Crollo in Germania nelle vendite di auto elettriche: -37% in luglio. È da inizio anno che, con l’azzeramento dei bonus, le immatricolazioni calano, ma mai così.

Crollo in Germania:
Si tratta di un risultato talmente negativo da indurre i costruttori tedeschi a rivedere al ribasso le stime di produzione per l’intero 2024. E un calo del genere è destinato a ripercuotersi fortemente anche sul totale delle vendite Europa, dato che la Germania è di gran lunga il primo mercato continentale. E che altri Paesi, tra cui la stessa Italia, hanno chiuso il mese con risultati delle vendite deludenti. Per la precisione le immatricolazioni di EV in Germania in luglio sono state 30.762, con una quota di mercato del 12,9%, più del doppio delle ibride plug-in (14.811, quota del 6,2%). Il dato più impressionante è che nessun modello ha raggiunto quota 2 mila auto vendute. Il più richiesto, la Tesla Model Y, si è fermato a 1.926, in un mercato molto frammentato e con scarti minimi tra un modello e l’altro. Sul podio sono finite due auto del gruppo Volkswagen, la Skoda Enyaq (1.718) e la Cupra Born (1.683).

La 500e resiste in 5° posizione dietro alla cinese MG4
Segue in quarta posizione la MG4, auto cinese che ancora non paga il pedaggio dei dazi introdotti dalla UE dal 5 luglio (le auto in consegna sono state sdoganate prima di quella data). E un buon risultato di vendita lo registra la Fiat 500e, in quinta posizione con 1.298 immatricolazioni, molte più di quante si registrino in Italia allo stesso mese (solo 170). Seguono tre modelli di marche tedesche (BMW iX1, VW iD.4-ID.5 e Audi Q4), con Hyundai Ioniq 5 e Volvo EX30 in 9° e 10é posizione. Come si diceva, sul risultato negativo (soprattutto in rapporto al luglio 2023, mese boom per l’elettrico), è legato soprattutto alla cancellazione degli incentivi. Ma gli analisti parlano anche di un collegamento con il momento no che sta attraversando l’economia tedesca, con il PIL in negativo. E le elettriche, si sa, costicchiano…
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Ogni nuova tecnologia viene acquistata da chi se lo può permettere è non è un peccato. Accade per tutte le tecnologie innovative, pensate ai cellulari e alle prime auto termiche o alle lavatrice e alle asciugatrici. Non esiste nuova tecnologia che abbia dovuto passare per questa processo. Tutte quante da chi non se le è potute permettere sono state denigrare ed osteggiate con motivazioni per lo più ridicole per poi essere adottate nel momento in cui diventano accessibili. Ritengo che l’auto elettrica esista o delle motivazioni etiche, ma si arriva a negare l’inquinamento pur di accampare le proprie ragioni. Oggi l’auto elettrica è accessibile con le agevolazioni? Certo, ma non servono per appoggiare questo o quello, ma servono per raggiungere quella economia di scala utile affinché le elettriche diventino più economiche delle termiche e diventino più accessibili e convenienti. In quel momento anche chi avrà le termiche si accorgerà che l’usato verrà svalutato pesantemente, perché una cosa é certa le BEV sono più performante e com’è de delle ICE e i problemi sono solo di chi ci governa e non ha la visione per un futuro sostenibile. Non siamo in tanti e non abbiamo peso, ma il costo dell’energia in Italia è uno scandalo di cui tutti si dovrebbero preoccupare, don’t look up.
Ecco un altro Tony Seba, evidentemente non le è bastata la lezione che le ha inflitto la realtà.
Ci risentiamo al prossimo trend tech al quale deciderà di abboccare…provo ad indovinare: è un grande fans dell’AI?
frenata alla stazione intermedia fisiologica ..
si riparte presto e più veloci
Samsung ha consegna le prime batterie allo stato solido ricarica 20-80 percento in meno di 10 minuti
in Italia vanno bene , per molti ,ancora le tecnologie attuali
hai voglia ancora a utenti che hanno un box proprio per ricaricare in tranquillità a prezzi convenienti per la maggior parte dell’anno ..
la saturazione di questo tipo di utenti è ancora molto lontana IMHO
Il problema è che hanno saturato prima l’opinione pubblica. Peccato, in molti sprecano possibilità di risparmio. Ma presto il re sarà nudo.
Ci dica quando secondo la sua previsione, attenzione che quello che guardava fuori dalla finestra nel 2017 (Toni Seba) ha preso una bella scarpata in faccia 😂
Certo, certo, il Club di Roma, Tony Seba, e compagnia cantando hanno preso delle “belle scarpate in faccia”.
Intanto siamo qui a discutere di cosa?
Che a giocare col fuoco ci si brucia!?
Ci dia una data non abbia timori delle scarpate in faccia che prenderà
Caro, mi ha scambiato per un cartomante? Gli scenari sono cose serie e vanno utilizzati correttamente, le palle di cristallo su questo sito non credo le abbia nessuno.
Leonardo, il 15 settembre 2035 ho un matrimonio, puoi dirmi che tempo farà? Sono indeciso tra due vestiti, uno per il gran caldo e l’altro per l’uragano. Grazie anticipatamente.
A Dio piacendo in quella data festeggerò il mio sessantatreesimo compleanno. 😁
Ma come? È il vento che non si può fermare con le dita, che fine ha fatto?
Già dimenticavo, e il vento non si può fermare con le dita.
Veramente, Nello, a quanto mi risulta le batterie allo stato solido non sono al momento “tecnologie attuali”, concretamente utilizzabili. Sono ancora in fase di sviluppo e, stando a quanto comunicato dall’azienda, arriveranno in commercio (salvo imprevisti) nel 2026, con produzione di massa a partire dall’anno dopo; e saranno, almeno inizialmente, più care delle altre.
Il loro impiego nelle automobili, che già da anni è oggetto di studio e sperimentazione, è complicato dal fatto che il materiale solido, a differenza del “gel” usato attualmente, sopporta molto meno bene le vibrazioni, gli scossoni e le flessioni/torsioni che l’impiego in un veicolo comporta. E non appena si creano delle “crepe” nel materiale l’efficienza della batteria cala.
Anche le batterie di quel tipo, insomma, comportano dei problemi tecnici non facili da superare.
Da un recente annuncio Samsung
“I primi prototipi di questa batteria sono stati inviati a una serie di aziende affinché svolgessero dei test indipendenti e i risultati hanno confermato la bontà del prodotto.”
la commercializzazione a partire dal 2026 produzione di massa 2027
almeno un anno in anticipo rispetto a nissan e wv
mi sembra che stellantis abbia accordi con Samsung
è possibile che potrebbe essere un alfa la prima a beneficiarne
visto che i costi iniziali saranno elevati ,ma il peso molto basso
se la sicurezza è elevata , i cicli di carica scarica , potrebbero non essere essenziali
un auto con autonomia 700 km , una batteria anche con solo 500-1000 cicli di vita
potrebbe fare 350.000-700.000 km
Mi sembra che il testo riportato confermi appieno quanto avevo scritto.
Bisogna poi vedere cosa vogliamo intendere con “tecnologia attuale”.
Se pensiamo a qualcosa che già esiste ed è in fase di più o meno avanzata sperimentazione, allora le batterie allo stato solido per auto elettriche sono senz’altro una tecnologia attuale, densa di aspettative assai interessanti e potenzialmente capace di influire drasticamente sulla diffusione dei veicoli elettrici (e anche, in generale, su tutte le applicazioni “mobili” dell’elettricità).
Ma il fatto che la sperimentazione di prototipi confermi “la bontà del prodotto” (concetto abbastanza… elastico) non significa necessariamente che il prodotto sia “pronto”, esente da problematiche ancora da risolvere. Altrimenti non avrebbe molto senso concedersi altri due anni di tempo prima dell’immissione sul mercato, rinunciando così ad un enorme vantaggio sulla concorrenza.
E purtroppo la ricerca e la sperimentazione, per quanto convinte e ben finanziate, possono garantire solo… se stesse, NON il raggiungimento dei risultati auspicati né, tanto meno, i tempi necessari.
Se invece pensiamo a qualcosa che il comune mortale può già acquistare e utilizzare in maniera facile e ragionevolmente conveniente e sicura, allora quelle batterie allo stato solido NON sono ancora una tecnologia attuale.
Un po’ come accade, ad esempio, se si parla di auto con motori a idrogeno o di auto elettriche “alimentate” a idrogeno (ossia con l’idrogeno che in pratica funge da batteria) o di altre tecnologie potenzialmente molto interessanti.
pure il mio ,
le attuali tecnologie , sono quelle montate nelle auto ..
la mia monta le economiche lfp
non sono le promettenti batterie Samsung allo stato solido
che andranno testate su prototipi per un paio di anni prima di esserere commercializzate in massa
comunque c’è anche Tesla , in corsa , soprattutto per prezzo/prestazioni con le 4680 che sembra siano finalmente a punto
con l’anodo a secco farà scendere il prezzo
dall’anno prossimo potrebbero sbarcare sul mercato di massa delle Tesla
probabilmente Y Juniper
come ho detto ,IMHO,
è una “fermata tecnica” per poi ripartire a un gradino superiore
velocità di ricarica superiore e si spera le basi per ulteriori riduzione di prezzi nel giro di 3 anni
Certo, e alla fine poveri i poveri.
Guardando l’Europa nel suo complesso le vendite di auto elettriche è destinato ad aumentare. Ormai i cinesi si stanno muovendo a passo spedito sia con importazioni sia con accordi di partnership, quando non veri e propri stabilimenti di produzione. È questione di tempo. Si sa che i cinesi non hanno fretta.
Non ne sono completamente convinto, se proprio ieri Stellantis dichiarava che la strategia verso l’elettrico va rivista è perché prevedono ulteriori crolli nelle vendite
Io facevo una riflessione, sono in vacanza in un resort, abbastanza “premium” e tutte le tesla che ci sono qui con targa tedesca, sono delle 2021/2023, come la mia del resto, il punto è… che senso ha passare ad altro se una grossa fetta di mercato ha già comprato una tesla del 2021..? Hai il meglio che si possa avere, senza costi di gestione e con una vita media di 400.000km… senza una vera innovazione… mi tengo stretta la model 3 dual motor del 2021.
Il punto non è quanti utenti Tesla passino dalla 2021/23 alle 2024, numero comprensibilmente basso: il punto è quanti utenti di auto termiche decidano di non passare alle Tesla 2024 rimanendo sulle proprie termiche o su una nuova termica. Segno, evidentemente, che la platea degli early adopters si sta esaurendo anche lì.
Early adopters have adopted.
L’elettrico fatica dappertutto, se non si ha una wall box è una scelta sconveniente in tutto. E molto onestamente Paolo lo dice spesso. Spendere non meno di 26 euro, e si arriva a 40 se non si vuole dormire in piazzola, per caricare una 500 e farci 200 km reali è tragicomico. Con una Yaris ibrida (ben altra auto a 10k in meno) 200 km li faccio con 15 euro.
Finché dura, però. Che qui ormai siamo sull’orlo del baratro.
Intanto Sig Carlo l’Italia NON è il mondo.
Non dappertutto caricare ad una fast costa 80cent a KWh.
Secondo le BEV si caricano da sole. Io non sto mai in macchina a caricare.
Terzo io con 7,5€ ho percorso 850Km e con una macchina più grande e prestazionale di una Yaris con 290l di bagagliaio.
Quindi continuo a pensare che il petrolio siamo troppo costose e le ICE troppo noiose, costose da mantenere e scomode da guidare.
bhe quando l’Italia diventerà una colonia norvegese o olandese (con gli stessi stipendi) ci faccia un fischio che anche noi forse diventeremo elettroguidatori.
Esatto l’Italia non è il mondo. Non solo in Italia a quanto pare, senza i soldi pubblici, l’auto elettrica vede questo grande apprezzamento nonostante il costo delle ricariche inferiore.
Premesso che comunque questa è una guerra fra poveri. Ma ognuno è povero rispetto a qualcun’altro il problema è essere onesti e consapevoli di quelle che sono le proprie condizioni rispetto agli altri. E certamente lei non si rende conto che, almeno in Italia, è una percentuale maggiore quella che non può permettersi né di acquistare, né di poter sfruttare agevolmente una elettrica come lei possiede. Perché tanti più del costo di una yaris non possono sostenerlo e tanti altri nemmeno quello. Tanti non hanno box o posto auto privato, figuriamoci il fotovoltaico…
Voi fate i conti senza l’oste.
I conti senza l’oste li fa lei. Anzi, gli osti: cambiamento climatico, inquinamento, risorse fossili in esaurimento. Cosa fa, spallucce?
No e nemmeno mi faccio coinvolgere dalle provocazioni.
Il vostro articolo presenta la realtà, piaccia o meno.
2035 c’è lo stop alla vendita di auto nuove termiche quindi il futuro è in elettrico per tutti.
Cambiamento climatico non si discute, ma è l’intera società umana che dovrebbe esserlo non solo l’automobile. Perché la finanza e il consumismo è quello che governa il mondo.
Risorse fossili in esaurimento da quanto? 20 anni? 30? 40?
Non sono chiaramente infinite ma stimano ai ritmi attuali con i giacimenti attivi fino a verso fine secolo. E anche che altri giacimenti potrebbero essere scoperti, altri conosciuti ancora non sono sfruttati/attivi, così come le tecnologie evolvere…oggi permettono di operare a profondità che 10 anni non lo erano.
Questa vuole essere una scusa per continuare così a inquinare? No. Però presentare i fatti per quelli che sono, senza favole o distopie.
Chiacchiere. Un report della British Petroleum (Bp) stima che le risorse sfruttabili si esauriranno nel 2067. Lei pensa seriamente che estrarremo l’ultimo barile prima di autodistruggerci?
Il punto è che l’ultimo barile non lo consumerà nessuno. Inoltre quando si imbocca la fase di curva discendente puoi scegliere tra prezzi alti o rinunciare al consumo.
Cioè per quanto ne sappiamo oggi andare a piedi, in bicicletta o in auto elettrica.
Infatti.
2067? … se solo il 10% delle previsioni che si fanno da qui al 2067 risultasse vera … saremmo pieni di milionari che ci hanno creduto 🙂
Lo comunichi a British Petroleum
E quando, non tra molto, quella stessa maggioranza non potrà più permettersi di pagare il rifornimento, che cosa farà?
Glielo dico io, comprerà un’auto elettrica. E speriamo che almeno si ricordi di ringraziare chi si è prodigato affinché esista un’alternativa.
Meno male che Leonardo c’è! Grazie…ok torno alla mia cena in montagna al fresco. Saluti 👋🏻
Eppure,qualcuno dice che va tutto bene,gli stipendi sono aumentati,le tasse diminuite,meno disoccupazione,insomma,un paradiso
Poi uno si domanda come fa ad avere ancora un apprezzamento così alto
Ennesima prova che, per motivi tante volte ripetuti, senza incentivi i BEV non riescono a fare numeri rilevanti. Ma un mercato spinto dagli incentivi è un mercato “drogato” ed insostenibile a medio termine
Il problema è l’attesa di nuovi incentivi, le persone non comperano nella speranza che arrivi qualcosa.
Se gli incentivi non esistessero chi ha la possibilità l’acquisterebbe lo stesso.
Io da tempo credo che le ev venderanno quando e solo se costeranno molto meno di una ice, per aver più sbattimenti per il rifornimento e minore percorrenza lo puoi sopperire con i soldi risparmiati in fase di acquisto. Ora accade l’opposto auto più costose (che già le ice sono aumentate tanto in 4 anni) e molte rogne e costi se comunque si vuole fare un viaggio. Se una 500e costasse 15mila euro io credo nessuno comprerebbe ice su quella fascia di prezzo.
Ma per avere la 500E a 15k si sarebbe dovuti partire più di 10 anni fa e crederci, avere volumi e infrastrutture.
Siamo (a livello europeo, l’Italia è un discorso disastroso a parte) in una fase di stallo dovuta alla saturazione del mercato costituito da chi ci crede ed è disposto a sopportare disagi e si è creduto che il modello Cina (il 50% dei veicoli nuovi venduti è BEV o plug-in con batteria>10kWh) avrebbe attecchito anche qui più rapidamente.
Invece siamo fermi mentre il clima avanza, accelerando.
BigOil non capisce che per goderseli, i profitti, serve un mondo in cui spenderli.
Disinformazione come se non ci fosse un domani: purtroppo è una profezia autoavverante.
BigOil capisce ma non ha scelta. Pensi che i dirigenti di Eternit avessero scelta? Sarebbero stati defenestrati e sostituiti con altri più compiacenti. Che piaccia o no, il problema della finanza e dei mercati è che quando c’è da scegliere tra migliorare e guadagnare, la seconda scelta è sempre la preferita.
già e l’Europa che vuole green ovunaue mette come gli USA dazi ai prodotti cinesi…. forse alla fine per n motivi (non ultimo quello dei possibili futuri disoccupati da mantenere) scopriremmo che tutto questo green é solo di facciata.
Antonio
Quindi la transizione della Cina è facciata?
Certo, li si guarda solo all’immagine… Per il consenso elettorale. Certo, certo.
quella della Cina non é di facciata, hanno puntato sul prodotto che sapevano fare meglio e che pensavano avrebbe avuto la maggiore penetrazione globale, loro mica sono stupidi come i nostri politici europei, se per loro fosse stato premiante l’auto a carbonella quella avrebbero fatto.
E’ vero, sono più lungimiranti di noi, ma non per quello che dice lei: legga qui
Casualmente anche qualche azienda negli Stati Uniti e anche prima di loro, alle volte se si guarda alla tecnologia e ai potenziali sviluppi si può facilmente intravvedere cosa ci sarà nel futuro e cosa andrà in dismissione.
Poi se si vuole puntare su carrozze e cavalli per sempre, si deve anche saper accettare il destino dell’oblio.
Le auto cinese non costano poco perché sono partiti prima o perché “ci credono”. Costano poco perché lì tutto costa molto meno. Provi anche solo a spostarsi coi mezzi pubblici e mangiare in cina. Spende una frazione di quello che spenderebbe in Italia/europa.
E BigOil in Cina non ci sta?
Ancora BigOil non è arrivata a dare mazzette ai singoli clienti privati per acquistare un prodotto piuttosto che un altro.
Penso più che la finanza funzioni un po’ diversamente rispetto all’immagine dell’uomo nero.
Federico
A chi sta rispondendo? Non a me: il fatto che le auto cinesi (tutte, termiche o BEV) costino poco non ha nulla a che vedere con le scelte fatte.
Guardi che il concetto di assoluto e relativo e le proporzioni sono argomento di 4a e 5a elementare, per favore cerchiamo di non scivolare su argomenti populisti da bar.
BigOil in Cina ci sta molto meno che da noi perchè l’energia storicamente la producevano (e la fanno ancora, in rapidissima diminuzione) con carbone e idroelettrico, non con fossile. Carbone che possiedono in grandi quantità, idroelettrico che è ovviamente endogeno. Carbone che DEVONO smettere, perchè l’inquinamento delle città cinesi è sui libri di storia e finchè sei una dittatura in cui tutti girano con lo stesso vestito va bene, nel momento in cui certe tue città hanno la skyline di NY e gli stipendi sono paragonabili non è più accettabile, anche se rimani una dittatura di fatto.
La finanza funziona(va) in modo diverso in Cina, quando era un’economia comunista. Ora è un’economia progressivamente capitalista con un governo non democraticamente eletto, le cui scelte sono guidate in modo netto rispetto agli altri paesi: per assurdo certe scelte sono davvero logiche, perchè diversamente corruttibili.
esatto … ma la domanda é “quanti hanno la capacità economica insieme a una ricarica casaminga per poterlo fare ai prezzi attualu di cisto auto e di ricarica allle colonnine?” dai numeri tedeschi (che hanno stipendi ben piû alti dei nostri” non mi pare moltissimi.
-ricarica casaminga-
Quando un refuso ti apre un mondo. 😂
Più di quanto si creda , manca la volontà e poi c’è da dire che in Italia siamo fossilizzati e ci facciamo condizionare con poco , basta guardare i social per vedere il livello che gira .
Quello delle auto termiche è DROGATO da 30 anni ,prime che arrivassero le EV ..
quello degli idrocarburi poi non ne parliamo , si pagano le accise per finanziare gli idrocarburi , probabilmente anche le mazzett.. pardon i finanziamenti a politici e partiti ..
disgusto e fastidio
E perché credi che le auto elettriche e le rinnovabili siano così tanto oggetto di campagne denigratorie!?
Le elettriche costicchiano… troppo. Fino a quando i produttori non capiranno che se non abbassano i prezzi i risultati di vendita saranno sempre risibili. E la gente vuole solo risparmiare, la bev la compra solo se ha agevolazioni, se ha il bonus, se non paga il bollo e le strisce blu. Se non c’è questo l’animo green scompare come neve al sole.
C’è una riflessione, non mia ma di un giornalista, che credo contenga un fondo di verità: l’elettrico fatica nel segmento premium. Sembra strano, si è sempre detto che le elettriche sono silenziose come Rolls, performanti come sportive e poi c’è tanta scelta di qualità anche con una discreta autonomia, per non parlare dei numeri della Taycan (ora molto bassi ma al debutto non male), etc. etc.
Cosa spingerebbe coloro che hanno i soldi dal tenersi lontano dalle elettriche? Non certo il costo d’acquisto o la svalutazione, per chi ha soldi non è un problema. No, il problema sarebbe nei tempi di ricarica: per il principio “zero sbatti” loro non vogliono avere a che fare con deviazioni, tempi di ricariche, incognite di alcun genere. Questo giornalista citava diversi amici possessori ad esempio della Macan a benzina che non sarebbero disposti a comprare quella elettrica, con epiteti verso i possessori di auto elettrica che non sono qui a riportare.
A questa sua osservazione se ne potrebbe aggiungere un’altra, mia: il mondo dell’elettrico galoppa così velocemente che un modello acquistato a caro prezzo oggi si svaluta parecchio domani (tranne rare eccezioni, come Tesla) perché la tecnologia nel frattempo è andata avanti. In pratica acquistando una EQS si rischia di trovarsi qualcosa di molto vecchio e fuori mercato tra 3 anni mentre per la benzina accade l’opposto: chi acquista oggi un V8 o comunque un motore performante probabilmente si troverà davanti un “tesoretto” tra qualche anno quando i costruttori dovranno abbracciare plugin e motorizzazioni più piccole per obblighi legislativi, mentre i listini del nuovo per i motori più grandi dovranno salire di prezzo.
Fosse una sola di queste 2 osservazioni vere, significa che l’elettrico si troverebbe schiacciato in una fascia davvero stretta: in alto non sfonda (e in effetti i numeri lo confermerebbero) mentre in basso, tranne per chi ne fa un suo prettamente cittadino e ricarica in casa, i pro potrebbero non pareggiare i contro.
Questo significherebbe che l’elettrico potrebbe stagnare nella fascia 35k – 50k senza riuscire a essere competitivo né sopra né sotto.
A meno che, ricetta mia personale che vado ripetendo da tempo immemore, non ci sia un cambio di passo incredibile sulle ricariche, con colonnine a 400 kW in tutti i distributori anche in città e batterie 6c con garanzia a 15 anni. Questo risolverebbe il principale gap con la benzina e renderebbe l’elettrico più competitivo. Gli incentivi sono buoni per un rimbalzino ma serve lavorare anche su altri fronti.
Disamina interessante, ad ogni modo queste persone “abbienti” che preferiscono i grossi termici di sicuro non hanno un gran senso civico e ambientale … Proprio loro che non avrebbero probabilmente difficoltà ad attrezzare un box con wallbox e godersi vetture top come Lotus, Mercedes ecc.
Visto che il problema è l’impatto ambientale, se proprio vogliono restare sui grossi motori termici dovrebbe esserci una sovrattassa magari da destinare agli incentivi sulle elettriche medio piccole aiutando così chi vorrebbe ma non può.
Pagano superbollo per 15 anni, ecomalus in fase di acquisto … possiamo sparargli al cane, forse così la smettono :DDD
Chi ha i soldi se ne frega, le sportive di gamma alta hanno costi di mantenimento spesso stellari eppure si vendono come il pane … non sono spaventati dai costi ma dai “disagi” dell’elettrico (l’espressione “zero sbatti” – che ho fatto mia ma che non ho inventato io – dovrebbe aiutare a rendere bene l’idea).
Se i ricchi avessero un’anima green viaggerò col risciò …
La gamma elettrica top Mercedes/Lotus/ tesla ecc non si avvicina minimamente alla qualità costruttiva ed alla tecnica di una Bentley, di una classe S, Aston Martin con il V8,V10,V12 la stessa Rimac vende niente paragonata a Bugatti e Pagani praticamente come se proponessi ad un milionario se vuole l’elettrica d’élite al posto del termico e ti sentissi rispondere con un sonoro “prrrrrrrrr”. Poi come detto da Enzo la sovrattassa è già presente dal 2010 sia in fase di prima immatricolazione che successivamente interamente riscossa dall’agenzia delle entrate. Io sono operaio ma appassionato di motori ( auto & moto) e non trovo una elettrica che qualitativamente è equiparabile a quello che uso e che ho preso usata su cui ci pago superbollo per 411kw
stiamo parlando di una % minima … anche de tutte le porche e range rover diventassero elettriche il 95% o giû di li del parco circolante resterebbe rndotermico con alte % fi euro 0 – 4 … non é li che si deve incidere … le elettriche da 40k in su vanno bene solo per gli evasori fiscali e gli youtuber per i loro like.
Non capisco il nesso tra evasione fiscale e auto che costa più di 40k€
Hai ragione, infatti sicuramente tutti gli acquirenti TESLA siano impiegati comunali o operai della Breda … giusto?
Un altro dato interessante, che in parte conferma quello che comunemente si può pensare, e che è fornito dall’elaborazione di Unrae, è una sorta di vero identikit di chi compra un’auto elettrica stilato sulla base della vettura precedente sulla base dei dati disponibili tra gennaio e giugno 2023. Il 57,2% proviene da un’auto con omologazione Euro 6 obbligatoria, nelle sue varie declinazioni dal 1° settembre 2015. Questa è la suddivisione: il 27,8% proviene da un Euro 6b; il 3,5 dall’Euro 6c; il 25,9% da un Euro 6d, ovvero un’auto che al massimo ha quattro anni di anzianità. Invece il 14,2% degli acquirenti arriva già da un’altra vettura elettrica. Solo il 6,5% proviene da omologazioni che vanno da Euro 0 a Euro 4, ed è risaputo che operai e impiegati cambiano l’auto al massimo ogni 4 anni a differenza di molti imprenditori e partite IVA che tengono in garage delle vecchie carrette euro 0 e euro 1.
https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/17-12-2023/auto-elettriche-chi-le-compra-in-italia.shtml
Giustamente i “ricchi” non si preoccupano del costo ricarica (visti gli ettolitri di benzina che servono per girare in Macan e simili), ma pesa di sicuro l’incertezza di caricare dove si vuole (che se coincidesse anche con la sosta per fare altro non sarebbe un gran problema..anzi).
Non ho idea di quanto possa incidere la distribuzione dei punti ricarica in Germania (e di quante colonnine siano fuori uso come da noi); sicuramente anche acquistare una vettura ottima per viaggiare (con maggiore comfort e relax) e poi “ammattire ” per le ricariche (tra costi ed inaffidabilità rete) quando magari sei all’ estero vacanze…pesa…
Girando per la Toscana da almeno aprile vedo tantissime vetture provenire dalla Germania… e penso che si trovino non molto bene a fare turismo in BEV in Italia. Persino celeberrime città turistiche sono messe malissimo, dimostrando lo scarso interesse per questi utenti.
Anche le notizie su novità tecnologiche in arrivo in tempi brevi potrebbero però influenzare pesantemente le scelte…
Magari chi cambia ogni 3/5 anni pensa che ora sia meglio un’ ibrida e tra qualche anno le BEV saranno molto più efficaci ed efficienti di quelle attuali ( e pure Tesla deve “svecchiare” le proprie vetture.. pochi ritocchini ai fari non invogliano molto coloro che non sono tra i più fanatici della tecnologia… C’è chi ama interni curati e materiali raffinati, una strumentazione meno minimalista… ).
Sarei curioso anche di sapere se pure in Germania ci sono contrapposizioni “fideiste” tra elettroguidatori e fan degli idrocarburi…