere) viene “confinata” fuori… dando la possibilità di asciugarsi naturalmente.

    In molti casi possono aiutare economicissime tende “isolanti” da mettere ( da sole od accoppiate a “quelle belle”) per coprire finestrature esposte a troppa luce in estate o troppi spifferi in inverno… valutare lunghezza se sotto ci sono i radiatori…

    Chi abita in appartamento ( e magari ha “balconi” o altri spazi privati) può vedere se riesce ad inserire moderni climatizzatori a PdC per gestire caldo/freddo eccessivi, spendendo relativamente “poco” rispetto ai risparmi ottenibili in pochi anni.

    Da valutare i clima PdC per case private: anziché costosissimi sistemi centralizzati a vera pompa di calore.. che richiedono sistemi radianti “a bassa temperatura” (pavimento, parete, etc) ed enormi lavori: ai nostri climi diventano pure mal gestibili causa inerzia termica (ieri avevamo oltre 28 gradi … domani scenderà di quasi 10 … per poi risalire nuovamente sopra le medie stagionali qualche giorno più avanti …. in casa non si avrebbe MAI la temperatura corretta… non siamo finlandesi !!).

    Inutile dire che, avendo un tetto di proprietà (casa singola.. ma anche un piccolo condominio con 2/6 famiglie potrebbe trovare un accordo con giovamento per tutti) un investimento importante, non troppo costoso ma di veloce recupero è ovviamente il fotovoltaico (in alcuni condomini ben esposti potrebbero essere magari messi sui balconi.. se il tetto è piccolo o con altre limitazioni strutturali, o su tettoie di garage).

    In Italia il PUN difficilmente scenderà a valori “europei” data la nostra caparbietà nell’investire in idrocarburi .. che son destinati a diventare sempre più cari… contrariamente ai paesi che hanno investito (e continuano a farlo !) in FER .. con PUN a volte ” 0 ” !! (lo ha ben documentato il nostro super @>R.S.) più sotto…

    Insomma … tante ovvietà … tanti piccoli e grandi investimenti che portano a piccoli e grandi risparmi … privati .. ma anche pubblici , perché in grado di abbassare la “sete” italiana di idrocarburi acquistati…
    io nel mio “piccolo mondo” son riuscito ad abbassare il costo idrocarburi casa+trasporti – con BEV e bici – di almeno 3000 euro l’anno… da ex dipendente (quindi non certo “ricco”) non è poco e posso re-investirlo in altre cose utili … o futili..

    • Tutto giustissimo Damiano, e aggiungo che in realtà non serve nemmeno avere sistemi radianti a bassa temperatura: esistono le cosiddette “pompe di calore ad alta temperatura” che hanno mandate a 60,70, alcune perfino 80 °, temperature perfette per essere usate come retrofit su case tradizionali coi radiatori.
      Vero, nelle case nuove si progetta il riscaldamento a pavimento e bassa temperatura, molto più efficiente, ma ci sono pdc progettate proprio per ammodernare con interventi mirati le case esistenti.

      E non costano nemmeno uno sproposito, anzi: giusto l’altro giorno stavo guardando per l’appartamento di mia mamma, classico trilocale di 60 mq degli anni ’80. Ci hanno chiesto 4500€ per sostituire la vecchia caldaia con una ibrida, comprendendo anche tutti i lavori dei muratori per le tubazioni varie. Ho trovato online delle pdc HT da 2200€, monofase da 4kw, in grado di scaldare fino a 80 mq. Contando il serbatoio per l’acqua calda, le spese di installazione (son giusto due tubi da connettere al serbatoio e all’impianto esistente) e cablaggi maggiorati per l’elettricità (ma ancora, parliamo di 4kw, non 20…) non credo costerà tanto più del preventivo della caldaia.

      • Nel mio personalissimo caso, ho genitore e suoceri che, seguendo la prassi (e la possibilità) degli anni ’70, valida soprattutto nei piccoli centri periferici, hanno costruito case singole inimmaginabili per i tempi di oggi, a due piani, di oltre 150 mq, dotate di una ventina di infissi dell’epoca, in legno e vetri a camera d’aria minimale, ovviamente entrambe in classe G. Stiamo parlando di ex muratore (mio padre, che se la costruì praticamente da solo), di un ex dipendente dei telefoni di stato (così si chiamava una volta l’attuale Telecom, se ho capito bene) e di una dipendente di PT, tutti oramai ottantenni con pensioni sui 1.200 euro. A occhio e croce se solo volessero sostituire gli infissi occorrerebbe prevedere quarantamila euro a testa; se poi servissero pannelli solari, cappotto termico, pdc, annessi e connessi, il preventivo non sarebbe inferiore al valore attuale delle stesse case. Quindi cosa mi consigliate, di chiedere loro di accendere un mutuo da centomila euro ciascuno (ovviamente non lo concederebbe nessuno) oppure di accollarci noi figli i relativi costi, sebbene siano tutti, me compreso, già gravati di mutui per almeno altri dieci anni, oltre che di spese assurde per figli minori e quotidianità? Come sempre, la teoria è una cosa, la pratica un’altra, e chi parla facile lo fa perchè la vita gli è stata solamente un pò più fortunata, e non mi venite a parlare di merito, che qui possiamo anche ritenerci italiani di altra categoria rispetto alla massa, ma viviamo tutti pur sempre “in Italia”, e sappiamo benissimo come funziona.

        • Domanda Luigi, ma quella casa in 50 anni non ha mai ricevuto un lavoro di manutenzione o aggiornamento? Nessuno di quegli infissi è mai stato sostituito?
          Perchè nessuno qui sta dicendo di sostituire oggi le caldaie funzionanti con le pdc (così come nessuno dice di buttare auto termiche perfettamente integre e prendere le elettriche), ma quando sarà il momento di cambiarla, si può pensare a sistemi differenti rispetto al perpetuare la combustione del metano?

          • Luca, le persone di una volta erano un pò più pratiche di noi, con tutto il rispetto per tutti noi altri; sapevano e sanno accontentarsi di quello che hanno, e rigettano la moda consumistica per cui ogni cosa va sostituita al primo problema, anzi, sono accumulatori seriali, nel senso che hanno sempre conservato quello che veniva nel tempo era necessario sostituire, perchè “non si sa mai”, che fosse una vite o un rubinetto oramai improponibile. Gli infissi in legno sono stati manutenuti periodicamente con impregnante e semplici guarnizioni, i tetti sono ancora oggi perfetti, entrambe le case sono in prima collina, clima mite, da sempre; unici lavoretti di cui io abbia ricordo: le grondaie e le fogne, oltre alla quotidiana campagna, ma questo è un mondo a parte. Per il resto non credo proprio che qualcuno potrà mai obbligarli a spendere somme importanti per lavori di tal tipo, Europa o no Europa, anche perchè la loro temperatura standard interna è sempre di almeno 2, se non 3 gradi inferiore a quella di noi “italiani moderni”, questo è certo, e se c’è eccesso di domanda di riscaldamento domestico non è sicuramente per colpa loro e di gente come loro. Sul raffreddamento estivo lasciamo perdere, perchè ai miei suoceri qualche anno fa regalai un climatizzatore a split, che non hanno mai usato. E credo che come loro ci sia una moltitudine di gente semplice alla quale sarà impossibile imporre alcunchè. Il problema resterà agli eredi, quindi, si vedrà, per il momento “noi eredi” non potremmo sicuramente caricarci spese di tal tipo, peraltro in tempi anche relativamente brevi, se è vero che gli interventi sugli edifici in classe F e G dovrebbero essere già calendarizzati da qui al 2032, se non ho letto male. Cioè entro domani. Impossibile.

          • Luigi, io ho esattamente detto di pensare alle sostituzioni quando necessarie, non prima del tempo, ma non ci credo che uno tiene la stessa caldaia per 50 anni, dai.

        • mi viene in mente solo 1 possibilita’ , quando i ns cari vecchi purtroppo non ci saranno piu’ ,come nel caso di noi fratelli , quello che si eredita si vende e col ricavato si estinguono i mutui e si efficientano le ns case . efficientare le case dei padri ora non ha senso .

      • 4.500 per cambiare una caldaia da 24 kW plug and play è un furto. Le PDC da 70/80° consumano talmente tanto che il gas in confronto è economico

        • Tabelle alla mano con kwh mese su mese, invece ti dico che consumano metà energia dell’equivalente termico, le ho qui in casa mia.

      • ciao Luca .. anche io sto seguendo le novità tecniche per poter “aggiornare” casa di mia madre … (che però è enorme … ed all’ultima sostituzione di caldaia -a gasolio– non c’è rete gas da lei- non ce l’hanno consigliata ..proprio per le dimensioni ed altezze.. e si è discusso di quelle “a sonda” .. Mi sa che dovrò aspettare ulteriori novità, magari quando “aggiorniamo” il F.V. che comincia ad essere anziano ..anche se rende ancora bene)… e poi .. chissà .. magari saltan fuori pure degli “incentivi 110” (SCHERZO !!)
        In bocca al lupo per i tuoi lavori …

  3. Per me “il verde balzo in avanti” farà la fine di quello grande del passato, spero solo con conseguenze meno gravi.
    Forse non si arriverà al cannibalismo, ma la miseria e le carestie sono dietro l’angolo.

  4. PREZZO “PUN” ELETTRICO IN DISCESA a 7,6 cents/Kwh – 76 Euro /MWh

    PUN in discesa e nei commenti qui sotto c’è chi da il merito ai prezzi del metano che si stanno calmando e sbeffeggia le rinnovabili; è vero che sul finire dell’inverno il metano è tornato entro 40e/MWh (poi è da vedere nei nostri contratti nazionali quanto lo paghiamo, la parte per nave), ma le rinnovabili si meritano lo sberleffo o ci stanno salvando il portafogli e le terga?

    perchè avrei detto che le rinnovabili hanno un doppio effetto positivo sul PUN, costano poco per la loro quota, e in aggiunta la loro crescita (oltre agli efficentamenti, e gli inverni più caldi) sta riducendo la richiesta di metano e limitandono i prezzi, il consumo europeo di metano è sceso sotto ai livelli del 1995

    SPECULAZIONE RECENTE SUL KWh

    a fine 2021, le tensioni per la guerra e il gas, fecero salire il prezzo anche del Kwh elettrico in europa a circa 15-20 cent; in aggiunta, nell’estate del 2022, il fermo di decine di centrali francesi, con la Francia in una necessità disperata di importazioni massicce di elettricità, fece impennare la speculazione a circa 50 cents (e per un annetto riaprire centrali a carbone) con dopo lenta discesa dei prezzi a 30 cents, 25, 20, etc

    dopo questo shock, i Paesi europei che non avevano già iniziato a installare molte rinnovabili nel 2017-2018 (quando sono divenute più convenienti), si sono dati una mossa a potenziare le installazioni, qui il grafico della progressione negli anni:
    https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year

    MIX ELETTRICO EUROPEO 2023

    >> 47% rinnovabili ( 44% includendo solo Paesi EU27 ); come visto nel grafico sopra, la cifra aumenta circa +3 ogni anno, che è tanto
    >> 23% (in lenta diminuzione) sono centrali nucliari
    >> 30% (in rapida diminuzione) è generazione termoelettrica

    lo scrivo spesso, perché sta avvenendo in modo rapido ed è poco noto, il nostro cervello tende a “conservare” i dati memorizzati anni prima, non aggiornati

    CHI COSTA MENO? CONTRATTAZIONI PUN ISTANTANEO

    se guardiamo i grafici con l’andamento orario istantaneo del PUN durante una settimana, sovrapposto al grafico con le quote di energie rinnovabili e quote termoelettriche

    > i valori PUN sono più bassi negli orari in corrispondenza della maggiore produzione e aquisto all’ingrosso di KWh da fornitori con energie rinnovabili (picchi colorati in verde), > i PUN massimi sono in corrispondenza della generazione termoelettrica (metano)

    =========
    GRAFICO ITALIA settimana scorsa

    https://www.energy-charts.info/charts/price_spot_market/chart.htm?l=it&c=IT&week=14

    PUN MEDIO = 7,6 cents /kwh ovvero 76 Euro /MWh

    PUN ISTANTANEO:
    PUN 4-0 cents = durante picchi di generazione rinnovabili
    PUN 15 cents = durante picchi generazione termoelettrica (metano)

    ========================
    PORTOGALLO settimana scorsa

    https://www.energy-charts.info/charts/price_spot_market/chart.htm?l=it&c=PT&week=14

    PUN INSTANTANEO:
    PUN 0,5-0 cents = picchi generazione rinnovabili
    PUN 4 cents = picchi (minimi) generazione termoelettrica

    PUN MEDIO = 0,4 cents / kwh ovvero 4 Euro /MWh

    ========================
    PREZZI ENERGIA CON o SENZA SUSSIDI

    va precisato che in Portogallo e Spagna, Eolico e Solare non sono sovvenzionati, sono installazioni di imprese private e si mantengono con i contratti di vendita del kwh

    questo non vale per tutte le fonti energetiche, alcune sono poco o tanto sovvenzionate dallo Stato tramite la fiscalità generale, in pratica la vendita istantanea dell’energia potrebbe essere solo una frazione del loro costo; questo è tipico con il nuclore, ma in parte potrebbe valere anche per idroelettrico e da noi per il solare di tipo domestico

    per una panoramica sui costi senza sussidi, ci sono i report degli analisti, es. il grafico che posto spesso del 2023 di Bloomberg (ma pure tanti altri simili):
    https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

    e le previsioni al 2026 di elettricità in continuo calo di prezzo tramite le rinnovabili:
    https://www.vaielettrico.it/boom-di-rinnovabili-nel-2026-i-prezzi-elettrici-colleranno/

    • Spettacolare ..
      anche la Grecia è sulla buona strada con le rinnovabili;
      se continua così gli unici PIIGS d’Europa resteremo noi..
      e qualche qualunquista-populista cavalcherà il detto :
      ” è tutta colpa dell’europa se viviamo di m. da decenni !”

      e così,”allegramente” , usciremo dall’Europa per entrare …
      in Africa ..

      sempre che loro non si siano evolulti nel frattempo , e non vogliano più come soci il succo di una mentalità ottusa e campanilista

      i miei due cent di pessimismo e fastidio domenicale

  5. La risposta alla domanda “Perché si deve imporre la transizione” è in questi commenti, la maggior parte in ottimo italiano, articolati e dialettici. Ma privi di consapevolezza e visione.
    Ringraziamo la sistematica campagna disinformativa e l’egoismo di fondo che contraddistingue la razza umana (cui appartengo e da cui non mi dissocio).
    Non vale nemmeno la pena rispondere a certi commenti.
    C’è un libro che consiglio a tutti, pedagogico: “I no che fanno crescere”, è per genitori che devono imparare a dire di no ai figli anche se si fanno odiare in quel momento per evitare che crescano insicuri e siano poi dei pessimi esseri umani, egoisti e viziati. Siamo cittadini del mondo mal cresciuti.

    • Stavo leggendo i vari commenti “ignoranti” giungendo più o meno alle tue stesse conclusioni.
      Perdere tempo a spiegare, per l’ ennesima volta, che c’è un’ enorme spada di Damocle sul nostro futuro energetico, oppure lasciare che comprino le loro ICE, ibride, caldaie a gas a condensazione super efficienti e senza migliorare il resto della casa nella speranza che i fossili continuino ancora per anni a costare poco?
      Qua siamo palesemente nel caso del proverbio che dice: a lavare la testa all’ asino si sprecano sia la fatica che il sapone.

      • Vede caro Leonardo il problema è che tanti come lei non capiscono che magari non tutti vivono nella sua stessa situazione. Ci sono persone che abitano nelle case che possono avere, tantissimi in affitto, altri in una casa di proprietà magari ereditata che probabilmente risale ad anni 50 del secolo scorso. Tante, tantissime di queste persone fanno fatica o addirittura non riescono proprio ad andare avanti in maniera dignitosa. Problemi famigliari, di salute, di lavoro che manca e via dicendo fanno si che molti vivano border line, e va già bene che non passino alla delinquenza. Tutti vorrebbero avere la casa bella, efficiente, avere l’auto ultimo modello ma purtroppo in tanti continuano ad usare la caldaia a metano e neppure nuova sperando che non si guasti perché se dovessero tirare improvvisamente fuori 100€ gli tocca stare al freddo. E di gente che usa una Panda di 15 anni fa ne conosco, e lo fanno perché va già bene che c’è quella, altrimenti si andrebbe a piedi. Cerchiamo di vedere la realtà per quello che è, ovvio che c’è sempre chi potrebbe ma non fa nulla, ma la maggioranza ha seri problemi ad andare avanti, poi se siete convinti del contrario, pazienza.

        • La direttiva case green non impone obblighi ai privati, bensì obiettivi vincolanti ai Paesi. Come raggiungerli è un compito che spetta ai singoli governi che dovranno farsi carico di sostenere economicamente le categorie alle quali lei si riferisce. Abbiamo 26 anni di tempo, 8 mila miliardi di euro di risparmi accumulati dalle famiglie, un bilancio pubblico che muove duemila miliardi all’anno, un sistema industriale tra i più sviluppati al mondo, spendiamo 80 miliardi all’anno per importare carburanti fossili da mandare in fumo (e potremmo risparmiarli)… Potrei continuare. Un Paese del genere dovrebbe raccogliere la sfida della transizione energetica con entusiasmo: servirà a migliorare il nostro mondo e la qualità della nostra vita, ma anche a generare nuovi posti di lavoro, nuova ricchezza, tante opportunità di business.

          • Aggiungo a quanto perfettamente illustrato da Massimo, che oltre ad una sfida è anche una grande opportunità, una specie di piano Marshall per la ricostruzione energetica del Paese.
            Non coglierla sarebbe un errore madornale perché non farà altro che acuire proprio quei problemi economici che Ilario descrive, e a tutte le persone in difficoltà economica o di salute va ovviamente tutta la mia più sincera solidarietà.
            Una buona politica dovrebbe però creare i presupposti perché l’economia cresca, che crei nuovi posti di lavoro possibilmente ben retribuiti, producendo nel contempo dei vantaggi ambientali anziché il contrario.
            I populisti, per biechi interessi economici legati alle filiere di gas e petrolio, stanno usando le persone in difficoltà per creare paura, dubbi e incertezze: un’operazione pericolosissima dal punto di vista economico per il Paese intero e assolutamente deplorevole dal punto di vista etico.

          • Sono d’accordo. Chi potrebbe fare qualcosa e non lo fa dovrebbe pensarci. Sicuramente sprechiamo montagne di soldi in cose inutili, il non insistere ad installare a tutto spiano rinnovabili è una visione miope in un paese come il nostro ricco di sole e di vento. Quello che non mi piacerebbe è obbligare a spendere i soldi che non si hanno perché lo dice l’Europa. Cominciamo a fare in modo che l’energia costi il giusto, abbiamo visto con le colonnine che il pun scende e i prezzi salgono, se la convenienza c’è veramente il mercato prenderà la giusta strada senza obblighi né incentivi

          • @ilario
            il mercato prende la giusta strada…beh,
            intanto è un po’ una visione datata che non tiene conto dei costi sociali (che, mi pare, stiano a cuore anche a lei),
            e poi prende la giusta strada (giusta…per chi?) solo se è completamente libero: il che non è caso italiano in cui 2 enti controllati dallo Stato coprono il 70% delle colonnine.

        • Senta è vero che ci sono persone che ha descritto lei, ma è altrettanto vero che ci sono molte cicale che preferiscono spendere per cavolate il sudore del loro lavoro con la scusa che si vive una volta sola.
          La cosa più assurda è che nei condomini ci si impunti a rifare marocchini e parti esterne solo per bellezza senza però risolvere alla radice il perché quale parti si degradino rapidamente questo perché sembra costare poco quando alla lunga quegli stessi soldi spesi in più anni avrebbero potuto risolvere il problema.
          Analogo discorso per le case green. Vigorano permetterci di vivere meglio, ecco allora forse è meglio cambiare approccio alla vita e come si spendono i soldi del proprio sudore. Io sono per un paese sociale, ma se c’è qualcuno che proprio non ha voglia di contribuire e vivere senza sudare allora si deve prendere tutta la responsabilità del perché non ha uno standard di vita decente. Inculcare nei propri figli che tanto esistono le scappatoie non fa altro che molti non termino gli studi minimi ( di qualunque tipo esserti siano) necessari in questa società per avere un lavoro degno.

          • Senta io le do un consiglio , si rilegga il tuo post con calma e poi si risponda da solo di come si permetta di giudicare le scelte personali della popolazione
            Anche a me infastidiscono marmocchi che corrono e urlano in molti luoghi in cui vorrei stare tranquillo ma non mi permetterei mai di imporre ( modello cina ) un solo e nessun figlio perché siamo già troppi
            Si tenga le sue idee , che nessuno critica ma non si permetta di additare chi fa scelte diverse dai suoi desiderata
            Ex 5stelle o esponente dello stato islamico immagino

          • Si dia una calmata anche lei. Bob ha espresso un parere, esattamente come lei. Però non ha usato definizioni squallide come “esponente dello Stato islamico”.

          • Signor Degli Esposti io credo e spero per lui che Bob sappia difendersi da solo , in qualunque caso , e sono sicuro che non le è sfuggito, continuo a ritenere infinitamente più gravi le affermazione dello stesso Bob
            La definizione ( sicuramente forte) inerente all’appartenenza allonstato islamico non aveva nessuna valenza religiosa o di razza ma solo quella di esempio di culture a cui piace dettare tutto alle persone

          • Sono amministratore del sito: non difendo uno o l’altro, ma cerco di mantenere le discussioni su binari di civiltà e buon senso. Le ripeto: Bob non impone niente a nessuno, esprime solo un parere degno di rispetto quanto il suo

    • Io penso che a molti, qui dentro, sfugga il senso della realtà di moltissime persone, che rinunciano al dentista e ad alcuni accertamenti sanitari perchè, tra mutuo e spese quotidiane, semplicemente non arrivano a fine mese, e alle quali sarà impossibile richiedere le somme di questa transizione. Ed è una situazione molto più comune di quanto sia percepibile da chi, per merito o per fortuna, ha avuto la possibilità di non accendere un mutuo trentennale per la propria abitazione. Sarà anche la solita retorica, perchè i numeri della “ricchezza privata italiana” dicono altro, ma la realtà spicciola è fatta di milioni di dipendenti pubblici e privati con stipendio medio di 1.500 euro, che hanno dovuto necessariamente accendere un mutuo per acquistare casa e mettere su famiglia, il cui problema principale è arrivare a fine mese. Sono sicuro che queste persone non fiaterebbero se venissero loro sostituite gratuitamente la caldaia a gas con una pompa di calore, e le auto termiche con altrettanto bev. Diversamente, pretendere da loro qualche decina di migliaia di euro da qui a qualche anno, non la vedo affatto semplice. Già oggi una buona pompa di calore richiede non meno di dodicimila euro; tra qualche anno, in vista degli obblighi europei, raddoppieranno sicuramente, come invece non raddoppierà il potere d’acquisto delle famiglie. Dunque ben venga la transizione, ma che sia veramente gratuita verso chi non può permettersi un apparecchio odontoiatrico verso i propri figli, invece che continuare a incentivare bev da ben – ripeto, ben – 42.500 euro, o il 110% a chi possiede una villa o un patrimonio familiare importante. Una vera vergogna, a cui nessun signorotto pro-transizione ho finora sentito tuonare. Almeno risparmiateci le morali, perchè davvero sortite l’effetto contrario, anche verso chi non ha nessuna reale preclusione al cambiamento.

      • sulle pompe di calore, stiamo parlando del 2050, scenderanno di costo già tra pochi anni, e lo stesso farà il kwh; chi è proprietario di una casa, in 25 anni affronta già spese di manutenzione, e in parte incentivate

        in generale, eviterei di scadere nella retorica dell’odio, poveri contro ricchi, anché perchè spesso si scopre che sono i ricchi e i politici più furbetti ad usare a fini elettorali questa retorica per impedire i cambiamenti o eviatre di rendere conto delle loro scorrettezze

        ad esempio le modalità del 110% sono spiacevoli ma non centrano con la transizione energetica, sono state una forzatura politica-populistica all’italiana, valuta tu se votare forze meno populiste possibile

        anche la soglia degli incentivi alle BEV (che è troppo alta) non centra con il concetto di transizione energetica, è stata applicata la stessa soglia degli incentivi alle auto termiche; il grosso dei fondi va alle ICE, però ti lamenti delle BEV che sono briciole in confronto

        forse le cose di cui ti lamenti le hanno fatte gli stessi che ora ri dicono di prendertela con la “transizione energetica” e “i cattivoni ricchi di bluxelles”

      • Legga la mia risposta a Dubbioso. La morale non la faccio a tutti, solo a chi potrebbe ma non vuole.

  6. “Lo sviluppo della mobilità elettrica è uno dei punti principali. Ma non è il solo capitolo dedicato all’elettrificazione e alla conseguente decarbonizzazione” — Elettrificazione non vuol dire conseguente decarbonizzazione. Finchè le vostre auto elettriche verranno alimentate da elettricità generata da fonti non rinnovabili, non fate altro che aumentare la domanda di idrocarburi e carbone. Il governo italiano sta spendendo 0 sulla transizione ecologica e non gliene importa nulla quanto auto elettriche ci siano in circolazione.

  7. Le foto in questi articoli sono tutte di megavillazze e garage dove ci entra una bisarca… tutto splendido e lucente, poi vai in via Ripamonti a Milano o a San Giovanni a Roma (zona di ricchi oltretutto) e trovi case con gli ascensori che ogni volta li prendi devi pregare di uscirne vivo e condomini in cui è vietato correre per non far vibrare i solai (esperienza vissuta ai tempi dell’università), figuriamoci pensare di cambiare le caldaie a tutti.

    Le leggi sono leggi, si rispettano e noi italiani faremo in modo anche di trovare il modo di speculare e rubare sopra, ma spesso le leggi cozzano con la realtà.

    • Gli immunodepressi non potevano vaccinarsi, grazie al fatto che lo ha fatto più dell’80% della popolazione, si sono in larga parte salvati anche loro.
      Purtroppo lo si è dovuto imporre con un abominio chiamato Green pass: se non ci fosse stata un diffuso egoismo ignorante supportato da un’ignoranza egoista, non sarebbe servito.
      Ricorda qualcosa? In questa pagina c’è sicuramente chi ha i soldi per permettersi qualsiasi pompa di calore, cappotto e serramenti nuovi (magari li ha già) ma non accetta imposizioni: imposizioni che sono “dovute” esattamente per colpa sua e di quelli come loro. Chi paga? Sempre i soliti: i poveracci, la realtà su cui si cozza.

      • Non potrei essere più d’accordo, soprattutto con la chiosa.
        Purtroppo la politica populista soffia sempre sulla cenere dell’ ignoranza, e i più deboli quelli che ci rimettono di più.
        Mala tempora currunt

      • Il covid non c’netra nulla con la crisi climatica, le auto green e le caldaie.
        Questo tirare in ballo argomenti dei più disparati per aver la meglio sulla discussione ecologica non ha senso: il tema dei no-vax è un fatto di ideologia sanitaria, basato su supposizioni che non implicano altro se non la paura di poter subire eventi eavversi legati alla somministrazione di un vaccino, e vedendo ciò che è oramai chiaro solo ora, da persona che ha ricevuto 5 dosi tra Moderna e Pfizer ringrazio il non aver ricevuto AstraZ. e J&J dato che furono addirittura ritirati a metà della campagna vaccinale.
        Il tirare in ballo i NO-VAX e aggregarli ai cosidetti NO-WATT serve solo per insinuare un senso di imbarazzo in chi è diffidente verso la transizione ecologica nelle modalità in cui sta avvenendo e farlo desistere; una retorica un po’ spicciola.

        Inoltre i pressuposti sono completamente differenti, il vaccino era gratis, o meglio è stato pagato dai cittadini in modo indiretto, mentre per poter fare certi interventi impiantistici imposti per legge è necessario mettere mano al portafogli in modo personale con prezzi che oggi sono insostenibili per la maggiorparte delle famiglie, ed è questo il nocciolo della questione, non c’è alcun problema di negazionismo climatico, perché se devo fare la doccia con l’acqua calda tendenzilamente non mi frega nulla con cosa sia riscaldata, ma se ho già lo strumento pagato caro e non posso permettermi la spesa, mi incazzo; senza contare che un’ampissima fetta di immobili è soggetta ad abusi edilizi e al non rispetto delle norme edilizie, impiantistiche e urbanistiche in modo insanabile, quindi mi chiedo come si possa pensare di aggiornare impianti di riscaldamento ed elettrici laddove l’esistente non ha mai ricevuto un collaudo o addirittura dove non esistono certificazioni che ne attestino la progettazione e realiizzazione, parliamo di situazioni non sanabili che sono spesso la norma per le abitazioni costruite fino agli anni ’90. Addirittura gli stessi edifici pubblici non hanno di sovente certificati di agibilità e abitabilità, come il 60% delle scuole.
        https://www.orizzontescuola.it/il-60-delle-scuole-non-ha-certificato-di-agibilita-uno-su-quattro-non-ha-collaudo-statico-oltre-2-miliardi-per-adeguamento-e-messa-in-sicurezza-delle-scuole-tutti-i-dati/

        Quindi cambiamo le caldaie in modalità “MIO CUGGINO”? Buttiamo giù più della metà delle abitazioni in Italia? Mettiamo la caldaia solo a chi è a norma di legge?

        Esiste la realtà signori, si fa sempre i conti con quella: il clima sta cambiando in peggio così come le finanze della magiorparte degli italiani.

        @Leonardo: “Mala tempora currunt”, hai 300 anni per essere così saggio? Fino ad oggi dove hai vissuto? a me sembra che l’Italia abbia sempre fatto pena sotto tutti i punti di vista, e sono nato negli anni ’70.

        • “…Il tirare in ballo i NO-VAX e aggregarli ai cosidetti NO-WATT serve solo per insinuare un senso di imbarazzo in chi è diffidente verso la transizione ecologica nelle modalità in cui sta avvenendo e farlo desistere; una retorica un po’ spicciola…”
          semmai cercare analogie tra no-vax e no-watt serve a porre in luce somiglianze (e anche differenze) in termini di cause ed effetti di due fenomeni sociali del nostro tempo in cui una fetta importante della popolazione decide di rifiutare in toto le evidenze scientifiche e tecniche e un’altra fetta invece le sposa ciecamente, in entrambi i casi ignorando le basi elementari della discussione scientifica: questi studi servono per cercare di intuire gli sviluppi futuri, e per evitare di replicare le boiate del passato.

          la retorica spicciola mi sembra quella di ricondurre studi sociali e antropologici seri al “senso di imbarazzo” indotto,
          un modo forse più elegante rispetto a quello di altri commentatori
          per buttare la discussione in caciara.

        • Dubbioso, mi pare che con l’ invecchiamento della popolazione le cose stiano peggiorando non poco: oggi abbiamo una generazione che non vuole fare nulla di nuovo e i giovani che sono o disinteressati a tutto oppure guardano alle opportunità senza farsi problemi a coglierle anche all’estero: studiano in Italia e creano ricchezza all’estero.
          Mala tempora currunt, perché facciamo proprio i discorsi che fa lei: siccome abbiamo sempre usato 3 kW allora anche domani dovremo fare tutto con 3 kW, anche se tutto il mondo va in tutt’altra direzione, noi siamo talmente vecchi dentro che non ci passa neppure per la testa che quelli in errore siamo proprio noi.
          No, noi ci lamentiamo che i redditi sono bassi e che siamo così poveri che non possiamo permetterci gli impianti e le case a norma.

          Poveri per scelta: sarebbe ora di insegnare un po’ meglio l’economia a scuola.

        • Chissà come mai: tutte le volte che vedo il suo nome su questo nostro blog ripenso al suo commento del 30 luglio 2023: “Ci vuole un minimo di onestà intellettuale, io compro le auto perché mi piacciono, se potessi comprare una Bugatti da 1000cv lo farei, se domani potrò comprare una elettrica coupè super bella da 300K lo farò. Tutto in base al desiderio. Molti di voi i “figli” neanche li hanno, io figli non ne ho e me ne frego dei figli altrui. Smettiamola con questa finta moralità superiore.“. Se l’Italia fa pena è perchè in troppi ragionano come lei.

          • Massimo magari se l’Italia fa pena è perché molti interagiscono con il resto del mondo come fa lei che crede di vivere una sorta di bolla in cui vige una morale superiore e tutti gli altri sono degli emeriti str**i su cui puntare il dito.

            Mi ricorda tanto i 5 Stelle della prima ora, quelli che moralizzavano il prossimo senza averne i numeri.

            Quando sia fa notare che la media degli italiani non può sostenere il costo della transizione, allora lei si affana a sminuire e si inacidisce, o meglio scende sotto la sua media di pH 2, perché forse la verità è che il nodo è proprio lì, che la transizione è solo uno sguazzare per pochi, un provilegio.

            Combe vede siamo in due a infischiarcene del prossimo, anche dalle altre risposte che ha dato è evidente, quindi non faccia la morale, anche a lei non interessa più di tanto se qualcuno non arriva a fine mese in questa nazione, se i servizi fanno schifo, se per un esame medico si aspetta anche due anni; l’importante è che diano gli incentivi per il monopattino elettrico, per l’auto e la moto elettrica a qualcuno che paga un’auto quanto 3 anni di stipendio netto di un operaio medio (lo sa vero che esistono gli operai?), mentre potrebbe tranquillamente pagarsela da solo .

            Ripeto, quando vedremo una bella foto di un quartiere popolare, come Gorla o San Siro, piastrellato di pannelli, colonnine e auto elettriche invece della solita villa da benestante?

          • Io ho riportato una sua frase. Per quanto schifosa, ripeto schifosa, l’ha scritta lei. Non si permetta invece alcuna illazione su quello che penso io, sulla mia morale, sui miei orientamenti politici, su quello che mi interessa, capisco, studio, pratico. Un personaggio come lei, coniglio da tastiera senza un nome e un volto…

          • @dubbioso
            quando fa notare che la metà degli italiani non si può permettere i costi della transizione
            lei taglia corto e draconicamente conclude: non si fa la transizione.
            Ottimo, così siamo tutti rovinati, geniale.

            con un minimo di pensiero laterale in più, e di presunzione in meno, potrebbe chiedersi PERCHÉ la metà degli italiani non può permettersi la transizione, nonostante un PIL da G7: magari c’è divaricazione crescente tra chi può e chi non può (e i dati e gli studi statistici questo confermano, peraltro)
            E potrebbe chiedersi SE e COME si può cambiare questo problema.
            Non è che se ho mal di denti mi faccio togliere tutti i denti e non mangio mai più niente.
            magari vado dal dentista.
            magari faccio un mutuo per andare dal dentista, perché i denti mi servono anche domani e dopodomani: investo sul mio futuro.

            io ho idea che a lei non interessi proprio affrontare il problema della transizione, e quindi che i “povery” mangino brioche, e la transizione chissene.
            va bene, se è così va bene, è la sua opinione: per lo meno la espliciti.
            se non è così invece mi scusi, ma allora spieghi meglio.

            circa la foto: può piacere, può non piacere, ma siamo entrambi a casa di altri che pagano per tenere questa casa attiva sul web, e non paghiamo niente.
            magari un po’ più di cautela nella critica, o magari orientarla via mail, magari sarebbe più elegante. peraltro: anche la sua critica un po’ scomposta le è stata pubblicata, non è da tutti.

            circa foto di condomini con fotovoltaico…
            non è Milano, è Torino, va bene uguale?
            https://www.insidemagazine.it/2021/03/03/teodosia-110-torino/

  8. Ma si facciamogli anche un bell’applauso a questo europarlamento targato von der Leyen e alle sue splendide e mirabolanti decisioni green ed ovviamente non parliamo di un intervento mondiale ma bensì europeo. Magari la fulminata Ursula provvederà a mettere un’enorme cupola su tutta l’Europa così che le emissioni degli altri non vanificheranno tutti gli sforzi e le privazioni degli europei.
    Potremmo anche adottare misure in stile paleolitico, scaldiamoci con le pelli di animali, usciamo la mattina a cacciare o pescare.
    Abbiamo raggiunto l’idiozia pura ma in piena consapevolezza.
    Il green, mai sentite tante vaccate tutte insieme, ed in nome di queste vaccate stiamo creando interi business per alcuni e broblemi per altri.
    La scioltezza con cui tanti qui si fanno portavoce delle case green fa rabbrividire, loro sono gli altruisti mentre un povero cristo che ha lavorato una vita per avere una casa di proprietà deve fare un investimento di almeno 40K euro per adeguare la SUA casa altrimenti poi sarà punito dal mercato.
    La cosa bella è che la UE mette 4 spicci ed il resto lo devono gestire i governi.
    È già perché quei miliardi, per i 27 Paesi e distribuiti su milioni di abitazioni che andranno adeguate sino bruscolini. Ci vorrebbero 50 anni per raggiungere quei livelli in un modo sensato la UE vuole farlo in 25 ma scaricando i costi sui cittadini, beh come ha detto qualcuno se questa è l’ideologia green che per idealizzare uno spicchio di mondo che abbassa le emissioni io mi debba indebitare e sacrificare quanto ho costruito in una vita vorrà dire che brucerò legna se necessario.
    La UE può anche obbligare e farlo in metà del tempo ma si deve accollare i costi fino all’ultimo centesimo e non dire io decido e voi pagate. Questo sia chiaro.

    • naturalmente i 30° di zona cuneo, ieri, 13 aprile, sono normali, ci son sempre stati, son sempre capitato, i dati non-ce-li-dicono, le lobby puntano al NWO,

      e quindi ci lascino andare avanti a benzina e gasolio e ci lascino la libertà.

      la libertà di ingrassare chi progetta una città di 100km nel deserto (The Line).
      città ovviamente green.

      certo certo certo

      • Immagino che i 30° a cui fa riferimento lei pensa di risolverli facendo girare qualche auto elettrica in Italia, perché è noto che il meteo è legato ai singoli paesi e non a livello mondiale.
        Comunque di quello che ho detto non capito niente e se vogliamo fare gli ambientalisti invece di parlare solo di tagli ed emissioni parlassero anche di bioedilizia.
        Il green a senso unico sta diventando solo un business con l’illusione di chi pensa che dobbiamo indebitarci per la CO2, fare i cappotti termici in polistirolo e mandare tutto in elettrico.
        Chiaramente se in un appartamento monto piastre elettriche, pompe di calore, ricarica auto devo avere un contatore da 8Kw moltiplicato milioni di case si faccia lei i conti.
        Magari si faccia un giro al catasto così capisce meglio di cosa parlo.
        Idealizzare è bello ma poi nella pratica deve essere sostenibile e questi ragionamenti non lo sono soprattutto perché nel resto del mondo ognuno guarda i propri interessi.
        Faccia anche un’altra bella cosa, vada a protestare con Pitin e a dirgli dei 150 milioni di tonnellate di CO2 che la SUA guerra sta buttando nell’atmosfera.

        • Buongiorno Remo, una annotazione di metodo, l’effetto della Co2 immessa in atmosfera è cumulativo

          ad ogni decina di miliardi di Tonn di Co2 immesse, corrisponde una frazione di grado Celsius in più, a cui corrisponde un certo tipo di danno economico-sociale futuro

          ogni nostra diminuzione delle immissioni produce un beneficio, l’entità del beneficio (la differenza di una frazione di grado) è indipendente da cosa fanno gli altri (anche dalle sciagurate guerre in corso)

          è come assere su un treno in corsa su un binario che va a sbattere, agli occupanti di un vagone conviene frenare indipendentemente se gli altri vagoni frenano oppure meno, ogni contributo riduce la botta

        • “…idealizzare è bello ma nella pratica…”
          nella pratica c’è che anche lei chiacchiera ma proposte contro il cambiamento climatico non ne propone, solo argomenti da bar senza riferimenti a cause e dati scientifici e tecnici: facile fare politica economica e industriale così!

          e poi:
          se Jobs fosse rimasto “…nella pratica…” non avremmo oggi lo smartphone
          se Musk fosse rimasto “…nella pratica…” non sarebbe oggi uno dei più ricchi sulla Terra
          se Besos fosse rimasto “…nella pratica…” avrebbe continuato a pigliare tasti da finanziere in qualche posto ben pagato a Wall Street
          se Jack Ma fosse rimasto “….nella pratica…” oggi non avremmo Alibaba – AliExpress ma un dipendente dello stato cinese

          invece han buttato il cuore oltre l’ostacolo, godendo di un ambiente economico e sociale aperto al futuro, in maniere diverse ma ugualmente efficaci,

          mentre in Italia abbiamo paura addirittura a installare 3kW di fotovoltaico sul tetto, nel 2024, “perché tanto poi di notte non produce e non te lo ripagherai mai, nella pratica”

          in un contesto del genere
          avremo ulteriore desertificazione industriale e sociale, avremo ministri che blatereranno contro stranieri, immigrati, Europa, alieni e Babau vari
          avremo altro calo demografico
          e il 1600 e 1700 sembrerà un’epoca d’oro per questa espressione geografica che è l’Italia.

          avanti così!

        • comunque per sua norma e regola non ho bisogno di fare io i conti, c’è chi li fa per me e per lei, Terna per esempio, e non ho nemmeno più voglia di linkare gli studi e le proiezioni, se li cerchi.

          mi fido di più della scienza e dello studio
          che delle chiacchiere da bar,
          con scienza e coscienza ho visto finire un pandemia,
          con chiacchiere da bar ho visto morire gente anche nella città di provincia in cui vivo.

  9. Imposizioni miopi. Basta una legge che se uno costruisce o ristruttura gli esterni, deve eseguire i lavori per raggiungere una certa classe energetica.

  10. quante stupidità.. 🤣🤣🤣

    “io ho fatto” è la preferita.

    “ci sono 8000 miliardi privati, potrebbero spenderli per efficientare la casa” è invero il top:
    ora vado a vedere in banca quanto della redistribuzione (proletaria) mi è toccata in sorte.. può essere che sia diventato ricco!! 🤦‍♂️

    gente studiata in “statistiche un tanto al braccio” prosperano!! 🙉🙈

    • Ernesto, I casi sono due:
      1. il problema non esiste
      2. non con i miei soldi

      la prima è smentita dai dati e ormai dalle evidenze
      la seconda ha già fallito n-mila volte nella storia anche recentissima, non siamo nel far west dove per centinaia di km non incontravi nessuno e ognuno era sceriffo per sé stesso.

      bisognerebbe studiare.
      ma hai già ribadito a più riprese cosa ne pensi.

      e allora resta così, contento delle tue posizioni, tanto nemmeno una estate sahariana sulle Dolomiti ti farebbe cambiare idea perché cambiare idea è troppo destabilizzante.
      e se ci sarà, e ci sarà prima o poi una estate sahariana sulle Dolomiti, le tue convinzioni ti permetteranno di trovare nuove ragioni per continuare a tenere in piedi il tuo castello di idee al di là di fondamenti reali o meno.

      no vado, no watt, no warming,
      sempre la stessa logica di fondo
      che permette a chi effettivamente ci mangia
      di mangiarci di più. geniali.

      • mario, la mia posizione è sempre quella di usare il cervello..

        non mi nascondo secondo convenienza dietro qualche mantra..

        cosa che chi afferma “perché io” non fa: ne aveva le intenzioni, i modi e le possibilità. altrimenti non ne era in grado..

        è più semplice dire che sono i soliti italioti sporchi brutti e cattivi che non pensano al bene comune..

        dimmi quale azienda dice ai dipendenti: “io xxyj entro 2 mesi voglio il tal risultato, vi darò un po’ di soldi ma come ottenerlo è un problema vostro”.

        ai tuoi studenti ti presenti il primo giorno dicendogli “dovete studiare questo e quest’altro, ci vediamo a fine anno per gli esami” e te ne vai, oppure hai un programma in diversi punti a cui ti attieni?

        giusto per riflessione: ho letto che si dovranno spendere 10000 miliardi per riarmare i paesi del G7. secondo te?

        • 10mila miliardi: secondo me allora vuol dire che ci sono.
          oppure che il popolino si beve la qualunque, protesta per spendere per risparmiare e accetta di spendere per fare la guerra.

          circa le frasi che riporti, aziendali:
          pensa che c’è le dicono a scuola! ovvio che quelle stesse frasi sì sentono in azienda!
          dove diamine lavoravi o lavori?

          e ti dico di più:
          entro certi limiti, e negli anni conclusivi
          quel genere di richiesta di responsabilità
          è esattamente quel che faccio e che va fatto con gli studenti!
          altrimenti quando crescono??

          ma intuisco cosa vuoi dire,
          e allora ti ripeto ancora una volta:
          qual è l’alternativa?
          ché il cambiamento climatico se ne fotte di questi nostri commenti e di queste nostre fisime, e se ne fotte della UE e di tutto il resto.
          quali alternative a prendere DI PETTO la situazione?

          • “ce le dicono” mannaggia al correttore e a me che non rileggo, due errori in uno

          • il problema è che IO HO lavorato (in diversi ambiti) e so.. tu?

            quindi mi confermi che il metodo di insegnamento è ARRANGIATEVI che dovete crescere..
            domanda, ma se devono fare da soli, tu a cosa servi? a togliere denaro al governo?
            se questa è la norma, ora si capiscono tante cose sulle nuove “leve” e le loro reali competenze.

            PS: se non hai capito il senso dei “10000 miliardi in nuove armi” direi che sarebbe opportuno studiassi un po’ la situazione geopolitica attuale, in cui l’emergenza clima vale meno di 0.
            pensaci mentre porti la tua ev a caricare dai tuoi..

          • Ernesto
            Tu non rispondi. Quale è l’alternativa?
            Facile dire che gli altri sbagliano ma non offrire alcuna alternativa.
            Non fare nulla è migliore di fare la cosa non ottimale, dove non si sa quale sia l’ottimale se non che Ernesto ha detto che non è quello che ha deciso l’Europa?

          • @ernesto
            vedo che non lei nè letto nè capito la mia risposta,
            io parlo di insegnare autonomia e responsabilità e capacità di imprenditorialità agli studenti
            lei capisce “arrangiatevi” e “togliere denaro al governo”.

            non abbiamo molto altro da dirci,
            le dice di sapere, ma non dice in che ambito.
            però parla e scrive senza remore anche di didattica, nel quale campo non ha mai lavorato (o non ho capito io).

            va bene.
            geopolitica….”l’emergenza clima vale meno di 0″
            va bene va bene va bene va bene.

            continui pure ad informarsi da Porro e compagnia, e per favore trattenga un po’ la boria nei miei confronti.

          • guido, ti rispondo con il tuo esempio a dubbioso: i vituperati “no-vax” ….

          • Non accettiamo divagazioni su Covid e vaccini. Tanto meno propaganda no wax

          • caro mario, io ho fatto un commento ironico su frasi che trovo ridicole nei modi e nelle proposte.
            ho fatto 2 semplici (terra terra) esempi di come agisce l’eu riportandola in altri ambiti.
            hai detto che è così che funziona.
            il lavoro lo hai tirato in ballo tu (lavori/hai lavorato).

            c’è la possibilità che io non abbia capito quanto quella che tu non ti sia spiegato.. è supponenza credersi migliori 🤷‍♂️

  11. Perché l’Italia ha votato contro?! Perché altrimenti Giorgetti avrebbe dovuto proporre nuovamente il Superbonus dopo che vi ha inveito contro e di quanto c’è costato.
    Approposito, per chi avesse dubbi in merito consiglio alcune letture
    https://www.lavoripubblici.it/news/superbonus-110-quanto-costa-davvero-stato-28951
    https://quifinanza.it/economia/economia-italiana/quanto-e-costato-il-superbonus-allo-stato/720984/
    https://www.money.it/costi-superbonus-11-valore-economico-triplicato
    https://www.edilportale.com/news/2023/06/mercati/superbonus-110-commercialisti-impatto-positivo-sulle-finanze-pubbliche_94261_13.html

    Senza contare il risparmio che ha portato nelle tasche di tanti cittadini, al minor consumo energetico complessivo dello stato (che significa riduzione della dipendenza dall’estero) e ci ha avvicinato agli obiettivi previsti dall’Europa sui quali sarà necessario investire… ma l’Italia dovrà farlo in misura inferirore perché ha già investito con il Superbonus

    • Alle finanze pubbliche il 110 è costato 50/60 miliardi in 3 anni, non si moltiplicano ancora i panini e i pesci.

      • ni.
        quando faccio un mutuo per comprare un macchinario che poi mi ripaga il mutuo e mi dà un guadagno
        allora sì, moltiplico pani e pesci.
        per cui:
        1. quanta mancata spesa sociale (NASPI, forze dell’ordine, contributi sociali, ecc) sono stati risparmiati? si era in piena pandemia, l’edilizia era completamente a terra, fioccavano i fallimenti che mettevano sul lastrico le famiglie (ne conosco personalmente). qualcuno ha fatto questo conto, il conto di questa mancata spesa improduttiva?
        2. il 110 ha reso allo Stato un bel po’ di IVA
        3. il 110 ha portato alla luce un bel po’ di aziende fantasma che pagavano le tasse solo nei giorni pari che iniziano per “h”

        Poi
        che sul 110 siano state fatte maialate sia per mancati controlli piuttosto che per mance elettorali…non ci piove (interessante il giudizio che ne davano Tajani Salvini e Meloni quando si tratto’ di prorogarlo e chi lo aveva messo in piedi non era d’accordo…ancora più interessante vedere chi voto’ a favore della proroga…ma poi ci si dimentica)

      • Anche il piano Marshall era a debito
        ma con la gente disperata , senza casa , con le infrastrutture distrutte
        ha permesso il successivo “miracolo italiano”

        lungi da me dire che il 110% sia stato privo di difetti
        io non l’ho usato un pò perchè mia madre anziana non si fida dello stato
        un po perchè non l’ho ritenuto etico ,quindi non ho fatto pressioni

        https://www.youtube.com/watch?v=mTMBYPN6LLA

        personalmente , penso che il peggior difetto del 110% è stata l’esplosione dei costi dei materiali

        sarebbe stat cosa e giusta , coinvolgere le associazioni dei piccoli proprietari
        salassati dall’imu da decenni

        se fosse detraibile l’imu oltre il reddito , per 10 anni
        qualche piccolo proprietario avrebbe mosso il Cu..ore più volentieri
        e oltre a spendere il meno possibile per la manutenzione ordinaria
        invetirebbe qualcosa di più , per infissi e isolamento termico
        controllando che il lavoro effettuato sia a regola d’arte e utile
        oltre che un “regalo” da pagare in altre forme

        • “penso che il peggior difetto del 110% è stata l’esplosione dei costi dei materiali”

          Il problema principale è stato questo, perché le aziende che si sono adoperate hanno di fatto legalizzato le truffe sui costi.
          Prima del 110% per piastrellare il costo era in media 35€ al metro, piastrelle escluse, ora costa 150€ al metro. Il problema è che ogni qualvolta c’è un bonus i listini schizzano, perché i venditori e le aziende fanno cartello per guadagnarci due volte.
          Stessa cosa accade con le auto, con le bici, con i mobili, climatizzatori (io senza bonus ho pagato 3 Vaillant qualche anno fa 2400€ 12K btu + 2 9K btu; mio cognato medesimi climatizzatori con il 50% di bonus, stesso installatore li ha pagati 4000€, quindi 400€ in meno di me)

          • e allora perché non implementare i controlli e forme di controllo?
            invece di tagliare tutto il braccio
            quasi sempre si cura la ferita e si mette un cerotto!

            mah, il dubbio che un misto di ideologia black & oil e di ignoranza e di assenza di visione di futuro
            abbia fatto la frittata
            regalando miliardi a poche aziende grosse
            e allargando il solco della sfiducia tra Stato e cittadini.

            controllare e guidare è faticoso e bisogna saperlo fare.
            e volerlo fare.

          • Sarebbe sufficiente definire i limiti di prezzo senza la consulenza delle lobbies, tenendo conto anche dell’enorme quantità di incremento di lavoro (e quindi di utili) ponendelo addirittura ad un livello inferiore all’attualità media del mercato.
            Dopodichè chi vuole lavorare si adegua, altrimenti chiude e lascia il posto ad altri.
            Lo stesso avrebbero dovuto fare con il Superbonus.
            Guarda caso chi lo critica per ieri oggi chiede di essere “sostenuto”.

          • Zi ti la gente non critica i bonus, critica quelli a cui non ha potuto attingere. Son sempre sbagliati, inutili, sprecati, quelli a favore degli altri.

          • Io non critico per ottenere qualcosa ..
            “il chiagni e fotti” , non fa parte della cultura della mia famiglia ,”purtroppo” , emigranti marchigiani di origine contadina ,che hanno lavorato 20 anni all’estero,
            per poi tornare in patria

            Io sono iscritto al m5s dalle origini però non ho mai accettato le frange e le politiche :
            anti europeiste
            no vax
            anti middleclass

            l’italia è illiberale tanto a destra che a sinistra
            e questo è un guaio
            ogni governo , fa “regalie” alla fazione che lo sostiene
            i bonus sono ridicoli

            meglio il taglio , azzeramento dell’iva , sui materiali per isolamento termico , pompe di calore ,fotovoltaico

            per le EV iva al 10% come per i pannelli fotovoltaici

            resta sempre il problema di dove reperire i fondi per uno stato che cerca soldi dai cittadini
            e magari gli impone di essere più efficenti e produttivi
            -_-

            quando lui è COMPLETAMENTE INEFFICENTE
            da quando hanno introdotto le Regioni il debito pubblico è esploso
            secondo uno studio UIL del 2015 ,in Italia più di un milione di persone vive direttamente o indirettamente di politica

            un costo che rende ridicola l’evasione fiscale
            che se qualcuno volesse , finirebbe domani mattina ..

            basta vietare il contante

            ma mafia spa
            tangente spa
            regalia spa
            tengofamiglia spa
            ma non si può fare a meno senza fattura spa

            a queste “associazioni” ,la moneta elettronica non gli sta bene perchè ..
            si viola la privacy , quando si compra un regalo costoso all’amante
            e poi , mi tracciano al casello quando vado a trovare l’amante

            già , il problema più grande in Italia ..
            è il ..
            TRAFFICO !

            tornando in tema , perchè non copiare i paesi che ci sono vicini ?

            A Lisbona , il fotovoltaico sugli edifici pubblici
            contribuisce ad abbassare le tariffe alle persone povere

            il pubblico finanzi il pubblico
            e liberi dalle catene il privato che ha voglia di investire per se o per profitto

            forse siamo ancora in tempo a non rimanere l’ultimo PIIGs d’Europa

            my 2 cent

          • @Luca la tua risposta è scandalosa. Campi di bonus?

            io personalmente no, non mi pongo mai neanche il problema quando devo acquistare qualcosa. Ti dà così fastidio che c’è chi come me li ritiene una poverata di stato utilizzata come furbata da chi non ne ha bisogno?
            Un modo per rubare e sperperare denaro pubblico?

            Chi può comprare un’auto da 42K non ha bisogno di sconti, di quelli ne ha bisogno chi cambia auto ogni 20 anni per una usata che ne ha altri 20 sotto il cofano perché è il massimo che può permettersi, oppure chi a fine mese raccoglie i centesimi dalle tasche per pagare le bollette. Di sicuro non gente che deve comprare la tv nuova o il monopattino.

  12. Se si pensa bene, in fondo basterà semplicemente sostituire la caldaia a gas con una pompa di calore. In fondo nel 2050 l’energia elettrica, in Europa, dovrebbe provenire tutta da fonti rinnovabili ed essere al 100% green, quindi l’energia richiesta per riscaldarsi sarà pulita a prescindere dalla quantità richiesta. E penso che sia molto meglio questo che dotarsi di pannelli a cappotto per la gran parte di origine petrolifera, oltre che altamente incendiabili. 4 anni fa sfruttai il piano casa per aumentare la volumetria della mia casa singola del 20% e toccai con mano questi pannelli di polistirolo o plastica compressa, per carità, decisi di spendere un po’ di più e isolare la nuova parte esterna con del costoso sughero, ma non credo che questa possa essere una soluzione alla portata di tutti. Se poi la direttiva volesse davvero obbligare a montare anche cappotto e pannelli ftv, sarà solamente fantasia, nulla più

  13. Fortunatamente queste idiozie fuori da ogni logica faranno la stessa fine del green deal ,di timmersman e resto,

    la sostenibilità ambientale va legata a quella sociale e economica .

    Molti governi già. Se ne sono accorti e questa commissione europea già sul finire è ritornata completamente indietro su molte cose ideologiche-ambientali assurde vedi agricoltura .
    il prox parlamento europeo che sarà profondamente diverso ….correggera’ le ultime utopie tipo questa della casa per evitare ulteriori danni

    • Un altro leone da tastiera. Intanto case green è stato approvato con il no di due soli illuminati govern: Italia e Ungheria. Non mi sembrano molti. Quello che succederà dopo le europee lo vedremo, ma temo che per lei saranno brutte sorprese.

    • Sulle sue speranze che il prossimo parlamento sia molto diverso dall’attuale le consiglio di dare uno sguardo al grafico che POLITICO.EU aggiorna continuamente con le previsione dei seggi assegnati alle varie forze. Riassumo: vincerà ancora la cosiddetta “Coalizione Ursula” sebbene più sbilanciata verso i popolari che nel frattempo, va detto, sono passate sotto la guida di Manfred Weber, in pratica uno che la pensa come lei. Però in un condominio bisogna avere i famosi 501/1000 per fare ciò che si vuole. In bocca al lupo !

      https://www.politico.eu/europe-poll-of-polls/european-parliament-election/

  14. C’è tanto tempo ma le persone devono essere informate correttamente…quanti ancora cambiano il fornello e scartano induzione perché non capiscono come e quanto consuma?..in quanti hanno paura del microonde?…in quasi 30anni ci sarà tempo per riqualificare edifici senza dover ricorrere ad un 110 “senza limiti”…i prezzi FV saranno molto più bassi e sarà normale installarli come ora comperiamo una TV…certo lo stato( che deve garantire equità sociale) dovrà fare la sua parte …ma molto possiamo fare noi privati migliorando il nostro ambiente e le nostre finanze…..nel nostro piccolo abbiamo tolto da un piccolissimo investimento bancario in passivo da 10 anni i soldi da investire nella nostra transizione(auto ,Wall box, FV con accumulo,piano induzione)..li stiamo recuperando e migliorandoci pure la quotidianità invece che lasciarli in mano a speculatori finanziari…nulla e impossibile…poco per volta ,facendo bene i conti…guardando un po’ oltre gli schemi classici e informandosi sempre…ultimo tassello sarà sostituire con PDC la nostra caldaia a condensazione di 15 anni Unical..ci ha fatto dannare tra guasti ,perdite gas e difetti di fabbrica con tecnici incompetenti,quindi a chi ha paura del nuovo dico ” non vedo l’ora di farmi togliere il bombolone interrato da 3000lt dal giardino”👍🖖

  15. Domande: le caldaie ibride sono sufficienti? Saranno acquistabili anche dopo il 2050? Le ibride dopo il 2050 vanno comunque sostituite? La cucina a gas (i fornelli) va bene?

    • Enzo, nel 2050 il gas non sarà più conveniente, anche soltanto mantenere in piedi la rete con la metà delle utenze collegata farà schizzare alle stelle i costi fissi. Sul prezzo del metano e dei costi sulle emissioni non si può dire nulla ma temo che la filiera ad un certo punto collasserà e nessuno vorrà pagare i costi per rimanere allacciato alla rete del gas.

      • Per me avete fin troppe convinzioni che si possa fare a meno del gas, già solo ora il pun si è abbassato moltissimo perché il gas naturale costa pochissimo, se fosse per le energie cosiddette alternative chissà che bollette astronomiche continuerebbero ad arrivare.

        • ah, quindi il PUN si è abbassato molto però è sceso il gas? 🙂

          guardi, il PUN scende molto in questi giorni (mesi…e da un bel po’) in Spagna e Portogallo,
          ma per vento e sole
          parliamo di PUN mediamente DIECI-QUINDICI VOLTE inferiore al nostro.
          che è calato per il calo del gas. un pochino. pochino pochino.

        • Non è un problema di prezzo, quello andrà su e giù più volte nei prossimi anni. Non si può più ignorare l’impatto ambientale, e col passare degli anni sarà sempre più evidente, quindi tra maggiori oneri necessari alla riduzione delle emissioni e instabilità dei prezzi sarà difficile mantenere in piedi i sistemi energetici del ventesimo secolo ancora per molto. Il mondo sta evolvendo e se non ci evolviamo anche noi il nostro destino è la continuazione del nostro declino.
          Poi, detto fuori dai denti, la conversione energetica è un’ occasione epocale anche dal punto di vista economico, non saltare sul carro è un errore strategico gravissimo. Dispiace dirlo ma il risultato delle votazioni è chiaro: solo noi e l’ Ungheria di Orban abbiamo votato per continuare a scavarci la fossa da soli, e per quanto mi riguarda è molto triste per l’ Italia essere accomunata all’ Ungheria, ed è il brutto segno di quanto stiamo scivolando in basso tra i paesi che contano.

        • Conosce la legge dell’utilità marginale? Evidentemente no.
          Le fonti “rinnovabili” sono, per definizione, eterne. Il gas no: va in fumo. L’ultima frase è incontestabile, va proprio in fumo, lo bruciamo. Chi può pensare che il suo prezzo resterà basso…?
          “se fosse per le energie cosiddette alternative chissà che bollette astronomiche”… direi che sia semplicemente stupefacente come frase.

          • Immagino che pannelli è pale eoliche siano eterne anch’esse… Immagino l’energia incredibile fornita dai pannelli la sera o in inverno, mi stupisca

          • Suvvia Fabio, non si faccia prendere dalla vulgata populista. Nulla ci vieta di costruirle noi le pale e anche i pannelli (in Italia c’è la gigafactory 3Sun per esempio), gli impianti li operiamo in Italia, li manuteniamo in Italia e non necessitano della continua importazione di liquidi e gas da bruciare, confido che non le possano sfuggire queste differenze sostanziali.

          • Fabio, la stupisco io, nemmeno a farlo apposta proprio stanotte è stato il primo giorno dell’anno in cui ho fatto tutta la notte usando soltanto l’energia del fotovoltaico, accumulata ieri nelle batterie:

            https://ibb.co/GkVR9t7

            Sceso fino al 35% di accumulo, e dalle 8 il sistema ha ricominciato a caricare. Aggiungiamoci eolico, idroelettrico, geotermico. L’autosufficienza a livello statale è possible, e non sono io semplice cittadino a dirlo, ma gente che questi sistemi li studia.

          • I sistemi solo rinnovabili (o quasi 100% rinnovabili) sono ormai fattibilissimi con le tecnologie attuali. L’ unico problema è che richiedono tutto l’ investimento in anticipo per cui sembrano molto care alle persone comuni e soprattutto l’urgenza di ridurre i fossili fa esplodere la domanda (che è un fattore che tende a mantenere i prezzi alti nonostante le evoluzioni degli ultimi anni). Quando la domanda si stabilizzerà (ci vorranno un po’ di anni) i prezzi ne beneficeranno e permetteranno anche agli ultimi di saltare sul carro green.
            Oggi praticamente tutti hanno uno smartphone in tasca nonostante il fatto che quando iPhone è uscito la concorrenza ridesse di quanto fosse caro rispetto ai dumbphone. La commissione ha fatto le sue valutazioni anche in base alla sostenibilità di lungo periodo dell’economia ed è palese che con i fossili siamo arrivati al capolinea (sia per convenienza che per impatto ambientale).
            Chi non vuole le case green sta decidendo di morire di freddo in inverno o pagare gli stessi soldi in gas nel tempo, oltre alle tasse sulle emissioni, arricchendo paesi esteri anziché alimentare la nostra economia, errore di strategia gravissimo secondo la mia più umile opinione.
            Eppure oggi sembra che i populisti stiano vincendo la corsa, si arresteranno, com’è successo ai 5S, solo quando la realtà dei fatti busserà alla porta (delle case non green in questo caso 😁)

    • Enzo, ma sinceramente, secondo te qualsiasi sistema che nel 2050 continuerà a bruciare gas sarà ancora accettabile?

  16. in teoria, in caso di ristrutturazione, le case vecchie dovrebbero anche mettersi in regola con le normative di isolamento acustico che anche l’italia si era data tanto tempo fa

    in pratica per rientrare nei limiti bisognerebbe realizzare sotto al pavimento il doppio massetto, definito “galleggiante” pechè appoggia su un sottile strato di materiale espanso di 5 millimetri che fa da ammortizzatore delle virtazioni, taglia la trasmissione del rumore da calpestio e di altro genere; alla peggio, giusto per salvare la forma con una pezza molto meno efficace ma a bassa spesa, si lascia il massetto com’è ma si mette un parqué a incastro con sotto un foglio di 2 mm di gomma

    molti Comuni non applicano ancora la normativa e non richiedono che si controlli se i caso di ristruttarzione è stato realizzato l’isolamenti acustico, ma prima o poi diventerà normale

    a prescindere, chi affronta una ristrutturasione ed è già in ballo con le varie spese e lavori, valuta se fare questi interventi, la casa migliora sia come valore in caso di rivendita futura, che come vivibilità

    in altri Paesi le solette tra i piani sono già molto più massicce delle nostre, ad esempio sono lastroni pieni di cemento, e già raggiungono i requisti acustici, ma richiedono che l’intera casa abbia una struttura più robusta

    qui da noi anni 60-70-80 molti si sono improvvisati costruttori e ci sono case tirate su in economia e “leggerine”, talora persino con murature esterne da soli 25-30 cm e solette interpiano minimali da 20-27 (più intonaco); sono scarse sia come prestazioni termiche, antisismica che acustica, e destinate a condizionare i negativo la vivibilità di chi non può permettersi di meglio

    non trovo cosi sbagliato (tutto sommato anche per chi ci vive) che si ponga anche pubblicamente il tema di come retrofittarle e magari cercando modi più o meno sostenibili, visto che non si può fare come con le auto, dove è più semplice fare un’auto nuova da zero.. poi la soluzione, come costi e materiali, non dico che sia facile, è una sfida in campo tecnico

  17. Proviamo con questo esempio
    Uno sa benissimo che investire sui propri denti è cosa buona e giusta e serve per molti aspetti anche della propria salute ma se sei già molto indebitato e magari avendo perso il lavoro e avendone dovuto accettare uno che finanziariamente ti copre giusto le spese di sopravvivenza dubito che rapine a parte , tu riesca a trovare le finanze per questo “investimento”
    La faciloneria con cui molti parlano dei soldi ( degli altri ) è un connubio di arroganza e stupidità
    Che ci piaccia o meno questo paese ha sperperato risorse inimmaginabili negli ultimi 45 anni ed in più, cosa ancora peggiore la politica di tutti i colori ha abituato i cittadini che una fetta di assistenzialismo non si nega a nessuno
    Io non so se poche o tante persone sono convinte che si possano trovare risorse per la qualunque ( sanità decente , pensioni , sogni green esageratamente impegnativi, assistenza anziani , disabili , indigenti , incentivi che vanno dagli aerei ai preservativi , scuola , edilizia pubblica , infrastrutture e sicuro dimentico qualcosa)e francamente mi interessa poco , quello che mi interessa è da parte di chiunque , che sia un politico , un so tutto io o un normale cittadino e che mi si dica , ma con conti credibili alla mano , quanto costa una cosa A o B e dove esattamente si trovano le corrispettive risorse ( ovviamente senza abbandonare le risorse per i comparti essenziali , anzi aumentandole) il tutto senza farsi degradare dalle mitiche agenzie di rating e senza aumentare ulteriormente le imposte ( sono attualmente al 42/43 ‘/, al mese sul mio reddito, quindi ho già dato)
    Dopo di che questa persona si candida e avrà in me il suo più fedele sostenitore
    Fino ad allora qualche piede in terra più frequente non guasterebbe

    • Lo stato italiano è pieno di debiti. Ma le famiglie italiane hanno 8 mila miliardi di risparmi. Cosa ne direbbe se cominciassero ad investirli nella propria casa? Dal giorno dopo avrebbero un bene che vale di più e risparmierebbero il 50% di spese energetiche. Non mi pare che sia così difficile capirlo

      • Milioni di famiglie non hanno nessun risparmio e anzi, hanno debiti. Facile dire il totale dei risparmi, bisognerebbe in realtà sapere come sono distribuiti. Questa direttiva è un bel libro dei sogni, che rimarrà irrealizzabile. A proposito secondo la commissione europea il costo di ristrutturazione sarà di 270 miliardi all’anno, quindi coi 65 miliardi di fondi UE a disposizione per 8 anni ci si fa gran poco.

        • Solito argomento fantoccio. Abbiamo 26 anni di tempo, e in 26 anni ogni casa ha bisogno di interventi di manutenzione straordinaria.

          • A parte che i primi step di obbiettivi sono fra solo 6 anni, comunque 26 anni le sembrano tanti? Ha presente lo sterminato numero di palazzi e condomini che sono da ristrutturare in Italia? Più tutte le case unifamiliari…in 26 anni non so fa assolutamente in tempo, nemmeno se ci fosse un 110% perenne.

          • Io non riesco veramente a capire come lei possa pretendere di imporre come un libero e onesto cittadino debba spendere i propri soldi. Ma siamo impazziti? A parte che come ho già detto più volte il mondo reale è diverso dal vostro libro dei sogni, non tutti hanno i soldi per la bev , non tutti hanno il garage per ricaricare ( ha si, adesso arriva ” il dato ISTAT ecc. ecc.) e forse non tutti hanno i soldi per fare quello che i signori capi europei vogliono imporre. Forse abbassando i prezzi dell’ energia ( per esempio come hanno fatto con le colonnine, vero?) e quelli dei sistemi di riscaldamento magari una persona decide con la propria testa senza nessuna imposizione. Io ho la casa col fotovoltaico, con il cappotto, con gli infissi a taglio termico ecc. ma ho la caldaia a metano (e anche 4 condizionatori in varie stanze). Ho cambiato la caldaia con una a condensazione 3 anni fa , speso 800€. Per la pompa di calore ( a parte il lavoro molto invasivo, con la caldaia tolta una messa l’altra) mi ci volevano quasi 5000 €. I soldi ci me li dava ? ( Li avevo ma non è detto che sia così per tutti)

          • Io non pretendo di imporre. Lo imporranno leggi democraticamente approvate. Come impongono tantissime altre cose.

          • @ilario
            abbiamo sentito le stesse menate sulla libertà ai tempi della quarantena prima, dei vaccini poi.
            libertà e anarchia sono termini diversi, non sinonimi.
            Cazzullo qualche giorno fa argomentava su un giornale nazionale che la libertà non è fare quel che si vuole, ma agire con responsabilità.

            io preferisco che lo Stato mi indirizzi nelle scelte per evitare il disastro
            piuttosto che aspettare il disastro climatico: oggi a Cuneo 30 gradi, tutto normale vero?
            checcenefrega vero?
            ognuno per sé tanto io me la caverò, vero?
            e se poi non me la cavo…la colpa è dello Stato, vero?

      • Vede , quello che lei non riesce a capire , ma non quene faccio e non gliene farò mai una colpa, e che molti preferiscano ” investire” nella VITA ( intesa come vivere tutti i giorni la piena libertà di chi sa di avere questa come unica possibilita)
        Chi come lei da per scontato che chiunque debba essere altruista , ma dove sta scritto che ci si deva occupare di altri più delle poche persone che si scelgono in libertà
        La Cina qualche anno fa aveva imposto o cercato di imporre il figlio unico ebbene io la trovavo un’aberrazione così come cercare di impormi dove spendere i mie sudati e , a costo di apparire immodesto , meritati denari
        Molta politica ( purtroppo sopratutto a sinistra ) pensa di dover fare da mamma o papà e chiunque avendo anche la presunzione di spiegare che la loro è la strada di vita giusta e tutti gli altri sono asini da educare
        Vede per mia indole ( sicuramente un difetto) quando mi si cerca di imporre troppo ( un po realisticamente lo accettiamo da quando nasciamo) io tendo istintivamente a fare il contrario

        • La sua indole va benissimo, se la esprime nella giungla. Se vive in una comunità chiedendo strade, scuole, difesa, sanità, servizi e via dicendo non può pensare solo alla sua VITA. E se fa istintivamente il contrario, finisce giustamente in galera.

          • E così convinto di non essere nella giungla?
            Sa, per andare in galera occorre commettere reati e farsi la propria vita non mi sembra sia annoverato tra questi
            Non so se si è accorto che in Italia ( ma anche nel resto d’Europa) molte coppie ( in aumento) non hanno eredi a cui lasciare questi “investimenti ” e chi come me , essendo proprietario di un bosco e di un camino in sala continuerà per risparmio e soprattutto per piacere ad usarlo senza per questo provare particolare rimorso
            Mi spiace ma la sua arroganza merita solo questo tipo di risposte
            Passi un buon week end

          • Trovo che l’arrogante sia lei quando dice che fa quel che le pare e degli altri se ne frega.

          • Per strade, scuola, difesa ecc si pagano già ampie imposte. Perché con quello che resta, che per alcuni è molto poco, deve essere imposto anche come spenderli? Vanno bene regole green per nuove costruzioni o quando si decide di ristrutturare, ma imporlo a tutti è una forzatura

          • Lei è sostanzialmente un “religioso” nel senso buono del termine.
            Ha i suoi dogmi, le sue Verità, lei proferisce il “Verbo”, chi non la pensa come lei eve essere rieducato o morirà nelle fiamme dell’inferno.
            Non so se invidiarla per le sue incontestabili ed assolute certezze o se provare compassione.
            Mai pensato di entrare in seminario?
            Ah, per strade, ospedali e scuole pago già un buon 48% di tasse sul reddito da lavoro dipendente.
            Saluti.

          • Dogmi, verbo…Lei straparla. La crisi climatica è un fatto assodato dalla scienza. Le cause anche. L’azzeramento delle emissioni di CO2 è un impegno sottoscritto da 197 Paesi con l’Accordo di Parigi, ribadito a Dubai l’anno scorso. Come si può attuare? Smettendo di bruciare gas, petrolio e carbone ed elettrificando tutti i nostri consumi energetici. Case green e trasporti green sono lo strumento individuato e sostenuto dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei. Noi ci limitiamo a pensare che abbiano ragione. A lei disturba? Non ha altro da fare che non leggerci.

          • @Massimo.
            Che ci creda o meno, io sono un ambientalista convinto…come e ben più di lei, e credo più di lei a tutto ciò che lei cita.
            Il problema è che proproo “grazie” a persone come lei che alle prossime elezioni europee ci troveremo con un parlamento mai cosi avverso alla transizione climatica.
            Il suo atteggiamento, simile a quello di molti altri, riuscirebbe a farmi risultare simpatico pure uno come Trump, in un ipotetico confronto con un “pseudoambientalista dogmatico-religioso” come lei. E ho detto tutto.
            Chi non la pensa al 110% come lei è un miscredente che va punito e possibilmente tradotto in carcere.
            Se uno non le dà ragione senza se e senza ma, vuol dire che è un terrapiattista negazionista che crede nei rettiliani.
            Torquemada ritengo sia il suo idolo.
            Se vogliamo una vera e rapida transizione energetica, speriamo che questo modello “religioso” abbia vita breve.
            Saluti.

          • Al netto del suo delirio e degli insulti che meriterebbero solo il cestino, vorrei sapere cosa propone un “ambientalista convinto” come lei per una “vera e rapida transizione energetica”.

          • Delirio…insulti (quali scusi?).
            Non v’è da aggiungere altro.
            Conferma al 100% quanto sopra descritto.
            Potrei riscrivere tutto, ma ritengo sarebbe noioso.
            Cosa propongo? Io “venderei” i vantaggi della transizione, e non gli “obblighi”.
            La fine che sta per fare il ban2035 sulle vetture elettriche grazie alla scellerata strategia (???) di comunicazione basata per gli “obblighi”, dovrebbe insegnare qualcosa.
            Invece proponiamo la direttiva sulle “case green” con lo stesso approccio, considerando le persone (votanti…che non dimenticano) come dementi da rieducare.
            Oggi hanno votato contro Ungheria e Italia. Risentiamoci a luglio e vediamo che fine farà questa direttiva…dopo le elezioni, ahimè.
            Se poi mi cita gli insulti che avrei proferito nei suoi confronti, magari imparo qualcosa. Grazie
            Buon week end.

          • Quindi, condivide gli obiettivi e il contenuto delle soluzioni, ma contesta la comunicazione. Bastava dirlo.

          • @Davide
            “vendere i vantaggi della transizione”
            interessante, sul serio.

            il bambino va sia convinto che costretto, ma certamente anche convinto, progressivam6man mano che cresce.
            non so se la popolazione abbia 3 anni oppure 17.

          • -non so se la popolazione abbia 3 anni oppure 17-

            Il livello medio è quello di un bambino di 11 anni, e nemmeno troppo sveglio.

            (La frase non è mia, e no: l’attribuzione originale non è
            a Silvio benché sia abbastanza noto che se ne sia servito anche lui. Sono abbastanza sicuro che la possa trovare nella sua forma originale compreso il corretto autore su internet con una certa facilità. Per quanto mi riguarda la sottoscrivo in pieno.
            Purtroppo però per quanto si possa ritenere la cosa poco piacevole è un fatto con cui piaccia o no bisogna farci i conti)

          • Con un bambino di 11 anni che pretende di far quello che gli pare e piace che “strategia comunicativa” adotti?

          • Uh guarda Massimo, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
            quel che è certo, è che io il discorso non lo imposterei su spese, rinunce e sacrifici per un non meglio precisato bene comune.

            E questo detto in maniera “asettica” mi raccomando. 😉
            Come se fossimo seduti a un tavolo ad impostare una campagna di marketing.

          • Hai una splendida occasione per sperimentare la tua strategia comunicativa. Spiega quant’è conveniente investire per efficientare la propria abitazione ai nostri Remo, Davide, Dubbioso, CHR, Fabio Sarpi, Roberto, Luca, Enrico, Elettronight. Vediamo cosa ti rispondono.

          • Sinceramente: sono messo malissimo per i prossimi due mesi. Se vuoi ti racconto anche a voce.
            Però davvero: ci sto, facciamolo. Ma lo scriviamo a quattro mani, mi mandi un po’ di materiale e io ci metto dentro dati e considerazioni “sul campo”.
            Poi lo firmi pure tu, sai che mi fa piacere.
            Parlo sul serio eh? Di cuore.

          • Caro Alessandro, non perdere tempo. Non perdiamo tempo. Quando i tuoi figli avranno 11 anni (e resto nella tua citazione, che pure non condivido) capirai perché.

        • ha ragione, ci sono partiti politici con la fissazione di impicciarsi nelle nostre vite, quasi come se dovessimo convivere, assurdo

          alcuni partiti pretendono di dire alle persone come vivere.. chi sposare.. quando manifestare.. cosa mangiare.. cosa poter dire sui giornali e cosa no rischiando il carcere.. etc..

          altri rompono le scatole sulle politiche energetiche e sociali.. che schifo.. che fastidio

      • La giacenza media sui conti italiani è piuttosto bassa mi creda, la vera ricchezza è in mano a pochi. Poi io e la mia famiglia investiamo da anni in strumenti finanziari che ci hanno dato molti bei ritorni in questi ultimi 10 anni, sinceramente anche se riduco della metà la mia bolletta energetica con tanti pannelli sempre esposti alle bizze del tempo (mio cognato ha avuto distrutti tre quarti dei pannelli dalla granfine) poco me ne frega. Per non parlare poi delle batterie di accumulo, una sciocchezza sesquipedale.

          • “Discorsi da scemo”: fare il moderatore sta diventando una missione.

            “Io al bar nemmeno ci vado”: lo capiamo, lo spiegò benissimo Eco. Provare a fare una ricerca Google con le parole eco, bar, internet. Usiamo quella preziosa risorsa che è internet in modo attivo e non subiamo il feed.

        • ricorda, seriamente, alcune scene di “italiano medio” di Capatonda.

          lo guardi, con occhio libero da pregiudizi

  18. In questo quinquennio ci ha pensato Timmermans a indirizzare le politiche europee verso la decarbonizzazione. Nel prossimo quinquennio ci penserà il termometro.

    • Meno male che ora abbiamo l’Europa che ci impone delle regole green, altrimenti in Italia l’edilizi rimarrebbe una mera speculazione per far soldi a chi le costruisce.
      In qualità costruttiva siamo sempre stati indietro ai paesi del nord Europa che già applicava regole di coibentazione e risparmio energetico a noi sconosciute. In questa materia siamo sempre stati tra gli ultimi paesi europei ad adeguarci alle norme che venivano introdotte.
      Adesso saranno i proprietari a sobbarcarsi le spese per mettere le cose in ordine.
      Difronte a casa mia hanno buttato giù una villetta e l’hanno ricostruita da zero.
      Quando ho visto come l’hanno realizzata ho capito che chi costruiva non voleva andarci ad abitare voleva solo venderla. Chi metterebbe un fotovoltaico di soli 3 kw in una villa con un tetto che ne può portare tranquillamente per 7?
      Anche adesso che ci sono degli obblighi si fa fanno al meno possibile.

  19. Provvedimento ideologico irrealizzabile. La parte sbagliata, come voi la chiamate, è stata scelta per tutelare i milioni di cittadini che abitano in vecchi edifici nei centri storici e i 65 miliardi di euro stanziati sono a debito e non servono a nulla, fatevi voi la stima di quanto servirebbe.

    • Dalle auto alle case: la sua miopia è senza confini. E ha pure il coraggio di esibirla a petto in fuori.

      • Glieli da lei i soldi ai poveracci che abitano negli edifici vecchi dei centri storici? siete ideologici e classisti. Forse vi sfugge il fatto che gli interventi di maggior costo sono proprio a carico delle persone meno abbienti visto che insistono su quegli edifici vecchi che si fa prima a buttarli giù che a ristrutturarli secondo i criteri della commissione democraticamente eletta , come la definisce lei visto che la commissione non l’ha eletta nessuno. Cosa fate voi e l’UE ai pensionati o ai disoccupati che abitano in quelle case? sgombero forzato e a vivere sotto i ponti? mi dica lei quali sono le soluzioni visto che stiamo nel paradosso che chi ha meno deve sostenere lo sforzo economico maggiore, esattamente il contrario di quello che dice la costituzione, non io che sono miope , ma la costituzione recita che i contributi devono essere progressivi alle disponibilità economiche. Qui si continuano a legiferare provvedimenti regressivi per cui si chiede tanto o tantissimo, come in questo caso, a chi ha poco o nulla. Bene hanno fatto nella sezione commenti a sommergere di critiche queste imposizioni. Queste imposizioni le facessero alla Norvegia, ah dimenticavo non gli servono tanto hanno il 97,2% di nuove immatricolazioni elettriche e per inciso oltre 100000 euro di reddito pro-capite. Fate sorridere quando vi scagliate contro i cosiddetti “no-watt” lamentandovi dei soliti discorsi triti, che l’elettrico è per richhi che la rivoluzione green è per ricchi, bal bla bla.. Vuole sapere la verità? gliela dico io: si la rivoluzione elettrica è per ricchi e dalle lobby ambientaliste traspare tutto il fastidio e la mal celata sopportazione per i poveri.

        • “…che cos’èla verità?…” cit.

          per il resto
          io rimango di sasso quando leggo i complottari green che si scagliano contro la lobby green
          e intanto spendono e spandono i loro soldi alla pompa di benzina. i loro soldi. veri. tanti. che finiscono nelle tasche di gente che progetta città di 100km nel deserto. con i soldi che arrivano dai complottari green.

          ok. va tutto benissimo.

          io ieri ho caricato la macchina con una spesa al km pari a 0,012 euro a km, a gasolio mi sarebbe costata 0,12, 10 volte di più.
          ma va tutto benissimo, il problema è il green e le élite green.

          certo certo certo

        • Carlo Petrucci, la vera domanda è come facciamo a non lasciare al freddo i poveri? Perché non è che la UE abbia la bacchetta magica per cui può decidere a tavolino che i fossili che sono sempre meno sostenibili diventeranno sostenibili.
          Ignorare il fatto che i fossili saranno ingestibili nell’ arco di una o al massimo due decine di anni impatterà prima di tutto sui poveri perché le bollette salate sono un problema soprattutto per i più deboli, non certamente per chi ha capacità di spesa e non deve decidere se tenere il riscaldamento acceso o mettere un piatto di pasta a tavola.
          Poi certo, il bambino di 11 anni di cui si parlava si chiede sempre perché i genitori gli fanno fare soltanto pochi giri alle giostre e non gli comprano tutti i giocattoli che chiede, e gli dicono di fare il compito di matematica anziché giocare a palla, ma sappiamo tutti che lo si fa per il suo bene, o almeno dovremmo saperlo, anche se vedo che la vulgata comune sui fossili è inconsapevolmente orientata al ragionamento dell’ undicenne.

          • Buongiorno sig, Leonardo, mi permetto di dissentire su un aspetto fondamentale: il metano è un gas che non ha connotazione, può provenire da fonte fossile o da origine biologica come negli allevamenti intensivi di bestiame. Dire che va fatto altrimenti i poveri pagherebbero ancora di più per la riduzione delle riserve di fonti fossili è semplicemente ridicolo, almeno per il metano. Perchè l’UE non obbliga le società che gestiscono gli allevamenti intensivi di bestiame a dotarsi di sistemi di recupero del metano di origine biologica. Lo sa che quel metano disperso in atmosfera è 12 volte più climalterante della CO2 generata dalla sua combustione? Perchè non obbligano a mettere le pompe di calore alle categorie catastali più alte, lasciando alle categorie catastali più basse la possibilità di utilizzare metano di origine biologica facendo un favore a loro e all’ambiente evitando di disperderlo in atmosfera? Ve le siete mai poste queste domande invece di criticare sempre tutto e tutti? Il metano può essere generato dai processi di fermentazione dei residui urbani come biomasse, dagli allevamenti intensivi e così via e non sarebbe nemmeno poco consentendo a chi non ha la possibilità di installare le pompe di calore (che richiedono locali tecnici dedicati che semplicemente non ci sono in edifici così vecchi) di continuare ad utilizzare le sue caldaie a metano.

          • Mah temo proprio che se utilizziamo tutti il metano fossile anziché quello degli allevamenti il motivo non possa essere che economico, oltre che una questione di scala.
            Mi pare che le emissioni dagli allevamenti sia state oltremodo sovrastimate secondo una matrice molto simile agli studi prezzolati che sono stati fatti per dimostrare che non sia affatto vero che le auto elettriche hanno impatto ambientale inferiore rispetto a quelle a combustione.

        • Non legifera la Commissione europea. Legifera il Parlamento europeo, democraticamente eletto, sulla base delle proposte della Commissione. E alla fine l’ultima parola spetta al Consiglio europeo, cioè i governi, come è accaduto l’altro giorno per la direttiva delle “Case green” approvata dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei, con il no di due soli: Italia e Ungheria. Una conoscenza anche sommaria del mondo in cui vive le eviterebbe di scrivere tante falsità, con la spocchia di svelarci la verità.

          • e degli astenuti (tra cui la nordica svezia) ne vogliamo parlare?
            perché lo hanno fatto? o si è d’accordo (tutta europa 🤣) oppure no (italia e ungheria)

            a me da l’idea di governi che aspettano luglio..

          • La Svezia si è astenuta perchè chiedeva misure più incisive: se ricorda si era partiti dall’idea di impedire la compravendita di case non in linea con i requisiti energetici richiesti. Attendere le elezioni? E’ inutile. La direttiva è stata approvata in via definitiva. Se la nuova maggioranza vorrà abrogarla dovrà sottostare a un nuovo iter che durerà almeno tre anni, con ripetuti passaggi fra Commissione, Parlamento e Consiglio. Insomma, dovrà ripartire da zero.

          • -Se la nuova maggioranza vorrà abrogarla dovrà sottostare a un nuovo iter che durerà almeno tre anni,-

            tre anni in cui però nessuno farà niente a livello di lavori edilizi, nell’attesa (o nella speranza) che la perfida direttiva venga abrogata.
            Quindi oltre al danno la beffa.

        • ps: qui al nord le case “vecchie” in “centro storico” sono parecchio da benestanti, da aquistare, ristrutturare o persino affittare

          mentre al sud quasi non serve il riscaldamento e anche la classificazione energetica è diversa

  20. Giorgetti più che un ministro mi pare un contabile, miope, senza visione che vada più in là dei conti da far tornare a fine mese. L’unico investimento importante è per un inutilissimo ponte…

    L’inavia che continua a propinare, giustificata da quel populista “chi paga?” che continua a ripetere ogni volta, porterà a costi ben maggiori dei soldi non spesi per fare qualcosa. Stiamo già accumulando un ritardo tecnologico imponente, col solito sistema italiano di spostare il problema a chi verrà dopo.

    La scusa delle case anziane non regge, ma proprio per niente. Porto il mio esempio: la nostra casa è originariamente del 1830, comprata per scelta perché spaziosa come non ce ne sono più; era in classe F (ultimo aggiornamento negli anni 80), l’abbiamo portata in A2 e senza nemmeno il cappotto. Da cinque mesi siamo nogas e i consumo energetici (kwh alla mano, misurati per due anni col gas e adesso elettrici) in pieno inverno sono scesi del 50%.

    Oltretutto, i lavori edilizi avvengono in loco per definizione, danno lavoro a aziende locali, quindi potrebbe essere anche un discorso di incentivazione dell’economia locale che a un partito come la Lega potrebbe interessare fare, ma appunto la miopia…

      • Enrico quando mi sono trasferito oltre 10 anni fa ho lasciato il mio vecchio appartamento di 70mq in classe D e mi sono trasferito nella nuova villetta da 270 in classe B… pensi che consumavo (e spendevo) esattamente lo stesso… questo per dire cosa fanno 2 classi di efficienza energetica.
        Ah e non pensi che sono ricco perché sto in una casa di 270mq: la mia casa costa quanto un bilocale in periferia a Milano, ma avendo scelto di vivere in campagna l’ho potuta prendere più grande

    • Non mancheranno finanziamenti per adattare le case. La mia l’ho presa in buona classe energetica nel 2010 e oltre ad avere un contributo di 5mila euro dallo Stato (almeno mi sono pagato il notaio) la spesa in riscaldamento è stata sempre abbastanza bassa. Chiaro che sulle vecchie case il risparmio non ripaga certo l’investimento, ma ci sono già le risorse per finanziare gli interventi. Naturalmente, questo il problema, se non si specula aumentano i prezzi dei materiali e del lavoro.

    • forse già ne discutevamo, ci vorrebbe un miglioramento tecnico ( oppure di accessibilità commerciale sui prezzi) sui materilai dei pannelli isolanti che si usano per retrofittare dall’esterno (o con una serie di accortezze e limiti, dall’interno) le case vecchie

      – i pannelli attuali, quelli efficaci e non troppo costosi, se ho capito sono praticamente materiali plastici espansi; spesso non sono traspiranti, ingombrano ababstanza, e non so quale sarà l’ìmpatto ambientale a lungo termine

      – ci sono quelli sottili 1-3 cm con sandwith “sottovuoto”, contenenti plastiche e fogli alluminio, altro oggetto di dubbio smaltimenti futuro, come gl imballaggi tetrapack delle bibite, e che perde il sottovuoto e parte dell’isolamento nel giro di un po’ di anni

      – rivestimenti in materiali più naturali, sughero o derivati di lana di roccia o di fibre vegetali impregnate, invece mi pare costino parecchio

      eppure non deve essere un problema da scienza missilistica, ma solo commerciale, cioè ora mi sembra si sta indirizzando il mercato sulle plastiche; si riesce a trovare dei materiali per retrofit che siano più naturali o un po’ più simili ai materiali edili? anche se non hanno prestazioni di isolamento da record.. chiedo se qualcuno è più esperto

      • Premessa: non sono esperto del settore, ma avendo speso due anni a studiarmi cosa fare a casa nostra, mio malgrado qualcosa ho imparato.

        Io sono onestamente dubbioso di qualsiasi sistema di cappotto, tanto che alla fine, conti alla mano, non l’abbiamo messo. Certo, abbassa i consumi invernali, ma questi innanzitutto sono sempre più ridotti dal riscaldamento climatico. In compenso, creano problemi di traspirazione dei muri (e infatti vanno previsti i sistemi vmc) perchè costruiamo di fatto una camera stagna, dove non entra il freddo ma non esce l’umidità. E via di ponti termici. Per non parlare della qualità orrenda con cui sono stati installati durante la speculazione del superbonus, con gente a cui si stanno già scollando dopo due anni…

        A me fa ridere pensare che il massimo della tecnologia che mi si propone è incollare 15-18cm di pannelli di polistirolo – cari come lo champagne oltretutto- su cui non posso più prevedere di installare niente oltretutto. E’ un retrofit, un meno peggio. Nelle case nuove io andrei direttamente su bioedilizia o materiali nuovi come il ytong. Che infatti avevamo valutato per isolare la parete nord, fonte primaria di freddo, ma abbiamo rinunciato per limiti i budget.

        I minicappotti (tipo aeopan, 2-3cm) funzionano, ovvio in proporzione agli spessori che hanno, nessuno fa miracoli, ma sono ottimi per chi ad esempio deve salvare le soglie in marmo o sasso. Nessuno li mette perchè costano tantissimo, e ne servivano parecchi cm per fare il salto di due classi energetiche richiesto dal superbonus fino a poco fa, quindi tanto valeva andare direttamente sul EPS.
        Infine ci sono quelli che promettono prestazioni assurde con pochi mm o addirittura una vernice magica, quelle sono solo truffe.

        • Ha perfettamente ragione, io credo che molti lavori fatti in fretta e furia con la follia del 110% evidenzieranno il disastro nei prossimi anni, oltre ad aver creato un immenso debito finito nelle tasche di pochi che han quadrupilicato i prezzi. A me hanno fatto un preventivo di 28mila euro per la pompa di calore con anche il serbatoio acqua, posso anche mandare il preventivo se non mi credete.

          • Ricordiamoci che il debito immenso c’era ancora prima del covid, e prima che nascessero i 5 stelle e prima che ecc. ecc.

        • Ho applicato il cappotto a casa mia ormai da una quindicina di anni e non voglio dilungarmi in tecnicismi ma posso dire che fra tutti gli investimenti fatti e li ho fatti praticamente quasi tutti ,il cappotto e stato di gran lunga il migliore, mi ha cambiato la vita in ogni stagione e migliorato di molto il borsellino .

          • Sí in effetti è un buon investimento, l’importante è evitare false economie che possono portare a problemi di muffa/condensa o peggio di infiammabilitá..

        • Ho visto i materiali che hai citato, sembrano buoni, inerti e traspiranti, e come hai scritto sono anche più cari dei pannelli EPS

          – (ytong) Multipor per rivestimenti incollati
          – Ytong per murature portanti

          il multipor parlano di 30e al mq per pannelli di 5 cm di spessore.. magari risentono delle bollette energetiche care del 2022?

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