Dalla cava alla fornace con il camion elettrico Volvo FHE


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Nella fornace viaggia e lavora un Volvo FH Electric. Un progetto che conferma come i camion elettrici possano già sostituire con successo quelli termici, non per tutti ma per tanti usi. Siamo in Friuli Venezia Giulia, nelle fornaci di Manzano dove oltre ai trasporti la transizione energetica abbraccia la gran parte delle attività estrattive e di produzione dei mattoni. Una sinergia tra Volvo Trucks, Fornace di Manzano e Green Trasporti.

Dalla cava alla fornace con il camion elettrico

Il progetto è il frutto della collaborazione tra Fornaci di Manzano e Green Trasporti. Le due aziende hanno scelto di trasportare la materia prima dalla cava alla fornace con un trattore Volvo FH elettrico. Un camion, cabina Globetrotter e frontale Classic, che può contare su 540 kWh di potenza nominale fornita dai sei pacchi batterie. Per i mezzi pesanti è fondamentale la velocità di ricarica e qui Volvo offre la possibilità dell’AC a 43kW e in DC fino a 250kW.

camion elettrico
Anche l’industria dei mattoni può mitigare l’impatto ambientale

Ogni giorno il veicolo percorre circa 30 km a pieno carico all’andata, e vuoto al ritorno. Insomma l’autonomia è più che sufficiente per le tratte e la leggera pendenza del percorso consente anche il recupero di energia in discesa. Alla transizione energetica si somma quella digitale grazie ai servizi di connettività che gestiscono la manutenzione predittiva e il monitoraggio dell’utilizzo e della ricarica. Anche la logistica interna si sta elettrificando, attraverso muletti elettrici e una stazione di ricarica super fast, a servizio dell’azienda e aperta alla comunità locale.

L’energia è quella pulita prodotta nella fornace, impianti fotovoltaici da 2,3  e 1,3 MW

Il valore aggiunto del progetto è dato dall’uso di energia pulita. Il Volvo FHE, infatti, ricarica completamente durante la notte nella colonnina della fornace, alimentata dall’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico dell’azienda.

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L’impianto fotovoltaico sui tetti della fornace

Il progetto non è limitato all’uso di un veicolo elettrico, ma l’intervento è globale. L’obiettivo è «sfatare i vecchi stereotipi legati a cave e fornaci, considerati siti e impianti rumorosi e polverosi, che deturpano paesaggio e ambiente».  Cosa è stato fatto nelle Fornaci di Manzano? L’azienda, nata nel 1903, acquisita da Umberto Midolini nel 1969, oggi guidata da Stefano e Marco, seconda e terza generazione,  ha investito in un  percorso di efficientamento energetico, a livello di processo e di prodotto: il recupero di calore dai forni, l’uso di gas metano al posto del gasolio, l’automazione avanzata.

A cui si aggiunge la produzione di laterizi innovativi, i sistemi di abbattimento delle polveri, le bonifiche. A parte la cottura, per la quale non esiste un’alternativa al gas, il processo produttivo è alimentato elettricamente da un  impianto fotovoltaico da 2,3 MW. Non è finita qui visto che  insieme al parco solare in arrivo da circa 1,3 MW con un sistema di accumulo da 4,5 MW, coprirà oltre il 60% del fabbisogno energetico della fornace.

Trasporto elettrico, auto produzione energetica e gestione green della cava

Questa storia vede la nascita cinque anni fa del progetto  Green Trasporti – in seno alla DITAC di Antonini Fabiano – per il trasporto del materiale estratto «da cave coltivate e ripristinate secondo standard ambientali avanzati».

Il metodo è quello di estrarre e ripristinare le condizioni iniziali per non alterare il paesaggio. Aperta la cava si estrae il materiale roccioso, anche con l’uso di esplosivi, fino a completare il lotto. A questo punto si ricolloca la terra e ripiantuma l’erba. «Per ridurre l’impatto della cava sulla popolazione vicina, vengono asfaltate le strade interne – si minimizzano polvere e rumore – e le esplosioni sono calcolate in modo da limitare vibrazioni e proiezioni di detriti – si legge in una nota stampa -. Il trasporto elettrico del materiale inerte rappresenta un anello fondamentale del progetto, in un settore tradizionalmente lento nel recepire l’innovazione tecnologica».

Camion elettrico
Il camion elettrico trasporta il materiale estratto in cava alla fornace

«Vogliamo mostrare che anche nel nostro settore le aziende possono essere innovative, investire e ridurre l’impatto ambientale, sfatando vecchi stereotipi. Nell’immaginario collettivo cave e fornaci sono luoghi di sfruttamento sporchi e rumorosi. Fornaci di Manzano è stata pioniera, ma ora anche altre realtà del territorio stanno mostrando interesse: la nostra filosofia green sta diventando un modello da seguire». Parole di Paolo Zambon, amministratore di Green Trasporti e Marco Midolini, amministratore/socio di Fornaci di Manzano.

«Nella roadmap verso le emissioni nette zero, l’elettromobilità riveste un ruolo fondamentale nella nostra strategia, insieme ai motori a celle a combustibile e ai motori a combustione interna alimentati con carburanti rinnovabili». Parole di Giovanni Dattoli, amministratore delegato di Volvo Trucks Italia.

Il progetto dimostra che è possibile mitigare l’impatto ambientale e sociale, nel rispetto delle esigenze delle comunità locali,  anche di attività a forte impatto e la mobilità elettrica offre un contributo importante.

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