Da Milano alla Sardegna in ID.3: consumi e spese

Da Milano alla Sardegna in Volkswagen ID.3: Martino, un lettore lombardo, racconta quanto ha consumato (e speso). E come stiamo a ricariche sull’isola.

“Sono un lettore della provincia di Milano, già l’anno scorso avete pubblicato un articolo sulla mia disavventura con VW ed un guasto con la mia ID.3 Vorrei raccontare invece in questo frangente il mio viaggio in Sardegna.

da milano alla Sardegna
Ricarica in una Be Charge a Genova Bolzaneto.

Da Milano alla Sardegna: prima tappa (e ricarica) a Bolzaneto

di Martino Ronchi

Più precisamente nell’iglesiente e per cui nel sud-ovest dell’Isola, partendo dalla provincia di Milano, con traghetto da Genova ad Olbia. E poi superstrada Carlo Felice fino a Samassi più qualche Km in statale. Partenza venerdì 16 Settembre ore 15 circa con il 100% della mia ID.3 58kWh in direzione porto turistico di Genova. Pausa a Genova Bolzaneto (per cui quasi all’arrivo) dove ci attende una colonnina BeCharge da 110kW. Per questa vacanza ho deciso di attivare l’abbonamento Be LARGE250 a €90, con 250 kWh a €0.36 cadauno. Arriviamo a Bolzaneto alle 17, carica residua al 60%, per cui abbiamo consumato circa 23kWh per fare 156 Km praticamente tutti in autostrada. Media: 14,8 kWh/100 Km, anche perché ad un certo punto in Liguria la strada scende e si ricarica in maniera evidente. Colleghiamo l’auto alla colonnina, nel parcheggio del distributore con piccolo bar, un po’ imboscata fra i camion parcheggiati…

da milano alla Sardegna

Da Milano alla Sardegna. nessun traghetto ti ricarica a bordo

La ricarica parte a circa 50kW di potenza e finisce a circa 42 kW dopo 20 minuti scarsi ( caffè, bagno ). L’app alla fine segna circa 14,4 kWh caricati e l’auto 80% di batteria, diciamo un 3-4% di perdita in ricarica, molto a spanne. Ripartiamo e non imbocchiamo più l’autostrada, perché la strada normale (sotto il Polcevera) dura solo 3 minuti in più. All’arrivo al porto di Genova dopo circa 36 minuti (per coda all’ingresso) ecco qui sopra i dati del viaggio. Sulla nave, almeno in Italia, qualsiasi sia la compagnia utilizzata, non è possibile richiedere il servizio di ricarica a bordo. Peccato, avrei ricaricato al 100% durante il viaggio ma pazienza, magari in futuro, chissà…La mattina sbarchiamo ad Olbia, colazione e via, fino a destinazione a circa 275 Km di distanza. Fermata tecnica (per gli umani) dopo 155 Km all’oasi Nuraghe Losa in zona Abbasanta, più o meno a metà strada: un caffè e ci sgranchiamo le gambe.

da milano alla sardegna

Consumi? Siamo sui 15 kWh/100 km

Non essendo autostrada, il viaggio è più lento, più curve e più lungo. Arriviamo in un’ora e 50. Consumo di circa 27 kWh per 155 Km, batteria al 31% circa. La foto qui a destra  l’ho fatta dopo la ricarica. Qui c’è una colonnina EnelX da 50kW (più altre due AC da 22kW): carico, sempre con l’abbonamento BeCharge, 35,1 kWh in totale in circa 30 minuti.  La durata della sosta non è dipesa dalla ricarica, ma da alcuni acquisti nel punto ristoro. Alla fine abbiamo ricaricato fino a circa all’ 88%, anche qui un po’ di corrente sparisce nella ricarica. Facciamo i restanti 125 Km in un’ora e mezza circa e all’arrivo, abbiamo consumando altri 19 kWh con una media di 15 kWh/100 Km. Non ci sono più salite in questo tratto di strada, oltre al fatto che lasciamo la superstrada per una più breve statale e le velocità si abbassano. Di conseguenza anche i consumi. Alla fine l’auto segna 55% di carica.

In viaggio le colonnine AC non servono, la mia ID.3 ricarica a 11 kW…

Per il resto della vacanza abbiamo approfittato alcune sere delle colonnine in AC 22 kW nel paese dove risiedevamo, sempre con BeCharge. La ID.3 ricarica al massimo ad 11 kW in AC. Purtroppo ho dovuto constatare che questo tipo di colonnine sono praticamente scomode in quasi tutti i tipi di utilizzo. Non sono sufficientemente veloci per una ricarica da 15-20 minuti. Mon sono sufficientemente lente per lasciare l’auto in ricarica la sera e ritirarla la mattina. Bisogna per forza tornare dopo 2-3-4 ore in base a quanto serve. Per cui ho preferito, spesso, fare ricariche in altre colonnine fast da 50kW di passaggio per esempio a S. Antioco ( un gelato e via ) che utilizzare le colonnine in AC. Per il ritorno stesso tragitto e luoghi di ricarica, anche se partenza da Porto Torres, praticamente stessi Km. All’arrivo a Genova, fermata a Bolzaneto con ricarica parziale veloce, cappuccio e brioche e via verso Milano. I 250 kW dell’abbonamento BeCharge non sono bastati, ne abbiamo dovuti aggiungere altri 50 con abbonamento, con altro account, purtroppo. BeCharge non permette di acquistare altri pacchetti prima di un mese

Tirando le somme. Una vacanza in Sardegna in elettrico è fattibilissima, anche per il fatto che si usa una nave e per cui non si fanno moltissimi Km con l’auto. Per gli spostamenti che prevedono la traversata dell’isola ci sono colonnine in punti strategici (intendo quelle fast da almeno 50kW) Olbia, Nuoro, Abbasanta, Cagliari, S.Antioco. E, ad essere sincero, pochissime auto elettriche rispetto a Milano. Per raggiungere altri posti sull’isola in giornata ci sono anche molte colonnine AC, ma vale il discorso fatto prima. Ciao a tutti!“.

SECONDO NOI. Solo una notazione: gli abbonamenti, in questo momento, sono il rimedio più efficace per chi fa un viaggio in elettrico. Come dimostra l’esperienza di Martino.

Visualizza commenti (24)
  1. Invece secondo me le ricariche in AC, anche a 11 kW, sono molto comode anche in vacanza. Oltre alle pause pranzo, può capitare spesso di fermarsi in visita in un paese per un paio d’ore o più. Ma anche avendo una colonnina vicina all’albergo o all’appartamento si può caricare la sera e poi fare due passi e riprendere la macchina. Usare sempre le fast non fa bene alla batteria

    1. A me interesserebbero delle ultra-slow! Hai ragione ma ci sono troppe 22 kW secondo me.
      Ti porto un altro esempio.
      Val di Mello, ci sono 4 colonnine a 22 kW, la camminata in val di Mello dura dalle 6 alle 8 ore, diepende quanto ti fermi a mangiare o a rilassarti. Che fai? La risposta è: non ricarichi.
      Secondo me sono di più le situazioni in cui è necessaria una 3 kW che una 22 kW.
      Comunque in Sardegna, in genere nn ci sono ancora colonnine 22 kW in zone turistiche o nei parcheggi delle spiagge purtroppo. La maggior parte sono in posti un po’ nascosti o comunque non in prossimità di monumenti o zone archeologiche.

  2. A me risultava che fosse lecito (anche da codice della strada) lasciare l’auto in carica tutta la notte nelle colonnine AC, non per niente vi sono tariffe dedicate per quelle fasce orarie. In Italia come in Francia. Sbaglio?

      1. Sulle colonnine AC con Be Charge la sosta è gratuita dalle 23 alle 7.
        Del resto mi pare anche abbastanza logico non dover costringere la gente a recuperare l’auto alle 3 di notte per far posto a… nessuno.

        1. Bene, per cui mi devo svegliare alle 6.30 (almeno) per andare a staccare l’auto 😀
          Cmq in effetti è così, ho letto la cosa nelle FAQ dell’applicazione, buono a sapersi.
          EnelX?

          1. @Martino: dove hai trovato l’info per Enel X? Perché io nell’app JuicePass onestamente non trovo esclusione alla cifra per carica finita durante la notte…
            Peraltro altra cosa interessante che ho scoperto leggendo le condizioni l’altro giorno (anche se non c’entra nulla con questa questione): Be Charge ti attiva i pacchetti di “abbonamento” subito, Enel X dice che sono attivi dal giorno successivo… Molto importante da sapere…

        2. @Mauro
          Vai in Account – Ti serve aiuto? – FAQ – Quando e come si arriva la penalità di occupazione della presa di ricarica.

          X il discorso EnelX dopo 24 ore sono molto arrabbiato con loro, avevo richiesto l’attivazione il 29 e l’hanno invece attivata il 3 Ottobre!!!
          Ho chiesto di poter usufruire del recesso anche perché non hanno rispettato le tempistiche da contratto ma il servizio clienti è un muro di gomma.
          Praticamente si riferiscono ad un fantomatico backend che mi ha rifiutato la richiesta, si riferiscono a qualcun altro con la dicitura “loro” come se il call center fosse di un’azienda che fa da passacarte a “loro” che poi decidono se esaudire la richiesta o no.
          Ho aperto un reclamo ufficiale via mail x il recesso, come da loro sito manda una settimana tutto tace.
          Ho chiesto PEC per inviare comunicazione ufficiale di recesso ma non la hanno.
          Sarò costretto a mandare una raccomandata A/R.

          1. Devono avere la PEC per legge.
            Vai su: https://www.inipec.gov.it
            clicca su “Cerca la PEC”, dopodiché Imprese, quindi cerca per codice fiscale.
            Il codice fiscale di Enel X Way dovresti trovarlo sulla fattura che ti hanno fatto per l’abbonamento, o su una qualunque altra fattura se hai mai fatto ricariche con loro. Sul loro sito pubblicano solo la partita IVA, che pare non essere un codice fiscale, ma una generica partita IVA appartenente al “Gruppo Enel”. Non è molto corretta come cosa, dovrebbero pubblicare anche il codice fiscale. Vediamo se lo trovo in altro modo…

          2. Su un altro sito ho trovato CF e P.IVA (peraltro quest’ultima diversa da quella riportata sul loro sito…), cioè 16645661006 (che pare partecipare al gruppo IVA Enel… non me ne intendo). Fai una ricerca su INIPEC con questo codice fiscale e ti uscirà l’indirizzo PEC di Enel X Way.

  3. Nell’articolo si accenna alla mancata possibilita’ di ricaricare sui traghetti, ma … certo sarebbe comodo, ma avrebbe veramente senso ricaricare con la certezza di sfruttare il generatore a nafta della nave?!

    1. È una questione di comodità, non certo di ecologia.
      Comunque non credo che ai generatori diesel faccia molta differenza un carico di qualche auto in carica a 2 kW.
      Poi magari in futuro le navi andranno ad idrogeno.

  4. Al contrario, io sono molto favorevole alla diffusione di colonnine AC, in quanto se mi fermo per vacanza/lavoro in un posto, generalmente lascio l’auto parcheggiata il tempo sufficiente per ricaricare il veicolo….tra l’altro viene ancor piu comodo in quanto si ha il parcheggio incluso nel prezzo della ricarica!!! Le colonnine DC le trovo piu comode lungo le autostrade/strade extraurbane, dove la necessità di caricare veloce è dovuto alla conclusione/proseguio del viaggio!!

    1. Guarda, sono comode solo se ti fermi per un pranzo diciamo. Se ti fermi per la sosta “autogrill” sono troppo lente, quanto carichi… 5 kWh in 30 minuti? Oppure al supermercato…
      Non ne vale la pena. E poi c’è sempre la NOIA di tirare fuori il tuo cavo e attaccarlo da entrambi i lati. La comodità della wallbox o delle FAST è anche quella.
      La voglio far caricare la sera e prenderla quando è carica la mattina? Non si può.
      Praticamente la sera arrivavo dalla giornata al mare con diciamo il 40%, massimo 50% per cui facevo ricaricare l’auto all’80% e ad 11 kW sarei dovuto tornare dopo circa due ore, diciamo alle 23 di sera. ID.3 permette di limitare la carica in AC e così facendo carica a circa 6 kW, spostando la fine ricarica alla una di notte. Anche usufruendo dell’ora gratuira di BeCharge sarei dovuto andare alle due di notte a staccare l’auto e a spostarla.
      Ripeto, per me QUASI inutili, meglio molto più lente o almeno da 50 kW che permettono una maggiore flessibilità.
      Almeno, con la batteria e i consumi della mia auto.

  5. Roberto Grignani

    Condivido in tutto quello che dice il “commilitone” con la ID.3 🙂
    Solo una cosa: a me, in generale, capita di caricare in AC quando sono in giro, per compensare la prossima tappa o cose simili: il tempo di un pasto, diciamo 1h, carica la batteira del 20%, grosso modo 75 km, che per gli spostamenti del giorno, anche in vacanza, magari bastano.
    In un recente viaggio, mi ero pianificato con particolare attenzione.. Nel senso che, trattandosi di un viaggio di praticamente 2 giorni di guida, ho fatto sì di arrivare alla colonnina con meno del 10%. Ero ad una colonnina Enel x come quella della sua prima foto e ci sono arrivato intorno alla mezzanotte. L’indomani mattina avevo bisogno dell’auto al 100%. Fermo restando che, non so se sia ancora così, ma in quel momento Enel X non addebitava il costo di “colonnina occupata senza carica”, mi pare dalle 23 all 7, ho adottato la seguente strategia:
    – attacco l’auto in AC ad 11kWh;
    – vado in albergo, mi sistemo, doccia e, prima di dormire l’auto è, diciamo, al 15% da remoto imposto la ricarica a 5.5 kWh.
    – mi sveglio alle 7.00 e trovo l’auto circa all’80%: la reimposto ad 11KW
    Tempo di fare colazione e check-out…. non ero al 100%, ma poco ci mancava.

    Comodo? forse poco pratico, ma alla fine mi sono trovato meglio così piuttosto che caricare l’auto in CC e dover scendere a staccarla per la notte.
    Diciamo che sulle CC cerco di liberare appena non mi serve più, sulle AC, in casi come questo, sono un po’ “meno attento”. E dico così, perchè in una occasione, rischiando di non arrivare a casa, mi è capitato di attaccarmi ad una AC perchè sedondo i miei personalissimi conti, mi mancavano 15 km di autonomia… così, mi sono fermato proprio 10-15 min per caricare quel tantino che mi occorreva.
    Un calcolo che faccio spesso, infatti, in AC, è proprio questo: in AC, di fatto si carica 1 km ogni minuto 🙂

    1. Bel furbacchione lei. Le auguro di non arrivare alle sette del mattino e contare sulla sua colonnina occupata da 10 ore da qualcun altro a 5,5.

      1. Roberto Grignani

        quella a 60kw in CC era libera…. 😉
        le AC di notte si possono occupare anche se non si carica e dopo le 7 si ha 1h prima di pagare il parcheggio… in altri termini, tutto a norma di legge

      2. Pezzini greta

        Non capisco perché uno debba sentirsi obbligato a caricare al max velocità se ho la possibilità di dimezzare carica secondo le mie necessità..il problema semmai è nella scarsità in alcune zone di colonnine..con app si vedono le colonnine occupate e mi regolo di conseguenza..ovviamente rispettando eventuali regolamenti vigenti in loco….trovo più scorretto usare ricariche esercizi senza usufruire dello stesso

        1. Perche’ se fossi tu in coda, a secco, non apprezzeresti molto che chi ti ha preceduto se la prenda comoda … E’ questione di regole di comportamento corretto, di educazione. Ancor piu’ laddove le colonnine disponibili sono poche!
          Poi intendiamoci, non voglio far la paternale, anche a me e’ capitato qualche volta di approfittarne un po perche’ quella mezz’ora in piu’ mi tornava assai comoda, ma mai mi sognerei di vantarmene pubblicamente ne di convicere gli altri che e’ la cosa giusta da fare.

    2. Esatto, comode se ti fermi a mangiare o hai un appuntamento di una o due ore.
      EnelX fa pagare la sosta senza ricarica.

  6. Alessandro D.

    -Purtroppo ho dovuto constatare che questo tipo di colonnine sono praticamente scomode in quasi tutti i tipi di utilizzo. Non sono sufficientemente veloci per una ricarica da 15-20 minuti. Mon sono sufficientemente lente per lasciare l’auto in ricarica la sera e ritirarla la mattina. Bisogna per forza tornare dopo 2-3-4 ore in base a quanto serve.-

    Ci pensavo proprio in questi giorni (per tutt’altro motivo…)
    La ricarica a 22 kw in alternata sarà più “complicata”, ma secono me sarebbe qualcosa da far diventare uno standard.
    Altrimenti potremmo tornare alla mia vecchia domanda (mai avuto vera risposta…) su quanto costerebbero delle colonnine da 25 kw…
    Adesso ho poco tempo, quando riesco vi mando un “info@vaielettrico” un po’ più dettagliato.

    Grazie a Martino per il suo racconto

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