Francesco torna sull’oneroso aggiornamento della sua Tesla Model S ai nuovi connettori Supercharger. “Mi aspettavo qualcosa di meglio” risponde al presidente del club Tesla Owners Italia Luca Del Bo e ai numerosi commenti (94 finora), molti dei quali critici nei suoi confronti. Inviate questi e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Sono un precursore, ho due auto elettriche e non sono pentito: posso permettermi di dire che c’è qualcosa da migliorare?
“Alcuni giorni fa ho raccontato sulle vostre pagine ciò che mi è accaduto in tema di ricarica della mia Tesla. Ho apprezzato molto che abbiate dato spazio alla mia sincera e spontanea testimonianza ed approfitto per dirvi non solo che sono orgogliosamente un vostro assiduo lettore ma anche per fare i complimenti per l’approccio che utilizzate. È una questione di stile. Non si tratta di essere pro o contro alcune linee di pensiero ma finalmente una testata giornalistica che racconta con obiettività i temi sulle nuove mobilità dando spazio e ascoltando chiunque. Il dialogo, quando costruttivo, è la migliore testimonianza dell’intelligenza dell’essere umano a mio parere.
Perchè non inviarci una mail di preavviso?
Innanzitutto ribadisco che in merito alla sostituzione degli stalli supercharger Tesla non ho ricevuto personalmente nessuna mail di preavviso e nessuna comunicazione sull’applicazione ufficiale. Non escludo che l’azienda abbia potuto pubblicare qualche articolo sui suoi social o sul proprio sito internet. Ma, anche fosse, ritengo che non sia compito o onere degli acquirenti reperire queste importanti informazioni.
Se lo fanno bene, ma rimango dell’avviso che Tesla avrebbe dovuto comunicare in maniera realmente trasparente e diretta al cliente le novità, cosa che nel mio caso non è avvenuta.
Sono invece d’accordo sull’ammodernamento delle infrastrutture e questo fa onore all’azienda che investe. Ma la mia domanda, più che per il direttore dell’Associazione è rivolta a Tesla, e cioè come mai non mantenere sulle nuove colonnine il doppio attacco come sulle precedenti?
E’ vero che alle auto più anzianotte basta un upgrade per poter tornare a caricare nelle stazioni ma questo prevede un aggiornamento hardware e software con costi a carico del proprietario come già correttamente ribadito anche da Voi… Personalmente non sembra una cosa corretta, e qui non si parla di soldi (che possono essere anche ben spesi per migliorare l’auto). Il discorso diventa una questione di principio. Un conto è scegliere se migliorare l’auto, un altro ben diverso, è esserne obbligati.
Per come la vedo io Tesla ha venduto una vettura con un attacco di ricarica e deve mettere nelle condizioni i clienti di poter continuare a ricaricare, è un suo onere non deve diventare un mio (e di altri) problema.
Nord e Sud: l’assistenza di Tesla a due velocità
Aggiungo un altro piccolo tassello, giusto per completezza- Risiedendo al Sud Italia, laddove gli interventi a domicilio sono praticamente esclusi, anche volendo aggiornare l’auto dovrei raggiungere il primo service Tesla che si trova a circa 430 km dalla mia residenza. Questo sarebbe anche affrontabile se non fosse che attualmente l’auto con 200.000 km all’attivo e circa 10 anni di vita non percorre più di 220 km in tragitti autostradali. Quindi come dovrei fare? Non ho il diritto di dire che questo è per me fonte di disagio?
Magari Tesla piuttosto che cambiare gli stalli avrebbe potuto pensare ad aumentarli o ad aggiungere servizi officina anche mobile laddove non presenti… Di questo chiedo conto ad una azienda che fino ad ora mi era sembrata sempre attenta ai bisogni dei propri clienti. Sono già state attivate le comunicazioni sui canali ufficiali, vedremo se e cosa risponderanno. Nel frattempo chiudo qui la mia esperienza su questo episodio.
Intanto ringrazio tutti Voi per la disponibilità e per l’attenzione, ribadisco nuovamente i miei sinceri complimenti ed auguro a tutta la Redazione, alle persone che lavorano per migliorare i servizi, al mitico Paolo Mariano, al Direttore, al Presidente Luca del Bo, a tutti i clienti Tesla o di auto elettriche, ma anche a chi rimane saldo nella scelta delle termiche ed a tutti i lettori di questo articolo, un Natale ricco di salute, gioia e soddisfazioni. Un abbraccio„ Francesco A.
Giusto discuterne, ma senza opposte tifoserie
Risposta- Premesso un doveroso grazie per gli auguri e per gli apprezzamenti nei nostri confronti, possiamo solo aggiungere una piccola chiosa. Ha fatto bene Francesco a segnalare i suoi problemi con l’aggiornamento al sistema di ricarica nei Supercarger e hanno fatto bene i “teslari” a rispondergli. Spiace che qualcuno si sia inserito in una discussione costruttiva per trasformarla nello stucchevole duello fra tifoserie. Tra l’altro coinvolgendo Vaielettrico, che si è limitato a dar voce alle opinioni di tutti.
in questi ultimi giorni ho scoperto un fantasmagorico aggeggio che avevo visto assieme ai cavi di ricarica ma non avevo verificato a cosa servisse .
Premessa ho preso cell ed attivato abbonamento mobile USA, attivato l’app GM per le ricariche in abbonamento, ho scoperto che GM ha accordo anche per l’uso dei supercharger tesla e che si vedono nell’app e sono prenotabili (basta una sola app); andando ad un supercharger tesla ho fatto una mezza figura di M perchè il connettore era diverso finchè un signore mi ha fatto vedere che avevo l’adattatore in auto e io manco avevo capito a cosa servisse sto coso, il signore mi disse essere il “NACS DC TO CCS adapter” e ho capito che il conce GM me l’ha dato in dotazione a gratis e messo dentro nel baulotto con tutti i cavi , valore del componente attorno ai 225$ + VAT (solitamente lo vendono come accessorio) . Il roaming con i tesla supercharger non ha costi aggiuntivi e, sempre dalla app ,ho attivato il pagamento diretto in banca e fatturina immediata al cell a carica disconnessa.
Tutto sommato , se avessi dovuto prenderlo per conto mio la spesa era più che abbordabile , meno del valore del cell o equivalente a circa due pieni di benzina
l’adattatore supporta 500 A/1000V/250 kw IP 54 è dotato di sitema di protezione per il surriscaldamento
https://www.gm.com/innovation/electrification/public-charging
Mi permetto di aggiungere l’ultimo commento, tombale:
https://shop.tesla.com/it_it/product/upgrade-ccs-model-s
262€ + iva (320€ i.c.) comprensivo di acquisto, montaggio e aggiornamento software A DOMICILIO DELL’UTENTE.
Trovatemi un’altra casa automobilistica che vi offre questo a 10 anni dall’acquisto (supercar escluse, ovviamente) per una modifica non voluta da loro ma per una imposizione normativa e venitemi a dire che se ne approfittano (immaginate cosa significhi in termini di tempo inviare un ranger in auto magari a 2 ore di distanza dal più vicino Tesla Center, cioè 4 ore di viaggio A/R, più il tempo di sostituzione più il pezzo a 262€ onnicomprensivo, quando uno specchietto retrovisore di una Picanto costa 600€ senza montaggio)
Amen
il “ranger” arriva a cavallo dal texas con pistole e fucile? chiedo per i pellerossa impauriti..
sui documenti alla voce “professione” ha proprio scritto Ranger?
chissà come se la tirano questi operai/tecnici al bar con le pulzelle.. 🤷♂️
Non solo è ranger: è power ranger
quello con la power bank in the baule.. 🤣
Grazie Guido per aver espresso i miei concetti in modo indiscutibilmente più chiaro e garbato…
Non riesco proprio a capire come in questa storia si possa dare colpe a Tesla ma si sa… noi Fanboy AD siamo buoni solo a difendere Tesla a prescindere….
AF
e continuiamo pure col fattore costo e lavoro a casa (tutto da verificare) “che gli altri non ce lo fanno”..
cosa non si capisce dello scritto del sig. Francesco?
non dice “non me lo posso permettere”, “ma mi aspettavo di meglio per chi, 10 anni fa, gli ha dato 100k cocuzze”.
e ribadisce il suo diritto di poterlo esternare senza che i teslaboy poveri (e non solo) lo assalgano e insultino.
poi, se non cogliete (alcuni) il senso dello scritto, non è colpa sua.
Apple ha tolto dallo store iPhone 14 e precedenti perché non dotati di presa USB C come richiesto dalla UE e non possono più essere venduti. E ti arrangi. Punto.
Tesla ha offerto una soluzione ad un’imposizione esterna a prezzo inferiore al costo , a domicilio . Non era tenuta nemmeno a farlo .
Ci sono principi sacrosanti e principi pretenziosi, ovviamente a mio personale parere. Perché non si lamenta di non avere i fari Matrix gratis? Tesla poteva anche rimediare, no? Non si aspettava di meglio? Perché un Ferrari 360 non può più circolare a Modena in inverno? Certo che Ferrari poteva anche riomologarla euro 5 a domicilio, da Ferrari me lo sarei aspettato. Giusto?
E piantiamola di parlare di utenti Tesla poveri, per favore: una Model S usata costa come una Model 3 nuova, non è una questione economica.
Visto che sono molto limitato e non colgo il senso dello scritto ti va di spiegarmelo tu che sei così intelligente?
Si “accusa” di non aver fatto qualcosa di meglio, quindi dimmi tu cosa avrebbe dovuto fare di meglio….
L’ha accusata di non averlo avvertito quando Tesla ha mandato da anni mail a tutti (specifica e su mail personale) appositamente per avvertire e per proporre la soluzione creata appositamente e certificata Tesla (evitando così di essere costretti ad utilizzare adattatori di terze parti di non certa affidabilità e di correre di conseguenza il rischio di creare problemi, di cui il propretario avrebbe doveto assumersi la responsabilità, alla vettura / stallo di ricarica). Se poi la suddetta mail è stata “persa” da chi l’ha ricevuta non può essere una mancanza imputabile a Tesla (a parte che io, mail persa o no che sia, continuo a ritenere non credibile che l’amico in tutti questi anni non abbia mai saputo qual’era la situaziobe della sua auto e del bisogno di dotarsi dell’adattatore… ma questa resta una mia convibzione personale npriva di prove).
È stato detto che il prezzo di questa soluzione fosse esagerato, non da noi ma da lui nel primo articolo (sta li scritto nero su bianco anche se poi nel secondo ha cercato di cambiare versione parlando di una questiobe di principio arrapicandosi palesemente sugli specchi…).
Ci si è lamentati che il service sta a 400 km e che quindi fosse difficoltoso raggiungerlo perchè non c’è piu possibilità di ricarica rapita nel mezzo (peccato che per anni questo problema non lo aveva perchè il supercharger non era stato ancora aggiornato ed è stata una sua scelta, non di Tesla di non fare l’aggiornamento) quando è scritto chiaro che l’adattatore ti viene spedito a casa tua e vengono loro a farti il necessario aggiornamento.
Avrebbe diritto di lamentarsi se, dopo aver ordinato l’adattatore, Tesla rifiutasse l’intervento a domicilio e lo costringesse a recarsi al service visto che ha specifiticamento dichiarato diversamente ma non mi sembra che la situazione sia questa dato che ad oggi non risulta che l’adattatore sia stato ordinato…
Quindi mi spieghi cosa avrebbe potuto fare di più Tesla?
Avrebbe forse dovuto mandare un emissario a casa del signore per suonargli il campanello e consegnargli l’email di persona per essere certa che la leggesse senza “perdersela”?
Tu dici che il fattore prezzo non c’entra nulla?
Ma nei fatti l’unica cosa che può fare in più Tesla è proprio relativo al prezzo, e cioè regalarglielo, perchè tutti il resto l’ha già fatto!!!
Se poi io sono così analfabeta da non vedere possibili cose in più che potesse fare ti chiedo molto sibceramente di illuminarmi ed istruirmi su cosa era possibile fare di meglio così magari anche io riuscirò a capire qual’è la famosa “questiobe di principio” che affligge il lettore…
P.S. sai quanta gente 10 anni fa ha acquistato auto da 100K € che oggi hanno limitazioni alla circolazione? Per esempio chi ha acquistato un diesel Euro 4 o 5 (con certi marchi arrivare a spendere 100K € si fa relativamente presto) oggi non possono più utilizzare la propria auto in molte città italiane… Loro cosa dovrebbe aspettarsi secondo la tua logica? Forse esiste una sola marca che adegua i motori delle auto vendute 10 anni fa per farle diventare Euro 6?
Il fatto che l’amico abbia speso 10 anni fa 100K € non gli da di certo il diritto di “pretendere” a gratis un adeguamento che NESSUNO offre a gratis!
-P.S. sai quanta gente 10 anni fa ha acquistato auto da 100K € che oggi hanno limitazioni alla circolazione? Per esempio chi ha acquistato un diesel Euro 4 o 5 (con certi marchi arrivare a spendere 100K € si fa relativamente presto) oggi non possono più utilizzare la propria auto in molte città italiane… Loro cosa dovrebbe aspettarsi secondo la tua logica? Forse esiste una sola marca che adegua i motori delle auto vendute 10 anni fa per farle diventare Euro 6?-
e un bel chissenefrega?
Quindi ammetti che per tutti gli altri vale un chissenefrega perchè nessun obbligo o aspettativa è giustificata mentre per Tesla (poi però mi spieghi perchè) deve essere diverso….
Complimenti alla coerenza…
“lavoro a casa (tutto da verificare)” verificare cosa???
Lo fanno a domicilio. C’è scritto sul sito e vale come contratto di acquisto: siccome è evidente che sappia leggere, contestiamo anche l’incontestabile pur di avere ragione?
A me personalmente il 21 dicembre mi hanno sostituito un pezzo della presa di ricarica con l’officina mobile pur abitando a 40km da un Tesla Center, gratuitamente, di loro iniziativa.
Va bene avere opinioni ma evitiamo di contestare i FATTI. Per poi dare degli AF a destra e manca: evviva l’umiltà.
per chi ha la coda di benzina ma “legge e comprende tutto”, dove ha detto che vive il sig. Francesco e a che distanza ha un tesla center? e uno.
più che scrivere che “il problema” non sono gli eventuali soldi da sborsare ma che si aspettava un trattamento migliore/diverso, cosa doveva fare per separare i due aspetti, disegni? e due.
le aspettative di chi compra una rolls sono le stesse di chi compra una DR? se mi si risponde SI, è giunto il momento di buttare rasoi di occam e gatti di Schrödinger.
ho concluso vostro onore.
Che arroganza… malriposta, tipica della sindrome di D&K.
E uno: “Aggiungo inoltre che raggiungere il Service Tesla in questo modo diventa proibitivo essendo distante dal mio domicilio circa 400 km ” sai leggere? Bene, leggi.
E due: “A meno di non acquistare un adattatore per la presa e un intervento software dal costo a mio avviso eccessivo.” anche questa frase, devo fare un disegnino?
E tre: “le aspettative di chi compra una rolls sono le stesse di chi compra una DR?” Tesla Model S del 2015 è un’auto AMERICANA lontanissima dalla raffinatezza delle auto di lusso da 100k EUROPEE: paghi/pagavi 100k per avere prestazioni da supercar (la Model S base batte il 90% di Ferrari, Porsche e Lamborghini in accelerazione e ripresa), tecnologia esclusiva e ricariche gratuite, garanzia di 10 anni e l’essere un autentico pioniere. Se cristiano non ha capito questo, non ha capito NULLA di cosa sia una Model S/X.
E’ tutto, nel senso che non risponderò più ad un arrogante supponente.
Poi filosofeggiare quanto vuoi Cristiano ma vedo che eviti accuratamente di rispondere alla semplicissima domanda che ti ho fatto ormai innumerevoli volte….
Qual’è secondo te la cosa che Tesla avrebbe potuto fare meglio che, a tuo parere, giustifica l’aspettativa di potersi aspettare di meglio?
Tu hai ribadito più volte che il costo del ervizio non è il problema quindi evidentemente tu hai capito qual’è il problema reale… perchè non ci ullumink a noi analfabeti indebitati da Tesla?
P.S. continuare ad asserire che il trattamento doveva essere diverso/migliore semza dare anche solo un esempio vuol dire ammettere che non ci poteva essere nulla da fare “meglio” e di conseguenza che la lamentela è assolutamente ingiustificata…
P.S. dove vive il signor Francesco ÷ ininfluente visto che gli spediscono l’adattatore a casa sua e poi vanno da lui a fargli il necessario aggiornamento…
Il Signor Francesco non deve muoversi di un metro, deve solo ordinare l’aggiornento!!!!
Il lettore nel precedente intervento si è lamentato del costo di conversione definendolo esorbitante. Il grosso delle critiche che gli sono state mosse stanno tutte lì e sono a mio avviso sacrosante.
Diverse sono invece le considerazioni che muove in questo articolo che assieme alle altre di quello precedente mi trovo a condividere.
In questa querelle lasciatemi dire che degno di nota è l’intervento del presidente di non ricordo quale tesla club, che appena ha letto una critica al prodotto è andato subito in modalità berserk… spassosissimo…
Io riduco tutta la querelle ad una cosa che a mio avviso Tesla avrebbe dovuto fare e sarebbe stata a costo quasi zero per loro: nel momento in cui sul navigatore imposto un Supercharger che non ha più le vecchie prese e la mia macchina NON ha il connettore standard, mi deve avvisare chiaramente. Fine.
Il lettore dice di non avere ricevuto la mail (ed è possibilissimo, gli antispam a volte malfunzionano decisamente), è sua colpa non avere pensato comunque di provvedere (glielo avrebbero fatto con il ranger mobile, non avrebbe dovuto recarsi a centinaia di chilometri di distanza) così come chi ha una Leaf non può lamentarsi se non si informa prima di dove sono le obsolete ChaDeMo, d’altro canto ti aspetteresti che Tesla salvaguardasse anche i vecchi clienti a cui noi proprietari attuali di Model 3/Y dobbiamo essere grati perchè senza la fase due del Masterplan (produci auto di categoria superiore con la liquidità che ti è venuta dalla vendita della Roadster) non ci sarebbe stata la fase tre (produci auto di categoria intermedia con la liquidità derivante dalla vendita di auto di categoria superiore) che ha permesso di vendere quasi 7 milioni di auto di segmento D nel mondo e di rendere Tesla quella che è.
Però c’è una questione tecnica e di costo non trascurabile: i nuovo SuC con stalli V4 hanno il cavo molto più lungo per motivi di compatibilità con le auto non-Tesla con presa di ricarica anteriore o sull’altro lato e dotarle di DUE diversi connettori sarebbe stata una complicazione che riguarda una esigua minoranza di due singoli modelli che insieme non arrivano al 10% del venduto (globale, in Italia probabilmente siamo al 5% di cui la maggior parte vendute DOPO il cambio di presa, per cui non affette dal problema e un’altra parte maggioritaria che hanno effettuato l’upgrade: insomma, parliamo di veramente poche auto residuali). Uno dei due cavi avrebbe dovuto funzionare anche a 800V, l’altro solo a 400V. E magari, noi non lo sappiamo – almeno io non lo so, c’è anche un problema sul protocollo non risolvibile via software: parliamo di plug&charge, non è un semplice contatto elettrico e lo dimostra il fatto che non basta cambiare la presa, va aggiornato il software e non lo si può fare via OTA perchè probabilmente nel 2010 l’hardware che gestisce la presa non era nato per essere aggiornabile.
Sul fatto che non ci siano Tesla Center al Sud, è il consueto annoso problema di uova e gallina: se ne vendono poche al Sud perchè non c’è assistenza o non c’è assistenza perchè se ne vendono poche al Sud? Io non ho i numeri e non so quale sia la causa e quale la conseguenza, però per le “piccole” cose (come sostituire la presa di ricarica) esiste il ranger mobile: parlo per esperienza diretta e personale perchè sono intervenuti sulla mia presa di ricarica lunedì 23 dicembre usando una Model S come officina mobile, gratis e in garanzia.
e siamo alla lotta di classe tra i teslari “poveri” (vedi moreno c. con la m3) contro i ricchi:
costoro continuano a ciarlare di costi quando l’argomento è altro (specificato bene dal sig. Francesco con questo secondo intervento, per tutti quelli che continuano a non capire) ma niente. loro sanno che:
1) il sig. Francesco è un pezzente che non vuole spendere 300 euro
2) la mail gli è arrivata ma lui ha fatto finta di niente (erano presenti)
3) ha fatto per 9 anni cariche “gratis” (al modico prezzo di 100000 euri). quanta invidia..
4) le vite che conducono sono uguali a quella del sig. Francesco
come già detto da altri, senza i vari sig. Francesco a 100000 a botta, non si sa se ora avrebbero una m3 come pulpito.
da tutto ciò si evince che l’AF imperversa pure tra gli..
Secondo me è semplicemente tifo per un marchio.
Non fosse per gli early adopter come il sig Francesco che con quelle cifre, 10 anni fa, potevano comprare ben altro che non un’elettrica.
Con i numeri di allora e la rete ricarica di allora. Personalmente mi levo il cappello, perchè io al posto del Sig Francesco non so se avrei fatto altrettanto, in quel contesto di diffusione delle BEV (praticamente inesistenti) e con una rete di ricarica molto piú limitata di oggi.
Ancora oggi c’è ansia da ricarica e ci lamentiamo della diffusione delle HPC, dei costi di ricarica e sulle BEV girano fake di ogni tipo incendi, batterie che si rovinano, si scaricano dopo pochi Km, se le lasci ferme, se stanno al freddo e chi piú ne ha piú ne metta.
Figurarsi una persona con quella disponibilità economica che invece di un marchio blasonato e sfoggiabile al bar, circolo del tennis, golf club, ecc va a prendersi un’elettrica.
Io mi sento di dire grazie ai vari sig Francesco che hanno appoggiato la transizione energetica acquistando i prodotti.
Caro Cristiano visto che mi hai dato dell’analfabeta ti esorto ad informarti prima di aprire bocca….
Io non c’ero insieme al signor Francesco quando gli è arrivata la email ma so per certo che gli è arrivata, non oggi ma anni fa, dato che è arrivata (allora) anche a me nonostante la mia Tesla avesse connettore CCS-2….
Per l’ennessima volta chiarisco che Tesla, come è normale che sia, ha mandato una mail a tutti i suoi clienti quando ha deciso che i nuovi stalli da quel giorno non avrebbero avuto più la doppia presa… Decisione che non è di oggi ma risale a qualche anno fa quindi è normale che la comunicazione sia stata fatta allora….
Ma il signor Cristiano quella comunicazione ha deciso di ignorarla ed ora pretenderebbe che Tesla l’avesse avvisato che sostituiva gli stalli in quel specifico supercharger che interessa a lui come se Tesla fosse tenuta a rendicontare per ognuno dei suoi clienti quali stalli utilizza ed informare uno per uno secondo dove fa lavori….
Sono anni che Tesla aggiorna i vari supercharger togliendo colonnine vecchie con altre più potenti e quindi più rapide… Tesla ha avvisato TUTTI con invio di mail personale all’inizio e da allora si dà per scontato ed acclarato che OGNI possessore di Tesla con connettore non CCS-2 sia cosciente che senza l’adattatore corre il rischio di non poter ricaricare in un supercharger che abbia montato colonnine di ultima generazione! Correre questo rischio da quel momento diventa una decisione personale del possessore dell’auto… decisione che può essere più che legittima ma semplicemente poi quando gli capita di non poter ricaricare poi non è che può addossare colpe a Tesla cone ha fatto il nostro caro Signor Francesco.
Che poi il signor Francesco NON VOGLIA spendere 300 € mi perdoni non è una mia idea ma lo ha detto lui stesso, nella prima lettera, che non ha fatto l’aggiornamento perché reputavo il costo eccessivo salvo poi cambiare nella seconda adducendo un motivo di principio inesistente perché presuppone che aggiornare le auto a gratis sia la prassi per tutti e Tesla non voglia dare ciò che dovrebbe… a me non sembra che alcun costruttore ti dia aggiornamenti a gratis ma si fanno pagare tutti.. anzi a voler essere onesti Tesla è proprio l’unica che da sempre aggiorna i software delle sue auto a gratis (provi ad andare a chiedere a qualsiasi altra auto anche solo un aggiornamento delle mappe del navigatore e vedrà se non le fanno una bella fattura…) infatti anche in questo caso la spesa è relativa all’acquisto dell’hardware necessario (l’adattatore)…
Infine riguardo i 9 anni di ricariche gratis nessuna invidia, per quello che utilizzo io i supercharger mi cambierebbe ben poco, ma visto che il signor Francesco si lamenta di dover sostenere una spesa spropositata (secondo lui e sta scritto nero su bianco nel primo articolo!) parlando di 350 € ho semplicemente fatto notare che si è molto opportunatamente scordato di citare le ricariche gratuite ai supercharger che, avendole sfruttate per 9 anni, per lui sono state un risparmio ben maggiore…
Ed il fatto di aver pagato l’auto 100K € non è che non fa diventare un risparmio avere ricariche gratuite… sa quante auto termiche, anche 9 anni fa, costavano quelle cifre e non avevano rifornimenti gratuiti?
La verità è che il signor Francesco si è talmente abituato ad avere tutto gratuito (aggiornamenti software, rifornimenti, assenza di tagliandi obbligatori) da dare per scontato e, persino, pretendere che lo sia anche una cosa che OVUNQUE è assolutamente normale che si paghi. Anzi dovrebbe ringraziare Tesla che, al contrario di altri, gli ha messo a disposizione un adattatore ufficiale senza il bisogno di rivolgersi a mercati paralleli dove magari la sicurezza del prodotto lascia a desiderare….
Mi creda che avere la possibilità di avere un adattatore ufficiale è tanto: innanzitutto mette al riparo dal rischio che utilizzando un adattatore di terze parti in caso di problemi che creino danni all’auto e/o colonnina la colpa (i quindi i relativi costi di ripristino) venga “scaricata” su di esso… essendo un apparato progettato e fornito da Tesla stessa qualsiasi problema (al netto da manomissioni ovviamente) rimane di competenza Tesla perché tu stai caricando esattamente come tu ha detto di fare Tesla.
Meno male che c’è lei a tirare su il livello di questo sito, ha ragione, io sono uno degli analfabeti funzionali e per giunta non ho neppure la Tesla. Riconosciuto questo e cosparso il capo di cenere in ginocchio sui ceci non mi permetto di dare del pezzente a nessuno, non invidio nessuno ma dico solo che se una persona ha potuto comprare un’auto da 100.000 € ( buon per lui), non ha speso un cent di ricarica per 9 anni ( Tesla gliene ha dato la possibilità) e adesso per un inevitabile progresso tecnologico con 300 € può continuare ad avere l’usabilità della sua auto, del quale pare sia contento, al 100% non mi pare il caso di fare una tragedia ” per questione di principio” . Perché se Tesla avesse detto che l’intervento costava 300 € ma sarebbe stato totalmente gratuito per il cliente stia tranquillo che ” la questione di principio ” non ci sarebbe stata. Se vuole può lasciare l’auto così come è continuando ad usarla, mio pensiero senza volere mancare di rispetto a nessuno
ci sono in vendita model s/x usate, con elettricità gratuità: si poteva e si può farlo anche adesso.. invece di lamentare che ha avuto 9 anni di cariche gratis, compratela pure voi e godete delle zero spese.
se quel servizio era compreso nel prezzo, qual’è il motivo per rinfacciarglielo? è a vostro discapito?
mah..
Esatto, non era da rinfacciare il fatto di non aver pagato nulla tra consumi e tagliandi.
Ma scandalizzarsi per la richiesta di 300 € dopo 10 anni è veramente rificolo: tutte le Chademo cosa fanno? Tutti i diesel che essendo Euro 4 o 5 o anche 6 e non possono circolare cosa fanno?
A passare dall’aggiornamento gratuito di auto a distanza di mesi (es. fari Matrix) a pretendere aggiornamenti gratuiti di vetture vendute 10 anni fa mi pare si esageri, oltretutto quando viene richiesta una cifra veramente limitata – ed il fatto di aver speso 100K€ non fa venir pena..
Mi pare tutto esagerato.
Ma siamo nella patria dei diritti ondivaghi, a tanti negati da altri pretesi.
Ma infatti: io ho una banale Twingo elettrica da 4 anni e mettiamo caso domani Renault mi mandasse una mail dicendo che da giugno 2025 per legge non ci saranno più colonnine in AC e quindi dovrei portare la mia auto presso un service Renault per applicare una modifica al costo di 300€ non ci penserei due volte, vado, lo faccio e basta. E sottolineo che Renault non mi ha fornito la ricarica gratis per 4 anni
Ma quando ha comprato l’auto c’era scritto sul contratto da qualche parte che avrebbe avuto aggiornamenti a vita gratis? Direi di no. Tante cose cambiano nella vita, bisogna adattarsi e a volte ci si rimette qualcosa. Secondo me va già benissimo che sia possibile una soluzione di adattamento alla ricarica fornita direttamente dal costruttore, se poi non si vogliono spendere 300 € per un’auto che è costata come un appartamento la si lascia così come sta e finisce li. Se poi si è rimasti delusi basta non comprare una tesla la prossima volta
Ritengo che il succo della questione stia tutto in quel “da Tesla non me l’aspettavo” infatti Tesla coccola e ha coccolato i proprio clienti con queste formule incredibili tipo quella degli aggiornamenti e delle ricariche a vita, certo che poi un aggiornamento dovuto a una questione normativa ti aspetti che te lo facciano gratuitamente. Tesla deve ovviamente a quelli come il signore che dieci anni fa si è preso il rischio di acquistare un’auto da una startup che oggi poteva anche non esistere più, però bisogna anche essere realisti e comprendere che l’adeguamento della rete Supercharger per questioni normative è stata onerosa per il produttore e ci sta che l’adeguamento dei vecchi veicoli sia sia a carico del cliente.
Il problema semmai è l’assenza di rete di assistenza in zona.
L’aggiornamento delle colonnine Supercharger non è dovuto a questioni normative ma banalmente tecniche. Normalmente nei contratti di vendita di beni durevoli è spesso specificato che le caratteristiche del prodotto possono essere modificate “senza preavviso”. Tesla pare che quel preavviso invece l’abbia dato, poi anche nei vari forum di informazione si diceva da diversi anni che il Supercharger V3 avrebbe avuto solo in connettore per la porta CCS2.
“Per come la vedo io Tesla ha venduto una vettura con un attacco di ricarica e deve mettere nelle condizioni i clienti di poter continuare a ricaricare, è un suo onere non deve diventare un mio (e di altri) problema.”
Vero, ma visto che Nissan col suo connettore ChaDeMo (sempre meno diffuso) non fornisce nessun upgrade, nemmeno a pagamento, chi si è comportato peggio? L’upgrade di Tesla può essere installato dall’utente o deve per forza essere eseguito al Service?
La seconda che ha detto. Serve necessariamente un aggiornamento software che non può arrivare via OTA (una delle pochissime cose che ha, per motivi di età, una centralina indipendente e non aggiornabile automaticamente come tutto il resto). Per il resto esistono anche adattatori esterni da 200€ ma non funzionerebbe il plug&charrge.
Secondo me Tesla. Io viaggio in tutta Europa con la CHadeMO senza problemi; l’adattatore c’è, ma non ne ho bisogno.
Voi senza adattatore non potrete più ricaricare sulle colonnine Tesla.
Da cosa scrive Guido, con un paio di centoni si ricarica ovunque semplicemente senza il P&C – quindi come credo tocchi a tutti i CHadeMo in tutta Europa.
Mi spiace ma non posso né comprendere né condividere chi parla dei soldi che Tesla ha fatto risparmiare al signore da dogli i SUC gratis. È stata pagata per questo Tesla non lo ha fatto gratis. 10 anni fa il signor Francesco poteva comprare una macchina a benzina d’alta gamma a 70.000€ o diesel 3.0V6 turbo e con 30.000€ di gasolio girare comodamente per 10 anni.
Ma stra comodamente per 10 anni, ed OGGI avrebbe la concessionaria entro 100Km da casa e la macchina che faceva 700Km di autostrada con un pieno, invece di 220Km, che si riforniva alla velocità di una Tycan e a 22000 stazioni di servizio in tutta Italia, veloci come delle colonnine da 400KW.
Invece ha fatto una scelta diversa (pagandosela di tasca sua) e per questo oggi si trova a dover aggiornare la macchina e mi aspetto che Tesla trovi il modo di arrivare da lui, magari spedendogli l’adattatore ed una chiavetta per fare l’aggiornamento o trovando un modo per avvicinarsi in altra maniera.
Perchè chi può spendere 70K€ oggi per una Model S, ne ha di scelta oltre a Tesla e sinceramente anche piú avanzata (penso a PPE, vediamo NeuKlasse com’è) e prima o poi i clienti le cambiano le macchine acquistate ed è l’esperienza utente a fare la grossa parte sulla scelta o riscelta del marchio.
E non mi pare che Model S e X vendano chissà che, mettiamoci pure che a chi ha fatto da pioniere lo mettiamo in queste situazioni.
O NO? È Tesla ad aver costruito le prime Model S con quel connettore mica il cliente, quindi mi sembra giusto che sia lei a trovare la soluzione giusta e accomodante anche per il cliente. O NO?
Ilariovs non consideri che Tesla la soluzione giusta ed accomodante l’ha messa a disposizione da anni non oggi..
Quando l’ha.messa a disposizione l’amico non aveca alcuna difficoltà ad andare al service perchè c’erano ancora stalli “vecchi” con doppia presa.
Se poi il nostro amico non ha voluto farla fino a che non ha trovato più alcun stallo in cui ricaricare velocemente non è una colpa di Tesla oppure gli vuoi addossare anche la colpa di non aver obbligato il cliente all’aggiornamento (di cui il bisogno ne era più che al corrente da anni) prima di sostituire gli stalli obsoleti con altri ben più potenti (e quindi fornire un servizio mogliore a tutti) ?
P.S. anche nissan ha venduto e continua a vendere auto che non hanno il connettore standard europeo ma ti risulta che se ne preoccupi o che dia ai propri clienti una soluzione per poter utilizzare la rete di ricaroca pubblica??
Tesla invece sono anni che ha avvisato tutti i suoi clienti che hanno un auto con un connettore non standard (perché prodotta prima che lo divenisse… le mldel S di oggi in europa arrivano con connettore CCS-2, non come Nissan che se ne frega e condinua a vendere con i chademo…), gli ha creato un adattatore al solo scopo di non fargli avere alcun problema e glielo ha messo a disposizione ad un costo “di produzione”. Adesso vogliamo dare colpa a Tesla se un suo cliente per taccagneria ha deciso di ignorare i consigli di Tesla fino a che non si è ritrovato in difficoltà? Se avesse fatto l’aggiornento a suo tempo oggi non sarebbe nella situazione di non avere una ricarica rapida fra se ed il service!!! Ritrovarsi con problemi ÷ stata una precisa volontà sua non di Tesla ed ora è troppo semplice voler scaricare tutte le colpe e responsabilità a Tesla.
Parlando di “taccagneria” forse ha frainteso il senso dell’intervento di Francesco, che accenna al costo dell’aggiornamento solo di sfuggita. Francesco lamenta piuttosto la mancanza di un’informazione “personalizzata” (certo non dovuta, ma auspicabile per chi dieci anni fa ha scommesso 100 mila euro su un’avventura ancora pionieristica) e l’assenza di un servizio di assistenza Tesla ufficiale nel Mezzogiorno. Lo fa con garbo e senza rinnegare la sua scelta. Perciò non merita tutte le critiche che ha ricevuto.
Massimo forse ancora ti sfugfe che la comunicazione “personalizzata”, cioè una mail inviata al proprio indirizzo, Tesla l’ha mandata a tutti quindi anche a lui…
Solo che, come logica vuole, l’ha mandata quando è stato deciso che il connettore CCS-2 combo diventava lo standard europeo (decisione che non ha preso Tesla) e quindi Tesla si è adeguata decidendo che tutti gli stalli dei supercharger, così come tutte le auto vendute in europa, da li in avanti avrebbero avuto il connettore ormai divenuto standard….
Li ha mandato a TUTTI una mail per informare che da quel giorno chi aveva un auto con connettore precedente avrebbe avuto bisogno di un adattatore (messo a disposizione da Tesla stessa che quindi non ha lasciato indietro nessuno) per ricaricare sui nuovi stalli. Quindi la comunicazione personale l’amico l’ha ricevuta ma ha semplicemente deciso di ignorarla per non spendere quei 4 € ed ora si lamenta del disagio di non poter ricaricare più quando era stato straavvisato con larghissimo anticipo (parliamo per appjnto di anni non giorni, ma tanto non lo ammetterà mai….) che sarebbe successo e gli era stata data la soluzione ad ogni tipo di problema solo che lui pretende che sia a totale carico di Tesla magari perché abituato che Tesla non gli fa pagare mai nulla…
Moreno, se tu ricevessi ogni giorno tante mail quante ne ricevo io, e forse Francesco, perderesti per strada comunicazioni ben più rilevanti di un aggiornamento Tesla. Accusare di taccagneria uno che 10 anni fa ha speso 100.000 euro quasi alla cieca mi sembra quantomeno ingeneroso.
Massimo ma qui il lettore non ha ipotizzato che la mail gli sia sfuggita ma ha proprio accusato Tesla di non averlo mai informato direttamente, cosa che, chiunque possegga una Tesla sa essere falso perché a TUTTI è stata mandata la medesima mail… che poi il singolo se la possa aver persa non credo che possa essere una colpa addebitabile a Tesla….
Per il discorso taccagneria a me sembra che sia stato lo stesso lettore, nella prima lettera, a dichiarare che non aveva fatto a suo tempo l’aggiornamento perché reputava il prezzo troppo elevato… non penso che io possa essere accusato di inventarmi le cose visto che sta lì scritto nero su bianco nel vostro stesso articolo. Il mio accusarlo di taccagneria è ovvio che non può essere visto come un giudizio sulla persona (non conoscendolo non ho elementi per poter dichiarare nulla) ma relativo a questo fatto specifico e non in generale. E non ho problemi a ribadire che decidere di non fare l’aggiornamento perchè reputi eccessivo spendere 350 € per uno che fa in media più di 40K km/anno senza pagare una sola ricarica per me è una decisione da taccagno.
Quindi Moreno il paragone è con Nissan, quella che mo si fonde con Honda ed era in cerca di investitori. Spero che Tesla abbia altri punti di riferimento.
Detto ciò il Sig Francesco la macchina l’ha comprata da Tesla e Tesla l’ha fatta con quel connettore. Non vedo chi dovrebbe risolvere la cosa se non Tesla.
Tesla purtroppo non ha concessionarie, avesse un concessionario ogni capoluogo di provincia potrebbe spedire lì il pezzo e fare aggiornare la macchina.
Ma anche questa è una scelta di Tesla.
Non ho capito quale potrebbe essere il discorso legato al sig Francesco. Che ha letto una mail anni fa e se ne è dimenticato? O che non l’ha vista e quindi non l’ha letta? O altre mille cose che sarebbero potute succedere?
Io poche settimane fa ho rotto lo smartphone per due giorni non ho potuto leggere email.
Ergo se MG mi ha mandato una mail e non l’ho letta tutto quello che ne consegue sarebbe colpa mia? Soprattutto se è la casa che mi ha fornito la macchina con quel connettore e poi lei per ragioni piú che condivisibili cambia il connettore?
Le CHADEMO esistono ancora io ne vedo tanti e non mi pare che Leaf faccia sfaceli di vendite.
Fossi in Tesla, in qualche modo, farei pervenire al signore l’adattatore e un tecnico per farla aggiornare. Facendolo compartecipare alle spese, trovando un accomodamento.
Diversamente resta un evidente punto debole non avere una rete assistenza perchè io, della mia MG4 ho il concessionario a pochi Km, a me il problema non si sarebbe posto ed ho speso due lire confronto al Sig Francesco.
Fammi capire un attimi il tuo pensiero Ilariovs…
Secobdo te perchè anni fa, quando il CCS-2 non era stato “imposto” come standard dalla commissione europea, Tesla ha fatto l’auto con quel connettore ora dovrebbe avere l’obbligo di modificarlo a sue spese?
Quibdi secondo questa logica quando è stato “imposto” il oassaggio al digitale terrestre per le trasmissioni tv tutte le case costruttive che avevano venduto precedentemente televisori che potevano ricevere solo trasmissioni analogiche avevano l’obbligo di cambiare a tutti tv a loro spese giusto??
Non è mica successo che le tv “vecchie” sono state aggiornate tramite un decider esterno acquistato dal liro propretario e non firnuto a gratis dal produttore della tv da “aggiornare”?
È esattamente la stessa situazione! Tesla ha prodotto auto che i standard validi al momento, se poi un ente esterno (in questo caso la commissione europea) fissa dopo anni standard diversi Tesla non può che adeguarsi ed iniziare a produrre con il nuovo standard (come ha fatto sia per quanto riguarda le “nuove” auto che per i connettori degli stalli di ricarica). Per il “vecchio” non esiste che abbia obbligo di aggiornare a proprie spese, se lo vuile fare è un regalo che fa ai cluenti ma non certo un obbligo ne giuridico ne morale…
Tesla è andata più che incontro ai vecchi propretari facendo perfettamente quello che tu chiedi: ha creato un adattatore e lo ha messo a disposizione ad un prezzo che non può che essere definito in altro modo che una semplice compartecipazione alle spese è non un volerci lucrare….
Il discorso legato al signor Francesco è semplicemente che fa finta di cadere dalle nuvole quando così non è…
Vorrebbe far credere che lui fino a pochi giorni fa era all’oscuro del fatto che il suo connettore era in via di dismissione qui in Europa è che Tesla non l’ha mai informato di questo fatto…. sono pronto a scommettere quello che vuoi che invece, mail persa o no, sono anni che lo sa bene ma che se n’è fregato perchè nel supercharger che normalmente utilizza una presa come gli serviva la trovava….
Ma fidati che dell’esistenza dell’adattatore ne è a conoscenza da anni solo che ha deciso di non acquistarlo…
La lamentela reale del signor Francesco non è che non sapeva che gli serviva l’adattatore ma che Tesla non l’ha avvertito che aggiornava quel particolare supercharger che lui utilizza come se Tesla dovesse essere tenuta ad avvisare di ogni singolo lavoro che va ad effettuare…
Lui ha ignorato per anni il suggerimento di Tesla di aggiornare la propria auto ed ora si ritrova con la difficoltà di raggiungere il service non perché sta a 400 km ma perché fra lui ed il service non c’è più il supercharger con la presa che serve a lui…
Ma questo è un problema che si è creato da solo perché è lui e non Tesla ad aver scelto di non acquistare l’adattatore prima che fosse stato “troppo tardi” per non avere questo problema…
Tornando al parallelismo di prima è come se a suo tempo, nonostante per mesi/anni si sapeva che il digitale terrestre fosse il nuovo standard di trasmissioni, uno avesse deciso di non acquistare il decoder per poter vedere il digitale terrestre e poi il giorno dopo lo spegnimento delle trasmissioni analogiche si lamentasse perchè non può seguire il suo programma preferito perché LUI ha deciso che il decoder non gli serviva….
P.S. nei 2 giorni che ti si era rotto il telefono non è che la mail ti sono sparite… a parte che le si può leggere con tanti altri dispositivi ma comunque quando hai ripreso il telefono funzionante le mail erano tutte lì non è che le hai perse…
Ma qui il fatto che il signor Francesco si sia perso la mail o no è abbastanza irrilevante perché non è semplicemente credibile che uno che ha un auto con un connettore che non è CCS-2 non sappia che il suo connettore non è standard in Europa è che quindi è in via di dismissione… come non esiste un possessore di Nissan che non dia più che cosciente che il suo connettore Chademo non è standard così chiunque ha una Tesla “vecchia” sa benissimo che il suo connettore è in via di dismissione da anni… qui il discorso è che si è deciso di non acquistare l’adattatore pur sapendo qual’è la situazione ed ora ci si lamenta scaricando le proprie mancanze du altri…
Adesso si calmi, Moreno, e la smetta di infierire contro il buon Francesco che ha garbatamente espresso le sue opinioni.
Il decoder terrestre costava 30€ e lo trovavi al negozio sotto casa oppure lo ordinavi online e con un HDMI lo attaccavi in autonomia.
Se come ha scritto LEI ed È LA STESSA SITUAZIONE allora Tesla fornisca a 30€ il connettore e lo metta in condizione in autonomia di usarlo.
Altrimenti NON è la stessa situazione e lei ha scritto solo trenta righe di inesattezze.
Scelga quale delle due e scenda dal piedistallo se possibile.
30 € su di un televisore che a comprarlo nuovo costava tipo 200 € in proporzione somo molti di più che 350 € su di una qualsiasi automobile (non per forza una Model S da 80-100 K €).
Suvvia 350 € per un adattatore su cui devono passare fino a 150 kW (sai di che correnti parliamo per averli su un sistema in D.C. da 400 V? Sono la bellezza di 375 A… nei cavi di ricarica trifase, che hanno lo stesso costo, la corrente che circola è di “soli” 18A… capisci la differenza?) di potenza + informazioni di altro genere (comunicazione colonnina/auto) non è un prezzo gonfiato per marginare….
E ribadisco che Tesla non ha alcun obbligo di far nulla come non lo ha mai avuto nessuno…
Nel caso dei decoder a te risulta che fossero le case costruttrici dei “vecchi” televisori ad essere obbligate a fornire il decoder per “aggiornare” ciò che avevano venduto? Assolutamente no! Loro se ne sono fregati semplicemente perchè non era un loro problema… Loro, quando hanno venduto hanno fornito un apparecchio che in quel momento rispondeva alle disposizioni di quel momento. Poi se le cose cambiano, da sempre ed ovunque, è il propretario dell’apparecchio (non il costruttore) a dover provvedere a tenersi aggiornato con le disposizioni che cambiano.
Ciò che ha fatto Tesla è andare incontro ai clienti mettendo a disposizione una soluzione semplice, certificata (e non sottovaluterei questo aspetto visto che può spostare la responsabilità di eventuali danni ricevuti e/o provocati durante l’utilizzo) ed economicamente accessibile. Non gli si possono addossare obblighi che nessun produttore, non solo di auto ma in generale di qualsiasi cosa, ha mai avuto e mai avrà.
Ma dove la trovi un’altra marca che si accolla i costi di un adeguamento normativo?
Il problema principale di Tesla non è il costo dell’adattamento, che propone a prezzo più che ragionevole, ma l’assenza di un’officina vicino a casa del cliente. Tenendo conto che il problema ci sarebbe anche in caso di altro guasto all’auto, anzi un plauso a Tesla che dieci anni fa è riuscita a progettare e produrre un’auto che non ha avuto bisogno di interventi in officina per dieci anni!
l’adeguamento dei SUC Tesla è funzionale all’ “apertura” agli altri utenti (e farsi pubblicità ulteriore, oltre a migliorare la % occupazione e quindi l’ammortamento dei costi) non solo ad “agevolare” i propri con uno standard adottato in Europa (in USA spingono per l’opzione contraria se non sbaglio… adottare il loro connettore perché ritenuto più efficiente anche ad alte potenze)
In Spagna Tesla sta addirittura acquisendo stazioni di servizio carburanti in via di dismissione (Shell … 1500 punti in meno ..); vedrei bene anche le stazioni “anni 50” tipo Drive-In come hanno sperimentato in USA (potrebbero fare concorrenza ai vari “McD*** ” vicino a caselli autostradali o altri posti
Damiano l’adeguamento dei SUC è funzionale a ditarli di stalli più potenti (da V2-V3 a V4) non certo a cambiargli il connettore, anche perchè il CCS-2 c’era anche su quelli vecchi e meno potenti…
Una volta chiarito questo resta da rispondere alla domanda del perchè non lasciarli con la doppia presa e la risposta è alquanto semplice: in europa sono ormai anni che per volontà della commissione europea (non di Tesla) il CCS-2 è stato dichiarato connettore standard (infatti Tesla sono anni che dota di questo connettore le proprie auto prodotte per l’europa nonostante reputi il proprio connettore migliore) quindi dotare gli stalli di nuova istallazione con una presa ormai in disuso qui in Europa sarebbe un enorme spreco di risorse semza alcun senso dato che, sempre da anni, chi ha questa presa ha a disposizione un adattatore per utilizzare tranquillamemte quella prmai divenuta standard.
In America Tesla spinge per far diventare la sua presa standard per tutti perché li uno standard fissato dal governo non c’è quindi è naturale che, considerando a torto o ragione che sia il proprio connettore il migliore sul mercato, cerchi di far in modo che anche gli altri lo utilizzino.
Aggiungerei che Tesla ha puntato tantissimo sulla progettazione dei Supercharger in modo che fossero super affidabili. Il design con più connettori crea un non necessario punto di inaffidabilità. Io appoggio totalmente le scelte fatte da Tesla, l’unica cosa che non va davvero bene è la mancanza di officine al sud, sicuramente dovuta a ragioni di bassa diffusione e vendita di auto elettriche in certe regioni, però è anche vero che genera il più classico dei problemi dell’uovo e della gallina.
Moreno
Personalmente sono sempre a favore delle standardizzazioni, purché vengano scelti i prodotti con miglior rapporto costi/benefici.
Tutt’ora bisogna adeguarsi ai cambiamenti nei cavi di ricarica/comunicazione dati con USB/a/c e FireWire… Ovviamente a costi ben diversi.
Personalmente trovo migliore nella maneggevolezza il compatto sistema originale Tesla rispetto al grosso e pesante Combi europeo
(poco adatto ad anziani deboli o persone con grandi difficoltà a maneggiare oggetti).
Mi auguro che nei prossimi anni ci si accordi per uno standard Wireless usabile sia in sosta (a casa o alle colonnine pubbliche) che “in marcia” come stanno sperimentando in vari paesi (tra cui Stellantis in una apposita “pista” vicino alla BreBeMi).
Damiano non ho mai detto che il connettore CCS-2 sia il migliore di tutti. Anche io penso che tecnicamente quello che utilizza Tesla in America sia migliore ma resta il fatto che qui in Europa lo standard non lo ha deciso Tesla ma la commissione europea è Tesla si è solo adeguata.
Personalmente sono convinto che se Tesla avesse potuto scegliere anche qui avremo i connettori che utilizza in America che mi sembra chiaro che per loro quello è il migliore a livello tecnico altrimenti non lo utilizzerebbe (e cercherebbe di farlo diventare lo standard) in America.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Siamo ancora a lamentarci di dover spendere 300€ dopo 10 anni di uso per un’auto da 100.000€?
Sono d’accordo con Moreno , riempire il serbatoio gratuitamente per 9 anni e poi lamentarsi (“ per una questione di principio”) non una , ma addirittura 2 volte , francamente fa proprio ridere .
Posso chiedere se si riescano a recuperare maggiori info sulla vettura?
Da cosa ho capito un Model S, prodotta intorno al 2014 (quindi con un limitato controllo della termica batterie), con 200Kkm e un’autonomia di ‘220 km in autostrada’.
Sarebbe interessante capire il SOH residuo (o almeno l’autonomia indicata dall’indovinometro) e il tipo di ricariche nella vita dell’auto (visto i SuC gratuiti).
Comunque i “Teslari” mi ricordano tanto gli applefan guai a parlare male dell’iPhone, o meglio guai a osare trovargli dei difetti, mai sentito di clienti di altre marche automobilistiche difendere a spada tratta l’azienda che gli ha venduto l’auto, roba da studio sociologico…
Una volta c’erano i “Golfisti” ora ci sono i “Teslari”, è tutto perfettamente normale. Lo studio sociologico meglio farlo su altro, ad esempio sui no watt che postano sui social battute sui “Teslari” associandoli a preferenze omosessuali: decisamente di cattivo gusto e dall’effetto boomerang assicurato.
Be lì non si parla più di studio sociologico ma di trattato psichiatrico 🙂
per esempio parte degli alfisti
Lo schierarsi in “tifoserie”, anche molto agguerrite, fa parte della natura umana ..
Ogni marca ha i suoi fan clubs …che sia abbigliamento, tecnologie di consumo o veicoli…si trovano sempre 2 o più fazioni a fronteggiarsi…
Ed a questo spesso ricorrono i “furbetti della politica ” per tornaconto personali (spacciati per pubblico interesse).
Ovviamente chi ha avuto esperienze positive con un marchio…e negative con un altro… agirà a difesa delle proprie convinzioni…
Difficile farlo ragionare poi con dati statistici …
Mi viene da fare una riflessione a voce alta: rispettabilissima la lamentela dell’utente Tesla che ha effettuato una libera scelta 10 anni fa tra benzina, diesel, gas e elettrico: e che dire allora di chii in UE deve comprare una nuova auto ora o entro alcuni anni e che invece non potrà più scegliere e dovrà per forza acquistare un’auto elettrica pagandola di tasca sua dal 30 al 50% in più di una termica in una finta democrazia che pensa solo a privilegiare chi ha denari da investire? Dovrà rinunciare e girare iobtorto collo n bus/bici/a piedi quando prima era libero di fare come le sue finanze gli permettevano?
“ora o entro alcuni anni” non c’è obbligo
se ha questi problemi cognitivi si faccia assistere dai parenti e non guardi video di salvino / mieloni, che si approfittano di chi è in stato confusionale
Filippo, se ne avesse bisogno posso procurarle delle coperture in Eternit usate a prezzi super eccezionali…
Ancora con questa balla dell’obbligo di acquistare un’auto elettrica? Che palle…
Il regolamento europeo parla di divieto dal 2035 di messa in vendita di veicoli con emissioni di CO2 superiori a zero. Nulla di più.
E infatti perché, secondo lei, la Germania ha fatto il diavolo a quattro per avere approvati, tra le forme di energia “green”, anche gli e-fuels, minacciando di bloccare quel regolamento?
Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Io non ho Tesla (quindi non esperienza diretta) ma mi viene da pensare che forse due “strategie” per aiutare i propri clienti Tesla poteva anche pensarle magari:
1) avvisare direttamente sulla strumentazione dell’auto (con un avviso diffuso “OTA”)
2) di tanti stalli presenti nei SUC potevano magari tenerne sempre uno con una presa non aggiornata, proprio per aiutare quei clienti in ritardo con gli aggiornamenti HW/SW (per vari motivi sempre possibili) o per loro scelta (anche “colpevole”)
chiedo lumi a chi possiede Tesla… se potevano essere soluzioni praticabili…
Caro Francesco Tesla ti ha messo in condizione di continuare a ricaricare: ti mette a disposizione un aggiornamento a costo irrisorio….
Tu chiedi perchè non lasciare il doppio connettore? Semplicemente perchè non è un connettore standard in europa e non ha senso spendere il doppio per poche macchine (perché numericamente siete in pochi ad avere quel connettore in Europa) che hanno comunque modo di ricaricare utilizzando la presa standard tramite il suddetto adattatore….
Pretendere che Tesla continui a spendere soldi inutilmente perchè da comodo a te e pochi altri mi pare un poco egoistico, non pare anche a te?
Non trovi anche tu che quei soldi sarebbero molto meglio spesi se dedicati a realizzare anche solo 1 supercharger in più?
In ultimo chiedi perchè Tesla non ti ha informato del cambio di stalli… secondo te Tesla dovrebbe mandare una mail a tutti quelli che hanno una propria auto ogni volta che sostituisce ogni singolo stallo?
Tesla una mail per avvisare tutti l’ha mandata a suo tempo (anni fa quando il connettore CCS-2 combo è divenuto lo standard e quando ha iniziato a dotare tutte le sue auto vendute in europa con questo standard) e sono pronto a scommettere.che anche tu l’hai ricevuta…
In quella mail c’era l’informazione che da li in poi sarebne potuto servirti l’adattatore. Non è che poi deve rimandarti email ad ogni singolo intervento di sostituzione di stalli che fa…..
P.S. noto che anche in questa seconda tua lettera molto opportunatamente ti sei dimenticato di citare tutti i soldi che Tesla ti ha fatto risparmiare in questi 9 anni dandoti la possibilità di ricaricare a gratis semza alcun limite su qualsiasi suo stallo…
Forse la situazione di Francesco può essere vista anche in altro modo: lui 9 anni fa ha acquistato da Tesla un’auto e tutte le ricarche di cui questa avrebbe avuto bisogno, pagandole quindi in anticipo. Tesla ha fatto una stima di quanta energia elettrica la macchina avrebbe consumato e si è fatta anticipare il costo dall’acquirente. In quest’ottica Francesco ha ragione a chiedere che se Tesla cambia il connettore dei supercharger sia onere di Tesla aggiornare la sua auto in modo da onorare il contratto di vendita.
Prospettiva ragionevole… ma negli USA, dove la creazione della rete dei SuC è stata contemporanea alla commercializzazione della Model S ed ha proceduto molto velocemente.
Qui in Italia, invece, i SuC sono arrivati più tardi e si sono diffusi molto più lentamente (hanno passato la cinquantina solo nella seconda metà del 2023…), quindi all’acquisto di una Model S nel 2013 in Italia non si poteva ragionevolmente applicare tale prospettiva.