Da Tesla a Polestar, dalla 500e alla Peugeot e-2008… Hertz Italia lancia ufficialmente il noleggio elettrico, la E-Xperience, proponendo diversi modelli.

Da Tesla a Polestar, dalla Fiat 500e alla Peugeot e-2008…
I pilastri su cui Hertz Italia poggia questa iniziativa sono due. Il primo è legato alla forte richiesta di modelli elettrici da parte dei turisti. Soprattutto tedeschi in luglio e italiani in agosto. Il secondo è la necessità di vincere la resistenza al cambiamento proponendo un noleggio privo di problemi. In cui anche i timori che normalmente accompagnano il passaggio all’elettrico, vengano fugati con soluzioni semplici. Come un token (key-fob) che abilita l’accesso alle colonnine di ricarica pubblica senza la necessità di registrazioni o carte di pagamento. La flotta che Hertz mette a disposizione di turisti e non spazia dalle auto più performanti (Polestar 2 e Tesla Model 3 long range) alle più tranquille Peugeot e2008 e DS3 e-Tense. All’interno di Selezione Italia sono poi disponibili la Fiat 500E e i restomod delle Fiat 500 degli anni ’60 . Questi ultimi nelle due varianti Jolly Icon-e “Spiaggina” e “Carlo” Icon-e, tributo alla sportività e ad Abarth. Tra i commerciali sono disponibili Renault Kangoo EV e Nissan TownStar EV.

Ricarica prepagata per chi non ha tempo di fermarsi alla colonnina
Il Key-fob per la ricarica consente l’accesso al 98% dei punti di ricarica in Italia. Il consumo viene addebitato al cliente su una fattura separata dal costo del noleggio, per garantire trasparenza nei costi. Hertz prevede il CPO – Charge Purchase Option, un servizio di ricarica prepagata per coloro che non avessero il tempo di ricaricare alla riconsegna del veicolo. È richiesto un livello non inferiore al 75% di carica della batteria. Ad oggi il CPO è tra i servizi più richiesti da chi sceglie L’E-Xperience. Spiega Massimiliano Archiapatti, n.1 di Hertz Italia: “Il noleggio dell’auto elettrica presenta alcune specifiche necessità, diverse da quelle delle auto endotermiche. Una su tutte, nell’approntamento dei veicoli, cambia la tempistica di rifornimento. Sappiamo che ricaricare l’auto elettrica richiede un tempo più prolungato del rifornirsi di carburante liquido. È fondamentale organizzare bene il servizio, e noi lo facciamo da 105 anni”.
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Ottimo che si comincino a diffondere noleggi di auto elettriche per utilizzo oltre la giornata in città. Per un viaggio che ho in programma tra qualche settimana nel sud Italia che avrei dovuto fare con la mia elettrica, ho scelto invece di noleggiare per qualche giorno la Model 3 da Hertz per provarla visto che non sono mai montato su una Tesla. Per 4 giorni viene con 1200 km inclusi e, dopo la conferma della prenotazione, ho avuto il piacere di ricevere una mail fatta molto bene con le informazioni essenziali sulla macchina e sulla guida in elettrico, con collegamenti a una guida online molto completa e chiara. Punto a favore soprattutto per chi si accosta per le prime volte. Punto contro: per noleggiare la Tesla prevedono assicurazione con franchigia di QUATTROMILA EURO per danni o furto. L’opzione di riduzione della franchigia acquistabile sul sito Hertz costava più del noleggio stesso e alla fine invece di noleggiare direttamente sono passato da un sito broker che offriva una copertura assicurativa aggiuntiva per la franchigia con una compagnia premium a un prezzo di una decina di euro al giorno.
Forse su questo dovrebbero lavorare un po’.
Eugenio : ho appena da controllato su Nextcharge, sono presenti tantissime colonnine anche nel nord della Scozia .
Gli accordi di Roaming di colonnine stanno crescendo molto velocemente, per cui direi che NON avrai alcun problema.
Ciao Paolo, uso anch’io Nextcharge ed è stato il primo strumento che ho utilizzato per studiare come ricaricare nel nord della Scozia.
Prendi ad esempio la piccola Saint Andrews, dove sosteremo una notte, o anche la ben più grande Dundee: è vero che Nextcharge mostra moltissime colonnine, ma… sono tutte – a parte DUE* a Dundee – indicate con segnalino azzurro, cioè “la postazione esiste ma non si conosce lo stato”, e, scegliendole, risultano “accesso ospiti”: non mi pare il caso di farci affidamento così alla cieca… 😬
* Una delle quali però indicata come gratuita 🤩
Guarda invece su Chargeplacescotland (https://chargeplacescotland.org/): il numero di colonnine di questo network è infinitamente maggiore, tutte quelle mostrate in mappa sono ad accesso pubblico, molte paiono addirittura gratuite (!), ma soprattutto paiono esserci colonnine anche nei paesini più piccoli in cui soggiorneremo la notte.
Per i turisti, come puoi leggere nel loro sito, l’unico strumento è un’interfaccia di pagamento web (https://webpay.chargeplacescotland.org/): intendo contattarli per verifica quanto prima.
Il key-fob mi pare un’ottima idea e davvero l’unica soluzione per noleggiare un’auto elettrica in un altro paese fino a quando il pagamento della ricarica direttamente con carta di credito non sarà lo standard universale.
Il tema mi interessa particolarmente in quanto a fine giugno io e mia moglie andremo una decina di giorni in Scozia, e, avendone già una nostra, come auto abbiamo prenotato una Renault Zoe (o equivalente) con Alamo: sono giusto in attesa di avere chiarimenti sul fatto che il noleggio comprenda un qualche sistema per ricaricare tipo proprio una RFID universale con fatturazione a parte delle ricariche.
La cosa sarebbe importante, perché ho infatti verificato che tutti i miei provider (Enel X Way e Be Charge) e “integratori” (Nextcharge e Renault Mobilizer) indicano quasi zero colonnine fuori dai grossi centri, e che il maggior provider integratore locale, ChsrgePlaceScotland, stipula abbonamenti solo ai residenti in Scozia e con conto corrente di banche UK 🤦♂️, indicando ai turisti solo un’interfaccia web in cui inserire il numero della colonnina da cui si vuole ricaricare per autorizzare e avviare la ricarica 😱.
“Io speriamo che me la cavo” (cit.) 😅