Home Auto Da Polestar a Toyota, da Lightyear a Audi: 4 flash

Da Polestar a Toyota, da Lightyear a Audi: 4 flash

2
CONDIVIDI
La Polestar 4 sorpresa durante i test di sviluppo in Cina: arriverà sul mercato l'anno prossimo.

Da Polestar che prepara il modello “4” a Toyota alle prese con lo scarso successo della bZ4X. Dalle difficoltà Lightyear al concept Audi: settimana in 4 flash.

da Polestar
La Polestar 3, un grande Suv in vendita in Italia con prezzi da 94.900 euro, con mega- batteria da 111 kWh e autonomia di 610 km. Lunghezza: 490 cm.

Da Polestar quasi pronta la “4”: arriva l’anno prossimo

Non si ferma Polestar. La marca elettrica creata da Volvo e Geely ha appena presentato il  Polestar 3, ma il Polestar 4 è già in fase di collaudo in Cina. Dove è stato sorpreso durante una sessione di test: l’arrivo sul mercato è previsto per l’anno prossimo. Attivo dal 2019, il brand ha già conquistato buoni risultati negli Stati Uniti e nel Nord Europa. Con linee peculiari e ottime performance anche in termini di autonomia. Per la Polestar 2 è stato da poco annunciato che nella nuova versione in arrivo si raggiungono i 635 km. Polestar 4, più piccola della 3, è ritenuta una diretta concorrente della Tesla Model Y e dell’Audi Q4 e-tron, con lunghezza stimata sui 4,80 metri.

da Polestar
La Toyota Bz4X, prima auto elettrica del colosso giapponese.

Target di vendita modesti per la bZ4X, Toyota non ci crede ancora

Continua a piccoli passi il cammino della Toyota nell’elettrico. La marca regina dell’ibrido ha lanciato un solo modello, il Suv  bZ4X, afflitto da diversi problemi di gioventù. Prima il richiamo per il pericolo del distacco di una ruota, poi le critiche per un’autonomia reale in inverno non all’altezza della fama di Toyota. Ergo: gli obiettivi di vendita restano molto contenuti anche per l’anno in corso, dopo le 1.200 unità immatricolate nel 2022, quasi tutte nell’ultimo trimestre. Secondo la testata americana Car and Driver, l’obiettivo  sarebbe di vendere 10.000 bZ4X. Un numero dovuto non solo alla poca richiesta. Ma anche al fatto che, in tempi di scarsità di fornitura di componenti, la Toyota preferisce dare la precedenza a modelli collaudati come il RAV4, nelle sue varie versioni.

da polestarLightyear nei guai, nubi nere sulla sorte della fabbrica

Non è mai facile la vita per le start-up dell’elettrico, a meno che si abbia alle spalle miliardari come Elon Musk o grandi gruppi industriali.Come ben sanno i ragazzi di Sono Motors. Ora Atlas Technologies, la società che dovrebbe occuparsi della produzione delle auto “solari” Lightyear, è stata  dichiarata insolvente da un tribunale olandese. Una brutta tegola per il progetto Lightyear, che a questo punto dipende dalle decisioni di un curatore nominato dai giudici.  Qualche giorno fa la società aveva già annunciato il fermo della produzione della Lightyear 0 per concentrarsi sull’attesissima Lightyear 2. Ma la dichiarazione dell’insolvenza di Atlas rimette tutto in discussione e tra i dipendenti circola una certa sfiducia. Al punto che molti stanno già facendo circolare i loro profili su LinkedIn alla ricerca di un nuovo lavoro.

da polestarDa Polestar a…/ activsphere, il concept Audi che diventa un pick-up

Debutto a Cortina il 5 febbraio per l’ennesima concept-car elettrica Audi, la activesphere. Disegnata presso a Malibu, presenta una carrozzeria a configurazione variabile, che la Casa di Ingolstadt descrive così: “Allo stile muscolare di una sportiva si accompagna la versatilità di un pick-up e proietta in una nuova dimensione il DNA della famiglia Audi allroad quattro… Con la zona posteriore che può essere trasformata, premendo semplicemente un pulsante, in un pianale di carico aperto, ideale per trasportare attrezzature sportive“. La activsphere nasce sulla piattaforma modulare elettrica PPE, che Audi condivide con Porsche. Con guida autonoma, potenza massima di 442 CV, trazione integrale quattro e assetto variabile di 80 mm. E dimensioni importanti, con una lunghezza di 4,98 metri. Prefigura linee e concetti che vedremo, in parte, su un modello di serie in uscita probabilmente nel 2025.

Apri commenti

2 COMMENTI

  1. Mi dispiace per Lightyear, era il tipo di auto elettrica che vorrei, votata alla massima efficienza, speriamo che il progetto di quell’auto possa essere realizzato prima o poi da qualcuno.

  2. Questa settimana si è saputo qualcosa di più su 2 nuovi brand, Alps e Firefly. Sono dei sub brand di Mio che proporranno versioni più economiche. Firefly in particolare dovrebbe produrre modelli che non superano i 27000 euro. Sia Alps che Firefly produrranno hatchback compatte, si presume proprio per il mercato europeo visto che qui è dove se ne vendono di più. La vendita dei primi modelli inizierà il prossimo anno con Alps e subito dopo con Firefly. La stessa Nio starebbe preparando un modello ad hoc per l’Europa per il 2024.

    Anche se i team delle aziende saranno diversi, la produzione sarà probabilmente gestita da Nio. Tutti e 3 i brand saranno dotati della tecnologia batteria swap di Nio.

    Dopo lo scivolone del suo ingresso in Europa con una politica di prezzi errata, Nio sta cercando di recuperare. Nei soli Paesi Bassi (superficie pari a un ottavo rispetto all’ Italia) sono già 4 le battery station operative e il numero quest’anno dovrebbe incrementare velocemente.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome