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Dalla Fiesta alla Tesla Model 3: si può fare?

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(Credit foto: Tesla.com)

Dalla Fiesta alla Tesla Model 3: è un  passaggio consigliabile?

dalla fiesta alla Tesla“La nostra Ford ha 150 mila km, servono grossi interventi di manutenzione”

“Premetto che ho una vecchia Ford Fiesta 1.0 benzina dai bassi consumi (5.2/100km) e bassa gestione (169 euro bollo e 500 assicurazione RC con assistenza stradale). L’auto necessita tuttavia di importanti lavori di manutenzione come distribuzione (1.700 euro) dischi (490 euro) ammortizzatori (600 euro). Fatta questa premessa, se non fosse che io e la mia compagna siamo in attesa di un bambino, non avrei mai pensato di cambiare auto. Anche perché siamo motociclisti e per molti mesi usiamo anche e la moto . Con la Fiesta in 3 anni ho percorso 60.000km (l’auto ne ha 150.000). Il cambio d’auto è doveroso per questioni di spazio e ovviamente abbiamo fatto dei giri in concessionaria. Ma francamente, dopo aver visto e provato Tesla Model 3 trazione posteriore, ci siamo innamorati. Soprattutto del nuovo concetto di mobilità insito nella filosofia Tesla.

dalla fiesta alla TeslaDalla Fiesta alla Tesla: è il momento giusto per passare all’elettrico?

Detto ciò, a casa dispongo di un garage dove posso tranquillamente fare una piccola modifica e mettere una 16A per ricaricare l’auto. Considerato che con Sorgenia ad oggi il costo di 1kw/h è di circa 0,28 centesimi comprensivo di tasse e tutto il resto. Facciamo pochi km al giorno, dal lunedì al venerdì massimo 20, e magari nel fine settimana qualche piccolo viaggetto fuori porta. Ed una volta/due all’anno qualche viaggio più lungo. Volevamo sapere se è il momento giusto per passare all’elettrico con Tesla Model 3. Abbiamo visto altre termiche, ma appena aumentati un po’ la cilindrata costano uno sproposito di gestione per via dei cavalli e benzina. Abbiamo provato VW T-Roc 1.5 benzina e Ford Kuga 2.5 benzina full Hybrid, ma nessuna ci ha convinti abbastanza. Cosa fare in questi casi?“. Sergio Belfiori
I dati principali della Modek 3 RWD dal sito ufficiale Tesla. Dal prezzo va dedotto l’incentivo statale.

Dalla Fiesta alla Tesla: certo che si può fare

Risposta. Secondo noi sì: con i nuovi bonus in arrivo , la Tesla Model 3 RWD avrà un prezzo ancora più interessante. Sicuramente competitivo con le auto termiche di pari dimensioni e prestazioni. E l’autonomia dichiarata, 513 km, è più che sufficiente per l’utilizzo che intende farne il lettore. Tanto più che può ricaricare a casa, a prezzi sicuramente più convenienti rispetto alla benzina. 
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41 COMMENTI

  1. o facciamo un piccolo sforzo di neuroni, capisco difficile per i sovranisti sotto elezione:

    – il kwh al km di suo costa meno della benzina non tassata, anche a caricarci tasse equivalenti resta più economico

    – sul kwh domestico e di colonnina ci sono già delle accise e iva

    – il kwh di casa non penso sia alzabile perché sarebbe cosa regressiva come tassare pane e acqua, una stupidata simile neppure dei governanti pulciari con la quinta elementare ma arricchiti rubando, truffando, e che in cambio dei voti e dell’impuntità a continuare a rubare, hanno promesso agli elettori più ingenui di economia, meno tasse per tutti, salvo poi per malagestione tagliare i servizi e tenere le tasse e aumentare il debit0

    – il kwh di colonnina è caro perchè fatto in buona parte dal ricarico del gestore, se vorranno caricarci più tasse, verrà tagliato il margine del gestore

    – se poi guardiamo più lontano, e togliamo dalle accise le quote che servono ai sussudi alla filiera carburanti, le accise quasi si cancellano

  2. Scusate, ma il sito è letteralmente illeggibile a causa dei pop-up pubblicitari. Fate una via di mezzo se potete. Grazie.

    • prova a cambiare browser… con alcuni in effetti è ingestibile la lettura (o metti la “modalità immersiva”

  3. Avete omesso di dire,che ,ricaricare a casa una Tesla (ma più o meno qualsiasi auto elettrica che non sia Dacia Spring o Ami 8) da una presa da 16a con contratto da 3.3 KW ,richiede ore e ore……Quindi è necessario almeno un contratto da 6KW e Wallbox… altrimenti si possono avere brutte sorprese.

    • Lei ha omesso di dire che Arera concede l’aumento gratuito della potenza a 6 kW nei festivi e nelle ore notturne. Naturalmente con wallbox installata, perché a quelle potenze una presa shucko non dà garanzia di sicurezza.

        • Valido il suo discorso? A me pare proprio di no. Ricaricando a 3 kW lei mette in batteria 30 kWh in una notte, cioè 150-200 km. Al 90% degli automobilisti bastano e avanzano. Se fa il commesso viaggiatore, può aderire all’offerta Arera e incamerarne 60 che le bastano per 350-400 km.

          • Beh,io voglio avere sempre l’auto per andare dove mi pare senza programmare la giornata ogni volta,se non le dispiace.

          • Se risponde “io voglio” abbiamo finito di discutere. Se io voglio che lei smetta di impestare l’aria che respiro con il suo diesel come la mettiamo?

    • Curioso.
      Percorro 15.000 km annui, mediamente (leggermente di più), ricarico da una shuko e preferibilmente il sabato o la domenica quando almeno una parte di energia è fornita dal fotovoltaico, ho una batteria da 52kWh netti.
      Mi è capitato di tornare a casa con la batteria al 5%, alle 8 di sera. Beh, la mettevo in carica a 11/12A con avvio alle 23, la mattina alle 8 quando la riprendevo aveva caricato 22kWh e la batteria era al 50% (con cui posso fare in assoluta tranquillità e in inverno almeno 150 km, a me ne bastano 50). Alla sera tornavo con il 40% e la mettevo in carica e la mattina dopo era al 95%.
      Magari mi dirà: se tu usassi molto la macchina non potresti fare così. Beh, certo: se usassi molto la macchina per mestiere (ma faccio il 40% in più della media nazionale) allora avrei il contratto da 6kW e forse anche la Wallbox, però non sarei un utente “medio” (e io sono SOPRA media). Esattamente come se fossi uno che usa molto la macchina quotidianamente probabilmente non avrei un’auto a metano o GPL se il mio unico distributore fosse a 20 km di distanza fuori percorso.
      In sostanza: non è necessario. Senz’altro è più comodo, ma non necessario.
      La Wallbox è più sicura? Di una shuko, indiscutibilmente, di una presa industriale interbloccata da 32A come uso io (ma la uso solitamente a 11/12A) che è costata 100€ col suo differenziale, no, è uguale, il caricatore mobile in dotazione è già dotato di protezione termica e regge 7,6kWh senza limiti di tempo.

      • La Tesla, già ha una batteria più capiente e comunque,come dice lei,per un’auto con meno autonomia ci vogliono almeno 8 ore per ricaricare a metà da una Shuko 220v…con la Tesla comunque di più….vorrebbe dire non avere MAI l’auto nel pieno della sua autonomia,se si torna a casa poi con la batteria al limite della carica, e dover usarla il giorno dopo per fare un viaggetto più lungo , già è un problema, si dovrebbe per forza ricaricare dalle colonnine in viaggio.Resto della mia idea, ricaricare da una Shuko 10a , un’auto come la Tesla, è molto molto limitante

        • Veramente partendo dal 100% e scaricandola poco con i tragitti quotidiani la si ripristina al 100% anche con la schuko; non si dimentichi che la Model 3 è una delle auto più efficienti sul mercato.
          Quelle volte che si viaggia e si scarica di più ci sono i Supercharger.
          Se poi uno vuole come già detto installa la wallbox, per cui ci sono incentivi, e passa la paura

    • Lei ha omesso di considerare che l’auto puo’ agganciarla alla presa di corrente lenta ogni sera, al pari di quel che fa abitualmente col suo cellulare, semplicemente per rabboccarla. Non occorre aspettare di trovarsi in riserva prima di ricaricare. Operazione ampiamente suffciente per le abitudini di Sergio, che al giorno fa mediamente pochissimi chilometri, senza alcun bisogno di installare wallbox ne di aumentare la potenza del contatore!

  4. Caro Sergio, aldilà dei motivi dell’eventuale cambio auto, la mia opinione è che Lei sarebbe il perfetto utente elettrico a prescindere dallo specifico modello:
    – possibilità di ricarica in proprio
    – Kilometraggio/utilizzo dell’auto non da “commesso viaggiatore”
    – necessità di spazio (a parità di dimensioni le native EV generalmente sono più capienti delle termiche).

    Un consiglio che già hanno evidenziato: qualunque auto sceglierà, termica o elettrica, valuti bene l’aspetto portellone/cofano bagagli… passeggino ed ammennicoli vari non sono valigie o borsoni da “stivare”. Purtroppo in moto tutto questo non ci va e sarà costretto ad usare l’auto molto di più!
    Probabilmente la model 3 va bene ma valuti anche la model Y.

    Ora ci sono offerte luce sui 0,12/0,14 centesimi… forse mi sbaglio ma mi vengono costi, al lordo, inferiori a 0,28 cent.

    Noi nel tempo siamo passati dal termico all’elettrico (due auto) e nessuno di noi tornerebbe indietro (e carichiamo per nove mesi ai charger pubblici).

    Auguri a Lei e Sua moglie per l’erede!

  5. Ecco, io mi permetto di credere che tutta questa storia dei lavori di cui necessiterebbe la Ford sia un po’ un modo per tagliar corto e cavalcare l’esigenza di acquistare una nuova auto, possibilmente più comoda e spaziosa. Con un bebè in arrivo ci stá un rinnovo anche della propria macchina. Se model 3 è il veicolo che piace al sig. Sergio, fa bene a togliersi questa soddisfazione e a concederselo. Già imho Model 3 è best buy sulle berline target 40k, incentivi alla mano, se si è nelle condizioni di gestire un’elettrica è da acquistare senza neanche pensarci

    • -…mi permetto di credere…-

      Mi permetto anch’io. 😉
      Mi unisco anche al coro di quelli che trovano un po’ tanto salate le cifre esposte dal nostro amico.
      Non dico che si possano dimezzare, ma ridurre sensibilmente sì.
      E a quel punto con 2500 euro la macchina si sistema e potrebbe fare comodamente altri 50/75.000 km prima di dover fare altri interventi onerosi.
      Certo: rimarrebbe una Fiesta. E qui si torna a bomba a quanto detto da Edoardo… 😉

  6. Oggi ho comunicato a mia moglie la notizia del mio licenziamento. Cambio lavoro e apro un’officina, è deciso. Mi ha convinto questa frase: “distribuzione (1.700 euro) dischi (490 euro) ammortizzatori (600 euro)”.

    cioè 8 ore di lavoro, 500 euro di pezzi e 2290 euro di guadagno, garantiti dai polli disposti a strapagare cose che costano nulla. Io neanche in un mese guadagno quelle cifre.

    E ci sono pure andato largo:
    – kit distribuzione ford fiesta a benzina 115 euro [ https://www.ebay.it/itm/276293029324 ]
    – kit dischi + pastiglie ford fiesta benzina 78 euro [ https://www.ebay.it/itm/300765065792 ]
    – kit 4 ammortizzatori ford fiesta 95 euro [ https://www.ebay.it/itm/174479566237 ]

    Totale: 288 euro (io ho scritto 500 euro prevedendo le migliori marche sul mercato e la sostituzione di ulteriori componenti facoltativi giusto per scialacquare). Garantito che volendo si può spendere anche meno di 288 euro di materiali, cercando oculatamente, senza rinunciare troppo in qualità.

    Il mio meccanico per questi 3 lavori fatti tutti insieme si prende max 300 euro.

    A meno che … il nostro amico Sergio non sta facendo il furbo … ovvero ha spacciato quelle cifre alla moglie (che magari potrebbe leggere VaiElettrico) per convincerla che l’acquisto della Model 3 “a trazione posteriore” (come gli piace specificare) è indispensabile e ineludibile. Una vecchia tattica usata dalla categoria dei mariti (solo chi è marito può capire …), spesso accompagnata da considerazioni sulla sicurezza attiva e passiva del nuovo modello di auto soprattutto per la protezione dei bambini.

    Ho sbagliato, mi sono illuso, non avrei dovuto licenziarmi per aprire un’officina, nessuno verrà mai a regalarmi tutti quei soldi …

    • Recati presso un ufficiale Ford e fatti fare un preventivo per un motore Ecoboost e non il Zetec , al quale ti stai riferendo e comunque con prezzi oltremodo bassi.

      Chiedi al tuo meccanico se è disponibile a spendere circa 700 euro per un moltiplicatore di coppia più la valigetta delle dime ( ma quella ormai serve su qualsiasi propulsore moderno , compreso il 1.4 della tua 124 ) altri 300 euro , per poi eseguire il lavoro ( mi pare di ricordare che è schedulato per 12 ore di mano d’opera, ma potrei sbagliare, domani ci guardo con precisione )

      Dai un’occhiata qua, è proprio la cinghia in questione

      https://youtu.be/Sj4tJZQl7VQ?si=yZ-NctmIydP4X9wo

      • Non funziona così Stefano il mondo del lavoro. Proprio perché il moltiplicatore di coppia e la valigetta delle dime servono per tantissimi motori, non si può addebitare il costo dell’attrezzatura sul cliente, quella se la sconta il professionista un po’ per volta. Poi una cosa è il “lavoro schedulato per 12 ore di manodopera” un’altra è il tempo che ci metti per davvero, ma davvero tu credi ci vogliono 12 ore per sostituire una cinghia su una Focus? E per cambiare una frizione ad una Ferrari 348 ts ci metti 12 anni?

        Tra l’altro il “ricatto” della concessionaria ufffffficiale vale quando l’auto è in garanzia, questa Fiesta non lo è: può pagare 2890 euro (che è quasi il valore dell’auto) per lavori banali e ordinari per il quale un qualunque meccanico prende il 66% meno? Suvvia …

        • Enzo posso avere il numero del tuo meccanico che per 100e fa la manodopera della distribuzione, altri 100e i freni, e 100e i 4 ammortizzatori?

          così scendo in Toscana per far fare i lavori all’auto di un collega, e con la differenza mi ci pago 3-4 giorni di vacanza, albergo, magari noleggio anche una BEV in zona 🙂

    • Concordo, non so il prezzo degli ammortizzatori ma alla mia kia sportage dal mio meccanico la cinghia mi è costata 650 euro e dischi e pastiglie 300 manodopera inclusa, e dubito che i prezzi per una fiesta siano superiori.
      Poi se uno ha deciso di prendersi una tesla ok benissimo, ma per favore diciamo che lo fa perchè ricarica comodamente da casa (e li risparmia e non ha sbattimenti, se dovesse farlo alle colonnine e … bhe parliamone) e soprattutto perchè gli piace e nessuno lo può contestare …… ma please non inventiamo risparmi che non esistono per giustificare questa scelta.

    • 1700 è un tantino alto, tuttavia è una distribuzione che richiede molte ore di mano d’opera e attrezzatura specifica del costo di oltre 1000 euro.

      Stiamo parlando del motore a tre cilindri , sia aspirato che turbo, con cinghia a bagno d’olio. La Ford è stata la prima a partorire questa idiozia ingegneristica, seguita a ruota da PSA con i motori Puretech .

      Almeno Ford ha azzeccato il progetto e la durata della cinghia è sui 150K/180K e non si sbriciola a 60K con quella PSA. Tuttavia rimane una soluzione progettuale nata per creare problemi e questo per inseguire una modestissima riduzione degli attriti.

      Presso gli ufficiali Ford, si riesce a farla sui 1300 euro, perlomeno qui nell’area di Roma.

  7. Buonasera a tutti.
    L’arrivo del nuovo membro della famiglia è sì impegnativo dal punto di vista della volumetria per portarsi in giro tutti gli amenicoli per viaggiare in sicurezza… noi per anni siamo andati in vacanza con 3 figli in una punto 3 porte…. Ma l’arrivo di un pargoletto è comunque una bella occasione per rinnovarsi a livello familiare… e certo che un veicolo elettrico lo potrebbe aiutare.. 😀

  8. Forse sarà un errore ma 60k in 3 anni non sono proprio pochi. Se fosse così, credo servirebbe una walbox per caricare decentemente a 7kW.

    • a conti fatti sono in media 20.000 km all’anno, circa 60 al giorno, cioè quelli che faccio io. Sempre come valore medio di riferimento, ti servono 10 kWh al giorno di energia. Io campo benissimo ricaricando da una schuko a 10 A di notte con il caricatore portatile Tesla, in 5 ore quei 10 kWh li recuperi, al netto delle perdite. E il mio contratto di fornitura da 3 kW basta e avanza. Poi non nascondo che detesto le wallbox, le considero fuffa all’ennesima potenza, se si vuole stare tranquilli comunque meglio linea dedicata e presa industriale.

      Tutto questo come pretesto per dire al nostro amico: se hai un garage dove ricaricare non puoi sbagliare con un’auto elettrica, soprattutto con la nuova Model 3, se non ce l’hai, lascia perdere 🙂 drastico, ma di ‘sti tempi va così a mio modestissimo avviso.

      • Certo, si puo’ fare, ma significa crearsi un collo di bottiglia sulla ricarica domenstica che e’ la condizione necessaria per un efficiente e vantaggioso passaggio all’elettrico.

        La forniture 3kW e’ un qualcosa di preistorico tenuto in vita in Italia. Poi vai in UK e scopri che puoi prendere tutta la corrente che vuoi fino al limite totale di 100A purche’ il tuo impianto sia fatto correttamente. Quindi aggiungere una derivazione a 32A e’ un attimo, e senza limitazioni sul tuo utilizzo normale.

    • Scusa Ivano, ma perché se si ha un bambino si deve per forza ricorrere ad un crossover? La Model 3 ha più di 680 lt di bagagliaio in totale, ma scherziamo? Noi scendiamo in Sardegna da Bergen per le vacanze estive ogni anno in 4 con i bagagli per 1 mese… e quando risalgo mi porto dietro pure qualcosa in più!

      • Buona sera Sandro.
        Perché anche io ho due “bambini”… di 90 anni.
        Portare valige, borse e borsoni è assai diverso dal portare carrozzina e deambulatore più valige, borse, ecc…
        Sono cose diverse, disponibili molto meno facilmente in un bagagliaio.
        Tutto qui.
        In certe situazioni lo spazio, soprattutto in altezza, non basta mai.

      • Buongiorno Sandro.
        Ho ritrovato una vecchia coppia di foto del 2020, quando ancora cercavo di capire che auto comprare. Questa l’immagine, che affianca le due foto:

        https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/53723088434/in/dateposted/

        credo che evidenzi bene le possibilità di carico nelle due vetture.
        Nell’immagine confrontavo i due bagagliai di quella che avrei poi acquistato, la Skoda Octavia Combi iV Plug-in, e di quella che mi sarebbe piaciuta (ma inavvicinabile per me ai prezzi del 2020).

        Nonostante un bagaglio più ampio come litri totali nella Tesla (a sedili posteriori della mia alzati, altrimenti arrivo a quasi 1.700 litri), è evidente che nella Tesla non avrei potuto caricare cose così ingombranti come una carrozzina ed un deambulatore. Anche ripiegati, non sono “comprimibili”, non puoi mettergli sopra cose pesanti e, soprattutto, in viaggio devono stare “sopra” a tutto: nelle soste del viaggio devono poter essere scaricati e ricaricati in fretta, senza dover scaricare e ricaricare tutto il resto (ad esempio sosta pranzo).
        Quindi devi disporre di spazio in altezza, cosa non possibile con una berlina.
        Ecco il perché del consiglio di pensare anche alla MY (per restare in ambito Tesla).
        Fermo restando che preferisco la M3 (e più ancora la MS, ma non posso permettermela e, tra l’altro, non ci starebbe nel mio garage). E che non amo né SUV né Crossover.
        Ma caricare passeggino e carrozzina, anche se sono probabilmente meno ingombranti di quanto necessario per i miei parenti, va pensato prima dell’acquisto. Dopo… o qualcosa sul tetto dell’auto, con l’immaginabile peggioramento dell’autonomia, o li lasci a casa…

        Saluti.

        • Con 3 figli andavo in vacanza con una Prius V2. Passeggino compreso.
          Il bagagliaio era da 406l.
          Dubito molto che con UN pargolo abbia problemi con il bagagliaio di una Model 3.
          Non deve portare carrozzine e deambulatori.

          • Ma la Prius non ha il portellone? Mi scusi ma non la conosco bene. Credo di ricordare che possa caricare anche fino al tettuccio. O no? Boh? Non lo so e quindi mi taccio.
            Per certo, i miei “carichi” in una berlina tipo M3 non sarebbero caricabili. Ma è vero, come ho anche detto, che sono “carichi” probabilmente più voluminosi di passeggino e carrozzina.
            Anche qui, su passeggini e carrozzine, non ho esperienze dirette!
            Poi, ovviamente, ciascuno si può adattare al meglio, magari portandosi dietro di meno. Ma pensare anche a questo aspetto mi sembrava corretto suggerirlo. Le cose si possono fare con comodità o con più fatica. Ma va pensato.

          • Certo che la potevi caricare fino al tetto, solo che alla prima inchiodata decapitavi i passeggeri seduti dietro.
            Quindi direi che non era cosa buona e saggia da fare.
            L’accesso al baule della Model 3 e solo un pochino più difficoltoso, ma nulla di eccezionale.
            Ed ha molta più capacità di carico.

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