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Dal 1° marzo la Svizzera dà il via libera alla guida autonoma

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Dal 1° marzo, come vedremo in dettaglio più avanti, la Svizzera consentirà la circolazione sulle proprie strade a veicoli a guida autonoma di livello 3. E’ il primo Paese in Europa. Altri lo seguiranno nei prossimi anni; c’è da scommetterci. Infatti le case auto di tutto il mondo sono impegnate in questa rivoluzionaria sfida, con soluzioni diverse e diversi approcci. L’altro giorno  abbiamo preso nota della soluzione Stellantis  STLA AutoDrive. E a partire da oggi pubblicheremo un breve vademecum in quattro puntate con tutto quello che non si può non sapere sulla guida autonoma. L’ ha realizzato per noi Filippo Pagliuca, un giovane studente in procinto di laurearsi in Ingegneria Meccanica e già iscritto al corso di laurea magistrale in Mobility Engineering presso il Politecnico di Milano al Politecnico di Milano. Appassionato di tecnologie e di auto elettriche, entra da oggi nella nostra squadra.  

Un passo storico verso l’innovazione stradale. Si parte dal “livello 3” avanzato

                               Di Filippo Pagliuca

[primo articolo]

Dal 1° marzo 2025, la Svizzera aprirà le sue strade ai veicoli a guida autonoma, segnando un progresso significativo nel panorama della mobilità europea. Il Consiglio Federale ha adottato questa decisione nel dicembre 2024, a seguito della revisione parziale della legge federale sulla circolazione stradale approvata nel 2023. L’obiettivo è integrare le tecnologie di guida autonoma nel sistema di trasporto nazionale, migliorare la sicurezza stradale e creare nuove opportunità economiche.

La nuova ordinanza introduce tre principali novità.

-La guida autonoma in autostrada sarà consentita fino al livello 3, permettendo ai conducenti di attivare il “pilota automatico” sui tratti autostradali autorizzati. E’ un livello già disponibile in alcune auto (per esempio l’Autopilot di Tesla) ma ancora non autorizzato negli altri Paesi europei. “Una volta attivato il sistema, il conducente potrà togliere le mani dal volante e non sarà più tenuto a sorvegliare costantemente traffico e mezzo, ma dovrà rimanere pronto a riprendere il controllo della vettura in qualsiasi momento, qualora il sistema lo richieda”. Durante l’attivazione del sistema l’utente sarà autorizzato a svolgere attività secondarie, ma non sarà permesso dormire, distrarsi completamente o lasciare il posto di guida.

-Verranno autorizzati i veicoli senza conducente che potranno circolare in aree urbane su percorsi specifici approvati dalle autorità cantonali. Questi mezzi saranno monitorati da operatori nelle centrali di controllo, pronti a intervenire in caso di necessità.

-Anche il parcheggio automatizzato sarà autorizzato: sarà consentito il parcheggio automatico, senza la presenza del conducente, in appositi autosili e parcheggi debitamente segnalati.

Dalla Svizzera un modello per gli altri Paesi europei?

Per quel che riguarda le omologazioni, l’ufficio Federale USTRA riporta: “Le case costruttrici dovranno dimostrare dettagliatamente in che modo vengono garantite la sicurezza stradale e la fluidità del traffico quando il sistema di automazione è in funzione.”

Inoltre, dal 1° luglio 2025 durante gli esami teorico e pratico per il conseguimento della patente di guida saranno verificate le conoscenze dei candidati relative ai sistemi di assistenza e di automazione.

L’autorizzazione alla guida autonoma in Svizzera rappresenta un precedente significativo nel contesto europeo. Il Paese, noto per i suoi rigorosi standard di sicurezza e regolamentazione, potrebbe diventare un modello per altri Stati europei. L’Unione Europea, impegnata nello sviluppo di normative armonizzate sulla guida autonoma, potrebbe accelerare l’adozione di leggi simili e incentivare la cooperazione transfrontaliera.

Vantaggi, sfide e incognite della guida autonoma

L’introduzione dei veicoli autonomi offre numerosi benefici, tra cui un miglioramento della sicurezza stradale, un aumento dell’efficienza del traffico e, soprattutto, uno sviluppo tecnologico avanzato accompagnato dalla raccolta di dati reali sull’uso dei mezzi.

L’impatto ambientale sarà positivo, con una riduzione dei consumi grazie a una guida più efficiente e coordinata.

Nonostante i vantaggi, la guida autonoma solleva alcune criticità. La sicurezza informatica rappresenta una delle principali preoccupazioni, poiché la connessione dei veicoli alle reti li espone a possibili attacchi hacker, rendendo necessaria l’implementazione di sistemi di cybersecurity avanzati.

Anche l’occupazione, sul lungo termine, potrà subire delle conseguenze, con una possibile riduzione della domanda di conducenti professionisti, come autisti di taxi e camionisti, con ripercussioni sul mercato del lavoro.

In conclusione- L’introduzione della guida autonoma in Svizzera dal 2025 rappresenta un passo decisivo verso il futuro della mobilità che potrebbe influenzare positivamente le politiche europee sui veicoli autonomi. Affrontare con attenzione le sfide e le preoccupazioni legate a questa tecnologia sarà fondamentale per garantire una automazione sicura e vantaggiosa per tutti.

(1-segue)

  • LEGGI anche e guarda il VIDEO: Primo miglio su strada per lo sharing a guida autonoma made in Italy

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19 COMMENTI

  1. Non mi entusiasma la guida autonoma su strada, troppe variabili.
    La vedo molto più semplice sulle auto volanti (quando mai ci saranno)… una volta definiti corridoi e quote e velocità standardizzate.
    Però queste auto non dovranno “cadere” per nessun motivo. 🙂

    • -Non mi entusiasma la guida autonoma su strada,-

      Mi son sempre ideologicamente schierato “contro” alla guida autonoma, ovviamente qualora venga teorizzata per legge come unico tipo di guida ammessa.
      quindi soprattutto la guida autonoma con mezzi dove non è nemmeno prevista l’esistenza di un volante.
      Non mi piace per principio l’idea di non poter essere per legge l’artefice del mi destino, nemmeno di quello nefasto.
      Ma stiamo scivolando nella filosofia, e questo non è VaiKierkegaard.

      C’è però un posto dove però la guida autonoma è oggettivamente nel suo habitat naturale: l’autostrada.
      Lì, oggettivamente, esiste concretamente la possibilità di gestire una massa di veicoli che si muove in maniera organica e organizzabile.
      E dove gli incidenti, quando capitano, spesso sono ben più distruttivi della media in quanto mediamente è maggiore la velocità (che degli incidenti raramente è causa, ma quasi sempre è aggravante degli effetti).

      Quindi direi che magari è presto per la guida autonoma “ovunque”, ma già da adesso non sarebbe male in autostrada. E non sarebbe poco.

      • Beh sì, l’autostrada effettivamente presenta un numero di variabili enormemente inferiori. In questo caso il timore riguarda più che altro interpretazioni-fantasma che combinate all’alta velocità in un attimo possono portare al disastro.

        A proposito l’altra sera, percorrevo un pezzo di statale buia come la pece, aveva da poco smesso di piovigginare, qualche auto in direzione contraria ma nessuna davanti a me, rettilineo perfetto e cruise inserito (come sempre sul quel tratto)… improvvisamente l’auto rallenta vistosamente.
        Subito penso: che le ha preso? riprendo il controllo, accelero un po’ e circa una trentina di metri dopo affianco due neri, vestiti di scuro su un monopattino. Non li avevo visti ma l’auto sì.
        Volevo fermarmi per chiedere loro se avevano intenzioni suicide.
        W la tecnologia che aiuta.

  2. già la gente dorme, sta in altre faccende affaccendato alla guida normalmente che, se gli si da il permesso, chissà cosa combinano..

    ma contenti voi

    PS quali opportunità di lavoro creerebbe tutto ciò?

  3. nessuna IA potra’ mai sostituire il sorriso , la simpatia, la saggezza e i consigli di molti autisti che ho avuto modo di incontrare in molti tragitti da e per aeroporti vari .

  4. …se devo soltanto farmi trasportare da un veicolo tanto vale utilizzare i mezzi pubblici! Il fascino di un’automobile sta ssoprattutto nel guidarla!🤔

  5. Benvenuto Filippo nel team. Sicuramente le tue competenze tecniche porteranno un valore aggiunto al sito.
    Una domanda subito a caldo sulla guida autonoma: quanto è importante che l’infrastruttura stradale sia curata e manutentata? Mi capita spesso che la mia Mokka-e con cruise control adattivo inserito legga male la strada a causa di segni longitudinali differenti dalla segnaletica orizzontale, come ad esempio ripassi di asfaltatura o mancanza della banchina. È capitato che l’auto sterzasse in maniera significativa verso il centro strada senza apparente motivo.

  6. Ottimo, si comincia! Sono contento che sia la svizzera, ci confiniamo e quindi l’Italia sarà giocoforza un po’ “spinta” a seguirla; almeno spero. C’è che da noi ancora le auto con il livello 3 sono superpoche, ma immagino che da qui in poi inizierà a diventare uno standard.

    “riduzione della domanda di conducenti professionisti” –> lavoro a zero contributo intellettivo, giusto sparisca / sia automatizzato.

    • Considerando quello che si è fatto negli ultimi 50 anni a favore dei tassisti e contro gli NCC/Uber, in Italia la guida autonoma non la vedremo MAI salvo imposizione UE (ammesso che esisterà ancora, lo scopriamo domani).

    • Sono un conducente professionale, e non accetto questo insulto: riduzione della domanda di conducenti professionisti” –> lavoro a zero contributo intellettivo, giusto sparisca / sia automatizzato.
      Non so che lavoro faccia lei, ma mi piacerebbe sapere che un giorno una nuova tecnologia possa mandarla sotto i ponti.
      P.s.: non sono un un anti-ev. Leggo con piacere questo blog; sebbene ritenga molti utenti abbastanza talebani sull’argomento, non ho mai voluto prender parte a dissing e polemiche. Ma la stronzata scritta da questo “signore” non volevo farla correre

        • Il talebanesimo è bipartisan: molti interventi ottusamente pro-termiche li irritanti tanto quanto le controparti. Gli estremismi da tastiera hanno solo modo di esaltare i peggio

      • Spiàs, ma io spero che il futuro sia quello che ho descritto. Nel caso, lei si dovrà reinventare. Anche io, se capiterà a me. E ricordi che essere offensivo le fa solo fare brutte figure. Cordialmente.

        • Lei ha uno strano concetto riguardo l’essere offensivi. Ricordi tuttavia che noi europei viviamo in una bolla, che un giorno potrebbe scoppiare. Ed allora, saranno proprio quei professionisti a scarso valore intellettivo (per dirla con sue), ma ad alto valore pratico, che potrebbero salvare anche il suo sedere. Senza nessuna cordialità

          • questi sono quelli che, in caso di evento avverso che li privi di internet, sono i primi a lasciarci.. 🧠0

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