Chiamata finale per l’Astronave Terra è il sottotitolo della quarta edizione del best seller di Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani dedicato alla transizione energetica, sempre più urgente con l’aggravarsi dell’emergenza climatica. Armaroli l’ha ribadito rispondendo ai lettori di Vaielettrico nel webinar di giovedì scorso, da oggi riproposto sul nostro canale Youtube. Ed è anche il succo dell’appello lanciato da Simon Stiell, Segretario Esecutivo di UN Climate Change, aprendo, a Baku, i lavori della 29 esima Conferenza delle Parti (COP) sul clima.
Non c’è più tempo da perdere, dice Stiell. In un contesto globale che vede le temperature aumentare e gli eventi meteorologici estremi diventare più frequenti, la conferenza è una chiamata urgente all’azione. «Se almeno due terzi delle nazioni del mondo non potranno permettersi di tagliare le emissioni rapidamente, allora ogni nazione dovrà pagare un prezzo brutale – ha esordito Stiell –. E l’intera economia globale sarà messa in ginocchio. Nessun paese è immune».
L’appello di Stiell da Baku: “O ci salviamo tutti insieme o non si salverà nessuno”
«Se almeno due terzi delle nazioni del mondo non potranno permettersi di tagliare le emissioni rapidamente, allora ogni nazione dovrà pagare un prezzo brutale – ha esordito Stiell –. E l’intera economia globale sarà messa in ginocchio. Nessun paese è immune».
Abbandonando l’idea che «finanziare l’azione per il clima sia un’opera di beneficenza» è indispensabile ora adottare un «nuovo ambizioso obiettivo di finanza climatica, nell’interesse di ogni nazione, comprese quelle più grandi e ricche» ha aggiunto. Passando alle cifre Still ha sottolineato che gli investimenti in energia pulita e infrastrutture per la resilienza climatica hanno raggiunto i 2.000 miliardi di dollari e sono ormai quasi il doppio di quelli per i combustibili fossili. Ma questo non basta ancora per garantirci di mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi.
La transizione va accelerata, raddoppiando l’impegno finanziario «distribuito equamente tra tutte le nazioni» e attentamente monitorato perché si traduca in azioni concrete. «Ora – ha concluso – è il momento di dimostrare che la cooperazione globale non è ferma».
Ma certo, largo al cherry picking.
Notevole osservare i salti carpiati per togliere qualunque ombra dalla Cina, quel paradiso che fornisce batterie, auto a batteria e pannelli fotovoltaici e che quindi guai mai dirgli nulla….
I dati si trovano facilmente qui.
https://ourworldindata.org/co2-emissions-metrics
Pro-capite, per nazione, per continente, per quello che si vuole. Si può anche arrivare a dire che Trinidad e Tobago siano ben più inquinanti della Cina, visto che l’emissione pro-capite è 2,71 volte tanto, che è ovviamente una baggianata considerato il numero di abitanti in gioco. La Cina produce molto di ciò che poi viene venduto qui, grazie anche alla delocalizzazione selvaggia dei decenni scorsi? Sicuramente. E quindi? Non inquina?
Benintesi, lungi da me difendere le abitudini e le politiche energetiche statunitensi.. Ciò che per noi è un motore di media-alta cilindrata per loro è da utilitaria con relativi consumi, giusto per prendere un esempio, e di sicuro con Trump le cose non miglioreranno. Ma non stiamo a dipingere la Cina come il paradiso dei buoni e dei giusti, perfavore.
Cop29 è l’ennesima dimostrazione del fallimento tra il dire ed il fare in tema di ambiente.
Alla fine tutti si dicono pronti a voler salvare il pianeta ma poi si rivelano degli pseudo ambientalisti di facciata, perchè la realtà dice chiaramente che il cambiamento climatico ha un costo ed impone rinunce e nessuno degli stati che più di tutti impattano sul clima sono a disposti a farne a cuor leggero.
Ma non sono solo gli stati gli indiziati per il clima con loro a fargli compagnia ci son anche le decine di super ricchi che tra investimenti, attività e viaggi inquinano come delle piccole città.
Musk, l’uomo che è diventato ricco vendendo auto elettriche agli altri inquina con i suoi soli due Jet l’equivalente di 5.497 tonnellate di anidride carbonica all’anno, comparabile a quello che produrrebbero circa 11 persone nell’arco della loro intera vita, e abbiamo preso in considerazione solo questo.
E che dire dei voli spaziali per far sollazzare i ricchi del mondo pochi minuti dello spazio? Un volo così di pochi minuti inquina circa 75 tonnellate di CO2 e in futuro si pensa di farli in larga scala.
Ecco tutto questo racconta chiaramente la visione distorsiva che si ha sul tema del clima dove in teoria qualcuno deve fare sacrifici ed applicarsi il più possibile per limitare sino ad annullare le emissioni, mentre altri se ne possono allegramente fregare e continuare a fare i loro interessi.
In questo contesto l’auto elettrica non è altro che un Business come gli altri ed imporlo in un modo così grottesco e scombinato da parte dell’UE non ne aiuta certo la diffusione ma anzi alimenta il rigetto.
Queste mega passerelle che continuano a fare appelli nel vento non servono a nulla, il problema sono i troppi interessi in gioco a cui nessuno vuole rinunciare.
Noi non risolviamo niente così, ci sono 1400 Milioni di persone in Cina e 1400M in India, 336M in USA e 277M in Indonesia e 240 in Pakistan. In Europa siamo a quota 449,2 milioni e ci vogliamo massacrare per il Green Deal mentre dall’altra parte solo Pakistan ed Indonesia annullerebbero ad oggi tutti gli ipotetici sacrifici che faremmo noi. E non abbiamo contato i super-ricchi, e Usa con Trump, Russia e tutto il resto.
Non la risolviamo con le BEV al 2035.
Sono d’accordo e aggiungo che il Green Deal come è stato concepito è morto e sepolto. Lo sa la Von der Leyen e soprattutto lo sa il PPE (e temo che lo sappiano anche i Verdi ei socialisti europei. Spero solo che una volta abbandonato questo approccio ideologico da economia pianificata si persegua una sana politica in favore del clima, scevra di inutili imposizioni. Siamo tutti per fiumi puliti, aria limpida e cieli blu. Ma il popolo non è disposto a morire anzitempo perché la scienza dice che fra 30 anni finirà il mondo. Come ho detto, correrà il rischio.
@Franky
“…il popolo non è disposto a morire anzitempo perché la scienza dice che fra 30 anni finirà il mondo. Come ho detto, correrà il rischio…”
rischio? guarda che non è un rischio, è una certezza che si arriverà al disastro,
non fare sottilmente il negazionista.
e poi…
ma parla per te!
chi ti ha incaricato di parlare per “il popolo”?
stai tranquillo che quando “il popolo” capirà ancora di più cosa sta accadendo e cosa si prospetta
chiederà conto.
vedi le manifestazioni di domenica a Valencia.
sarà tardi?
forse.
ma…parla per te.
io non voglio correre quel rischio.
Mi è arrivata la raccomandata due settimane fa: non mi rinnovano l’assicurazione sulla casa (e non ho avuto sinistri), dopo 29 anni: è una vecchia assicurazione che copre qualsiasi cosa, TRANNE l’esplosione atomica. Ovviamente copre gli allagamenti e i danni da grandine.
Poi mi arriva il rinnovo dell’assicurazione auto: per 10.000€ di valore mi chiedono 170€ per RCA e 350€ per gli eventi atmosferici, ed è una delle poche assicurazioni che accetti il rischio, le altre semplicemente lo rifiutano (ho provato TUTTE le assicurazioni online).
Ma non è un problema nostro, perchè il popolo non è disposto a morire subito: infatti lo farà in comode rate crescenti.
Il “popolo” ha parlato. Vedi USA 24 e fra qualche mese le elezioni tedesche. Tutti negazionisti pronti a morire? Se è come dite voi allora aboliamo le elezioni e mettiamo gli scienziati al potere. So che vi farebbe piacere ma ci hanno già provato nella storia. E ha fallito.
Non ho visto l’elenco dei partecipanti, sapete chi sono gli Stati presenti e gli assenti della conferenza?
Sono presenti tutti i 198 Paesi della Convenzione quadro dell’Onu Onu sul clima (United Nations Framework Convention on Climate Change). Non tutti (Usa, Russia e Cina per esempio) con i capi di governo o di Stato.
Grazie, speriamo che l’Europa si imponga come guida mondiale
Fin da giovane ho avuto sempre un’attenzione particolare verso l’ambiente, alimentazione vegana, meno plastica possibile, scelte eco e bio sperando di impattare il meno possibile, ora che di anni ne ho 70 continuo a vivere con rispetto ma ho la consapevolezza di non aver contribuito a nulla, visti i politici che il popoletto sceglie, rimane la soddisfazione di essere vissuto negli anni migliori, d’ora in poi chi ha avuto ha avuto, e chi rimane, a parte I 5 miliardari, che il popoletto osanna, avranno davanti un mondo in rovina, non lo dico io, lo dice la Scienza e chi ha ancora del sale in zucca.
Pensa a chi come è ha meno di 30 e quindi ha avuto poco o nessun modo di decidere il proprio futuro ed anzi se protesta o lo menano o gli danno sanzioni che manco chi evade miliardi o fa danni ambientali.
No, ma và, è colpa delle termiche Euro 6 di noi europei….
https://www.repubblica.it/esteri/2024/11/12/news/pakistan_smog_nube_inquinamento_punjab-423612175/?ref=RHLF-BG-P17-S5-T1
Senza contare la quantità SMISURATA di aerei e jet privati che giornalmente solcano e inquinano i cieli….
Ma distruggiamoci l’economia per comprare le Spring a 20k euro, così ci salviamo.
Nessuno sostiene che non serva “mettere mano” anche al settore dell’aviazione (https://www.vaielettrico.it/ricchi-inquinamento-jet-privati/) ma non è sbagliato concentrarsi sull’autotrazione anche perché tecnicamente è piú facile
Forse la produzione Europea andava aggiornata invece che essere gestita solo da prenditori, dico forse eh. E forse l’automotive non è l’unico settore in crisi proprio per i pochi investimenti e ciò è visibilissimo in Italia.
Anche perché con la crisi climatica l’economia va lo stesso in crisi e si perde lo stesso il lavoro o credi che alluvioni da un lato e siccità estrema dall’altro non abbia effetti sull’economia?
Parole al vento… e’ come nel film “Don’t look up”.
È forse troppo tardi ,gli umani diceva un grande scienziato sono stupidi.
L’ astronave Terra e’ in rotta di collisione con l’asteroide SU (Stupidità Umana).
L’ astronave certamente sopravviverà, più incerta la sorte dei parassiti che pensano di poterla pilotare senza idoneo brevetto.
L’ astronave se ne farà una ragione e proseguirà la sua rotta per altri milioni di anni in attesa di piloti più intelligenti.
Condivido. Mi rattrista però il fatto che nel mondo ci sono popolazioni che nulla han fatto per meritare questo. Anzi spesso sono quelle che già stanno pagando il prezzo più alto.
Peccato che la nazione campione mondiale (per distacco) dell’inquinamento avrà a breve un nuovo/vecchio presidente che punta a togliersi dagli accordi di Parigi e puntare tutto sul “drill, baby, drill”. Il che rischierebbe di vanificare gli sforzi di tutti gli altri, e anzi spingere i suoi emuli a fare altrettanto.
Alcuni analisti dicono che la presenza di Musk e altri investitori impegnati in tecnologie rinnovabili porteranno a posizioni più morbide, speriamo non sia wishful thinking.
Già. Tra l’altro ho davvero difficoltà a comprendere come il maggior (credo) produttore di veicoli elettrici possa avere un’ affinità così marcata con uno che è praticamente un negazionista del cambiamento climatico. Trovo la cosa davvero inquietante.
La difficoltà deriva da un equivoco, ovvero che Musk sia a favore dell’ambiente perchè costruisce auto elettriche, ed è lo stesso applicato alla Cina. A Musk ed ai cinesi interessa fare affari, l’auto elettrica è semplicemente un filone commerciale vergine da aggredire, gliene frega ben poco del cambiamento climatico.
Allora spiegami perchè la Cina è riuscita a portare città invivibili per smog a città silenzione e vivibili imponendo forti agevolazioni alla mobilità sostenibile?
E perchè sono quelli che stanno creando parchi eolici, fotovoltaici giganti?
E il bello sai qual’è? Che facendo tutto questo…. ci guadagnano pure!!! E chi sono quindi i coglioni che continuano ad avvelenarsi con i soliti metodi da 100 anni? E’ lungimirante continuare ad avvelenare il proprio elettorato? A quanto pare vedendo le elezioni USA… sì.
La Cina? Devo spiegare di quella dittatura che ha raccontato ciò che ha voluto e gli è convenuto sul COVID e adesso ci racconta delle città con i prati verdi e le margheritine di campo ed i bambini felici grazie alle auto elettriche, il tutto mentre emette 5 volte i climalteranti dell’intera Europa e 1.5 volte considerate le emissioni per persona? No grazie.
superfede. Non “racconta”. Basta andarci.
O forse sei tra quei terrapiattisti che crede che gli oblò degli aerei siano schermi oled? 😀
Mettete il naso fuori dalla vostra cerchia ogni tanto, aiuta!
Cerchie…
Terrapiattisti…
Dunque, la mia cerchia è quella della ricerca scientifica, ambito in cui lavoro. La tua invece? Fanatici delle pile e del fotovoltaico? No-NUKE con l’adesivo del sole che ride? Radical chic con portafoglio gonfio nella taska sinistra dei pantaloni o il borsello? Amici della Cina? Altra che non mi sovviene? Visto che siamo in tema di categorizzare allora divertiamoci in due, no?
Capitolo Cina. Nei laboratori ed aule dove lavoro ne bazzicano tre di cinesi, non troppo anziani: uno di Shanghai, uno dalla regione di Pechino, un altro dalla Mongolia. Buffissimi quando comunicano tra loro in inglese, il cinese che si parla in Mongolia è talmente diverso da quello del centro e del sud da non esser considerabile come lingua comune, meglio un inglese pur masticato. Buffo anche quello che mi racconta un ex collega quando torna in Italia, ora lavora a Pechino e gira per il paese installando impianti per la distribuzione del metano: si sveglia con il sole all’ennesimo piano del palazzo a Pechino (l’appartamento che gli ha dato la ditta), poi scende ed esce al piano terra con la foschia… oppure di paeselli nell’entroterra in cui nel 2024 ancora non arriva l’acqua potabile ed il ristorante manda i cuochi a lavare le verdure alla fontana nella piazza, e stanno portando assieme, stesso scavo, tubazioni dell’acqua e del metano.. Mi raccontavano invece i ragazzi, i tre in laboratorio, che il governo sta costruendo nuove centrali a carbone perchè il rinnovabile non gli basta. E progetta di costruirne altre ancora. E osservo, dati pubblici eh, che secondo l’Accordo di Parigi la Cina ha sottoscritto l’impegno di ridurre le emissioni di climalteranti del 60% rispetto al 2005 entro il 2030, quando al 2023 il saldo riporta un aumento del 102% e la derivata continua ad esser decisamente positiva (e vorrei vedere, a forza di centrali a carbone), mentre l’EU27 ha segnato nello stesso periodo un -33% e l’Italia, nello specifico, un -37%. Quindi capisci che tutto questo stride parecchio con l’immagine da collinetta verde dei Teletubbies che stai provando a rifilarci delle città cinesi, probabilmente influenzata dalle veline della dittatura di Pechino perchè se fanno come per il Covid, col cavolo che te la raccontano giusta.
Comunque liberissimo di crederci eh, un pò meno di dare del terrapiattista a chi diffida. Anche perchè io qui ho una tua versione e ne ho altre quattro contrarie alla tua, e i dati pubblici sulle emissioni non danno ragione a te. A chi dovrei credere?
superfede, la mia “cerchia” non è un segreto. Ho scritto anche un post sul funzionamento del processo di ricarica alle colonnine qui su Vaielettrico. 🙂
Se anche avessi portafoglio gonfio, come dici tu, significherebbe che le mie idee sono più o meno importanti?
“Buffissimi quando comunicano tra loro in inglese, il cinese che si parla in Mongolia è talmente diverso da quello del centro e del sud da non esser considerabile come lingua comune, ”
Secondo me faresti bene a parlarci anche tu con loro per capire qualcosa, visto che la Mongolia non è Cina e non si parla cinese….. E’ uno stato indipendente, sai?
Quindi non mi stupisce che si capiscano a fatica.
Comunque non mi importa se tu voglia o meno credere a quel che scrivo. Non me ne viene in tasca nulla. Il mio invito che ti rivolgo rimane invariato: vacci. Vai a vedere la situazione.
Visto che non ti fidi di niente e nessuno e hai tutto questo livore nei confronti della Cina.
L’affinità è data da due elementi : 1- il verde dei bigliettoni USD
2- Ego smisurato che sfocia nella psicopatalogia che si nutre del potere che un presidente USA ha nelle mani.
Capotribù e sciamano al suo fianco, accoppiata vincente , solo per loro ovviamente men che meno per l’ambiente.
Ahaha ma certo, Musk lo fa per l’ecologia….
Quanti satelliti Starlink son stati lanciati ? Quanto inquina OGNI lancio ?
Ahahaha sisi, aspetta Musk và….
Musk usa in media 2 volte al giorni aerei privati tanto per dire
Nel 2023 la nazione campione di inquinamento è stata la Cina che ha emesso quasi il triplo dei climalteranti degli USA, con un trend in netta crescita contro il calo contenuto degli USA.
https://www.vaielettrico.it/report-dellonu-emissioni-senza-freni-la-catastrofe-e-piu-vicina/
Manca ancora un pò perchè la Cina raggiunga il primo posto anche considerando l’integrale della curva di emissioni ma mi pare che la strada sia tracciata.
L’inquinamento si misura pro-capite. Se 1.4mld di persone inquinano il triplo di 330mln, in realtà inquinano meno. Se poi volessimo essere più “giusti”, dovremmo calcolare l’inquinamento per abitante di prodotto consumato, anziché per abitante di prodotto costruito: è facile fare i virtuosi mettendo le fabbriche altrove, ma non toccando i propri consumi, e dimenticandoci che ciò che inquina è la produzione, ma la produzione senza consumo cesserebbe, e con essa anche l’inquinamento.
E’ incredibile che si debbano ancora ricordare concetti così semplici come quelli che ha giustamente ricordato. Roba che potrebbe capire anche un bimbo di 6 anni. Mi chiedo se sia mala fede, ignoranza o paura, con conseguente voglia di nascondere la testa sotto la sabbia.
Ma stia sicuro che l’autore di queste stupidaggini invece di ammettere di avere detto una fesseria la starà ripetendo come niente fosse su qualche social, o magari la ripeterà anche qui alla prima occasione, come se nulla fosse accaduto.
E’ internet che ci sta portando alla rovina.