Dalla Cina anche i camion elettrici, ecco Sany

Sany porta in Europa il suo camion elettrico: l’autoarticolato e263 4×2. Si parla tanto di auto con batteria cinese, ma la Cina è sempre più forte anche nei veicoli pesanti. Sany è presente anche in Italia dal 2020 con escavatori, pale meccaniche, telescopici e trivelle. Ora si passa al camion elettrico.

Lancio europeo per il Sany e263 4×2 da 500 km di autonomia

L’arrivo nel vecchio continente del nuovo autoarticolato elettrico e263 4×2 è frutto del supporto di Putzmeister, il principale produttore tedesco di calcestruzzo acquisito nel 2012 dai cinesi, e della rete di assistenza di Alltrucks.

camion elettrici
La ricarica di un camion elettrico cinese Sany

Il Sany e263 è alimentato da una batteria LFP da 636 kWh su una piattaforma da 800 V, che  come sottolinea l’azienda «garantisce un’autonomia di oltre 500 km con un peso a vuoto di 42 t e un carico utile massimizzato grazie a un peso a vuoto di sole 10,9 t». Al momento la ricarica si limita alla CCS da 400 kW, ma dall’azienda assicurano che il «Sany e263 supporterà in futuro anche la ricarica a un megawatt (MCS)».

I dati forniti comprendono anche gli  assali con sospensioni pneumatiche complete e l’eAxle a doppio motore da 800 volt «specificamente progettato per l’uso nel trasporto pesante a lungo raggio». I motori elettrici generano una potenza continua di 420 kW e una potenza di picco di 730 kW.

Un’esperienza maturata  con 40.000 veicoli elettrici in servizio

Sany  ha una forte esperienza sull’elettrico «maturata con oltre 40.000 trattori elettrici in servizio in tutto il mondo al centro del suo sviluppo». Nel catalogo dei camion sono presenti autocarri leggeri, camion da miniera off-highway, dumper e trattori semirimorchi.

L’azienda ha sviluppato tre prese di forza per l’e263. La mPTO, come motore elettrico separato da 45 kW, continua a erogare potenza per azionare attrezzature idrauliche o meccaniche durante la guida (ad esempio, rimorchi miscelatori). Una presa di forza con cambio (gPTO) da 210 kW continua a erogare potenza per azionare rimorchi ribaltabili, con pianale mobile o silos. La terza opzione è la presa di forza elettrica a corrente continua o alternata per rimorchi refrigerati.

camion elettrico
Il SANY EV490, modello elettrico della casa cinese

SANY eTrucks, insieme ad Alltrucks Truck and Trailer Service, offrirà una rete di assistenza completa con oltre 700 officine in tutta Europa e un centro di stoccaggio ricambi  in Germania gestito da Putzmeister. Assistenza stradale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, diagnosi OTA e telematica e contratti di assistenza completa da 6 a 10 anni ridurranno al minimo le visite in officina non programmate.

Kevin Eichele, responsabile sviluppo prodotti e business di Sany eTrucks Europe: «Questo lancio si basa sul comprovato successo dei telai elettrici 8×4 408P (Gen1) ed e435 (Gen2) di Sany, che stanno già definendo nuovi standard nel segmento europeo dei veicoli da costruzione pesanti. Offrendo sia il nuovo e263 4×2 che il consolidato modello elettrico 8×4 e435, Sany eTrucks, supportata da Putzmeister, offre agli operatori di flotte europei soluzioni su misura per un’ampia gamma di applicazioni». Le consegne del Sany e263 inizieranno nel primo trimestre del 2026.

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Visualizza commenti (1)
  1. per me bene se arriva un po’ di concorrenza estera ai nostri camion elettrici europei, immagino mitigata da tasse in importazioni importanti, comunque si velocizza il processo di adozione

    ho curiosato partendo dalle foto, Sany ha due tipologie di motrici:
    – con la batteria messa in verticale dietro alla cabina e sostituibile in 3 minuti con un paranco
    – con batterie montate basse tra le ruote, “alla europea”, più spazio per il rimorchio che così può arrivare a sfiorare la cabina e baricentro molto basso per essere un camion, come il nuovo modello e263

    https://media.licdn.com/dms/image/v2/D4E10AQHJkgxTZbbRoQ/image-shrink_800/B4EZk5ZflTGoAc-/0/1757604609737?e=2147483647&v=beta&t=Xig_x53OBZuFnTH3oXaVzuUTGrcWXWbK0LpDQJl1fO4

    batterie non swappabili penso sottointendono che ci dovrà essere anche la crescita di una adeguata rete di ricarica e in effetti forse ci siamo

    poi ci sarebbe anche una ditta australiana che realizza camion motrici con le batterie messe basse tra le ruote E che sono anche velocemente swappabili usando un muletto; va detto i camion australiani non hanno le limitazioni di spazio di quelli europei, è più facile sbizzarrirsi nei progetti

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