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Dalla Stelvio alla BMW iX, Alberto si converte

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La BMW iX di Alberto, lettore reggiano che ha sostituito la sua Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio.

Dalla Stelvio alla BMW iX: il racconto della “conversione” di Alberto, un automobilista di Reggio Emilia, dal Suv a benzina dell’Alfa all’elettrica tedesca.

                                          di Marcello Nizzoli*

dalla Stelvio alla BMW iX
L’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio.

Alberto è stato un fortunato possessore di un’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, un mostro tecnologico considerato il meglio della categoria. Con motore a benzina V6 BiTurbo 510 CV, di derivazione Ferrari, e soluzioni innovative per rendere l’auto più performante e sicura con i suoi 375 kW. Come torque vectoring e albero di trasmissione in carbonio, per citarne due. Poi, con scelta per tanti appassionati discutibile, Alberto la sostituisce con la nuova BMW iX, senza sapere più di tanto delle auto elettriche.

dalla Stelvio alla BMW iX
La BMW iX di Alberto, 240 kW (326 Cv) di potenza, 409 km di autonomia

Dalla Stelvio alla BMW iX: “Un’altra storia guidare elettrico”

La iX gli viene consegnata il 26 novembre 2021. Ci sentiamo subito, per le sue prime impressioni d’uso: Alberto mi confessa che la moglie, un po’  invidiosa, la vorrebbe già usare lei, sin da subito …Qualche dato della BMW iX xDrive40: 240 kW (326 Cv) di potenza massima, 409 km di autonomia WLTP.  Capacità della batteria: lordi 76,6 kWh / netti 70 kWh. Alberto, passate 24 ore, mi scrive, entusiasta: “Comunque, dopo un giorno d’utilizzo sono francamente disorientato (in senso favorevole). Al di là dell’uso piacevole e rilassante a cui ti invoglia un’interfaccia auto che ti facilita ogni operazione, c’è il piacere di scoprire questa nuova forma di mobilità. Per me destinata a far invecchiare di colpo un intero universo tecnologico. Veramente un’altra storia.

dalla Stelvio alla BMW iX
L’adattatore trifase con cui ricarica in azienda a 11 kW.

“Almeno 300 km con una ricarica li fai sempre”

Alberto apprezza da subito l’elettrico, che stimola la dolcezza, non la violenza e la brutalità di guida dell’ICE. Ma anche la doppia anima, la capacità di soddisfare diverse aspettative di prestazioni, l’accelerazione bruciante, quando serve. E la morbidezza della trazione elettrica, nella guida normale. Però solleva un dubbio: “Non è scontato che saranno i marchi blasonati a vincere. Bella sfida”. Ci risentiamo dopo un mese di guida elettrica e l’esperienza si arricchisce della ricarica: “Sono contento della iX. Guida silenziosa e rilassante. Ambiente super e tecnologia ai massimi livelli. Devo ancora assimilare parecchio, ma non ho fretta. Consumi: raggio forzatamente limitato, però 300 km reali sono alla portata, sempre. Io ricarico a casa, lentamente senza wall box ,e in azienda, dove ho una certa potenza istallata ed in poche ore faccio una ricarica completa ad 11kW, AC trifase. A casa, in una notte, carico circa il 30%, ancora senza wall-box. Sono molto soddisfatto”.

Dalla Stelvio alla BMW iX11 mila km senza troppi rimpianti per il motore Ferrari dell’Alfa

Riprendiamo il “tema elettrico”, il 19 maggio 2022, passati 6 mesi e 11.000 km circa, totali percorsi. La conversazione ricomincia così: “Certo che guidare un motore Ferrari è un’esperienza straordinaria … ma la piacevolezza e la rilassatezza di guida garantite dall’elettrico BMW mi piacciono molto!”. Si analizzano interessanti aspetti positivi dell’uso del Suv elettrico tedesco, come la frenata rigenerativa, gli ADAS di ultimissima generazione …I consumi, con un’abitudine adeguata alla “guida elettrica” appresa in 6 mesi di esperienza, fa sì che l’autonomia in città sia spesso vicina ai 400 km reali. Con circa 20 °C di temperatura esterna. Anche in inverno (mite), 2021 – 2022, non ci sono state particolari sorprese negative di consumi eccessivi o autonomia ridotta.

Dalla Stelvio alla BMW iX: solo ricariche in AC

Ricariche? Molto interessante: Alberto non ha mai effettuato ricariche fast, pur percorrendo circa 500 km a settimana, circa 2.000 al mese. L’auto elettrica è super economica, se è possibile prevedere dei “destination charging” privati. Ovvero ricariche notturne e giornaliere, presso l’abitazione e presso il luogo di lavoro, garantendo autonomia adeguata senza fermate per ricariche intermedie. Quasi nessuno lo dice chiaramente, al momento dell’acquisto, ma se hai la possibilità di ricarica durante la sosta l’auto elettrica diventa una scelta economica e comoda. Per chiunque, anche per chi percorre distanze considerevoli. Alberto mi fa una confessione da Alfista:Ogni tanto, giusto ogni tanto, mi piacerebbe ripercorrere in salita, una bella strada, curvosa, di montagna, con la cavalleria rombante della vecchia Quadrifoglio🍀. Ci può stare un po’ di nostalgia”. Sarà solo una questione di rombo?

Dalla Stelvio alla BMW iX— Leggi anche: BMW iX, ben fatta, un po’ esagerata. Di Paolo Mariano

* Marcello Nizzoli è un marketing manager del settore automotive, specializzato nei veicoli per la mobilità sostenibile, auto elettriche, bus, mezzi commerciali. Dal 1987 studia a livello universitario economia e politica dei servizi alla mobilità.

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52 COMMENTI

  1. Rispondo qui ad Alessandro D, ma anche a Massimo Degli Esposti, come ad Enzo, solo perchè il messaggio non scompaia in mezzo al botta e risposta.

    “La rivincita dei mediocri” e “L’elettrico per come é fatto oggi perdiana. 😂😂😂😂 per come ce lo propinano oggi. 😂😂😂”

    Quello che sto per scrivere è una sintesi di tanti video e discussioni lette su forum, non è esperienza personale: non ne ho le capacità, appartengo sicuramente alla categoria dei mediocri, per la precisione a quelli che subito prima di prendere una Tesla erano già nella fase “odio guidare” e poi sono rinate e oggi cercano scuse per fare chilometri, incantati dal giocattolino Nerd…

    Il telaio di una Model 3 è notevole, lo sterzo pure e nella versione Performance i Brembo si sentono bene. Ma l’elettronica che agisce su tutto non ti permetterà MAI di arrivare all’handling di una Giulia Quadrifoglio, arrivi a >99% e ti fermi. Diciamo che appiattisce: chiunque non sia un pilota con una Model 3 diventa automaticamente più bravo perchè la macchina permette di raggiungere limiti altrimenti irraggiungibili per le tue capacità, l’elettronica di una Model 3 è come gli effetti speciali di Dune: sono fatti così bene che non te ne rendi conto, devi pensarci e concentrarti per convincerti che quell’astronave non esiste, sembra vera, ma non lo è.
    I limiti diventano asintotici, quasi irraggiungibili anche da parte di chi in pista ci vive. E così appiattisce anche la curva in alto, rendendo un modesto pilota praticamente identico ad un bravissimo pilota. Non dimentichiamoci che Tesla è “Americana”, non Italiana o Tedesca o Inglese. E’ miracoloso quello che hanno tirato fuori, se pensiamo al mercato a cui era inizialmente destinata.
    Per il 99,9% dei guidatori è una macchina facilissima da guidare e di grande soddisfazione. Per lo 0,1% non è completamente sfruttabile quando vogliono portarla al limite assoluto, per impossibilità di “tastare” i limiti che rimangono sfumati e indeterminabili. Per fare un parallelo a chi si intenda di HiFi (quello vero, analogico), Tesla è un ottimo Mosfet in classe “A”, ma non avrà mai il sound di un amplificatore GRAAF termoionico del grandissimo Giovanni Mariani del quale in famiglia abbiamo uno dei suoi prototipi (“circa” un GM 100) prima che venissero industrializzati.
    Credo che sia un compromesso accettabile, nella media “pesata” sacrifica leggermente il top dei guidatori (in pista) portando GRANDI benefici a tutti gli altri nella guida ordinaria ma anche straordinaria (aderenza pessima, manovre di emergenza etc.) che gestisce alla grande molto meglio di quello che potrebbe fare anche un guidatore espero, peggio di uno espertissimo, ovviamente.

    E quindi torniamo ad uno dei punti chiave della diatriba ICE-BEV, le eccezionali eccezioni: alla fine, quanti sono quelli che fanno Torino – Reggio Calabria senza soste o che passano la domenica a far fuori 1000€ di pneumatici in pista?

    Alcuni “puristi” criticano l’elettrico perchè nel 2% dei casi è insoddisfacente per lo 0,1% di guidatori che nell’1% dei suoi festivi gira in pista? (percentuali arbitrarie. La % risultante, per la cronaca, è 4 su 1 milione). Da quello che si legge “in giro”, l’unico problema è resistere alla tentazione nel caso la si noleggi e la si provi al Mugello…

    Concludo, l’ho già scritto in altro commento, che i progettisti Tesla sono stati bravissimi nella loro inesperienza (di brand, non singola, non li conosco) ad ottenere un ottimo compromesso; è verissimo che le potenzialità per “tirare” fuori qualcosa di eccezionale ci siano tutte e, citazione, “Se l’elettrica l’avesse inventata Cosworth”….
    Quindi: non vale per tutte le elettriche, ma ce n’è una che è già “quasi” come vorreste ed è anche l’unica, al momento, che si aggiorna una volta al mese e che può disporre di controllo manuale fino ad annullare (quasi) l’intervento software, lasciandovi con circa 500 kW da gestire NON mediocremente e ha le potenzialità per diventare, spegnendo il software, quello che vorreste.

    Ok, seppellitemi!

    • No no, sono perfettamente d’accordo. altro che seppellirla. E’ assolutamente la descrizione più aderente a quello che penso anch’io. Non avrei potuto trovare parole migliori. Bravissimo, complimenti, sottoscrivo fino alle virgole. Salva con nome e archivia sull’hard disk.

      Quello che mi lascia perplesso non è tanto avere la coscienza di quanto dice. E del resto che lo dica lei e lo faccia così bene non mi stupisce affatto visto che mi ha sempre dato l’idea di essere una persona molto attenta, intelligente e curiosa.

      Quello che mi indispettisce è l’atteggiamento che vedo in molti, i quali dicono che siccome ADESSO è così e siccome COMUNQUE funziona apparentemente a meraviglia, ALLORA non può che essere giusto che sia così. Per la serie “viviamo nel migliore dei mondi elettrici possibili”. Ennò c@770. 🙂 🙂 🙂 🙂 Il motorsport è una forma d’arte e l’arte non ha limiti! ahahah!

      -E così appiattisce anche la curva in alto, rendendo un modesto pilota praticamente identico ad un bravissimo pilota-

      Perfetto, assoluto, da applausi. Questa è la “rivincita dei mediocri”.
      Attenzione, la prego di credermi: mediocre non è colui che per precisa scelta o desiderio dice “a me guidare non interessa più di tanto, io sono felicissimo di fare da A a B senza sbattimenti”.
      Mediocre è colui che dice “guarda come sono bravo, con la Tesla vado fortissimo”. Ennò caro. Non vai fortissimo tu, va fortissimo la Tesla. Eccetera.
      Quindi niente da dire sull’utilizzo normale mi raccomando. E nemmeno io, se mi mette in pista, sarei lo Schumacher dei poveri.
      E’ che da appassionato, lo confesso, la cosa mi rode. A morte.
      Intuire (giuste o sbagliate) tutte le potenzialità, sapere che ci sono e sentirmi dire “no, ma che dici, va bene così, non può che essere così, sei un matusa!” da appassionato spero competente e per certi versi “semi-professionista” mi provoca un travaso di bile. 🙂
      Perchè secondo il mio fallibile punto di vista, è come avere a tiro un cuoco formidabile e ritenersi soddisfatti di fargli fare la pasta al pomodoro. Senza nemmeno una fogliolina di basilico.

      Grazie per la perfetta descrizione.

      • Alessandro D.
        Grazie per le belle parole e sono contento di essere riuscito a fare arrivare il mio pensiero e credo che possiamo ritenerci sostanzialmente concordi anche se partiamo da due approcci distanti (io, mediocre, lo sono davvero, mai girato in pista e purtroppo non ho nemmeno mai fatto un corso di guida veloce/sportiva/emergenza, ne ho il rimpianto).

        Frequento sostanzialmente Vaielettrico come rivista online e un blog di owner Tesla (quello non commerciale…) e riconosco a tutti e due il pregio di sforzarsi di essere imparziali e di riuscirci largamente. Questo non può che attirare una certa percentuale di lettori/commentatori che cercano di fare altrettanto (anche se il fanboismo trolleggiante è fisiologico e sarebbe evitabile solo con strumenti di moderazione avanzata: sospensione degli utenti, ban, ritardo nella pubblicazione etc.)

        E’ bello scambiarsi opinioni (rispettose) con chi ha idee diverse ma condivide una passione.

        Ringrazio Vaielettrico per ospitarmi e Alessandro D. come rappresentante del commentatore (ce ne sono tanti altri e loro sanno a chi io mi riferisca…) che arricchisce questo sito.

        • -io, mediocre, lo sono davvero-

          Ma no! ma no e ancora ma no! 🙂

          Lei si rapporta all’argomento come una persona “normale”, nel senso etimologico del termine.

          “mediocri” sono quelli che pensano di poter essere dei “campioni” solo perchè hanno sotto al sedere un’auto che fa tutto lei in maniera quasi perfetta (se parliamo di Tesla) o peggio ancora che si sentono dei “grandi” perchè con l’elettrico sul dritto schiacci il pedale della scossa e decolli.
          Si badi bene: atteggiamento che non imputo specificamente ai frequentatori di Vaielettrico. Si trova ovunque.
          (Che poi parlando di Tesla per dirla tutta ho anche le mie teorie sui controlli di trazione, quelli che amano disattivarli del tutto per sentirsi “uomini veri” li capisco solo fino ad un certo punto, ma è un argomento che potrebbe annoiare per vastità e approfondimento. quindi tralasciamo)

          Lei è tutto quello che vuole, tranne che mediocre. 😉

    • Condivido a pieno il tuo pensiero, e ti posso dire che in molti di noi il motore è inciso nel DNA, ai miei tempi i motorini si elaboravano in garage, le auto pure ancora a carburatori a trazione posteriore senza nessun controllo elettronico eri tu e l’auto un unica cosa conoscevi ogni difetto e ogni pregio sapevi in qualsiasi momento che ad ogni tua azione lei rispondeva in un certo modo e quella di qualcun altro in un altro modo, poi è apparsa l’elettronica per aiutare ma il più delle volte mi son trovato che faceva l’opposto di quello che volevo fare io e ho rischiato più volte di fare la frittata, poi ti devi adattare e nel frattempo gli anni passano e le pazzie di gioventù calano per via di moglie e figli, e ti rendi conto che di gente capace a guidare ce ne veramente poca e capisci perché l’elettronica ora ne fa da padrona e lo trovo corretto visto che si viaggia su strade pubbliche e i tuoi prossimi comportamenti al 90% mettono a rischio la vita degli altri, per chi fa il folle è un suo problema.
      Quindi sono più che favorevole per l’uso quotidiano nei percorsi pubblici, in pista ognuno è libero di fare quello che vuole.

  2. E’ come passare dalla Ducati SuperSport 950 allo Yamaha T-Max 560, son mezzi diversi … però è palese che lo Stelvio era il mezzo sbagliato per Alberto. Chiaro che un mezzo sportivo va domato e una certa “scomodità” fa parte del piacere di guida, l’ “irregolarità” dell’erogazione, col sound e la spinta solo a certi regimi che devi essere bravo a raggiungere fanno parte del gioco … in pratica la guida deve essere “sfidante”, deve avere delle “penalità” e delle “difficoltà” perché deve coinvolgerti … un videogioco troppo facile o con la modalità “autopilot” non sarebbe mai divertente, sareste lì fissi a guardare lo schermo, se volete divertirvi davvero dovete prendere in mano il joystick e disattivare gli aiuti alla guida …

    In realtà col passaggio dallo Stelvio alla BMW ci sono tante cose che si perdono: non solo l’erogazione del motore V6 biturbo di derivazione Ferrari, non solo il sound, non solo l’handling del telaio Giorgio, non solo il peso ma anche – credo – la possibilità di disattivare il controllo di trazione per avere il pieno controllo del veicolo. Con lo Stelvio è un attimo, basta spostare il manettino del DNA in posizione track (solo la Quadrifoglio dispone di questa modalità che disattiva il controllo di trazione sebbene è possibile averlo aftermarket anche sul resto della gamma recandosi presso qualche officina non autorizzata …) e a quel punto addio “pannolini elettronici”, bye bye controllo di trazione, con la BMW iX non so se è possibile farlo (ho visto una procedura per farlo sulla i3 e ti passa la voglia) e soprattutto non so se ha senso farlo visto il peso enorme.

    • -Chiaro che un mezzo sportivo va domato e una certa “scomodità” fa parte del piacere di guida, l’ “irregolarità” dell’erogazione, col sound e la spinta solo a certi regimi che devi essere bravo a raggiungere fanno parte del gioco … in pratica la guida deve essere “sfidante”, deve avere delle “penalità” e delle “difficoltà” perché deve coinvolgerti …-

      Mi hai letto nel pensiero. Ecco, spero di non aprire un vaso di pandora… Ma spesso mi trovo a pensare che se parliamo di guida sportiva… guida sportiva fatta bene, non pestare il gas sul dritto… Ecco avendo provato quà e là… insomma mi sono trovato una definizione un po’ acida, lo ammetto e me ne scuso, ma che secondo me approverai in pieno.
      Se parliamo di “bella guida” l’elettrico per come è fatto oggi è “la rivincita dei mediocri”.
      Ecco , l’ho detto e me ne pento subito.
      Ed è un peccato, perchè continuo a sostenere che la prospettiva e la potenzialità sono fantastiche.

      -la possibilità di disattivare il controllo di trazione per avere il pieno controllo del veicolo.-

      Posto che la totale totale totale disattivazione su veicoli da 300 e più cavalli un pochino mi spaventa e mi vede pure un po’ contrario, nulla vieterebbe ai maghi del software di trovare dei compromessi divertenti. Quindi è solo una questione di volontà, vedremo in futuro.

        • Massimo, se parliamo di guida sportiva. Stiamo parlando di guida sportiva? Ecco. Se parliamo di vita normale l’elettico è una figata, da chiedersi come abbiamo potuto far senza fino ad oggi. Io un ferrari in mezzo al traffico dopo 5 km gli do fuoco. Una moto coi semimanubri mi rifiuto categoricamente di usarla per strada, ti giuro che è vero. Eccetera. E io so che tu sai che io so che lo sai. 😂

          • Lo so. Ma non è che chi guida per sportarsi sia un mediocre: potrebbe avere cose più importanti a cui pensare.

          • -non è che chi guida per sportarsi sia un mediocre-

            E ci mancherebbe, mai detto e mai pensato. E lo sai benissimo anche tu. In questo articolo si parla di un signore che per “spostarsi” aveva un V6 2.9 biturbo da 510 cavalli. Un minimo di contestualizzazione la davo per scontata. 😉

          • Ma scusate, Alessandro e Enzo, la “guida sportiva” dove pensate di espletarla? Non certo in strada, che sia urbana interurbana o autostradale, nel rispetto del codice. Rimane la pista. Ha senso investire tanti soldi per avere un mezzo da guardare più che da usare? Forse, se ne avete da buttare di soldi.

          • -Ha senso investire tanti soldi per avere un mezzo da guardare più che da usare?-

            Mia madre, della quale credo possa facilmente indovinare il fondo di preoccupazione che accompagnava certe mie passioni, alla fine se ne fece tutto sommato una ragione dicendomi: “Sempre meglio dell’eroina… ”

            Ecco, diciamo che ognuno ha la sua droga. 😂😂😂

        • Ma poi leggi TUTTO quello che ho scritto santamadonna… 😂😂😂

          L’elettrico per come é fatto oggi perdiana. 😂😂😂😂 per come ce lo propinano oggi. 😂😂😂

      • My 2 cents
        Ho guidato per due giorni una Kona elettrica: il controllo trazione rispetto a Tesla è inesistente, alla prima accelerata decisa (non conoscendola) ho subito fatto slittare le ruote, con la Model 3 non ci riesci nemmeno su neve, se non lo disattivi (non comodo, devi fare 2 tap, uno scroll e un altro tap).
        La versione Performance o la Long Range con Acceleration Boost ti danno a disposizione il menu con Track Mode: lì puoi intervenire sulla trazione, separatamente anteriore – posteriore, e allora sì che ti diverti….
        A Modena in marzo c’è stato un raduno Tesla, hanno corso in pista, il cruscotto della versione Performance preparata per la ECC mentre girava dichiarava 1350 Wh/km di assorbimento (autonomia residua dichiarata: 14 km!) e il grafico radiale dei G laterali e in frenata erano superiori a 1,5.
        Prova con google a cercare queste parole (virgolette comprese): “ruggine carito model 3” e a leggere le impressioni di guida di una Model 3 Performance strettamente di serie, ne vale la pena. La LR con acceleration boost sarebbe sostanzialmente identica, il settaggio delle sospensioni è identico tra le due versioni, è solo questione di software.

        • -A Modena in marzo c’è stato un raduno Tesla… eccetera-

          Giudo, stiamo parlando di cose diverse. Se vogliamo “parallele”, ma diverse.
          Guardi, mi raccomando, lo sa benissmo che è senza polemica., ma per più di 10 anni, non come “prima guida” lo dico senza problemi, ho fatto anche il tester-collaudatore per diverse riviste. Cioè, lei non può pretendere che io mi dimentichi quello che ho imparato in anni di lavoro e lo metta in archivio solo perchè adesso qualcuno si è inventato un certo tipo di discorso. Lo vedo come sono fatte un’auto o una moto elettrica OGGI, so come sono state fatte le automobili e le moto sportive o da corsa fino a qui, faccio un banale 2+2 e arrivo alla conclusione che DA UN CERTO PUNTO DI VISTA le auto elettriche “prestazionali” che ci sono oggi sono ancora dei giocattoli pensati per stupire e creare meraviglia con la loro paurosa accelerazione.

          Ma se mi vuole credere, il potenziale dell’elettrico in ambito sportivo è spaventosamente più alto. A Modena le è sembrato che le Tesla stessero andando forte? Se mi vuol credere, pronto a sbagliarmi, ma secondo me per quello che ho visto in molti filmati onboard stavano andando a spasso. In ambito sportivo non si è ancora cominciato ma nemmeno per sbaglio a tentar soluzioni e fare prove ed esperimenti. Giustamente la parola d’ordine oggi è “efficienza” e come corollario “autonomia”. La macchina è al servizio del software e non l’esatto contrario. Due cose sacrosante finchè si tratta di viaggiare o spostarsi, ma che per nulla c’entrano fino in fondo con le “prestazioni pure”.
          Mi creda, il bello deve ancora venire. E proprio per questo motivo non può sperare di convincermi che quello che c’è oggi è il top solo perchè “sembra” che vada forte. 😉

          • Non ho nessuna intenzione di convincere!
            Ora non ho tempo per una risposta più ampia ma la sintesi è che vanno distinti gli ambiti e fuori dalle piste, almeno per Tesla, difficile fare di più, su di una pista è diverso, ma non stiamo più parlando di autovetture per uso giornaliero…

          • Giudo, è lei che ha tirato in ballo il raduno di Modena in pista. Mica io. 😂 se parliamo di andare per strada stiamo tutti perfettamente d’accordo che qualsiasi vettura che abbia più (esageriamo) di 100 cavalli sia fondamentalmente priva di un suo vero senso. Se invece il discorso parte da un tizio che aveva la Stelvio Quadrifoglio e finisce parlando delle Tesla che girano in pista a Modena è ovvio che il parlare prenderà una certa direzione. E questo per rispondere anche al carissimo Luigi, al quale confermo che si, in pista con la moto ci sono andato veramente un mucchio di volte.

        • Parlando di guida autonoma l’unica cosa che sollecita in me un certo interesse, nell’ottica di dover avere un domani un veicolo elettrico, sarebbe quella di potergli dire “fuffy! Vai a ricaricarti.” ☝️😂

      • Sottoscrivo al 100% anche io. E condivido il tuo pensiero che le potenzialità sono enormi e ancora sfruttate pochissimo. Ne vedremo delle belle, quando si saranno dati una svegliata …

  3. A parte le considerazioni sull’abitacolo e sull’interazione uomo/macchina (che non c’entrano nulla con la propulsione) abbiamo una persona che può caricare in azienda dove va tutti i giorni. Quindi è soddisfatto. Bella scoperta: i suoi spostamenti sono prevedibili e ha a disposizione tutti i giorni 11 Kw per ricaricare. Poi viene da un SUV, che non è certo il paradigma per chi ama guidare (il motore con il piacere di guida c’entra pochissimo, ma qui sembra che pochissimi lo sappiano).

  4. Complimenti per la scelta e per il coraggio che è servito per farla. Soprattutto perché è già da pochi fortunati avere un motore Ferrari sotto il cofano, ma averlo in Emilia è un’altra cosa. Comunque non sei il primo che dice di essere passato all’elettrico e aver migliorato il piacere di guida. Anche un signore che passò dalla BMW serie 5 alla Tesla Model 3 mi disse lo stesso

  5. Buon per lui, ha fatto bene. Tantopiù che in azienda ha la trifase… chi l’ammazza? Ha fatto bingo.
    La Stelvio 🍀? Gran macchina non si discute. Non è il mio genere, preferisco la Giulia che leggera non è, ma pesa 200 kg di meno rispetto ai 1800 e passa del SUV. Certo, un peso piuma rispetto ai 2400 e rotti della BMW. che però saranno ben distribuiti in basso grazie al posizionamento della batteria. Tutto questo per dire cosa? Che di base stiamo parlando di due veicoli che vanno fortissimo, per l’amor del cielo. Ma danno il meglio di sè nel mettere a terra la forza bruta, l’handling “vero” è un’altra cosa. Intendiamoci: avercene. E vi prego di credere che l’invidia è uno dei pochi difetti che non mi appartiene. Ma capisco perfettamente che il “passaggio” per il nostro amico sia stato positivo. E che l’elettrico non gli faccia rimpiangere l’Alfa. Me ne rallegro sinceramente. Io avevo una Toyota GT86, mannaggia a me che l’ho venduta. 🤦‍♂️ quella, elettrica e fatta come dico io, quella sto aspettando. Trazione posteriore con motore posteriore centrale trasversale, 300 cavalli tutti e subito per massimo 1500 kg, cambio in blocco al motore, sequenziale a leva robotizzato due marce + leggero overdrive per l’autostrada, quickshifter in salita e in scalata e palette al volante per comandare la rigenerazione. E il rumore chissene, basta un feedback auditivo fatto bene giusto per individuare il règime senza guardare la strumentazione. Temo che dovrò aspettare. 🙄 Ma lui se è contento del cambio allora ha fatto bene. 👍

    • Sarebbe una bella cosa. Anche il mio amico aveva una GT86. Io invece aspetto un segmento B sportivo, ho provato la El born ma non mi ha convinto appieno. Anche io aspetto fiducioso

      • -ho provato la El born ma non mi ha convinto appieno-

        Ci credo, la Born arriva a 160 svelta… ma poi è finita la festa. E 200 cavalli su 2 tonnellate sono 100 cavalli a tonnellata. Con rispetto parlando, ma è roba da simpatica vettura da turismo.

        • Aspettando come abbiamo detto tempi migliori adesso sto ancora con una Fiesta st, non è impegnativa come una gr86 ma è divertente da guidare. Speriamo bene nel prossimo futuro🤞

    • “E il rumore chissene” … aaarggghhh! Hai visto la nuova GR86? Il “rumore” esce dalle casse dello stereo, che vergogna … è come guardare YouPorn senza audio, non è la stessa cosa 😀 😀 😀

      • Guarda, sindceramente… Io in pista ci ho girato parecchio. Si, per l’amor del cielo… gasante. da accapponare la pelle. E poi soprattutto il rumore, sentito dal di fuori, serve a distinguere un tipo di motore da un altro. Ma il risultato è che spesso si finisce col girare con i tappi nelle orecchie perchè su certi mezzi con gli scarichi particolarmente liberi fare una giornata intera tra i cordoli ti tira scemo. Del rumore secondo me se ne può fare a meno in larga parte. Serve solo un “suono” che ti faccia capire quanto stai andando, quello sì, non solo è utile ma è necessario. Forse un filo difficile da comprendere se no si ha pratica di guida sportiva. Fatto quello, l’80% della necessità di “rumore” è soddisfatta secondo me.

        • Alessandro in pista sarà anche così, ma per strada è un’altra cosa. Se fai un sorpasso, se fai un’accelerata, quel sound non ti serve per capire a quanto stai andando ma per coinvolgerti, è come un piccolo premio, serve a darti una scarica di adrenalina. Chiaro che in una gara in pista che può durare anche ore (e anche 24 ore) quel sound ti spacca i timpani e sarebbe meglio avere solo un feedback acustico che non ti sfondi le meningi. Anche perché la strada non è la pista e quindi non ti consente di “camminare” per ore: generalmente con un’auto (a differenza di una moto) sono pochi minuti e molto più spesso pochi secondi, anche perché dopo 5 curve di montagna fatte allegramente ti ritrovi l’utilitaria davanti e il divertimento è finito lì (la moto invece continua ad andare).

          • Con un’elettrica appena appena decente l’utilitaria te la mangi in 30 metri…

          • -dopo 5 curve di montagna fatte allegramente ti ritrovi l’utilitaria davanti e il divertimento è finito lì-

            Il camper enzo… in genere è il camper. 😂

    • Se l’hai venduta quest’anno hai fatto un bel affare…
      Se l’hai venduta 4 o 5 anni fa probabilmente ti senti un po’ come me che non l’ho comprata quando si trovava a 18k (e non a 26k come oggi 🙁
      Però dai, almeno sei uno dei pochi che può davvero parlare di piacere di guida, e se ci provi magari riesci a prenotare una delle 250 GR86 che arriveranno nel 2023

      • -se ci provi magari riesci a prenotare una delle 250 GR86 che arriveranno nel 2023-

        L’ho venduta decentemente, e l’ho venduta perchè mi è nato il secondo figlio. Quindi grazie per l’auspicio, ma senza la condizione di cui sopra varrebbe anche per un’ipotetica GR86 nuova. A trovarla, visto che sono già andate esaurite. Ormai viveva nel mio capannone a prendere polvere. Pure la compagna era contrariata nel venderla. Ma sinceramente oramai ci pagavo su l’IMU in quanto bene immobile. Un mio amico me la “puntava” da anni per il figlio, mi ha dato quello che gli ho chiesto senza fiatare… E va bene così. Per non sentirmi troppo triste di domenica, ho preso una Focus ST. Che avrà la trazione anteriore, e se vogliamo in realtà va pure il doppio rispetto alla GT86. Ma soprattutto ha 4 porte.

  6. Hehe il rombo per qualcuno una nostalgia, per altri il finalmente un po’ di pace.
    A parte gli scherzi anche una citycar in montagna fa faville.
    Per i pro-ICE hai commesso l’errore più grande della tua vita, io ti dico ottima scelta il passaggio al elettrica.

  7. Ma quanto ci vuole associare un rombo proveniente dalle casse con la tipologia di erogazione di potenza / velocità?
    Per chi non può farne a meno…
    Perchè se c’è un fatto indiscutibile è non esiste alcuna “strada curvosa” dove un’auto, elettrica di pari livello, dia meno soddisfazione di una termica da un punto di vista delle prestazioni.

    • -Ma quanto ci vuole associare un rombo proveniente dalle casse con la tipologia di erogazione di potenza / velocità?-

      Niente. é la cosa più facile del mondo.

      • E’ la cosa più difficile del mondo. Anzi: è pressochè impossibile.

        Ci sono 2 ragioni:
        – nelle auto ICE il rombo è sempre associato al cambio, quindi a 80 km/h puoi essere di seconda a fondo scala o in sesta a trotterellare pigramente: quale delle 2 dovrebbe simulare un computer? Come fa a sapere quale marcia avresti messo tu su un’auto con cambio manuale? Potremmo accontentarci allora di una simulazione di un’auto con cambio automatico, magari un doppia frizione automatico per aumentare il realismo: ma a quel punto il problema è che al sound dovrebbe corrispondere anche un’erogazione che riprenda quella del veicolo ICE. Quindi l’auto dovrebbe erogare la coppia non più in modo piatto ma con le curve, i picchi, le “pause” di un’auto ICE con cambio automatico, diversamente sarebbe come vedere un film con un pessimo doppiaggio

        – il secondo punto è collegato al primo, dove si ipotizza una curva di erogazione di coppia e potenza che simuli quella di un motore ICE con cambio automatico (e relativo sound). Sia con questa premessa, sia senza questa premessa, il punto è che la mente sa, ahimè, che è tutta una simulazione: è un po’ come una partner che simula orgasmi per farci piacere perché glielo stiamo chiedendo noi. E’ una simulazione, lo sai bene, e quindi ti chiedi se ha più senso riempirti le orecchie di un suono artefatto o ascoltare l’ultimo tormentone di Jovanotti. Alla fine finisci per sentirti come un nostalgico dell’auto ICE che si è registrato su una “cassetta” anni ’80 il rombo di una supercar e se la ascolta nella sua auto afona. Scatta, nella psicologia del guidatore, la fatidica domanda: ma se volevo il sound e tanto mi piace, non avrò scelto l’auto sbagliata?!? Non sarebbe stato meglio prendere un’auto con un sound vero?!? Ti immagini Alberto che tristezza se nella sua BMW iX sentisse uscire dalle casse il sound simulato della sua Stelvio Quadrifoglio? Quindi finisci per giocare un po’ con quel sound, poi ti stacchi e non lo usi più.

        L’ultima speranza per i puristi della guida vera e del vero sound sono le auto ad idrogeno a combustione interna (non le fuel cell), con l’idrogeno iniettato nel motore. Ma anche lì pessime notizie. Da questa estate è cambiata la normativa e i limiti sul sound sono così stringenti che le nuove auto ICE sono quasi più silenziose di un’elettrica: resta il mercato dell’usato, ultima speranza …

        • No Enzo è la cosa più facile e per simulare le marce basta controllare in carico motore o erogazione energia, in secondo sarà su di giri in quarta aumenta l’assorbimento quello che di norma fa un motore con cambio.
          Ma secondo me è una assurdità, io ho sempre cercato auto il più silenziose possibile ora è una manna con l’eclettica si comincia a ragionare.

          • E anche in questo caso l’elettrico sarebbe una figata, perché con un semplice interruttore si potrebbe passare da on a off a seconda dei gusti e del momento. 😊

          • Ovvio che a ognuno i suoi gusti. Ne ho provate molte di auto elettriche ( per lo più affittate per qualche settimana ) e guidate la maggior parte in città, e sinceramente ho notato più di una volta che la gente non fa caso che arrivi, questo perché :
            in primis la gente è rincoglionita ( attraversano e guardano il cellulare )
            In secundis la macchina non fa rumore
            Sinceramente, se devo scegliere tra ammazzare qualcuno ed averlo sulla coscienza, e l’ optare per un “rumore” che si senta (e non deve sembrare un cicalino di un muletto che dopo 8 ore di lavoro ne hai anche le scatole piene di sentirlo, o un suono psichedelico a cavolo ) preferisco qualcosa a cui abbiamo sempre avuto a che fare.
            PS a gusto personale e solo personale, tutte le auto che ho provato elettriche ho sempre alzato a cannone lo stereo, purtroppo quel silenzio da inquietudine non riuscivo a starci, perdonatemi.

    • Per me non ha senso. Non è impossibile (certo è complicato) simularlo, ma perchè farlo?
      Se accetti di essere alla guida di qualcosa che ha una risposta completamente diversa da qualunque motore termico, perchè ingannare le orecchie e creare una distonia con le accelerazioni-sollecitazioni corporee e quello che ti restituiscono gli occhi?
      Si tratta di imparare ad apprezzare (o detestare) un modo differente di esprimere la velocità e il carattere.
      A me il sibilo che sale di frequenza, piace. Monòtono e monotòno, ma ne avverti “la Forza”.

      • -A me il sibilo che sale di frequenza, piace.-

        infatti secondo me è su quello che bisogna lavorare.
        Proprio perchè , se parliamo di guida sportiva, un feedbak auditivo è necessario, ma senza dubbio non deve “creare una distonia con le accelerazioni-sollecitazioni corporee e quello che ti restituiscono gli occhi”. Che a mio avviso sarebbe pure pericolosetto.

      • Guido,
        Grazie per l’interesse dimostrato per l’Articolo,
        Non mi sarei mai aspettato di generare tanti stimoli e commenti, con questa descrizione della transizione di Alberto dal V6 Ferrari all’elettrico della BMW.
        Sono da sempre stato particolaremente sensibile ai rumori provenienti dalle auto ed in particolare sono da sempre in grado di capire se un motore endotermico funziona bene o male.
        Epico fu il caso quando fui invitato da una scuderia che aveva appena acquistato da Paul Newman, una storica Ferrari 500 TRC, magnifica barchetta del 1957, iscritta alla Millemiglia. Quando accesero la Ferrari, in mia presenza, pensai subito: “che brutto rumore questa distribuzione” … dopo poche ore m’informarono, per telefono, del ritiro dalla Competizione per rottura … di un albero della … distribuzione!
        Nonostante le premesse, per me ogni veicolo deve avere e far sentire il suo rumore.
        Ho recentemente provato una velocissima Porsche Taycan con il rumore “falso” del 6 cilindri Porsche … non ci siamo. No, grazie!
        W il rumore del motore qualunque esso sia!
        Le sensazioni di sportività si sentono col fondo schiena, come diceva Niki Lauda!
        Grazie ancora!
        A presto,

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