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Dalla Peugeot e-208 alla MG 4: Gianni racconta perché è passato dalla francese alla cinese e come si è trovato con entrambe. Con un appunto sul costo delle ricariche…
(immagini d’archivio).
Dalla Peugeot alla MG4: “Ho fotovoltaico e accumulo, le condizioni ideali…”
“L‘unico mio intento è di portare a conoscenza su questo sito la mia personalissima esperienza dopo un anno di auto elettriche. Premetto che, operata ristrutturazione completa immobile, godendo del 110%. ho installato un impianto fotovoltaico da 6kW con batterie accumulo di 10kW e colonnina di ricarica wallbox privata da 7kW. Pertanto con le migliori condizioni possibili per il preventivato acquisto di auto elettrica. Cosa che prima non avevo mai fatto con la termica, ma fondamentale per un’EV, prima dell’acquisto ho esaminato bene le percorrenze medie, che effettuo. Nel mio caso, la prevalenza è di 30 km/gg per A/R lavoro, e brevi tratte il fine settimana, visite parenti in un raggio di 10/15 km A/R ed eventuali spostamenti per shopping. Per una distanza massima di 80 km A/R, ma saltuariamente. Quindi una media di 200/300 km settimana“.
La Peugeot e208: “Presa a buon prezzo, ma l’autonomia…”.
“La e-208 presa a un orrido prezzo, ma l’autonomia…”
“Nella primavera del 2022 acquisto una Peugeot e-208a prezzo molto favorevole, in quanto immatricolata dal concessionario l’anno prima godendo dei bonus vigenti al tempo. 50 KWh di batteria nominali, range dichiato WLTP 350 Km, con la quale , inopinatamente, mi sono premesso di affrontare un viaggio dal Friuli alla Calabria. Sinteticamente, 48H circa A/R, 22 ricariche A/R anche senza aria condizionata oltre 20 kw X 100km pertanto con tutte ricariche al 100% circa 200 km di autonomia a ricarica (una follia….). Ma, il problema maggiore l’ho rilevato in inverno, laddove l’impianto di riscaldamento “ciucciava” elettricità al pari di un alcolizzato. Con autonomia ridotta a circa 200 km con batteria carica al 100%. Ho sentito assistenza Peugeot in merito, ma non ho trovato soluzioni. Ovvero: così consuma, ciao….“.
Dalla Peugeot alla MG4: “Molto soddisfatto della cinese”
“Nella primavera di quest’anno, a fronte della disponibilità del concessionario al ritiro della mia Peugeot, devo dire ben valutata, decido di acquistare una MG4 Luxury . Con 64 kWh nominali, 430 km autonomia WLTP dichiarati, ma con la pompa di calore per riscaldamento, molte volte non necessaria, laddove presente riscaldamento sedili e volante. Al momento nei miei percorsi “normali” descritti sopra mi consuma mediamente 14 kWhX 100km. In un viaggio a Lubiana circa 300km A/R in autostrada, cruise control a 110/120km/h, senza condizionatore all’andata, restavo sotto i 19kWh per 100Km. Con condizionatore al ritorno poco oltre i 20kWh X100km: per le mie personali esigenze sono molto soddisfatto. In sintesi, la mia personale esperienza è che l’acquisto di un’elettrica oggi, presuppone serie valutazioni preventive. Io ritengo di essere nelle migliori condizioni per un uso “normale” del mezzo al pari di una termica. Anzi meglio: ho quasi azzerato i costi di carburante e quel poco che spendo quando vado alla colonnina, almeno per 5 anni l’ho ammortizzato non pagando il bollo….
“Ma con le ricariche pubbliche a quasi un euro non ci siamo proprio”
“Ultima considerazione sulle colonnine di ricarica. Fortunatamente ne ho poco bisogno e non ho sottoscritto alcun abbonamento con i gestori. Comprendo la necessità di rientrare con gli investimenti. Ma se per una ricarica in DC devo spendere quasi 1 euro a kWh (lo tengono sotto l’euro solo per fattori psicologici), non è incentivante per la platea chi vorrebbe e potrebbe acquistare un’elettrica. In tal senso la moltiplicazione dei modelli sul mercato, con prezzi che mano a mano diventano sempre più “proponibili”, potrebbe aiutare la transizione. Al contrario si assiste ad aumenti dei costi di ricarica che, per scelte aziendali e non solo (l’attuale classe di governo non sembra molto favorevole alla transizione), vanno in direzione opposta. Al momento me ne sfugge la logica“. Gianni
Essendo uno dei pochi ad avere beneficiato del 110% con FV, WB e batteria, l’ultima cosa da fare sarebbe lamentarsi dei costi dell’energia alle colonnine……
„L’Astuto 23 Luglio 2023 at 13:06
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.“
Non hai idea di quello che hai scritto, è evidente, per chi conosce il settore, che non sai cosa stai dicendo. Evita di pontificare su cose che non conosci.
In risposta a Marco Sacchi ed al commento del 23 Luglio 2023 at 10:35 che riporto:
“Il fotovoltaico è competitivo con il nucleare forse nei mesi estivi ma solo per poche ore al giorno, poi quando è buio o inverno che facciamo? Viviamo come nel 1800 con le candele? Ma per favore”
Possiamo tranquillamente accumulare energia d’estate se ci mettiamo in mente di usare il surplus, basta solo fare impianti più grandi e per esempio accumulare con batterie al carbonio o producendo idrogeno che può essere usato d’inverno in centrali termiche o a fuellcell (in quest’ultimo caso si podrebbe avere un ciclo chiuso tra serbatoio d’idrogeno, d’ossigeno e d’acqua, ma questa è una mia idea che solo gli ingegneri energetici potrebbero valutare), o per pompare acqua in grandi invasi anche interrati da usare in centrali idroelettriche (forse anche a ciclo parzialmente chiuso tra due bacini, uno a monte ed uno a valle).
Il sole di energia ce ne regala in abbondanza anche d’inverno. Sta a noi saperla raccogliere/accumulare.
Dimenticavo, come già scritto dalla redazione le batterie al carbonio sono prodotte da un’azienda italiana, hanno un’efficienza del 70% e soprattutto il carbonio è un gas inerte, quindi relativamente sicuro.
Unico rischio che ci vedo è se si ha una perdita allora nelle immediate vicinanze potrebbe mancare la percentuale d’ossigeno per respirare (un po’ come vicino ai vulcano attivi)
– 42 $.Mwh EOLICO A TERRA – trend costo V
– 44 $.Mwh FOTOVOLTAICO – trend costo V
– 74 $.Mwh EOLICO IN MARE – trend costo V
– 74 $.Mwh CARBONE – costo stabile
– 92 $.Mwh METANO – costo stabile – salito negli anni recenti
– 123 $.Mwh CARBONE con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
– 128 $.Mwh METANO con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
– 155 $.Mwh STORAGE con BATTERIE – trend costo V
– 225 $.Mwh NUCLEARE – trend costo A SALIRE
– 239 $.Mwh IDROGENO – nuovo
si sta spargendo l’informazione poco nota che il nucleare costa una barbarità rispetto qualunque altra fonte di energia, persino bruciare fossili con cattura della Co2 emessa
(la cattura della Co2 non è per ora applicata perchè più costosa di altre soluzioni)
allora i consorzi provano a pubblicizzare i reattori modulari di piccola taglia ” SMR ” (es. 150-300.MW invece di 1300-1600.MW), con un “costo unitario” per reattore più piccolo, ma quiello che conta ovviamnete è il costo x kwh generato, e per ragioni di Fisica (rapporto volume/superficie) hanno:
– costi al kwh ancora superiori a quelli già esorbitanti stimati dagli analisti
– moltiplicazione (“aumento” non darebbe l’idea) della quantità di scorie (sia quelle più critiche che quelle meno critiche) prodotte, da x2,5 a x30 a seconda di taglia e tipologia, come segnalato con allarme da più gruppi di scienziati di diverse nazionalità
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CRISI ENERGETICA 2022 ” FRANCIA + RUSSIA ”
Come già scritto, la Francia ha reattori e filiere del loro carburante i cui costi iniziali sono stati in maggior parte sostenuti dallo stato (nel caso della Francia anche nelle spese militari), in pratica scaricati su tasse indirette (chiamiamoli sussidi), e i cui costi finali (decommissioning) non sono ancora stati affrontati e vengono rimandati al futuro (potenzialmente da bancarotta dell’intero stato, per questo cercano di allungare la vita utile delle centrali anche se i costi di manutenzione crescono, si lascia il problema alle prossime amministrazioni
questo se non altro gli permette (a caro prezzo per il bilancio statale) di vantare un costo “formale” basso del kw in bolletta per i privati, legato solo alle spese di gestione ordinaria, e alle centrali di vendere una parte della produzione ai grossi utilizzatori (aziende) direttamente con singoli contratti, senza passare dal prezzo della borse energia
i tedeschi IMHO a quanto pare invece hanno fatto quattro conti e hanno valutato che le loro centrali, poche, complessivamente gli costava meno chiuderle subito invece di aspettare eventuali guasti da usura e che i materiali delle strutture continuassero ad accumulare radiazione, con poi maggiori costi di decommisioning, e piuttosto destinare i fondi a installare fonti rinnovabili a pioggia, visto che ormai hanno costi stracciati;
hanno avuto sfortuna di non aver previsto la crisi russa, sennò forse (?) avrebbero aspettato un altro paio di anni prima di avviare le procedure di spegnimento degli impianti, non velocemente reversibili, per scavallare l’emergenza 2021-2022
E qui parte una storia poco nota, non vista sui giornali generalisti
la crisi russa è stata una ” crisi francese + crisi russa “:
le bollette elettriche astronomiche dell’anno passato le dobbiamo a più cause, la cattiva pianificazione energetica della Francia unita alla speculazione per la guerra della Russia
la Francia si è trovata a corto di energia elettrica con META’ delle sue 56 centrali ferme per almeno 6 mesi (altro che una notte senza vento per l’eolico), in contemporanea per guasti, siccità, manutenzioni programmate, ha perso circa 30GW della sua potenza fissa, passando da esportatore di energia a forte importatore disperato di energia per evitare l’ONTA dei BLACK-OUT, facendo schizzare in alto i prezzi del kw in europa comprando energia dai paesi vicini a qualunque prezzo (sia da rinnovabili che carbone tedeschi, ma anche da centrali termiche italiane), mandando in emergenza (e bollette alte) anche i paesi vicini nel momento peggiore possibile, durante la crisi russa
I Francesi, si sino trovati la beffa di avere anche il costo formale delle bollette schizzato alle stelle, trascinando in alto anche i paesi vicini; se da noi nel 2022 siamo arrivati ai noti picchi devastanti di 350e al MWh eletrico, in francia sono arrivati a 550e (!)
la popolazione francese si è inalberata, probabile ha contribuito a esaperare le tensioni sociali poi viste con manifestazioni violente in strada anche su altri temi
la loro amministrazione si è decisa ad inziare i programmi per istallare le rinnovabili, su cui sono più indietro rispetto altri paesi europei avendo destinato le risorse economiche al loro costoso parco centrali
la legge francese per inserire il fotovoltaico nei parcheggi, di per sè encomiabile, dovremmo farla anche noi, fa parte di una serie di foglie di fico e nuove inziative dovute a questi problemi
Certo che sei incontestabile, pannelli, batteria accumulo e cappotto regalati ,incentivo per comprare l’auto e ora vorresti che ti regalassero anche la ricarica delle colonnine?
per il 2023 in italia sono 190 milioni complessivi di incentivi all’aquisto auto elettriche, e l’esensione del bollo, non penso affosserà il bilancio
le auto ibride, e persino le termiche, mi pare riceveranno più risorse per gli incentivi all’aquisto
una elettrica ha 3000e aggiuntivi di incentivo rispetto a una auto termica, oppure 2000e aggiuntivi per una termica ibrida plug-in rispetto a una termica; a questo si aggiungono 2000 euro per ogni tipo di auto, anche solo termica, se c’è una rottamazione
Non so invece a quanto ammontano gli investimento nelle infrastrutture, cioè non so se lo Stato ci mette una parte, o se lascia le spese interamente agli operatori di mercato, al massimo girandogli i fondi dei finanziamenti europei dedicati ?
Comunque se lo Stato (volendo impegnarsi) trovasse un sistema per invitare tutti gli operatori delle reti di ricarica che accedono ai bandi, a limitare entro un parametro (ragionevole sia per il fornitore che l’utilizzatore il coefficente) di ricarico massimo applicabile sulle colonnine fast,
Il costo netto per un generare differenziale negativo di costo su una frazione di colonnine/operatori e per i pochi mesi trasnitori necessari, sarebbe modesto,
sostenuto dagli operatiri oppure dallo stato se contribuisse alle spese di installazione
ma genererebbe una sensazione di minore far west e più fiducia, poca spesa tanta resa, se si vuole remare in questa direzione, cioè a favore di corrente (battutona 😉
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Incentivi edilizia per cappotto case (fotovoltaico da solo non è più incentivato, lo diventa se fai anche altri lavori impegnativi) hanno un po’ di ZERI in più nelle cifre investite dallo Stato
è anche tasto dolente.. era una buona idea, per stimolare l’economia durante il covid, ma poi realizzata male.. è quasi disperagiativo associarli agli incentivi per le auto
incenti edilizia sono stati di entità eccessiva (110%), con effetti distorsivi, e norme molto confuse, sfruttabili più da chi sapeva muoversi veloce lato amministrativo-legale, comprese anche alcune truffe
IMHO se si fermavano a 75% sarebbe stato meno distorsivo e brusco; già esisteva il 50% per le ristrutturazioni generiche (pensato per invogliare a far fatturare i lavori edilizi)
“era una buona idea, per stimolare l’economia durante il covid, ma poi realizzata male” Cosa intendi?
“fruttabili più da chi sapeva muoversi veloce lato amministrativo-legale, comprese anche alcune truffe” Si, esistono anche i falsi invalidi, cancelliamo le pensioni di invalidità anche per quelli veri? Tutti gli interventi vanno accompagnati dalla relazione di un professionista che se ne assume la responsabilità, ad esempio.
– 2019-2020 autonomia WLTP 340km
– 2021-2022 autonomia WLTP 360km (climatizzaione più efficente)
– 2022-2023 autonomia WLTP 400km (cliamatizzaizone ancora più efficente e altro)
In autostrada secondo i test dovrebbe consumare leggermente meno la 208-e, persino il primo modello del 2020, è avvantaggiata da una sagoma frontale più bassa
Però hai 50.kwh lordi ( 51.kwh versione 2023) di batteria sulla 208-e,
la MG4 nell’aticolo è la versione da 64.kwh, in uso autostradale prevale comunque 🙂
MG4 conferma le sue doti di media elettrica con buon rapporto qualità/prezzo.
In Francia, se non erro, è disponibile dal 18 Luglio la versione Extended, basata sulla Luxury ma con 77 KWh di batteria.
520 Km WLTP e 245CV, ricarica 144KW, prezzo 39490€.
Se mantenesse lo stesso prezzo in Italia sarebbe solo 2000€ sotto una Model 3 con un’autonomia WLTP simile (Model 3 491/510 Km in base ai cerchi).
Ma per chi, come me, una macchina da 4,75m non la può gestire sarebbe una scelta in più.
Ci siamo ridotti a non usare il riscaldamento e consolarci con il volante e il sedile riscaldato. E i piedi? Bel progresso, fa il paio con “Fermiamoci ogni 200 Km, lo facciamo per la sicurezza”.
Se gli chiedessi quanto spende quotidianamente ti sarebbe chiaro il motivo.
Un MG4 luxury ad occhio fa 270 Km con una carica, di media. Gli costeranno 6 max 7€ caricando a casa col FV. In questo periodo forse qualcosa in meno col FV che produce 25/30 KWh al giorno.
Ad una termica diciamo sui 25€.
Mi sembra un ottimo e valido motivo.
E non ho parlato del piacere di guida di 204CV con coppia a 0 rpm o del silenzio assoluto. Ma se ci si accontenta di spendere il triplo di carburante, col rumore e di dover aspettare di raggiungere la coppia. Beh uno può ACCONTENTARSI di una termica.
Ah ha ha veramente siamo oltre il ridicolo ormai, siamo passati dal si risparmia (con pannelli e batterie accumulo pagate da chi…) al lo faccio per il pianeta… Ah ha ha
Sono d’accordo, in questo periodo io giro con clima a palla , perché dovrei tenere spento un accessorio utile come clima o riscaldamento d’inverno per risparmiare pochi cent e perché il veicolo altrimenti ha difficoltà nel fare 200 km . Queste cose mi dimostrano che siamo ancora indietro su questa tecnologia quindi i beta tester e la scomodità la lascia provare ancora agli altri almeno per un altro decennio .
Veramente queste cose DIMOSTRANO che é piú facile abboccare alla propaganda che si desidera piuttosto che ragionare.
Appena rientrato in Finlandia dalla vacanza in Italia percorsi 8000 km in tutto(viaggio piú spostamenti in Italia) alla velocitá massima consentita (in Germania dove consentito anche alla velocittá massima della Enyaq 80x )con aria condizionata a “palla” senza preoccuparmi dei consumi. Mediamente 4 ricariche al giorno.
Per quanto riguarda i consumi della e-208 dichiarati da Gianni be……… mia moglie con la Mokka quei consumi li vede solo in inverno con neve, clima acceso, sedili e volante riscaldati accesi, gomme da neve chiodate e temperature tra i -20 e i -28.
Non mi è chiara una cosa però: 22 ricariche da 200 km per fare Friuli-Calabria andata e ritorno, cioè 11 ricariche a tratta, significa che le due regioni disterebbero 2.200 km. Cosa mi sfugge?
Ho una Opel Corsa e da più di un anno (sorella della e208 del signore) e dovrei teoricamente consumare allo stesso modo.
Non ho mai avuto il problema di scendere sotto i 250km d’autonomia, neppure d’inverno!
Mi pare tanta la differenza con questo signore, anche se io ho la pompa di calore ma non i sedili e volante riscaldati.
Per i prezzi di ricarica serve il nucleare nel mix energetico!!
Dove non c’è, i prezzi dell’energia non possono che salire..
Ma senza abbonamento non si gode neppure degli sconti.
Un’osservazione, il fotovoltaico è già una fonte energetica pena con il nucleare, quello della nostra stella che ha molti pregi. Il non diversi procurare l’ uranio. Il non produrre radiazioni e scorie radioattive. Ma soprattutto di energia elettrica da fotovoltaico se ne può produrre di più di quella che ci occorrerebbe a costi nettamente inferiori del nucleare.
nulla al mondo è peggio del nucleare, sia per una questione di costi sia per i periodi di siccità che ormai ovunque si ripetono spesso , il nucleare (quello ‘pulito’ non esiste sul pianeta) ha un fabbisogno di acqua per raffreddamento enorme e periodi siccitosi imporrebbero drastici cali di produzione
Il fotovoltaico è competitivo con il nucleare forse nei mesi estivi ma solo per poche ore al giorno, poi quando è buio o inverno che facciamo? Viviamo come nel 1800 con le candele? Ma per favore
Caricamento...
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
Caricamento...
il ‘fotovoltaico’ è competitivo col nucleare sempre e con celle termoradiative volendo produce anche di notte senza citare le centrali a concentrazione esistenti o in itinere, ma esistono tanti tipi di rinnovabili e tanti tipi di accumuli (chimici, gravitazionali, chi più ne ha pià ne metta), quando è buio la maggioranza del tempo si passa dormendo
comunque sono stati fatti i conti , per avere TUTTI i bisogni energetici di tutti gli esseri umani del pianeta soddisfatti per secoli basta investire in rinnovabili ed accumuli (quote variabili da zona a zona) quanto si spende OGNI ANNO in sussidi DIRETTI a fossili e nuclare, se poi consideriamo anche gli indiretti allora basta 1/10
l’unica cosa che proprio MAI e OVUNQUE ha senso sotto ogni punto di vista è il nucleare
ma per favore …
🙂
Caricamento...
Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
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e dove si riposizionano le bocche di presa per prelevare la ventina di miliardi di metri cubi d’acqua con i fiumi in secca di grazia ? se la disponibilità di acqua è limitata il nucleare lo DEVI ridurre , i tedeschi ad aprile hanno chiuso l’ultima loro centrale nucleare, ci sarà pure un motivo o per lei i tedeschi sono fessi ? in tutto il mondo si parla di cambiamento da intendere ‘riscaldamento’ climatico , lo sa ?
Caricamento...
L’Astuto 23 Luglio 2023 at 13:06
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
Ho letto su tikketokke e su feccialibro che sposteranno le centrali dove c’è più acqua.
Così quelli come te se la potranno bere insieme alle cavolate che sparano.
Caricamento...
“Secondo la classificazione sismica dei comuni italiani circa il 40% del territorio nazionale (130.000 km2) è in area ad elevato rischio (zona sismica 1-2) pari al 35% dei comuni italiani (pari a 2.000).
In queste aree, dove risiedono 22 milioni di persone, 9 milioni di famiglie, si trovano oltre 6 milioni di edifici di cui oltre 1 milione ad uso produttivo con 5 milioni di addetti.”
Il nucleare? Non siamo giapponesi, noi facciamo le cose a caso… E meno male che sei Astuto…
Nucleare è CARISSIMO, e continua a salire ogni anno
– il 90% dei costi viene sussidiato dall’ente pubblico (nessun investitore privato ci metterebbe mai i suoi soldi, è in perdita) e vengono scaricato sulle tasse statali indirette (e nelle spese della filera militare dove è presente un programma di armamento atomico),
– il 10% rimanente, ad es una parte della sola gestione ordinaria, ti viene presentato in bolletta dicendo “quarda come costa poco questo kwh”
Questo grafico riporta i dati di una famosa e centenaria banca di investimenti americana ( Lazard ), sono analisti investitori di borsa con pelo sullo stomaco, e concordano con le stime fatte dai “cattivoni e sognatori ambientalisti”.. quindi vedi tu se permangono dubbi sui dati
Aggiorna peridicamente il report, ad Aprile 2023 hanno aggiornato la stima del costo del nuclerare ancora più alta (intervallo 141-225 $ al kwh), trend di costo in crescita
INTENSITA’ CARBONICA – NON E’ BASSA
la stessa distorsione esite per il conteggio CO2 x kwh, storicamente il dato dichiarato è una piccola parte del totale; anche oggi la Francia bara sui numeri nel suo conteggio, ti presentano il conto Co2 relativo solo a gestione ordinaria (es. 40-60 gr Co2 x kwh)
se guardi un conto LCA ( tutto il ciclo dell’impianto, e includi anche estrazione e lavorazioni del carburante) il nucleare ha emissioni alte rispetto alle rinnovabili:
E il suo conto CO2 aumenta ogni decennio, perchè il minerale di uranio estraibile è sempre meno concentrato (1/10, 1/20, etc), è il meccanismo chiamato “uraniun CO2 trap”
Al 2060 potrebbe superare i 400gr Co2 x kwh (=come bruciare metano, ma spendendo molto di più, e lasciando ai posteri quantità anomale in natura, create artificialmente, di plutonio e altri elementi transuranici) oltre che arrivare ad un indice energetico negativo:
Chi ha già speso nei decenni passati per creare impianti e filiera di ritrattamento come la Francia, allunga la vita degli impianti per diluire e rimandare le spese di decommissioning
Chi fa impianti oggi perlopiù copre le spese con sviluppo di filiera atomica militare (Cina)
Per gli altri è decisamente tardi per buttarsi in questo treno, è già da una ventina di anni che è diventato un debito senza fondo di soldi e di emissioni di Co2
Persino gli U.S.A., una volta avute scorte più che abbondanti di plutonio per usi militari, si sono tirati indietro da questa tecnologia del secolo scorso
Attenzione che le centrali nucleari non piovono dal cielo. Un solo reattore costa come una manovra finanziaria e ce ne vorrebbero 20 solo per gradire. Non saltiamo per favore dalle braccia dei petrolieri a quelle della lobby del nucleare.
In Francia è entrata in vigore lo scorso 1º luglio una legge che obbliga la copertura con pannelli fotovoltaici entro il 2028 dei parcheggi aperti al pubblico con oltre 40 posti.
Produzione prevista: oltre 11 GW all’anno, stima peraltro conservativa in quanto effettuata in fase di scrittura della legge mentre poi il parlamento francese in sede di approvazione ha modificato la legge estendendone l’applicazione.
In pratica, in Francia produrranno l’equivalente di 4-5 nuove centrali nucleari, ma entro soli 6 anni.
“Tommaso 22 Luglio 2023 at 18:33
Per i prezzi di ricarica serve il nucleare nel mix energetico!!
Dove non c’è, i prezzi dell’energia non possono che salire..”
Mar ti informassi meglio, scopriresti che il nucleare è il modo più costoso per produrre energia.
La leggenda che costi poco deriva dal fatto che di notte acquistiamo energia dalla Francia sottoposto, perché il nucleare produce anche quando non serve.
Per questo i francesi devono vendere energia e pur di farlo sono costretti a venderla sottocosto.
E essendo EDF ( electricité de France ) per il 75% in mano allo stato francese, lo stato può rimpinguare le casse senza che si configuri l’ aiuto di stato.
Ottimo intervento. Faccio notare che il fotovoltaico con accumulo che molti utenti hanno citato in tempi recenti con le agevolazioni fiscali italiane sono un ottimo incentivo che il governo indirettamente offre e di cui non si parla abbastanza. Non è tanto male.
In UK un impianto da 6kW con accumulo non rientra delle spese in meno di 10 anni, al costo attuale energia, la vita utile della batteria praticamente.
Ciao, aggiungo qualche stima che mi ero fatto per me:
– i rialzi pandemia-guerra hanno colpito i pannelli fotovoltaici per impianti casalinghi alzando il prezzo, ma “solo” a quasi il doppio di prima, e stanno già ritornando a scendere, come da trend solito anno per anno; questa parte dell’impianto casalingo anche aiprezzi attuali è abbastanza veloce a ripagarsi, ci ha un tetto o uno spazio comodo/adatto potrebbe farci un pensierino
– è andata molto peggio con i sistemi di accumulo di taglia casalinga “chiavi in mano”, da interare eventualmente ai pennelli fotovoltaici; al momento c’è una notevole speculazione commerciale su prezzi degli accumuli casalinghi; il costo al kwh è x10 volte il costo al kwh delle batterie usate nelle auto elettriche, è una esagerazione; al momento hanno un ritorno che misurato in termini puramente economico è di molti anni; per ora va cosi, vediamo se in un paio di anni si normalizzano i prezzi
concordo che l’incentivo pubblico ove appliacbile sicuramente aiuta a decidersi 🙂
Come curisiosità DIY (sul fare da sé):
– i pochi esperti in grado di autocostrirsi a norma un sistema di accumulo, partendo da componenti e buone batterie LPF comprate on-line, possono ridurne di 4 volte il costo del sistema di accumulo a parità di kwh di batterie (es. da 12.000 a 3.000 euro);
– oppure ridurre i costi di un fattore 2-3 usando dei “rack” modulari (batterie + elettronica) semi-pronti disponibili in commercio e provvedendo a farli integrare nell’impianto di casa
– all’estero si usano anche batterie intere o loro moduli di recupero da auto elettriche dismesse (con notevole risparmio), per costruire impianti casalinghi, oppure storage più grandi, per aziende
– in italia non abbiamo ancora la normativa per usare l’auto elettrica stessa (con presa veicole-to-grid) come accumulatore per la casa quando è connessa, o persino come stabilizzare della rete elettrica (per ricavare un piccolo reddito come mini-operatore della borsa energia quando lpuati è parcheggiata in vece che in uso); questa funzionalità secondo alcuni (es.intervista a nicola Armaroli) potrebbe essere introdotta nei prossimi anni (..però chissa quando, qui da noi non sembra si corrà inconto a queste innovazioni) e risultare un plus interessante per l’auto elettrica, a molti italiani piacerebbe sentirsi abili imprenditori, in realtà senza far molto 🙂 il “lavoro” dello scambio energia bidirezionele i base ai differenziali di costo instantanei lo farebbe il software di gestione una volta impostati i parametri
Essendo uno dei pochi ad avere beneficiato del 110% con FV, WB e batteria, l’ultima cosa da fare sarebbe lamentarsi dei costi dell’energia alle colonnine……
„L’Astuto 23 Luglio 2023 at 13:06
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.“
Non hai idea di quello che hai scritto, è evidente, per chi conosce il settore, che non sai cosa stai dicendo. Evita di pontificare su cose che non conosci.
In risposta a Marco Sacchi ed al commento del 23 Luglio 2023 at 10:35 che riporto:
“Il fotovoltaico è competitivo con il nucleare forse nei mesi estivi ma solo per poche ore al giorno, poi quando è buio o inverno che facciamo? Viviamo come nel 1800 con le candele? Ma per favore”
Possiamo tranquillamente accumulare energia d’estate se ci mettiamo in mente di usare il surplus, basta solo fare impianti più grandi e per esempio accumulare con batterie al carbonio o producendo idrogeno che può essere usato d’inverno in centrali termiche o a fuellcell (in quest’ultimo caso si podrebbe avere un ciclo chiuso tra serbatoio d’idrogeno, d’ossigeno e d’acqua, ma questa è una mia idea che solo gli ingegneri energetici potrebbero valutare), o per pompare acqua in grandi invasi anche interrati da usare in centrali idroelettriche (forse anche a ciclo parzialmente chiuso tra due bacini, uno a monte ed uno a valle).
Il sole di energia ce ne regala in abbondanza anche d’inverno. Sta a noi saperla raccogliere/accumulare.
Dimenticavo, come già scritto dalla redazione le batterie al carbonio sono prodotte da un’azienda italiana, hanno un’efficienza del 70% e soprattutto il carbonio è un gas inerte, quindi relativamente sicuro.
Unico rischio che ci vedo è se si ha una perdita allora nelle immediate vicinanze potrebbe mancare la percentuale d’ossigeno per respirare (un po’ come vicino ai vulcano attivi)
COSTI ENERGIA “LCOE”
(ciclo completo impianti-filiera escludendo sussidi)
Report BLOOMBERG del 2023-h1
( analisti finanziari investimenti energia, trasporti, etc)
– 42 $.Mwh EOLICO A TERRA – trend costo V
– 44 $.Mwh FOTOVOLTAICO – trend costo V
– 74 $.Mwh EOLICO IN MARE – trend costo V
– 74 $.Mwh CARBONE – costo stabile
– 92 $.Mwh METANO – costo stabile – salito negli anni recenti
– 123 $.Mwh CARBONE con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
– 128 $.Mwh METANO con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
– 155 $.Mwh STORAGE con BATTERIE – trend costo V
– 225 $.Mwh NUCLEARE – trend costo A SALIRE
– 239 $.Mwh IDROGENO – nuovo
GRAFICO andamenti 2009 – 2022 – BLOOMBERG-NEF
https://assets.bbhub.io/professional/sites/24/LCOEfig1-768×520.png
GRAFICO andamenti 2009-2019 – LAZARD (banca di investimenti)
https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png
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Marketing reattori SMR
si sta spargendo l’informazione poco nota che il nucleare costa una barbarità rispetto qualunque altra fonte di energia, persino bruciare fossili con cattura della Co2 emessa
(la cattura della Co2 non è per ora applicata perchè più costosa di altre soluzioni)
allora i consorzi provano a pubblicizzare i reattori modulari di piccola taglia ” SMR ” (es. 150-300.MW invece di 1300-1600.MW), con un “costo unitario” per reattore più piccolo, ma quiello che conta ovviamnete è il costo x kwh generato, e per ragioni di Fisica (rapporto volume/superficie) hanno:
– costi al kwh ancora superiori a quelli già esorbitanti stimati dagli analisti
– moltiplicazione (“aumento” non darebbe l’idea) della quantità di scorie (sia quelle più critiche che quelle meno critiche) prodotte, da x2,5 a x30 a seconda di taglia e tipologia, come segnalato con allarme da più gruppi di scienziati di diverse nazionalità
GRAFICO moltiplicazione della quantità scorie radiottive con SMR
https://www.pnas.org/cms/10.1073/pnas.2111833119/asset/0c0e868b-a3e6-4932-86d9-08217ff34b6e/assets/images/large/pnas.2111833119fig01.jpg
PUBBLICAZIONE completa (in inglese), una delle tante:
https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2111833119#fig01
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CRISI ENERGETICA 2022 ” FRANCIA + RUSSIA ”
Come già scritto, la Francia ha reattori e filiere del loro carburante i cui costi iniziali sono stati in maggior parte sostenuti dallo stato (nel caso della Francia anche nelle spese militari), in pratica scaricati su tasse indirette (chiamiamoli sussidi), e i cui costi finali (decommissioning) non sono ancora stati affrontati e vengono rimandati al futuro (potenzialmente da bancarotta dell’intero stato, per questo cercano di allungare la vita utile delle centrali anche se i costi di manutenzione crescono, si lascia il problema alle prossime amministrazioni
questo se non altro gli permette (a caro prezzo per il bilancio statale) di vantare un costo “formale” basso del kw in bolletta per i privati, legato solo alle spese di gestione ordinaria, e alle centrali di vendere una parte della produzione ai grossi utilizzatori (aziende) direttamente con singoli contratti, senza passare dal prezzo della borse energia
i tedeschi IMHO a quanto pare invece hanno fatto quattro conti e hanno valutato che le loro centrali, poche, complessivamente gli costava meno chiuderle subito invece di aspettare eventuali guasti da usura e che i materiali delle strutture continuassero ad accumulare radiazione, con poi maggiori costi di decommisioning, e piuttosto destinare i fondi a installare fonti rinnovabili a pioggia, visto che ormai hanno costi stracciati;
hanno avuto sfortuna di non aver previsto la crisi russa, sennò forse (?) avrebbero aspettato un altro paio di anni prima di avviare le procedure di spegnimento degli impianti, non velocemente reversibili, per scavallare l’emergenza 2021-2022
E qui parte una storia poco nota, non vista sui giornali generalisti
la crisi russa è stata una ” crisi francese + crisi russa “:
le bollette elettriche astronomiche dell’anno passato le dobbiamo a più cause, la cattiva pianificazione energetica della Francia unita alla speculazione per la guerra della Russia
la Francia si è trovata a corto di energia elettrica con META’ delle sue 56 centrali ferme per almeno 6 mesi (altro che una notte senza vento per l’eolico), in contemporanea per guasti, siccità, manutenzioni programmate, ha perso circa 30GW della sua potenza fissa, passando da esportatore di energia a forte importatore disperato di energia per evitare l’ONTA dei BLACK-OUT, facendo schizzare in alto i prezzi del kw in europa comprando energia dai paesi vicini a qualunque prezzo (sia da rinnovabili che carbone tedeschi, ma anche da centrali termiche italiane), mandando in emergenza (e bollette alte) anche i paesi vicini nel momento peggiore possibile, durante la crisi russa
I Francesi, si sino trovati la beffa di avere anche il costo formale delle bollette schizzato alle stelle, trascinando in alto anche i paesi vicini; se da noi nel 2022 siamo arrivati ai noti picchi devastanti di 350e al MWh eletrico, in francia sono arrivati a 550e (!)
INFO-GRAFICA prezzi MWh – 4 Aprile 2022 – paesi europei:
https://cdn.qualenergia.it/wp-content/uploads/2022/04/prezzi-epex.jpg
la popolazione francese si è inalberata, probabile ha contribuito a esaperare le tensioni sociali poi viste con manifestazioni violente in strada anche su altri temi
la loro amministrazione si è decisa ad inziare i programmi per istallare le rinnovabili, su cui sono più indietro rispetto altri paesi europei avendo destinato le risorse economiche al loro costoso parco centrali
la legge francese per inserire il fotovoltaico nei parcheggi, di per sè encomiabile, dovremmo farla anche noi, fa parte di una serie di foglie di fico e nuove inziative dovute a questi problemi
Certo che sei incontestabile, pannelli, batteria accumulo e cappotto regalati ,incentivo per comprare l’auto e ora vorresti che ti regalassero anche la ricarica delle colonnine?
per il 2023 in italia sono 190 milioni complessivi di incentivi all’aquisto auto elettriche, e l’esensione del bollo, non penso affosserà il bilancio
le auto ibride, e persino le termiche, mi pare riceveranno più risorse per gli incentivi all’aquisto
una elettrica ha 3000e aggiuntivi di incentivo rispetto a una auto termica, oppure 2000e aggiuntivi per una termica ibrida plug-in rispetto a una termica; a questo si aggiungono 2000 euro per ogni tipo di auto, anche solo termica, se c’è una rottamazione
Non so invece a quanto ammontano gli investimento nelle infrastrutture, cioè non so se lo Stato ci mette una parte, o se lascia le spese interamente agli operatori di mercato, al massimo girandogli i fondi dei finanziamenti europei dedicati ?
Comunque se lo Stato (volendo impegnarsi) trovasse un sistema per invitare tutti gli operatori delle reti di ricarica che accedono ai bandi, a limitare entro un parametro (ragionevole sia per il fornitore che l’utilizzatore il coefficente) di ricarico massimo applicabile sulle colonnine fast,
Il costo netto per un generare differenziale negativo di costo su una frazione di colonnine/operatori e per i pochi mesi trasnitori necessari, sarebbe modesto,
sostenuto dagli operatiri oppure dallo stato se contribuisse alle spese di installazione
ma genererebbe una sensazione di minore far west e più fiducia, poca spesa tanta resa, se si vuole remare in questa direzione, cioè a favore di corrente (battutona 😉
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Incentivi edilizia per cappotto case (fotovoltaico da solo non è più incentivato, lo diventa se fai anche altri lavori impegnativi) hanno un po’ di ZERI in più nelle cifre investite dallo Stato
è anche tasto dolente.. era una buona idea, per stimolare l’economia durante il covid, ma poi realizzata male.. è quasi disperagiativo associarli agli incentivi per le auto
incenti edilizia sono stati di entità eccessiva (110%), con effetti distorsivi, e norme molto confuse, sfruttabili più da chi sapeva muoversi veloce lato amministrativo-legale, comprese anche alcune truffe
IMHO se si fermavano a 75% sarebbe stato meno distorsivo e brusco; già esisteva il 50% per le ristrutturazioni generiche (pensato per invogliare a far fatturare i lavori edilizi)
“era una buona idea, per stimolare l’economia durante il covid, ma poi realizzata male” Cosa intendi?
“fruttabili più da chi sapeva muoversi veloce lato amministrativo-legale, comprese anche alcune truffe” Si, esistono anche i falsi invalidi, cancelliamo le pensioni di invalidità anche per quelli veri? Tutti gli interventi vanno accompagnati dalla relazione di un professionista che se ne assume la responsabilità, ad esempio.
Quindi in autostrada consumano uguale?
208-e:
– 2019-2020 autonomia WLTP 340km
– 2021-2022 autonomia WLTP 360km (climatizzaione più efficente)
– 2022-2023 autonomia WLTP 400km (cliamatizzaizone ancora più efficente e altro)
In autostrada secondo i test dovrebbe consumare leggermente meno la 208-e, persino il primo modello del 2020, è avvantaggiata da una sagoma frontale più bassa
Però hai 50.kwh lordi ( 51.kwh versione 2023) di batteria sulla 208-e,
la MG4 nell’aticolo è la versione da 64.kwh, in uso autostradale prevale comunque 🙂
Va beh ma la e208 diciamolo, non la sapeva proprio guidare!
Peccato abbia scelto poi una cinese.
MG4 conferma le sue doti di media elettrica con buon rapporto qualità/prezzo.
In Francia, se non erro, è disponibile dal 18 Luglio la versione Extended, basata sulla Luxury ma con 77 KWh di batteria.
520 Km WLTP e 245CV, ricarica 144KW, prezzo 39490€.
Se mantenesse lo stesso prezzo in Italia sarebbe solo 2000€ sotto una Model 3 con un’autonomia WLTP simile (Model 3 491/510 Km in base ai cerchi).
Ma per chi, come me, una macchina da 4,75m non la può gestire sarebbe una scelta in più.
Ci siamo ridotti a non usare il riscaldamento e consolarci con il volante e il sedile riscaldato. E i piedi? Bel progresso, fa il paio con “Fermiamoci ogni 200 Km, lo facciamo per la sicurezza”.
Se gli chiedessi quanto spende quotidianamente ti sarebbe chiaro il motivo.
Un MG4 luxury ad occhio fa 270 Km con una carica, di media. Gli costeranno 6 max 7€ caricando a casa col FV. In questo periodo forse qualcosa in meno col FV che produce 25/30 KWh al giorno.
Ad una termica diciamo sui 25€.
Mi sembra un ottimo e valido motivo.
E non ho parlato del piacere di guida di 204CV con coppia a 0 rpm o del silenzio assoluto. Ma se ci si accontenta di spendere il triplo di carburante, col rumore e di dover aspettare di raggiungere la coppia. Beh uno può ACCONTENTARSI di una termica.
Ah ha ha veramente siamo oltre il ridicolo ormai, siamo passati dal si risparmia (con pannelli e batterie accumulo pagate da chi…) al lo faccio per il pianeta… Ah ha ha
@Marco sacchi
Lo faccio per il pianeta è proprio sbagliato, lo faccio per le generazioni (umane) future è tutt’altra cosa.
Sono d’accordo, in questo periodo io giro con clima a palla , perché dovrei tenere spento un accessorio utile come clima o riscaldamento d’inverno per risparmiare pochi cent e perché il veicolo altrimenti ha difficoltà nel fare 200 km . Queste cose mi dimostrano che siamo ancora indietro su questa tecnologia quindi i beta tester e la scomodità la lascia provare ancora agli altri almeno per un altro decennio .
Veramente queste cose DIMOSTRANO che é piú facile abboccare alla propaganda che si desidera piuttosto che ragionare.
Appena rientrato in Finlandia dalla vacanza in Italia percorsi 8000 km in tutto(viaggio piú spostamenti in Italia) alla velocitá massima consentita (in Germania dove consentito anche alla velocittá massima della Enyaq 80x )con aria condizionata a “palla” senza preoccuparmi dei consumi. Mediamente 4 ricariche al giorno.
Per quanto riguarda i consumi della e-208 dichiarati da Gianni be……… mia moglie con la Mokka quei consumi li vede solo in inverno con neve, clima acceso, sedili e volante riscaldati accesi, gomme da neve chiodate e temperature tra i -20 e i -28.
Non mi è chiara una cosa però: 22 ricariche da 200 km per fare Friuli-Calabria andata e ritorno, cioè 11 ricariche a tratta, significa che le due regioni disterebbero 2.200 km. Cosa mi sfugge?
Ho una Opel Corsa e da più di un anno (sorella della e208 del signore) e dovrei teoricamente consumare allo stesso modo.
Non ho mai avuto il problema di scendere sotto i 250km d’autonomia, neppure d’inverno!
Mi pare tanta la differenza con questo signore, anche se io ho la pompa di calore ma non i sedili e volante riscaldati.
Per i prezzi di ricarica serve il nucleare nel mix energetico!!
Dove non c’è, i prezzi dell’energia non possono che salire..
Ma senza abbonamento non si gode neppure degli sconti.
Un’osservazione, il fotovoltaico è già una fonte energetica pena con il nucleare, quello della nostra stella che ha molti pregi. Il non diversi procurare l’ uranio. Il non produrre radiazioni e scorie radioattive. Ma soprattutto di energia elettrica da fotovoltaico se ne può produrre di più di quella che ci occorrerebbe a costi nettamente inferiori del nucleare.
Riporto estratto da articolo:
“Produrre 1 kWh di energia elettrica con il fotovoltaico costa in media 3,7 centesimi di dollaro, con l’eolico 4,0. Con il carbone 11,2 e con il nucleare 16,3”
https://pagellapolitica.it/fact-checking/costa-di-piu-il-nucleare-o-le-rinnovabili-occhio-a-quali-dati-si-guardano
Non ricorrere al nucleare è una follia.
nulla al mondo è peggio del nucleare, sia per una questione di costi sia per i periodi di siccità che ormai ovunque si ripetono spesso , il nucleare (quello ‘pulito’ non esiste sul pianeta) ha un fabbisogno di acqua per raffreddamento enorme e periodi siccitosi imporrebbero drastici cali di produzione
Il fotovoltaico è competitivo con il nucleare forse nei mesi estivi ma solo per poche ore al giorno, poi quando è buio o inverno che facciamo? Viviamo come nel 1800 con le candele? Ma per favore
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
il ‘fotovoltaico’ è competitivo col nucleare sempre e con celle termoradiative volendo produce anche di notte senza citare le centrali a concentrazione esistenti o in itinere, ma esistono tanti tipi di rinnovabili e tanti tipi di accumuli (chimici, gravitazionali, chi più ne ha pià ne metta), quando è buio la maggioranza del tempo si passa dormendo
comunque sono stati fatti i conti , per avere TUTTI i bisogni energetici di tutti gli esseri umani del pianeta soddisfatti per secoli basta investire in rinnovabili ed accumuli (quote variabili da zona a zona) quanto si spende OGNI ANNO in sussidi DIRETTI a fossili e nuclare, se poi consideriamo anche gli indiretti allora basta 1/10
l’unica cosa che proprio MAI e OVUNQUE ha senso sotto ogni punto di vista è il nucleare
ma per favore …
🙂
Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
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e dove si riposizionano le bocche di presa per prelevare la ventina di miliardi di metri cubi d’acqua con i fiumi in secca di grazia ? se la disponibilità di acqua è limitata il nucleare lo DEVI ridurre , i tedeschi ad aprile hanno chiuso l’ultima loro centrale nucleare, ci sarà pure un motivo o per lei i tedeschi sono fessi ? in tutto il mondo si parla di cambiamento da intendere ‘riscaldamento’ climatico , lo sa ?
L’Astuto 23 Luglio 2023 at 13:06
Non è vero. Non c’è nessun problema per il raffreddamento. In Francia riposizioneranno le bocche di presa per l’acqua, tutto qua.
Ho letto su tikketokke e su feccialibro che sposteranno le centrali dove c’è più acqua.
Così quelli come te se la potranno bere insieme alle cavolate che sparano.
“Secondo la classificazione sismica dei comuni italiani circa il 40% del territorio nazionale (130.000 km2) è in area ad elevato rischio (zona sismica 1-2) pari al 35% dei comuni italiani (pari a 2.000).
In queste aree, dove risiedono 22 milioni di persone, 9 milioni di famiglie, si trovano oltre 6 milioni di edifici di cui oltre 1 milione ad uso produttivo con 5 milioni di addetti.”
Il nucleare? Non siamo giapponesi, noi facciamo le cose a caso… E meno male che sei Astuto…
Senz’altro molto più di te.
Astuto scrive:
“Non ricorrere al nucleare è una follia.”
Hai scritto un NON di troppo.
Nucleare è CARISSIMO, e continua a salire ogni anno
– il 90% dei costi viene sussidiato dall’ente pubblico (nessun investitore privato ci metterebbe mai i suoi soldi, è in perdita) e vengono scaricato sulle tasse statali indirette (e nelle spese della filera militare dove è presente un programma di armamento atomico),
– il 10% rimanente, ad es una parte della sola gestione ordinaria, ti viene presentato in bolletta dicendo “quarda come costa poco questo kwh”
GRAFICO COSTI ENERGIA “LCOE” DATI LAZARD 2019
https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png
Questo grafico riporta i dati di una famosa e centenaria banca di investimenti americana ( Lazard ), sono analisti investitori di borsa con pelo sullo stomaco, e concordano con le stime fatte dai “cattivoni e sognatori ambientalisti”.. quindi vedi tu se permangono dubbi sui dati
Aggiorna peridicamente il report, ad Aprile 2023 hanno aggiornato la stima del costo del nuclerare ancora più alta (intervallo 141-225 $ al kwh), trend di costo in crescita
INTENSITA’ CARBONICA – NON E’ BASSA
la stessa distorsione esite per il conteggio CO2 x kwh, storicamente il dato dichiarato è una piccola parte del totale; anche oggi la Francia bara sui numeri nel suo conteggio, ti presentano il conto Co2 relativo solo a gestione ordinaria (es. 40-60 gr Co2 x kwh)
se guardi un conto LCA ( tutto il ciclo dell’impianto, e includi anche estrazione e lavorazioni del carburante) il nucleare ha emissioni alte rispetto alle rinnovabili:
– 117gr Co2 x kwh – stima agenzia ambiente tedesca
https://static.dw.com/image/59710980_7.png
– 139-190gr Co2 x kwh – un famoso studio critico di consulenti minerari
https://wiseinternational.org/nuclear-monitor/886/co2-emissions-nuclear-power-whole-picture
E il suo conto CO2 aumenta ogni decennio, perchè il minerale di uranio estraibile è sempre meno concentrato (1/10, 1/20, etc), è il meccanismo chiamato “uraniun CO2 trap”
Al 2060 potrebbe superare i 400gr Co2 x kwh (=come bruciare metano, ma spendendo molto di più, e lasciando ai posteri quantità anomale in natura, create artificialmente, di plutonio e altri elementi transuranici) oltre che arrivare ad un indice energetico negativo:
http://www.stormsmith.nl/Resources/m35Ecliff%2BCO2trap20191027F.pdf
Chi ha già speso nei decenni passati per creare impianti e filiera di ritrattamento come la Francia, allunga la vita degli impianti per diluire e rimandare le spese di decommissioning
Chi fa impianti oggi perlopiù copre le spese con sviluppo di filiera atomica militare (Cina)
Per gli altri è decisamente tardi per buttarsi in questo treno, è già da una ventina di anni che è diventato un debito senza fondo di soldi e di emissioni di Co2
Persino gli U.S.A., una volta avute scorte più che abbondanti di plutonio per usi militari, si sono tirati indietro da questa tecnologia del secolo scorso
Attenzione che le centrali nucleari non piovono dal cielo. Un solo reattore costa come una manovra finanziaria e ce ne vorrebbero 20 solo per gradire. Non saltiamo per favore dalle braccia dei petrolieri a quelle della lobby del nucleare.
In Francia è entrata in vigore lo scorso 1º luglio una legge che obbliga la copertura con pannelli fotovoltaici entro il 2028 dei parcheggi aperti al pubblico con oltre 40 posti.
Produzione prevista: oltre 11 GW all’anno, stima peraltro conservativa in quanto effettuata in fase di scrittura della legge mentre poi il parlamento francese in sede di approvazione ha modificato la legge estendendone l’applicazione.
In pratica, in Francia produrranno l’equivalente di 4-5 nuove centrali nucleari, ma entro soli 6 anni.
Ecco, questa norma la copierei ai nostri cugini d’oltralpe
“Tommaso 22 Luglio 2023 at 18:33
Per i prezzi di ricarica serve il nucleare nel mix energetico!!
Dove non c’è, i prezzi dell’energia non possono che salire..”
Mar ti informassi meglio, scopriresti che il nucleare è il modo più costoso per produrre energia.
La leggenda che costi poco deriva dal fatto che di notte acquistiamo energia dalla Francia sottoposto, perché il nucleare produce anche quando non serve.
Per questo i francesi devono vendere energia e pur di farlo sono costretti a venderla sottocosto.
E essendo EDF ( electricité de France ) per il 75% in mano allo stato francese, lo stato può rimpinguare le casse senza che si configuri l’ aiuto di stato.
Ottimo intervento. Faccio notare che il fotovoltaico con accumulo che molti utenti hanno citato in tempi recenti con le agevolazioni fiscali italiane sono un ottimo incentivo che il governo indirettamente offre e di cui non si parla abbastanza. Non è tanto male.
In UK un impianto da 6kW con accumulo non rientra delle spese in meno di 10 anni, al costo attuale energia, la vita utile della batteria praticamente.
Ciao, aggiungo qualche stima che mi ero fatto per me:
– i rialzi pandemia-guerra hanno colpito i pannelli fotovoltaici per impianti casalinghi alzando il prezzo, ma “solo” a quasi il doppio di prima, e stanno già ritornando a scendere, come da trend solito anno per anno; questa parte dell’impianto casalingo anche aiprezzi attuali è abbastanza veloce a ripagarsi, ci ha un tetto o uno spazio comodo/adatto potrebbe farci un pensierino
– è andata molto peggio con i sistemi di accumulo di taglia casalinga “chiavi in mano”, da interare eventualmente ai pennelli fotovoltaici; al momento c’è una notevole speculazione commerciale su prezzi degli accumuli casalinghi; il costo al kwh è x10 volte il costo al kwh delle batterie usate nelle auto elettriche, è una esagerazione; al momento hanno un ritorno che misurato in termini puramente economico è di molti anni; per ora va cosi, vediamo se in un paio di anni si normalizzano i prezzi
concordo che l’incentivo pubblico ove appliacbile sicuramente aiuta a decidersi 🙂
Come curisiosità DIY (sul fare da sé):
– i pochi esperti in grado di autocostrirsi a norma un sistema di accumulo, partendo da componenti e buone batterie LPF comprate on-line, possono ridurne di 4 volte il costo del sistema di accumulo a parità di kwh di batterie (es. da 12.000 a 3.000 euro);
– oppure ridurre i costi di un fattore 2-3 usando dei “rack” modulari (batterie + elettronica) semi-pronti disponibili in commercio e provvedendo a farli integrare nell’impianto di casa
– all’estero si usano anche batterie intere o loro moduli di recupero da auto elettriche dismesse (con notevole risparmio), per costruire impianti casalinghi, oppure storage più grandi, per aziende
– in italia non abbiamo ancora la normativa per usare l’auto elettrica stessa (con presa veicole-to-grid) come accumulatore per la casa quando è connessa, o persino come stabilizzare della rete elettrica (per ricavare un piccolo reddito come mini-operatore della borsa energia quando lpuati è parcheggiata in vece che in uso); questa funzionalità secondo alcuni (es.intervista a nicola Armaroli) potrebbe essere introdotta nei prossimi anni (..però chissa quando, qui da noi non sembra si corrà inconto a queste innovazioni) e risultare un plus interessante per l’auto elettrica, a molti italiani piacerebbe sentirsi abili imprenditori, in realtà senza far molto 🙂 il “lavoro” dello scambio energia bidirezionele i base ai differenziali di costo instantanei lo farebbe il software di gestione una volta impostati i parametri
Ottima scelta la mg4, bravo!