Da Seat un veicolo per la micro-mobilità urbana

La Seat  presenta un nuovo veicolo che è anche una piattaforma di mobilità. Dopo l’eXS powered by SEGWAY,  un altro passo nella  micro-mobilità urbana.

L’anticipazione, piuttosto nebulosa, del veicolo Seat che sarà presentato il 25 febbraio.

L’anteprima al MWC di Barcellona

Ormai le due e quattro ruote non sono più oggetti ‘stupidi’ da esporre passivamente nei Saloni specializzati. Devono dialogare con il mondo esterno d essere facilmente utilizzabili con sistemi di sharing. E così, per il quinto anno, la Seat partecipa al  Mobile World Congress (MWC)di Barcellona, l’appuntamento mondiale di riferimento in tema di tecnologia mobile e connettività. La Casa sta ultimando i preparativi per presentare, in anteprima mondiale, il veicolo destinato a diventare una pietra miliare nella sua strategia di micro-mobilità urbana. L’immagine-teaser e il comunicato ufficiale non dicono molto, ne sapremo di più nella conferenza stampa di lunedì 25 febbraio. Quando Luca de Meo, presidente Seat, presenterà questa concept-car. La Casa spagnola del Gruppo Volkswagen ha già fatto i primi passi nella direzione della micro-mobilità con il lancio del monopattino SEAT eXS Powered by Segway, in vendita da novembre. Mentre l’anno prossimo uscirà la prima Seat elettrica, basata sulla piattaforma Volkswagen MEB (guarda l’articolo), con un’autonomia dichiarata di 500 km.

De Meo: “La mobilità cambia, dobbiamo stare al passo”

Luca de Meo è il numero uno della Seat, dopo esperienze in Audi e FCA/Fiat.

Perché questa presentazione in un salone dedicato alla telefonia mobile? Luca de Meo spiega che “la mobilità sta cambiando e con essa, il nostro ruolo come produttore e fornitore di mobilità. Dobbiamo essere in grado di gestire e saper offrire nuove piattaforme di mobilità, che saranno protagoniste delle città del futuro. Seat è impegnata in diversi progetti e il MWC è il palcoscenico perfetto per presentarli al mondo”. Nello stand Seat verranno condivisi i progressi relativi al Bus On Demand, che migliora l’efficienza del trasporto pubblico attraverso un servizio “on demand” basato sulle necessità degli utenti. Oltre al ride-sharing, che consente a chi utilizza l’auto per recarsi al lavoro di entrare in contatto e condividere il tragitto. Entrambi i progetti entreranno nella seconda fase di realizzazione nel corso dell’anno, e disponibili a Barcellona.

 

 

 

 

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