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Dalla e-Golf alla Megane: la vita elettrica di Roberto, un lettore che fino al 2022 guidava auto a gasolio (l’ultima una Opel Astra). E mai tornerebbe indietro.
di Roberto Smedile
“Ho guidato tutta la vita auto diesel. E, quando c’è stata l’invasione della Russia in Ucraina il prezzo del petrolio è andato alle stelle e la benzina ha superato i due euro, ho deciso di installarmi un impianto fotovoltaico. Le mie bollette dell’elettricità si sono abbassate a meno di 15 euro mese, producevo tanta di quella corrente che mi dispiaceva cederla alla rete per due soldi“.
La Volkswagern e-Golf, prima EV di Roberto.
Dalla e-Golf alla Megane: “La prima l’ho presa nel 2022, poi mi serviva più autonomia…”
“E allora decisi di comprarmi un’auto elettrica, così potevo anche caricarla da casa gratis. Eravamo nel 2022 e sul mercato c’era poca scelta, ma siccome facevo pochi km anno (sui 6-8.000) ho deciso di prendere una Golf elettrica del 2018, circa tre anni. Con autonomia 300 km. E ho venduto la mia Opel Astra station-wagon 1900turbo. Appena l’ho guidata mi sembrava di sognare: la Golf, con i suoi 130 CV, aveva una ripresa da paura, mi sentivo schiacciare sui sedili. Era molto silenziosa, con una tenuta di strada eccellente, molto gradevole guidarla, e con una maneggevolezza incredibile. Chiaramente come carico dei bagagli era meglio la mia ex station wagon Opel Astra, ma non avevo più bisogno di portare grossi carichi. Poi, al settimo anno di vita, ho aumentato i miei giri e sono passato a fare 15.000 km anno e 250 km di autonomia erano troppo pochi: ho deciso di prendere la Renault Megane e-Tech elettrica con 63 kWh di batteria“.
Qui e sotto, altre due immagini della Renault Megane E-Tech.
“Due auto di due ere diverse: la seconda molto più tecnologica”
“La prima volta che mi sono seduto da quanto è bella mi veniva quasi da piangere . Questa auto, essendo di metà del 2023 e pertanto di solo un anno e mezzo, è praticamente nuova. E si nota moltissimo la differenza con la Golf, che aveva 7 anni, soprattutto sulla strumentazione, che è a dir poco una meraviglia tecnologica. Con il display fronte e quello laterale molto grandi, fatti in un unico pezzo quasi avvolgente. Il che ti permette di avere tutto sotto controllo, senza quasi neanche girare la testa. Ed è grande, si vede molto bene. Poi gli allestimenti del cruscotto e dei sedili, tutto perfetto e molto comodi, con il bagagliaio più grande della Golf e l’aspetto esterno che sembra un Suv: insomma, tutta più bella“.
Dalla e-Golf alla Megane: “Alla Renault dò 9 e non 10 perché…”
“Per quanto riguarda autonomia, è perfetta: con 450 km mi dura più di una settimana e consuma poco, faccio una media di 12.3 kWh per 100km. È più silenziosa della Golf, ha una maggiore tenuta di strada, credo anche merito dei pneumatici nuovi. E ha il sistema di correttore carreggiata, antipattinamento, avviso di avvicinamento eccessivo su auto e ostacoli, frenata di emergenza… E sul volante, oltre che esserci le marce, c’è la regolazione della frenata su 4 livelli. Insomma, se devo dare un voto gli dò 9 e non 10 perché avrei fatto il baule un po più basso per avere piano di carico. In generale credo che non bisognerebbe tenere troppo la propria auto. Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta“.
Le ultime offerte di elettriche usate sul nostro sito: Model S, e-208, 500e, e-Up ID.3,, Kia EV6, Zoe…
Fiat 500e 3+1 Icon – – Anno: 08-2021 – km: 62 mila – Stato Batteria: 95% – Località: Aosta – Prezzo: 15.000 euro
Tesla Model 3 AWD 2023 – Anno: 11-2023 – km: 16 mila – Stato Batteria: n.d. – Località: Lecce – Prezzo: 40.900 euro
Volkswagen ID.3 del 2024– Anno: 01-2024 – km: 9.775 – Stato Batteria: n.d. – Località: Livorno – Prezzo: 31.500 euro
Opel Corsa-e del 2021– Anno: 01-2021 – km: 47 mila – Stato Batteria: n.d. – Località: Aosta – Prezzo: 13.500 euro
Opel Mokka-e del 2023 – Anno: 05-2023 – km: 15.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Cagliari – Prezzo : 20.000 euro
Fiat 500e ICON –Anno: 04-2021 – km: 34.200 – Stato Batteria: n.d. – Località: Ancona – Prezzo: 16.000 euro
Tesla Model 3 del dicembre 2021 – Anno: 12-2021 – km: 75.300 – Stato Batteria: n.d. – Località: Montopoli Val d’Arno (PI) – Prezzo:29.000 euro
Dacia Spring del 2022 – Anno: 01-2022 – km: 45.000 Stato Batteria:94% – Località: Ravenna – Prezzo: 8.900 euro
“La prima volta che mi sono seduto da quanto è bella mi veniva quasi da piangere”.
Racconto inutile, privo di interesse e gonfio di melassa finto-green.
Emergono per sgradevolezza e maleducazione gli (questo sì) inutili commenti non richiesti di tale Endyamar, che anche stavolta ha perso un’altra occasione per starsene zitto.
Non intendeva esserlo, perché non è mio costume commentare il NULLA.
La prenda come una comunicazione di servizio sulla necessità di pubblicare ALTRO e provi a tenere a bada i molti maleducati che infestano questo forum.
Grazie Lunetta, hai adirittura investito il tuo tempo per scrivere questo? Sono quasi emozionato. 🙂
E’ più sgradevole e maleducato giudicare le opinioni di un lettore che si firma con nome e cognome. Qual’è il problema? Emozionarsi per un’auto? Non è forse sufficientemente uomo per i tuoi standard? Forse dovrebbe ruttare e imprecare mentre guida il camion a torso nudo?
Buongiorno a tutti.
Ogni tanto mi capita di leggere quello che scrivete e ,anche a me, mi è venuta voglia di esternare il mio punto di vista.
Sarò sintetico e laconico ( tenete conto che con ho nessun pregiudizio sull auto elettrica e potrei, un giorno, acquistarne una).
Bene io credo che, per molto tempo ancora, le auto di un certo livello continueranno ad avere un motore termico ( gli orologi a movimento meccanico, di fascia alta, nonostante la tecnologia al quarzo esista da molto tempo, non sono spariti…..anzi…).
Le auto elettriche, sembrano degli ottimi elettrodomestici, le percepisco senz anima ( alla stregua di belle lavatrici).
Sino a quando non si riuscirà a ricaricarle in tempi simili a quelle termiche non spopoleranno mai.
Se non costeranno un 30% in meno, con i redditi dell’ italiano medio, ad un certo punto il mercato si assesterà.
Ultimo punto, ma non ultimo in termini d importanza, il costo di una batteria sostitutiva dovrà dimezzare ( ci sarà sempre qualcuno che vorrà tenere un auto, per motivi affettivi o economici, anche per 20 anni, e non vedo perché, visto che l auto elettrica non inquina, debba pagare uno sproposito una batteria sostitutiva ( questo, tra l altro, limita il mercato dell usato).
Insomma, l auto elettrica è una buona alternativa, anche se la tecnologia non è ancora matura.
Ma è vero che è un elettrodomestico.
In questo momento si vuole che lo sia.
E sarà così finché le auto elettriche le fanno progettare a ingegneri civili vestiti di grigio e a informatici in bermuda e infradito che bevono il frullato di carote, pensate per piacere ad un impiegato del catasto di Malmö o a un cinese il cui massimo concetto di sportività è star seduto dietro sulla Panamera a veder l’autista che fa lo 0-100.
Quando le auto e le moto elettriche le si farà progettare di nuovo (e aggiungo: anche disegnare esteticamente!) a noi malati scriteriati sociopatici… allora comincerà il bello.
(ti includo d’ufficio, te e la tua 500 elaborata)
Le auto che vuoi tu non interessano più. E i malati scriteriati che citi stanno sparendo. 🙂
Ma questo non fa delle auto attuali degli elettrodomestici.
L’elettrodomestico è, appunto, domestico. 😀
Posso accettare quando me le chiami computer con ruote. Quello può starci. Ma parliamo pur sempre di alcune auto.
La spring è una normalissima auto come si facevano in passato. Solo che ha un motore elettrico invece di uno termico.
Altrimenti dovremmo definire elettrodomestico anche la Uno. 😀
L’elettrodomestico è tale perché è elettrico.
La Uno non era elettrica, quindi sarebbe stata tutt’al più un muletto, una specie di tagliaerba semovente…
Ma siccome in realtà, tolta la turbo che ne ha ammazzati più della spagnola, era una turca con le ruote, abbiamo sempre saputo tutti come definirla.
Specie la Uno CS, quando si dice nomen omen. 🤭
Caricamento...
Gli informatici in bermuda li trovi anche per le termiche.
Le centraline che le governano hanno bisogno di tanti e bravi programmatori per farle funzionare.
Altrimenti sarebbero solo oggetti usabili in pista per poche persone.
Lei non ha capito nulla di quel che stavo dicendo, ma come dico sempre la colpa non è di chi non capisce, ma di chi evidentemente si è spiegato male. 😉
Caricamento...
@Alessandro D, certo che ho capito, non credere, ma forse dovresti ridimensionare il tuo pensiero.
Perché il deltone integrale emozionava sicuramente, ma quanti lo hanno avuto? E quanto hanno avuto la versione docile con l’8 valvole sotto al cofano?
Quanto emozionava la 205 con il 900cc? O la Renault 19? Manco un bambino, eppure me hanno vendute e mica poche.
E la 127? La 131? Le Simca? La Marbella? La Arna? L’Alfasud?
E non mi pare che fossero progettate dal panettiere sotto casa.
Ci sono state auto emozionanti, varianti emozionanti, ma la maggior parte delle persone acquistava auto funzionali.
Altrimenti avremmo strade piene di X1/9…
E siamo ai nostri giorni, in cui le EV sono per le persone normali, a chi le velleità sportive non interessano più di tanto.
Per non parlare dei ragazzi, sbavavo per la X1/9, poi per una 106 rally, una Clio Williams. Oggi non più, è cambiato il vento. Mio figlio si diverte un mondo con l’elettrodomestico, come lo hai definito, e si rompe le balle con la termica per il cambio manuale.
Caricamento...
Io sono uno ormai “normale” ma confesso che qualche giorno fa c’era una Tesla con il badge Ludicrous parcheggiata sotto casa, e un po’ mi sono emozionato: mi è venuta una gran voglia di provarla, in pista ovviamente.
Non è da me, ma mi è capitato anche questo.
Quello che non mi emoziona è che nessuno sembra più capace di fare il deltone integrale che hai giustamente citato, o di mettere su strada qualcosa di meglio della Model 3 col badge Ludicrous, della serie: perfino gli ammerigani fanno auto che fanno parlare (nel bene o nel male) più delle nostre, con l’unica eccezione rimasta sull’Olimpo degli dei, la sempre mitica Ferrari, che però in pochissimi possono permettersi.
Caricamento...
A salire del 30% dovrebbero essere i salari, visto che siamo molto indietro…
Beh se vuoi tenerti l’auto per 20 anni, fai il cambio batteria (se necessario), così come con il GPL dopo 10 anni cambi bombola e con le altre auto ti becchi tutti i costi di manutenzione per cinghia ecc… ecc…
vorrei tanto, tanto, tanto esser presente quando le capiterà di guidare per la (sua) prima volta un “elettrodomestico” che in accelerazione le fa 0>100 in 4″ e magari la guida in montagna … così poi parliamo di “auto senz’anima” ( ma forse lei ha la centrifuga a pistoni nella lavatrice…)
In termini di definizione, non vedo una gran differenza tra le auto elettriche odierne e le auto termiche odierne, anche queste ultime risultano a mio parere al pari degli elettrodomestici di cui lei parlava prima, perché governate da una quantità enorme di elettronica, che ne svilisce l’anima pura del motore a combustione. A mio parere una vera auto termica deve avere poca o nulla elettronica (quella che serve per contenere le emissioni), e lasciare il suo comportamento quanto più basico possibile, senza l’ingerenza dell’elettronica.
Altrimenti le odierne autotermiche possiamo definire semplicemente caldaie elettroniche.
– Quelli che dicono quanto sono belle le auto con il motore termico
– Quelli che dicono quanto fanno schifo le auto con il motore elettrico.
I primi hanno tutta la mia stima, i secondi no.
Caricamento...
A me piacciono le auto con il motore elettrico! 🤭 Ma per piacermi devono essere fatte come dico io.
E non escludo a priori, più avanti, di fare una telefonata anche in Dallara. 😂😂😂
O forse comincio con le moto, che è più facile. 🤣🤣🤣
Caricamento...
Io invece ringrazio tutti i Roberto del mondo perché grazie a loro mi sono sempre potuto comprare auto e moto praticamente nuove, tenute bene, con pochissimi chilometri e a una frazione del prezzo di listino. Ultima ma spero non ultima la dacia Spring. Grazie di esistere Roberto!
Anche io sono sempre stato un “Roberto”…e spesso chi mi conosceva.. “prenotava ” l’ usato al mio successivo cambio auto 😂
Gli affari devono essere sempre “Win-Win” 😉
Pensi che io conoscevo uno che quando doveva comprare la macchina nuova si metteva d’accordo col tizio che tre anni dopo gliel’avrebbe presa usata… tipo il colore, qualche optional… milletre o millesei?
Parevano il gatto e la volpe. 😂
scherzavo eh ! però anche a lui han sempre chiesto quando cambiava auto.. in famiglia facciamo pochi km/anno e le trattiamo bene, per cui qualcuno si è sempre “prenotato” 😉
Caricamento...
Su un usato elettrico non c’é incentivo rottamazione quindi il vecchio diesel inquinante spesso passa di mano per 1000 euro e continua ad inquinare.
Cambiare spesso auto arricchisce il mercato dell’usato creando occasioni per chi il nuovo non puó permetterselo.
Chi vende ci smena un sacco di soldi, ma fatti suoi, si vede che ne ha da buttare….
Ho notato diversi commentatori (Ilario, Flavio ed Enrico al momento) attaccare il sig. Roberto Smedile per aver espresso il parere di trovar conveniente cambiare spesso l’auto:
“Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta”.
Faccio notare che il sig. Roberto ha tenuto le precedenti (ed inquinanti ) turbodiesel più a lungo dopodiché, per questioni di costi rifornimento fortemente aumentati (ma anche cambi di abitudini) ha deciso una “svolta elettrica” complessiva: infatti ha installato a casa il Fotovoltaico (riducendo le bollette) e completando con l’acquisto di una Golf elettrica… ma USATA !
La vettura Non è stata prodotta apposta per lui… quindi ha abbassato l’inquinamento complessivo cedendo la vecchia Astra Turbodiesel.
Successivamente si è accorto che aveva bisogno nuovamente di maggior autonomia e quindi ha nuovamente cambiato l’auto (cedendo la Golf_E a qualcun altro immagino, non buttandola in un dirupo) ed ha preso la Renault Megane e_Tech per la maggior batteria, ma sempre un usato ha perso, quindi Non ha richiesto alcun inquinamento aggiuntivo per accontentare il suo desiderio di un veicolo più efficace e comodo.
Trovo assurdo attaccare sempre qualcuno che cambia auto spesso scrivendo che “aumenta l’inquinamento”. Intanto le fabbriche automotive vanno avanti a produrre su previsioni di vendita periodici (quindi le auto vengono fabbricate, inviate in base ad obiettivi di vendita ai concessionari… che poi si devono dar da fare a piazzare ai clienti.. ) .
Questa filiera produttiva intanto dà lavoro a decine di migliaia di persone (che facciamo? le sterminiamo ? le facciamo emigrare così vanno a inquinare altrove? ) e poi comunque la produzione auto avviene allo stesso modo per le vetture termiche.. quindi l’indignazione dovrebbe essere anche per chi cambia auto termiche, magari passando da una compatta ad una SUV più pesante ed inquinante.
Molte persone si lamentano del costo esagerato che han raggiunto le auto negli ultimi anni: una delle ragioni (ma non la principale) è anche la riduzione dei volumi produttivi; nel nostro paese FIAT /FCA ora Stellantis è calata a volumi del 1956… quando l’auto era un lusso per pochi e la motorizzazione normale in famiglia era una Lambretta o Vespa, ancora pochi coloro che prendevano una 500 come unica auto di famiglia…
Se non vi piace il cambio accelerato delle auto… non lo fate.. ma non criticate il sig. Roberto per aver semplicemente adeguato l’auto alle sue necessità, potendoselo permettere (magari aiutato anche dai risparmi fatti sulle bollette col fotovoltaico di casa) e comunque passando sempre da auto inquinanti ad auto molto meno impattanti.
Confesso, non ho letto tutto il romanzo in risposta, mi sono fermato alla seconda riga: io non ho attaccato proprio nessuno, ho scritto, credo educatamente, come la penso io. Ho scritto ” secondo me” e
” personalmente” , credo che ci possa ancora essere la libertà di esprimere un personale parere. Se una persona vuole, per quanto mi riguarda, può cambiare auto anche una volta a settimana, spero mi sia consentito avere un’ opinione diversa. Grazie
Certo che ha la libertà di esprimere il suo personale parere..
Se arrivava a leggere l’ultimo periodo del mio ragionamento (spero abbastanza educatamente espresso) capiva che ri-spiegavo le motivazioni di Roberto (che condivido, anche per esperienza professionale)..ma forse lei ha letto le prime due righe anche del suo articolo…
e ancora leggo ” non criticate ” . Non sto criticando nessuno, abbiamo una visione diversa, i soldi sono suoi e ne fa quello che vuole : la critica mi pare ci sia solo su quello che scrivo io. Per quanto riguarda l’usato elettrico mi sembra che non ci sia da essere entusiasti, i concessionari non ritirano volentieri le bev , offrendo prezzi ridicoli se non addirittura il fatto che non le vogliono proprio. Negli annunci che leggo qui su Vaielettrico non mi pare ci sia la ressa ad accaparrarsele, la maggio parte delle volte le offerte restano con commenti pari a zero per sempre. Si legge sempre che le auto bev non avranno problemi per anni ed anni, che la batteria durerà più dell’auto, che i freni non si consumano ecc, allora perchè svendere (perchè di questo si tratta poi se si vuole cambiare ) la propria auto se questa potrebbe servirci ancora per tanto tempo?
Ilario
continua a non considerare le ragioni di Roberto; ha cambiato BEV ( la Golf da 300km) che aveva preso nel 2018 con una Megane e-tech da 460km e molta più bauliera perché nel frattempo sono aumentate le esigenze: non è dato sapere quanto siano costati i doppi cambi auto… ma se lo ha fatto lo ha ritenuto possibile; tra l’altro ha preso una vettura con garanzia residua (probabilmente ancora estensibile a pagamento) e con batteria coperta per altri 6 anni o fino a 16000km.. Ha raccontato di come si è trovato meglio con una vettura più moderna.
La precedente Golf_e soddisferà le esigenze di altri adesso.
Se lei ritiene che Lui coi Suoi soldi ha fatto male.. è libero di pensarlo… così come Lei è libero di viaggiare con la sua attuale vettura finché condizioni meccaniche o norme di circolazione lo consentiranno.
Caricamento...
A parte il fatto che non ho attaccatto nessuno ho solo espresso la mia opinione che non esclude le auto termiche (dove lo hai letto scusa?!). Per quanto riguarda il discorso dei posti di lavoro allora che facciamo non chiudiamo le discariche o le acciairie che inquionano a go go perche si perdono posti di lavoro? Ma che discorso è?! A mio modo di vedere il consumismo sfrenato e l’aumento pro capite dei veicoli non giova all’ambiente e al futuro. Prima lo capiamo e meglio è non tanto per noi quanto per i nostri figli.
Son certamente d’accordo con lei, Flavio, sull’indispensabilità di ridurre ogni fonte di inquinamento (tanto più se legato a consumismo sciocco, tipo AI per generare immagini fake per divertimento); sulle attività estrattive ed industriali si apre una discussione gigantesca (saremo sicuramente d’accordo su certi punti..ma resto On Topic): il fatto è che Roberto ha cambiato Usato x Usato (senza nuova produzione su richiesta sua) e comunque le attività industriali vanno avanti ugualmente; se cos’ non fosse le auto se le permetterebbero solo i super-ricchi.. come ai primi del 1900.. gli altri a piedi, in bici o a dorso d’asino.
Se come scrive lei “Dissento fortemente le macchine dovrebbero essere tenute fino a fine vita/non conveneiente riparazione altrimenti con questo modus operandi inquiniamo tanto, troppo.” ogni bene industriale attualmente a sua portata economica diventerebbe irraggiungibile (elettrodomestici, abbigliamento, auto, bici etc) ; il fattore di “scala produttiva” è determinante.
Vedrà quanti in Italia perderanno il posto di lavoro per la riduzione dei volumi produttivi… e quanto lo Stato ridurrà i servizi erogati per il connesso caldo delle tasse incassate su utilizi aziendali e stipendi.
Su questo pianeta siamo diversi miliardi di persone, ognuna col diritto di mantenere se stesso e la propria famiglia, quindi necessita di un lavoro (attività produttiva = attività di consumo risorse). A meno che lei non sia un seguace di Thomas Malthus … converrà che l’attività lavorativa da assicurare a più persone possibili porta anche una sovraproduzione di beni.. necessaria
Senza addentrarmi in discorsi di macro/micro economia di cui ammetto di non avere le competenze/nozioni necessarie mi limito a dire che a mio modo di vedere ad oggi in Italia ci sono troppe auto, con dimensioni inutili che inquinano, occupano spazio e rendono le città invivibili…basta guardar le code sul raccordo anulare per vedere che la maggioranza delle auto (suv per primi) sono guidati da una sola persona il 90% delle volte…non ci vuole certo un genio a capire che questa situazione è insostenibile e che ben presto ci poterà ad una situazione ben peggiore di quella paventata dal fattore “scala produttiva”. Cordialmente.
sig. Flavio
l’Italia ha il record mondiale di veicoli pro-capite, in una nazione di città grandi/piccole/piccolissime di origine antica e pianta medioevale; mal si presterebbe comunque ad una mobilità solo privata con veicoli di medio-grandi dimensioni.
Purtroppo troppi decenni di favoritismi a FIAT (o forse dovrei scrivere Agnelli/Elkann) han portato a svilire il TPL che, quando anni ’70 venivo a Roma, aveva già linee tram elettrificati (giravano da fine 1800 poi smantellati a favore degli idrocarburi e della mobilità privata del boom economico).
A parte la difficoltà di stabilire se le auto col solo guidatore prima ne avevano altri a bordo.. purtroppo non sono “fisarmoniche” da accorciare a seconda dei trasportati e non possiamo avere in garage 1 auto da 2 posti per quando si va a giro da soli o con consorte + 1 auto da famiglia per viaggi “al completo”.. che tra l’altro sarebbe un ulteriore forma di spreco di risorse !
Forse se ne uscirebbe se la gran parte (secondo le stime dei 60km/giorno medi) degli italiani usasse un quadriciclo (elettrico o ICE non sarebbe più importante) per gli spostamenti di tutti i giorni e poi si rivolgesse a noleggiatori o NCC/TAXI per gli spostamenti più lunghi delle ferie o weekend…. ma è utopistico… Resta solo l’opzione di comprar l’auto che mediamente si adatta a tutte le soluzioni e costa il meno possibile (io ho trovato proprio con la BEV la mia “quadratura” del cerchio dopo molti anni di turbodiesel, proprio come il sig. Roberto dell’articolo).
Come scrive lei, abbiamo ed avremo enormi problemi in un futuro prossimo: legato alle guerre per accaparramento risorse, crisi industriali per eccessi produttivi e povertà diffusa, distruzioni da eventi climatici sempre più estremi e salute compromessa da troppi inquinanti onnipresenti.
ps: cordialmente.. potrebbe personalizzare il suo Nick un po’ di più? (una immagine, qualche carattere distintivo nel nome su blog non vorrei in futuro scambiarla con omonimi).
Saluti.
Caricamento...
“In generale credo che non bisognerebbe tenere troppo la propria auto. Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta“.
Così continuiamo a produrre inquinamento, non è il pensiero giusto di chi decide di passare all’elettrico per aiutare il pianeta.
Mi spiace contraddire… ma l’auto sarà presente nel parco auto usata e sarà appetibile per chi una nuova elettrica non la prenderebbe mai.. e magari rottama lui un vecchio catorcio diesel euro 3 da 300.000 km.. quindi il risultato é comunque positivo.. non pensiamo che se uno vende una auto di 2/3 anni vada demolita.. sarà riacquistata da qualcuno che la userà… senza emettere smog… semplice..
Nessun auto usata e messa in vendita viene rottamata perchè ‘invenduta’, semplicemente viene abbassato il prezzo nel tempo fino a trovare un acquirente. Anche un solo euro è superiore al costo di demolizione, semplice legge di mercato.
Lo dice per esperienza personale lavorativa o è solo una sua ipotesi seppur molto logica?
Qualche venditore può raccontarci?
Caricamento...
Mha, sarà come dici tu. Io di auto con più di 10 anni le vedo sempre parcheggiate a prendere la polvere con scritto vendesi (ho diversi rivenditori di usato vicino casa in questa situazione).
Chi compra un usato in generale cerca un’auto da 3 a massimo 6 anni per tenersela per un periodo simile. Superati i 10 anni molte sono invendibili. Solo auto mono proprietari con età superiori ai 10 anni e pochi km sono vendibili e queste sono rarissime.
Io comunque mi fermo alle km0, oltre non vado e mi tengo l’auto finché può camminare. Anche perché chi mi garantisce i km realmente percorsi su auto con meno di 3 anni che non hanno ancora fatto la prima revisione dove sono registrati i km percorsi! Di truffe sui km percorsi sull’usato se ne trovano a iosa. Poi chi si leva un’auto, normale lo fa perché ha un problema importante e/o non vuole fare le prime manutenzioni di rilievo, visto che in generale superati i 3 anni e chilometraggi superiori ai 50.000 su molte termiche la manutenzione inizia a farsi sentire.
Poi capisco che qualcuno compra usati da poche migliaia di euro per i figli neopatentati, ma queste auto durano massimo 2 anni e poi sono da rottamare, visto che sono auto da battaglia.
Caricamento...
Bob concordo su quasi tutto… Ma per la “salute” di un’ auto conta molto Come è stata mantenuta…più di Quanti proprietari o km percorsi; ho gestito vetture di taxisti o rappresentanti che le han portate oltre 400.000km senza problemi di rilievo (salvo i FAP) perché guidate molto bene..ed ho visto auto con poche migliaia di km cambiare frizione ogni tagliando..e braccetti sterzo .. e sincronizzatori del cambio… perché guidate da 1 solo proprietario… incapace di guidare.
Se uno la tiene bene (sia nella guida che nella manutenzione necessaria) ogni auto può durare decenni (ma se poi la vuole cambiare deve partire quasi da zero o sperare in un incentivo alla rottamazione).
Caricamento...
Oggi si vendono auto usate anche di 20 anni, magari per 1000 euro, ma si vende tutto, con i prezzi che girano su nuovo ed usato fresco….
“Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta”.
Dissento fortemente le macchine dovrebbero essere tenute fino a fine vita/non conveneiente riparazione altrimenti con questo modus operandi inquiniamo tanto, troppo.
Guarda che l’auto non la sposi. Già non è detto che tieni fino a fine vita una moglie/marito, devi tenere l’auto?
E se cambiano necessità, gusti, percorrenze, esigenze?
Il discorso corretto dovrebbe essere migliorare cosa facciamo alla rottamazione dell’auto. Il riciclo il più efficiente possibile.
Se crei una stagnazione non le produci nemmeno le auto…. quindi non abbassi i prezzi… non si vendono…. la gente si lagna… i gobbi comprano le bigster a carbone e non se ne esce….
a forza di buche e voragini in strada, a volte allagamenti.. questo bizzarro veicolo comincia a diventare un’opzione interessante per spostarsi…
chissà … forse dalle quattro ruote torneremo alle quattro zampe 😂
Tenere un’auto 3 o 4 anni e poi passare ad una nuova secondo me vuol dire buttare un sacco di soldi, specialmente se parliamo di una elettrica, molto più difficile da piazzare come usato. Personalmente l’auto la tengo fino a quando va, ovvero minimo 10 anni ma se è in buona salute anche di più
“La prima volta che mi sono seduto da quanto è bella mi veniva quasi da piangere”.
Racconto inutile, privo di interesse e gonfio di melassa finto-green.
Emergono per sgradevolezza e maleducazione gli (questo sì) inutili commenti non richiesti di tale Endyamar, che anche stavolta ha perso un’altra occasione per starsene zitto.
Pensa che il suo commento sia più interessante?
Non intendeva esserlo, perché non è mio costume commentare il NULLA.
La prenda come una comunicazione di servizio sulla necessità di pubblicare ALTRO e provi a tenere a bada i molti maleducati che infestano questo forum.
Intanto lei eviti di essere tra i maleducati una seconda volta
Grazie Lunetta, hai adirittura investito il tuo tempo per scrivere questo? Sono quasi emozionato. 🙂
E’ più sgradevole e maleducato giudicare le opinioni di un lettore che si firma con nome e cognome. Qual’è il problema? Emozionarsi per un’auto? Non è forse sufficientemente uomo per i tuoi standard? Forse dovrebbe ruttare e imprecare mentre guida il camion a torso nudo?
Cresci, orsù! 🙂
Sgradevolmente,
Endyamar
Buongiorno a tutti.
Ogni tanto mi capita di leggere quello che scrivete e ,anche a me, mi è venuta voglia di esternare il mio punto di vista.
Sarò sintetico e laconico ( tenete conto che con ho nessun pregiudizio sull auto elettrica e potrei, un giorno, acquistarne una).
Bene io credo che, per molto tempo ancora, le auto di un certo livello continueranno ad avere un motore termico ( gli orologi a movimento meccanico, di fascia alta, nonostante la tecnologia al quarzo esista da molto tempo, non sono spariti…..anzi…).
Le auto elettriche, sembrano degli ottimi elettrodomestici, le percepisco senz anima ( alla stregua di belle lavatrici).
Sino a quando non si riuscirà a ricaricarle in tempi simili a quelle termiche non spopoleranno mai.
Se non costeranno un 30% in meno, con i redditi dell’ italiano medio, ad un certo punto il mercato si assesterà.
Ultimo punto, ma non ultimo in termini d importanza, il costo di una batteria sostitutiva dovrà dimezzare ( ci sarà sempre qualcuno che vorrà tenere un auto, per motivi affettivi o economici, anche per 20 anni, e non vedo perché, visto che l auto elettrica non inquina, debba pagare uno sproposito una batteria sostitutiva ( questo, tra l altro, limita il mercato dell usato).
Insomma, l auto elettrica è una buona alternativa, anche se la tecnologia non è ancora matura.
e del tuo commento non richiesto non frega nulla a nessuno.
Non sei contro l’auto elettrica ma la definisci elettrodomestico.
Questo ti qualifica.
Ma è vero che è un elettrodomestico.
In questo momento si vuole che lo sia.
E sarà così finché le auto elettriche le fanno progettare a ingegneri civili vestiti di grigio e a informatici in bermuda e infradito che bevono il frullato di carote, pensate per piacere ad un impiegato del catasto di Malmö o a un cinese il cui massimo concetto di sportività è star seduto dietro sulla Panamera a veder l’autista che fa lo 0-100.
Quando le auto e le moto elettriche le si farà progettare di nuovo (e aggiungo: anche disegnare esteticamente!) a noi malati scriteriati sociopatici… allora comincerà il bello.
(ti includo d’ufficio, te e la tua 500 elaborata)
Le auto che vuoi tu non interessano più. E i malati scriteriati che citi stanno sparendo. 🙂
Ma questo non fa delle auto attuali degli elettrodomestici.
L’elettrodomestico è, appunto, domestico. 😀
Posso accettare quando me le chiami computer con ruote. Quello può starci. Ma parliamo pur sempre di alcune auto.
La spring è una normalissima auto come si facevano in passato. Solo che ha un motore elettrico invece di uno termico.
Altrimenti dovremmo definire elettrodomestico anche la Uno. 😀
L’elettrodomestico è tale perché è elettrico.
La Uno non era elettrica, quindi sarebbe stata tutt’al più un muletto, una specie di tagliaerba semovente…
Ma siccome in realtà, tolta la turbo che ne ha ammazzati più della spagnola, era una turca con le ruote, abbiamo sempre saputo tutti come definirla.
Specie la Uno CS, quando si dice nomen omen. 🤭
Gli informatici in bermuda li trovi anche per le termiche.
Le centraline che le governano hanno bisogno di tanti e bravi programmatori per farle funzionare.
Altrimenti sarebbero solo oggetti usabili in pista per poche persone.
Bravi maniscalchi ce n’è!? Chiedo per un amico.
Lei non ha capito nulla di quel che stavo dicendo, ma come dico sempre la colpa non è di chi non capisce, ma di chi evidentemente si è spiegato male. 😉
@Alessandro D, certo che ho capito, non credere, ma forse dovresti ridimensionare il tuo pensiero.
Perché il deltone integrale emozionava sicuramente, ma quanti lo hanno avuto? E quanto hanno avuto la versione docile con l’8 valvole sotto al cofano?
Quanto emozionava la 205 con il 900cc? O la Renault 19? Manco un bambino, eppure me hanno vendute e mica poche.
E la 127? La 131? Le Simca? La Marbella? La Arna? L’Alfasud?
E non mi pare che fossero progettate dal panettiere sotto casa.
Ci sono state auto emozionanti, varianti emozionanti, ma la maggior parte delle persone acquistava auto funzionali.
Altrimenti avremmo strade piene di X1/9…
E siamo ai nostri giorni, in cui le EV sono per le persone normali, a chi le velleità sportive non interessano più di tanto.
Per non parlare dei ragazzi, sbavavo per la X1/9, poi per una 106 rally, una Clio Williams. Oggi non più, è cambiato il vento. Mio figlio si diverte un mondo con l’elettrodomestico, come lo hai definito, e si rompe le balle con la termica per il cambio manuale.
Io sono uno ormai “normale” ma confesso che qualche giorno fa c’era una Tesla con il badge Ludicrous parcheggiata sotto casa, e un po’ mi sono emozionato: mi è venuta una gran voglia di provarla, in pista ovviamente.
Non è da me, ma mi è capitato anche questo.
Quello che non mi emoziona è che nessuno sembra più capace di fare il deltone integrale che hai giustamente citato, o di mettere su strada qualcosa di meglio della Model 3 col badge Ludicrous, della serie: perfino gli ammerigani fanno auto che fanno parlare (nel bene o nel male) più delle nostre, con l’unica eccezione rimasta sull’Olimpo degli dei, la sempre mitica Ferrari, che però in pochissimi possono permettersi.
A salire del 30% dovrebbero essere i salari, visto che siamo molto indietro…
Beh se vuoi tenerti l’auto per 20 anni, fai il cambio batteria (se necessario), così come con il GPL dopo 10 anni cambi bombola e con le altre auto ti becchi tutti i costi di manutenzione per cinghia ecc… ecc…
vorrei tanto, tanto, tanto esser presente quando le capiterà di guidare per la (sua) prima volta un “elettrodomestico” che in accelerazione le fa 0>100 in 4″ e magari la guida in montagna … così poi parliamo di “auto senz’anima” ( ma forse lei ha la centrifuga a pistoni nella lavatrice…)
In termini di definizione, non vedo una gran differenza tra le auto elettriche odierne e le auto termiche odierne, anche queste ultime risultano a mio parere al pari degli elettrodomestici di cui lei parlava prima, perché governate da una quantità enorme di elettronica, che ne svilisce l’anima pura del motore a combustione. A mio parere una vera auto termica deve avere poca o nulla elettronica (quella che serve per contenere le emissioni), e lasciare il suo comportamento quanto più basico possibile, senza l’ingerenza dell’elettronica.
Altrimenti le odierne autotermiche possiamo definire semplicemente caldaie elettroniche.
Che nostalgici che siete…
Panta rei! Altrimenti potremmo stare qui a discutere dello svilimento dell’anima pura di carrozze, bighe e quadrighe.
Che cosa avete contro la nostalgia? È l’unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro.
https://youtu.be/Whsd5ncrGt8?si=5-ZJY4cjxUryhQHA
Ci sono due tipi di nostalgici:
– Quelli che dicono quanto sono belle le auto con il motore termico
– Quelli che dicono quanto fanno schifo le auto con il motore elettrico.
I primi hanno tutta la mia stima, i secondi no.
A me piacciono le auto con il motore elettrico! 🤭 Ma per piacermi devono essere fatte come dico io.
E non escludo a priori, più avanti, di fare una telefonata anche in Dallara. 😂😂😂
O forse comincio con le moto, che è più facile. 🤣🤣🤣
Io invece ringrazio tutti i Roberto del mondo perché grazie a loro mi sono sempre potuto comprare auto e moto praticamente nuove, tenute bene, con pochissimi chilometri e a una frazione del prezzo di listino. Ultima ma spero non ultima la dacia Spring. Grazie di esistere Roberto!
Anche io sono sempre stato un “Roberto”…e spesso chi mi conosceva.. “prenotava ” l’ usato al mio successivo cambio auto 😂
Gli affari devono essere sempre “Win-Win” 😉
Pensi che io conoscevo uno che quando doveva comprare la macchina nuova si metteva d’accordo col tizio che tre anni dopo gliel’avrebbe presa usata… tipo il colore, qualche optional… milletre o millesei?
Parevano il gatto e la volpe. 😂
Mio padre?!
Ossignùr…. 🤦♂️
scherzavo eh ! però anche a lui han sempre chiesto quando cambiava auto.. in famiglia facciamo pochi km/anno e le trattiamo bene, per cui qualcuno si è sempre “prenotato” 😉
Su un usato elettrico non c’é incentivo rottamazione quindi il vecchio diesel inquinante spesso passa di mano per 1000 euro e continua ad inquinare.
Cambiare spesso auto arricchisce il mercato dell’usato creando occasioni per chi il nuovo non puó permetterselo.
Chi vende ci smena un sacco di soldi, ma fatti suoi, si vede che ne ha da buttare….
Ho notato diversi commentatori (Ilario, Flavio ed Enrico al momento) attaccare il sig. Roberto Smedile per aver espresso il parere di trovar conveniente cambiare spesso l’auto:
“Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta”.
Faccio notare che il sig. Roberto ha tenuto le precedenti (ed inquinanti ) turbodiesel più a lungo dopodiché, per questioni di costi rifornimento fortemente aumentati (ma anche cambi di abitudini) ha deciso una “svolta elettrica” complessiva: infatti ha installato a casa il Fotovoltaico (riducendo le bollette) e completando con l’acquisto di una Golf elettrica… ma USATA !
La vettura Non è stata prodotta apposta per lui… quindi ha abbassato l’inquinamento complessivo cedendo la vecchia Astra Turbodiesel.
Successivamente si è accorto che aveva bisogno nuovamente di maggior autonomia e quindi ha nuovamente cambiato l’auto (cedendo la Golf_E a qualcun altro immagino, non buttandola in un dirupo) ed ha preso la Renault Megane e_Tech per la maggior batteria, ma sempre un usato ha perso, quindi Non ha richiesto alcun inquinamento aggiuntivo per accontentare il suo desiderio di un veicolo più efficace e comodo.
Trovo assurdo attaccare sempre qualcuno che cambia auto spesso scrivendo che “aumenta l’inquinamento”. Intanto le fabbriche automotive vanno avanti a produrre su previsioni di vendita periodici (quindi le auto vengono fabbricate, inviate in base ad obiettivi di vendita ai concessionari… che poi si devono dar da fare a piazzare ai clienti.. ) .
Questa filiera produttiva intanto dà lavoro a decine di migliaia di persone (che facciamo? le sterminiamo ? le facciamo emigrare così vanno a inquinare altrove? ) e poi comunque la produzione auto avviene allo stesso modo per le vetture termiche.. quindi l’indignazione dovrebbe essere anche per chi cambia auto termiche, magari passando da una compatta ad una SUV più pesante ed inquinante.
Molte persone si lamentano del costo esagerato che han raggiunto le auto negli ultimi anni: una delle ragioni (ma non la principale) è anche la riduzione dei volumi produttivi; nel nostro paese FIAT /FCA ora Stellantis è calata a volumi del 1956… quando l’auto era un lusso per pochi e la motorizzazione normale in famiglia era una Lambretta o Vespa, ancora pochi coloro che prendevano una 500 come unica auto di famiglia…
Se non vi piace il cambio accelerato delle auto… non lo fate.. ma non criticate il sig. Roberto per aver semplicemente adeguato l’auto alle sue necessità, potendoselo permettere (magari aiutato anche dai risparmi fatti sulle bollette col fotovoltaico di casa) e comunque passando sempre da auto inquinanti ad auto molto meno impattanti.
Confesso, non ho letto tutto il romanzo in risposta, mi sono fermato alla seconda riga: io non ho attaccato proprio nessuno, ho scritto, credo educatamente, come la penso io. Ho scritto ” secondo me” e
” personalmente” , credo che ci possa ancora essere la libertà di esprimere un personale parere. Se una persona vuole, per quanto mi riguarda, può cambiare auto anche una volta a settimana, spero mi sia consentito avere un’ opinione diversa. Grazie
Certo che ha la libertà di esprimere il suo personale parere..
Se arrivava a leggere l’ultimo periodo del mio ragionamento (spero abbastanza educatamente espresso) capiva che ri-spiegavo le motivazioni di Roberto (che condivido, anche per esperienza professionale)..ma forse lei ha letto le prime due righe anche del suo articolo…
e ancora leggo ” non criticate ” . Non sto criticando nessuno, abbiamo una visione diversa, i soldi sono suoi e ne fa quello che vuole : la critica mi pare ci sia solo su quello che scrivo io. Per quanto riguarda l’usato elettrico mi sembra che non ci sia da essere entusiasti, i concessionari non ritirano volentieri le bev , offrendo prezzi ridicoli se non addirittura il fatto che non le vogliono proprio. Negli annunci che leggo qui su Vaielettrico non mi pare ci sia la ressa ad accaparrarsele, la maggio parte delle volte le offerte restano con commenti pari a zero per sempre. Si legge sempre che le auto bev non avranno problemi per anni ed anni, che la batteria durerà più dell’auto, che i freni non si consumano ecc, allora perchè svendere (perchè di questo si tratta poi se si vuole cambiare ) la propria auto se questa potrebbe servirci ancora per tanto tempo?
Ilario
continua a non considerare le ragioni di Roberto; ha cambiato BEV ( la Golf da 300km) che aveva preso nel 2018 con una Megane e-tech da 460km e molta più bauliera perché nel frattempo sono aumentate le esigenze: non è dato sapere quanto siano costati i doppi cambi auto… ma se lo ha fatto lo ha ritenuto possibile; tra l’altro ha preso una vettura con garanzia residua (probabilmente ancora estensibile a pagamento) e con batteria coperta per altri 6 anni o fino a 16000km.. Ha raccontato di come si è trovato meglio con una vettura più moderna.
La precedente Golf_e soddisferà le esigenze di altri adesso.
Se lei ritiene che Lui coi Suoi soldi ha fatto male.. è libero di pensarlo… così come Lei è libero di viaggiare con la sua attuale vettura finché condizioni meccaniche o norme di circolazione lo consentiranno.
A parte il fatto che non ho attaccatto nessuno ho solo espresso la mia opinione che non esclude le auto termiche (dove lo hai letto scusa?!). Per quanto riguarda il discorso dei posti di lavoro allora che facciamo non chiudiamo le discariche o le acciairie che inquionano a go go perche si perdono posti di lavoro? Ma che discorso è?! A mio modo di vedere il consumismo sfrenato e l’aumento pro capite dei veicoli non giova all’ambiente e al futuro. Prima lo capiamo e meglio è non tanto per noi quanto per i nostri figli.
Son certamente d’accordo con lei, Flavio, sull’indispensabilità di ridurre ogni fonte di inquinamento (tanto più se legato a consumismo sciocco, tipo AI per generare immagini fake per divertimento); sulle attività estrattive ed industriali si apre una discussione gigantesca (saremo sicuramente d’accordo su certi punti..ma resto On Topic): il fatto è che Roberto ha cambiato Usato x Usato (senza nuova produzione su richiesta sua) e comunque le attività industriali vanno avanti ugualmente; se cos’ non fosse le auto se le permetterebbero solo i super-ricchi.. come ai primi del 1900.. gli altri a piedi, in bici o a dorso d’asino.
Se come scrive lei “Dissento fortemente le macchine dovrebbero essere tenute fino a fine vita/non conveneiente riparazione altrimenti con questo modus operandi inquiniamo tanto, troppo.” ogni bene industriale attualmente a sua portata economica diventerebbe irraggiungibile (elettrodomestici, abbigliamento, auto, bici etc) ; il fattore di “scala produttiva” è determinante.
Vedrà quanti in Italia perderanno il posto di lavoro per la riduzione dei volumi produttivi… e quanto lo Stato ridurrà i servizi erogati per il connesso caldo delle tasse incassate su utilizi aziendali e stipendi.
Su questo pianeta siamo diversi miliardi di persone, ognuna col diritto di mantenere se stesso e la propria famiglia, quindi necessita di un lavoro (attività produttiva = attività di consumo risorse). A meno che lei non sia un seguace di Thomas Malthus … converrà che l’attività lavorativa da assicurare a più persone possibili porta anche una sovraproduzione di beni.. necessaria
Senza addentrarmi in discorsi di macro/micro economia di cui ammetto di non avere le competenze/nozioni necessarie mi limito a dire che a mio modo di vedere ad oggi in Italia ci sono troppe auto, con dimensioni inutili che inquinano, occupano spazio e rendono le città invivibili…basta guardar le code sul raccordo anulare per vedere che la maggioranza delle auto (suv per primi) sono guidati da una sola persona il 90% delle volte…non ci vuole certo un genio a capire che questa situazione è insostenibile e che ben presto ci poterà ad una situazione ben peggiore di quella paventata dal fattore “scala produttiva”. Cordialmente.
sig. Flavio
l’Italia ha il record mondiale di veicoli pro-capite, in una nazione di città grandi/piccole/piccolissime di origine antica e pianta medioevale; mal si presterebbe comunque ad una mobilità solo privata con veicoli di medio-grandi dimensioni.
Purtroppo troppi decenni di favoritismi a FIAT (o forse dovrei scrivere Agnelli/Elkann) han portato a svilire il TPL che, quando anni ’70 venivo a Roma, aveva già linee tram elettrificati (giravano da fine 1800 poi smantellati a favore degli idrocarburi e della mobilità privata del boom economico).
A parte la difficoltà di stabilire se le auto col solo guidatore prima ne avevano altri a bordo.. purtroppo non sono “fisarmoniche” da accorciare a seconda dei trasportati e non possiamo avere in garage 1 auto da 2 posti per quando si va a giro da soli o con consorte + 1 auto da famiglia per viaggi “al completo”.. che tra l’altro sarebbe un ulteriore forma di spreco di risorse !
Forse se ne uscirebbe se la gran parte (secondo le stime dei 60km/giorno medi) degli italiani usasse un quadriciclo (elettrico o ICE non sarebbe più importante) per gli spostamenti di tutti i giorni e poi si rivolgesse a noleggiatori o NCC/TAXI per gli spostamenti più lunghi delle ferie o weekend…. ma è utopistico… Resta solo l’opzione di comprar l’auto che mediamente si adatta a tutte le soluzioni e costa il meno possibile (io ho trovato proprio con la BEV la mia “quadratura” del cerchio dopo molti anni di turbodiesel, proprio come il sig. Roberto dell’articolo).
Come scrive lei, abbiamo ed avremo enormi problemi in un futuro prossimo: legato alle guerre per accaparramento risorse, crisi industriali per eccessi produttivi e povertà diffusa, distruzioni da eventi climatici sempre più estremi e salute compromessa da troppi inquinanti onnipresenti.
ps: cordialmente.. potrebbe personalizzare il suo Nick un po’ di più? (una immagine, qualche carattere distintivo nel nome su blog non vorrei in futuro scambiarla con omonimi).
Saluti.
“In generale credo che non bisognerebbe tenere troppo la propria auto. Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta“.
Così continuiamo a produrre inquinamento, non è il pensiero giusto di chi decide di passare all’elettrico per aiutare il pianeta.
Mi spiace contraddire… ma l’auto sarà presente nel parco auto usata e sarà appetibile per chi una nuova elettrica non la prenderebbe mai.. e magari rottama lui un vecchio catorcio diesel euro 3 da 300.000 km.. quindi il risultato é comunque positivo.. non pensiamo che se uno vende una auto di 2/3 anni vada demolita.. sarà riacquistata da qualcuno che la userà… senza emettere smog… semplice..
Non tutte le auto usate saranno riacquistate.
C’è una buona percentuale che rimane invenduta e alla fine verrà demolita per semplice obsolescenza.
Nessun auto usata e messa in vendita viene rottamata perchè ‘invenduta’, semplicemente viene abbassato il prezzo nel tempo fino a trovare un acquirente. Anche un solo euro è superiore al costo di demolizione, semplice legge di mercato.
Lo dice per esperienza personale lavorativa o è solo una sua ipotesi seppur molto logica?
Qualche venditore può raccontarci?
Mha, sarà come dici tu. Io di auto con più di 10 anni le vedo sempre parcheggiate a prendere la polvere con scritto vendesi (ho diversi rivenditori di usato vicino casa in questa situazione).
Chi compra un usato in generale cerca un’auto da 3 a massimo 6 anni per tenersela per un periodo simile. Superati i 10 anni molte sono invendibili. Solo auto mono proprietari con età superiori ai 10 anni e pochi km sono vendibili e queste sono rarissime.
Io comunque mi fermo alle km0, oltre non vado e mi tengo l’auto finché può camminare. Anche perché chi mi garantisce i km realmente percorsi su auto con meno di 3 anni che non hanno ancora fatto la prima revisione dove sono registrati i km percorsi! Di truffe sui km percorsi sull’usato se ne trovano a iosa. Poi chi si leva un’auto, normale lo fa perché ha un problema importante e/o non vuole fare le prime manutenzioni di rilievo, visto che in generale superati i 3 anni e chilometraggi superiori ai 50.000 su molte termiche la manutenzione inizia a farsi sentire.
Poi capisco che qualcuno compra usati da poche migliaia di euro per i figli neopatentati, ma queste auto durano massimo 2 anni e poi sono da rottamare, visto che sono auto da battaglia.
Bob concordo su quasi tutto… Ma per la “salute” di un’ auto conta molto Come è stata mantenuta…più di Quanti proprietari o km percorsi; ho gestito vetture di taxisti o rappresentanti che le han portate oltre 400.000km senza problemi di rilievo (salvo i FAP) perché guidate molto bene..ed ho visto auto con poche migliaia di km cambiare frizione ogni tagliando..e braccetti sterzo .. e sincronizzatori del cambio… perché guidate da 1 solo proprietario… incapace di guidare.
Se uno la tiene bene (sia nella guida che nella manutenzione necessaria) ogni auto può durare decenni (ma se poi la vuole cambiare deve partire quasi da zero o sperare in un incentivo alla rottamazione).
Oggi si vendono auto usate anche di 20 anni, magari per 1000 euro, ma si vende tutto, con i prezzi che girano su nuovo ed usato fresco….
“Preferibilmente cambiarle sui 3-4 anni di vita, se superi 10-15000 km anno: così la macchina è sempre perfetta”.
Dissento fortemente le macchine dovrebbero essere tenute fino a fine vita/non conveneiente riparazione altrimenti con questo modus operandi inquiniamo tanto, troppo.
Ma le auto non vengono buttate, le acquista qualcuno che magari non può permettersele nuove.
Guarda che l’auto non la sposi. Già non è detto che tieni fino a fine vita una moglie/marito, devi tenere l’auto?
E se cambiano necessità, gusti, percorrenze, esigenze?
Il discorso corretto dovrebbe essere migliorare cosa facciamo alla rottamazione dell’auto. Il riciclo il più efficiente possibile.
Se crei una stagnazione non le produci nemmeno le auto…. quindi non abbassi i prezzi… non si vendono…. la gente si lagna… i gobbi comprano le bigster a carbone e non se ne esce….
-Già non è detto che tieni fino a fine vita una moglie/marito-
Io ogni lunedì e venerdì rischio sempre che la mia mi metta fuori assieme all’umido. Fai un po’ te come son messo.
a forza di buche e voragini in strada, a volte allagamenti.. questo bizzarro veicolo comincia a diventare un’opzione interessante per spostarsi…
chissà … forse dalle quattro ruote torneremo alle quattro zampe 😂
Scusate.. questo commento era x altro articolo…sul “quadrupede Kawasaki”😂
Tenere un’auto 3 o 4 anni e poi passare ad una nuova secondo me vuol dire buttare un sacco di soldi, specialmente se parliamo di una elettrica, molto più difficile da piazzare come usato. Personalmente l’auto la tengo fino a quando va, ovvero minimo 10 anni ma se è in buona salute anche di più