Dacia rilancia la Spring elettrica con aggiornamenti tecnici sostanziali. In arrivo nuovi motori più potenti e batterie LFP. Ma i prezzi rimangono invariati. Svelato anche il concept Hipster, una piccola auto elettrica “popolare” per il futuro urbano europeo, ispirata alle kei-car giapponesi.
Novità interessanti in casa Dacia. Partiamo dalla Spring elettrica, che riceve un restyling importante, sotto il cofano e non solo, per migliorare potenza e guidabilità soprattutto fuori dal contesto urbano.

Per la city car in arrivo nuovi motori più prestazionali da 70 e 100 CV abbinati a batterie litio-ferro-fosfato (LFP) da 24,3 kWh, con maggiore durata ciclica e capacità di gestione termica. Con l’autonomia che arriva fino a 225 km (WLTP).
Per reggere queste prestazioni superiori, Dacia ha fatto anche dei ritocchi estetici: rinforzato la struttura della piattaforma, aggiunto una barra anti-rollio, aggiornato sospensioni e regolazioni degli ammortizzatori. E reso l’assistenza di frenata più incisiva.
Migliorie anche in tema di ricarica: il caricatore AC da 7 kW è ora di serie, rendendo la ricarica da 20% a 80% più veloce (3h40 invece di 4h). La ricarica in corrente continua (DC), opzionale, passa da 30 a 40 kW. C’è anche la funzione V2L disponibile.
Restyling sì, ma stesso prezzo (da 16.900 euro)
Nonostante gli aggiornamenti tecnici, i prezzi di listino restano invariati. Si parte dai 16.900 € della versione base per arrivare all’allestimento top (Extreme 100 CV), addirittura leggermente più economico rispetto al precedente: 19.700 €. Circa 200 € in meno, pur offrendo il motore più potente.
Prezzi che si mantengono quindi tra i più economici sul mercato delle citycar elettriche, anche in considerazione dei numerosi equipaggiamenti presenti di serie, tra cui: freno d’emergenza automatico, riconoscimento segnali, monitoraggio dell’attenzione conducente, strumentazione digitale da 7″, media control, cruise control e sensori di parcheggio posteriori.

Arriva il Concept Hipster: sarà la prima e-car europea?
Guardando al domani, Dacia ha anche svelato un concept molto interessante. Si chiama Hipster, una piccola auto elettrica dalle dimensioni ultra-contenute, struttura essenziale, quattro posti e autonomia stimata attorno a 150 km. Con un prezzo promesso sotto i 15.000 €.
Con soli 3 metri di lunghezza, Hipster punta sulla semplicità come scelta di stile e di costi. E’ studiata per quattro persone pur restando essenziale nel design: carrozzeria compatta, linee quasi geometriche, elementi ridotti all’essenziale anche nell’abitacolo.
Le specifiche tecniche dettagliate non sono però ancora note, dalla potenza del motore al tipo di batteria, fino alle dotazioni di sicurezza standard. Si sa che l’autonomia dovrebbe aggirarsi attorno a 150 km per uso quotidiano, puntando su masse ridotte (20% più leggera della Spring) e che la versione di serie è prevista sul mercato dal 2027.
Il prezzo stimato è ben sotto i 15.000 €, con l’obiettivo di avvicinarsi ai 9.990 €. Almeno questa è la promessa di Dacia, che, se mantenuta, renderebbe l’auto davvero molto competitiva, primo esempio di quella che Ursula von del Leyen definisce e-car europea.
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molto simile in chiave rivisitata, ad una keycar Giapponese. Piccolo motore e piccola batteria, Interessante. chissà se avranno il coraggio di proporla… e se i clienti avranno il coraggio di acquistarla… a me piacerebbe.
Fanno di tutto pur di avvicinarsi all’efficienza aerodinamica di Tesla. 😉