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Da Donut: “Il motore elettrico più potente al mondo per la Difesa”

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Donuts propone motori elettrici al settore della difesa

Può non piacere ma il settore militare ha spesso sfornato e messo a disposizione dei cittadini dispositivi utili. A iniziare dalla rete Internet. Ora abbiamo “Il motore elettrico più potente al mondo” per il settore della difesa.

Il motore modulare di Donuts per l’impiego in più veicoli

Il motore della finlandese Donut Defence per il settore militare

In una nota Donut Defence  ci informa che «mette a disposizione del settore della difesa il motore elettrico più potente al mondo e altre tecnologie EV uniche nel loro genere».

Abbiamo consultato il loro sito Internet  e scoprto che il motore – ma anche le batterie e il software- sono state pensate per supercar ed altre applicazioni relative alla mobilità di mezzi pesanti con la gemella Donut Lab.

Ma c’è una sezione tutta dedicata alla difesa. Un piatto che fa gola visti gli investimenti presenti in questo settore: «La piattaforma tecnologica modulare per veicoli elettrici e i componenti di Donut Defence consentono ai protagonisti internazionali del settore della difesa di produrre veicoli più efficienti e sostenibili a costi notevolmente inferiori».

Un’immagine del motore a ciambella

Poche informazioni sul motore Donut: «Integrato sulla ruota»

L’azienda punta sul motore Donut. Ma non sono state rilasciate le specifiche, solo poche informazioni: «Sviluppato e prodotto in Europa, la trasmissione diretta riduce al minimo il peso superfluo e occupa meno spazio, rendendo i veicoli più leggeri, più agili e consentendo una maggiore flessibilità di progettazione».

In particolare l’azienda sottolinea il motore a ciambella, che consente «prestazioni e densità di coppia più elevate».

Il motore «integrato direttamente nella ruota, elimina la necessità di una trasmissione, rendendo i veicoli più semplici, leggeri e convenienti da produrre». L’arrivo sul mercato? «Saranno disponibili per i clienti entro il 2025».

Michael Waksman, cittadinanza Usa e finlandese, imprenditore dell’elettrico che punta sul sistema militare

A capo dell’azienda l’imprenditore Michael Waksman, cittadinanza Usa e finlandese

Sarà un mercato ricco, ma non sempre. Lo sa bene Michael Waksman, doppia cittadinanza statunitense e finlandese, che vanta una vasta esperienza in ruoli internazionali nel campo della difesa e della sicurezza.

Michael Waksman, Ceo di Donut Defence, punta sul settore militare: «Vedo una chiara e crescente domanda di tecnologie innovative come la nostra».

Waksman ha ricoperto in precedenza il ruolo di Ceo dell’azienda di cybersicurezza Jetico e vanta oltre 20 anni di esperienza nel settore delle comunicazioni, della tecnologia e in ruoli dirigenziali. Ha inoltre ricoperto svariate posizioni nel settore come quella di vicepresidente del Gruppo Cyber dell’Associazione delle Industrie Finlandesi della Difesa e dell’Aerospazio (PIA),

L’imprenditore ha seguito alla lettera gli obiettivi legati alla decarbonizzazione: «L’azienda mira ad accelerare la trasformazione del settore della difesa verso un futuro più sostenibile e avanzato, grazie allo sviluppo di efficienti soluzioni di mobilità elettrica in grado di sostituire i veicoli a prevalente alimentazione a combustibile fossile attualmente in uso».

Donut Defence: questo alcune indicazioni sui veicoli su cui si vuole investire

Focus su veicoli a guida autonoma: droni, robot, aerei ed elicotteri

In un primo momento, Donut Defence si concentrerà su vari tipi di veicoli, tra cui prodotti telecomandati e autonomi, come droni e robot a guida autonoma.

L’azienda australiana Hyper Q Aerospace è uno dei primi clienti di Donut Defence. Utilizza il motore a ciambella nei suoi aerei elettrici. Peter Batten, Ceo di Hyper Q Aerospace, ha spiegato la collaborazione.

«Il nostro obiettivo è quello di sviluppare uno degli elicotteri elettrici più veloci, se non il più veloce al mondo, e per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di soluzioni tecnologiche di nuova generazione. Abbiamo scoperto le soluzioni sviluppate da Donut Lab, che hanno permesso e addirittura accelerato il lavoro di progettazione per il nostro tipo di elicottero completamente nuovo».

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3 COMMENTI

  1. Già il titolo è fuorviante…. “Motore elettrico più potente al mondo” è una fake, ben comprensibile.
    Altri costruttori – già da tempo – che hanno integrato il motore elettrico nelle ruote, hanno asseverato che il problema delle masse non sospese, supera i benefici. È hanno smesso di farli. Che dire, ognuno tira l’acqua al suo mulino, ben nascondendo il lato opposto della medaglia.

    • Nelle applicazioni militari l’impatto della massa non sospesa nel veicolo è insignificante, parliamo di mezzi altamente specializzati, pesanti e dalle velocità abbastanza contenute ,dove già adesso si fa affidamento ad assali a portale e riduttore su ogni ruota. difficilmente troverai un mpv del peso di 60 quintali che viaggerà più di 100 km orari. In campo avionico invece il problema non esiste.

  2. il livello di failure rate di un motore elettrico è praticamente nullo se paragonato alle failure rate dei motori per elicotteri ed aerei rimane il problema di come gestire e stoccare l’energia necessaria per garantirne il funzionamento ma sicuramente in campo militare verranno fuori soluzioni adeguate in tempi relativamente brevi; dovremmo puntare anche noi a dedicare maggiori risorse su quella tematica e sviluppare maggiormente l’industri militare per coprire quelle esigenze poi come indicato nell’articolo dal militare scende sempre tecnologia utile anche nel civile

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