Da Zero a 100 in sette mesi: “E’ l’anno della moto elettrica”

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Moto elettriche in crescita anche in luglio, quando sono stati venduti 1.214 veicoli (+57% rispetto al luglio 2020). Positivo anche il progressivo annuo con 6.338 mezzi e una crescita del 34,51%. Rispetto al 2019 il progresso è del 127,1%. Restano sostanzialmente stabili i ciclomotori a quota 2.567, migliorano gli scooter del 71,46 % a quota 3.364, registrano un boom vero e proprio le moto, passate da 158 a 407 immatricolazioni con un balzo del 157%.

Ed priorio di moto parliamo con Claudio Carfora, country manager Italia di Zero Motorcycles. A giugno ha lanciato l’operazione “Zero Natural Experience”, che in accordo con tour operator e albergatori del Sestriere consente di andare con la moto elettrica nei boschi senza disturbare gli animali.

 

In tour per l’Italia con l’unico modello della nuova Zero FXE

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Claudio Carfora, Country manager Italia di Zero Motorcycles: “In sette mesi abbiamo raggiunto il totale delle vendite dell’anno scorso”

In questi giorni sta facendo il giro d’Italia con “Zero on tour” per presentare ai concessionari l’ultima nata, la FXE, e ora si trova in Puglia. Zero quest’anno ha venduto in Italia 100 moto in sette mesi, ovvero quante ne aveva vendute nell’intero 2020. Infine, la moto elettrica entra per legge nel parco delle polizie municipali. A fare da apripista è stato l’anno scorso il Comune di Pistoia.

Vigili urbani e forze di polizia saranno elettrici per legge

I vigili urbani a cavallo di moto elettriche Zero: un bel cambiamento culturale e una bella promozione. No?

Zero DS con i colori del Comune di Pistoia

Non solo la polizia municipale ma anche le forze dell’ordine, secondo una legge quadro, devono acquistare moto elettriche in misura che ora non deve essere inferiore al 10 per cento di nuovi mezzi acquistati e che tra due anni passerà al 50 per cento. Tradotto: oggi una moto su dieci deve essere elettrica, tra due anni una su due. Quindi un bell’asset da sviluppare, visto che siamo gli unici produrle con le caratteristiche richieste. Finora le abbiamo date ai vigili urbani di Pistoia, a quelli di un piccolo Comune in Liguria e al Comune di Bolzano. A livello europeo, poche settimane fa abbiamo consegnato 73 moto alla polizia municipale di Madrid. Lo dico senza paura di sbagliare: i ladri non vanno da nessuna parte se la polizia monta in sella a una moto Zero, perché sarà sempre più veloce.

Nella foto: una pattuglia della polizia municipale di Pistoia in sella alle moto Zero DS. Le amministrazioni locali e le forze di polizia devono acquistare veicoli elettrici in misura di uno su dieci e dal 2023 la quota salirà a uno su due

Impressionante, intuitiva, facile da guidare: ecco i giudizi di chi l’ha provata

A parte la velocità, che impressione suscita guidare una moto elettrica?

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La potenza della SRS, top di gamma della casa californiana, permette di raggiungere i 100 Km/h in 2,6 secondi

Diciamo che i motociclisti hanno una visione della fruizione della moto a livello emozionale, adrenalinico, e trovano nella propulsione elettrica delle performance fuori dal comune. Le nostre moto sono gioielli della tecnologia e sono anche molto fruibili: non sono moto difficili, sono molto intuitive. Proprio in questi giorni sto raccogliendo le sensazioni dei motociclisti attraverso un tour dell’Italia dei concessionari, “Zero on tour” e in questi giorni sono a Martano, in provincia di Lecce. Sto facendo provare l’ultima nata, la FXE, l’unica che circola al momento nel nostro Paese, e vedo che tutti rimangono molto colpiti. Addirittura sulla moto top di gamma, la SRS, mi hanno detto “sembra una bicicletta”.

Zero eroga subito tutta la potenza e scatta come una Ferrari

Una bicicletta che va come un razzo però.

La caratteristica principale del motore elettrico è che tutti i cavalli in dotazione alla moto vengono erogati nel momento in cui si apre.

Per il motociclista il vantaggio è che non c’è più il problema di entrare in curva in coppia o di scalare, perché quando si dà acceleratore si ha tutta la potenza disponibile sulla ruota. Ma è così enorme questa spinta che se non fosse gestita da un computer non si riuscirebbe a restare in sella. Immaginiamo che la nostra entry level, la FXE, che è una supermotard, ha un’accelerazione da 0 a 100 Km/h in 3,6 secondi, quindi come una Ferrari. La SRS, il nostro top di gamma, arriva addirittura a 2,6 secondi.

Senza rumore, nei boschi ad ascoltare la Natura

E come viene percepita l’assenza del rombo del motore?

Immagine della Zero ZXE, l’ultima nata della casa americana di moto elettriche

Ci sono due categorie di motociclisti: quelli che sono affezionati così tanto al rumore che non ne farebbero mai a meno e gli altri che invece, quando provano la moto elettrica, trovano altri vantaggi. Ad esempio, se viaggiano con un passeggero possono parlare senza interfono e avvertire subito eventuali segnali di pericolo. Noi ci rivolgiamo a questi.

Inoltre la moto elettrica consente di ascoltare i rumori dell’ambiente, sentire il vento o il rumore del fiume che scorre nella vallata. Abbiamo lanciato a giugno, al Sestriere, il progetto “Zero Natural Experience” con il nostro modello da enduro per sviluppare un concetto turistico e naturalistico insieme: fare un’esperienza unica in moto nei boschi a vedere gli animali.

Ancora poche colonnine, ma si ricarica con la spina

Se parliamo delle colonnine di ricarica arrivano però le dolenti note…

Particolare del display della Zero S: in evidenza laa carica delle batterie

Sono l’elemento fondamentale per lo sviluppo strutturale del veicolo ecologico. Per le auto sono indispensabili, ma le moto si ricaricano anche con la presa Schuco. La Zero Motorcycles ha una gamma completa di 10 prodotti che vanno dal modello più piccolo, che ha 7,2 kWh di batteria con una potenza importante di 44 kW, fino ad arrivare all’SRS che ha 88 kW di picco con una batteria da 14.4 kWh e 250 km di autonomia.

È vero che se uno pensa aun viaggio in moto, 250 km non sono tantissimi. Ad oggi ci si deve fermare per ricaricare in un ristorante, in un agriturismo o in una pompa di benzina, tutti luoghi segnalati nelle app. Le nostre moto top di gamma prevedono diversi acceleratori di carica e la batteria standard da 14.4 si ricarica in quattro ore. Si può montare la batteria premium, che ha ulteriori 3 kWh e si carica in due ore, e c’è anche una fast charge con il cavo alloggiato nel serbatoio che consente una ricarica in circa un’ora utilizzando una colonnina da 22 kW. 

Visualizza commenti (6)
  1. Sicuramente c’era chi si esaltava al nitrire dei cavalli e alla puzza di letame alla fine dell’ottocento.
    Abbiamo avuto piu di un secolo di sgassate e narici ferite. Adesso ci siamo tolti questa voglia e possiamo voltare pagina.

  2. Nel mondo delle moto ancora non si intravede la luce in fondo al tunnel. Mentre con l’elettrico c’erano avvisaglie dell’arrivo di grandi autonomie e maggiori velocità di ricarica, per le moto mancano ancora i rumors. Che moto elettriche sono queste? Si rivolgono a 2 tipologie di persone, entrambe moooolto benestanti:
    – i fissati per l’ambiente
    – quelli che usano la moto soprattutto in città
    E spesso serve che le 2 cose coincidano. Forse qualcosa migliorerà con le batterie a stato solido. Vedremo. Ma resta un mondo molto difficile …

    E poi occhio a parlare di prestazioni: ok accelerazione e ripresa ma a 137 km/h la moto inchioda (e non oso immaginare i consumi), il t-max arriva a 180 Km/h e sparisce all’orizzonte. Mi si risponderà che con questa ripresa e accelerazione è la regina del traffico ma è falso perché pesa troppo, nel traffico si vince con scooter leggeri e scattanti con cui è più facile modificare la traiettoria in velocità per insinuarsi tra 2 file d’auto.

    Off topic, piccola nota personale: sono stato a cena da una amica che ha appena comprato la sua secondo motard. M’ha proposta di “sentirla”: così m’ha portato tutta fiera al box moto, l’ha accesa, ha dato 2 sgasate e poi l’ha riposta. Non era importante che la vedessi, che la guidassi o che andassi a fare un giro con lei: ciò che contava era che la sentissi. Un 450 con doppio scarico che emetteva una musica che quando la mia Abarth l’ha sentita si è accesa da sola (scherzo). Però un sound pazzesco, con lei ed io che sghignazzavamo su quanti vecchietti avrebbe svegliato …

    1. ma chi se ne frega di andare a 180 col T-max o con qualsiasi altro mezzo ? ma dove vai a 180 ? a fare che ? A parte rischiare di ammazzarti… Dici che “inchioda a 137” e per fortuna !
      quello che tu chiami sound si chiama rumore..casino…rottura di palle per chi sente passare sti macinini ( e magari sta riposando)

      1. Meglio che fanno rumore, ho provato varie elettriche ( auto) prese in affitto, sinceramente preferirei che facessero rumore e si facessero sentire dato che per ben due volte stavo ficcando sotto dei pedoni che non mi avevano sentito, e sinceramente non voglio avere sulla coscienza dei morti. Il ruomore è proprio l’ultimo dei problemi da vedere adesso, molto meglio se lei avesse detto che la differenza era nelle emissioni… Fra l’altro se uno va in pista, per gusto di farlo e scaricare tutta l’adrenalina, dubito che con una moto così possa farlo, ma questo è un’altra minestra.

        1. guido da 3 anni uno scooter elettrico con cui ho percorso 13000 km. Non ho mai investito nessuno perchè vado a velocità moderata e soprattutto guardo dove vado.

    2. Tarzan per sentirsi forte si batteva i pugni sul petto. Il livello è quello: sono qualcuno perchè sono forte, perchè faccio rumore (senza il rumore della mia moto non sarei nulla, non esisterei).

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