Costo delle batterie giù del 20% nel 2024, a 115 dollari (109,5 euro) per kWh. È il calo più consistente dal 2017, secondo l’indagine Bloomberg-BNEF.
Costo delle batterie, altri cali in arrivo: si avvicina il punto di pareggio nei prezzi con le auto termiche
Il dato di costo medio è stato ottenuto utilizzando 343 data points relativi ad auto, bus e camion elettrici. E incoraggia gli esperti a prevedere che per il 2026 verrà raggiunto l’agognato prezzo medio dei 100 dollari/kWh. Un livello considerato decisivo per raggiungere il punto di pareggio con i veicoli termici. Ma già ora i livelli di prezzi raggiunti aprono scenari più incoraggianti. Una batteria da 75 kWh, per un’auto di una certa dimensione, costa oggi mediamente 8.220 euro. Mentre un pacco da 50 kWh, per modelli come la nuova Renault 5, costa circa 5.480 euro. Si tratta di valori medi: è probabile che alcuni pacchi LFP siano notevolmente più economici. E che i produttori cinesi siano in grado di produrre a costi decisamente più bassi dei concorenti europei. Ma il ribasso è consistente: nel 2020 eravamo ancora a 140 dollari/kWh, ma i prezzi erano poi schizzati verso l’alto per il rincaro delle materie prime. Ora il trend è decisamente di nuovo in discesa.
E nel 2030 le elettriche costeranno meno delle auto a benzina
Ma nel lungo termine lo scenario è ancora più promettente. Secondo gli esperti di BNEF, nel 2030 il costo scenderà a 69 dollai/kWh, l’equivalente di 95 euro per kWh al cambio attuale. A quel punto le auto elettriche dovrebbero avere prezzi addirittura inferiori rispetto a modelli abenzina della stessa categoria. Il problema è che, come si diceva, questi sono valori medi e le disparità di costi tra la Cina e il resto del mondo sono già oggi enormi. Secondo Bloomberg, i dati provenienti da Pechino mostrano prezzi delle batterie già al di sotto della soglia dei 100 dollari. E questo spiega perché il mercato dell’elettrico nel grande Paese asiatico vive da anni un vero e proprio boom. È una questione di tecnologia. Non a caso Stellantis sta accelerando il progetto di costruire una Gigafactory a Saragozza, mentre tiene ferma da anni la riconversione di Termoli. Problema di partner? Pare proprio di sì: in Spagna il socio è la cinese CATL, in Molise i soci sono Mercedes e Total Energies…
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Credo poco che siano calati i costi, penso invece che siano meno in grado di giustificare gli enormi prezzi al pubblico, tanto che per tirare ancora un po’ di lungo hanno ripristinato i dazi.
Alla faccia del libero mercato… libero solo se fa gli interessi di produttori e venditori occidentali.
Se è vero quello che c’è scritto nell’articolo, i produttori dovrebbero spiegarci come fanno a giustificare certe differenze. Prendiamo il Doblò, pari allestimento (il più bello), il 1.5 diesel automatico costa di listino 32.500 € mentre l’EV con 50 KWH costa 39.900. Bene, tuti ci raccontano che i moderni diesel sono sempre più costosi per via delle normative antiinquinamento, quindi come ci giustificano 7.400 € di differenza tra il 1.5 bluehdi AT8? Quanto può venire a costare il 1.5 AT8 compreso di cambio? Ed il gruppo motore + batteria + inverter dell’EV? Io sono convinto che la differenza è eccessiva, ed infatti fiat per l’EV già sul sito pubblicizza uno sconto doppio sull’EV rispetto al diesel..
per costi di mantenimento il diesel in pochi anni ti fa spendere il divario di prezzo (sempre che il “caso d’uso” di un Doblò con 50kWh sia adeguato)…
Quindi dai, buttiamogli sù ulteriori 5000 euro di listino, tanto in 10 anni li recuperi.
Certe volte, e lo dico con affetto, mi viene da pensare che non solo non ve ne accorgete che i costruttori ve lo vogliono mettere in quel posto, ma addirittura che sotto sotto un pochino vi piace pure.
è da tempo (parecchio) che scrivo che le case europee vogliono mangiarsi la gallina oggi e pure domani …
comunque quelle migliaia d’euro in più si recuperano in pochi anni (prima della fine dell’ammortamento del furgone, specialmente se fa parecchi km anno) vista la manutenzione irrisoria a confronto con la versione a gasolio (sempre che le officine non abusino) e potenzialmente vedo molti più rischi sui sistemi antinquinamento e turbine di questi furgoni (per non parlare poi di usura freni e frizioni).
Sei davvero sicuro di quello che dici? Quei veicoli si ammortizzano in 5 anni contabili, e se fai tanta strada con l’EV sei praticamente costretto a fare autostrada e a caricare nelle colonnine pubbliche a prezzi esorbitanti per buona parte delle volte. Se consideriamo che a velocità autostradali quei mezzi viaggiano a 15 Km/l a gasolio, quindi circa 11 cent/km mentre se carichi alla colonnina a 60 cent/KWh e più di 4 Km/KWh non fai, viaggi a 15 cent/km… spiegami tu quando pensi di venire a pari…
Sempre a prendere il caso peggiore per screditare l’elettrico… Sempre a confrontare l’ uso autostradale..e sempre a velocità limite CdS.
Magari chi sceglie flotte BEV lo fa (al momento) per consegne/spostamenti “ultimo miglio”… Poi devi considerare le manutenzioni meccaniche e le possibilità di guasti costosi..ed usure (frizioni/volano, FAP, iniettori gasolio e AdBlu .. ma forse avete un “amico meccanico” che vi assiste in economia…
Hai fatto caso poi che ho premesso che dobbiamo valutare il “caso d”uso” ?
Damiano dai è tragicamente vero, quando facevo per lavoro 40000km all’anno almeno l’80 90%% era in autostrada, farlo sulle statali è tragicamente più lungo e costoso (tj basta un autovelox o un tred che il risparmio di 1 o 2 mesi te lo sei bruciato per non parlare dei punti persi) per cui non invetiamoci che le autostrade sono messe a posto perché sono quelle dove le BEV consuman di più (soprattutto in questa stagione) le autostrade sono fatte apposta per accorciare i tempi chi l’auto la usa per lavoro o per quando, quando da il pendolare o quanfo va in vacanza lontano da casa punto.
Hai forse il caso d’uso per cui la BEV è sconsigliabile: uno che fa tanta autostrade, ai limiti del CdS (quindi cercando di stare fisso sui 130kmh e più ), senza darsi neppure 15 minuti di sosta ogni 250km o due ore di guida.
Ma dipende…chi fa Milano-Roma sa benissimo che ci sono lunghi tratti che adesso non si può percorrere a più di 110 come sulla Direttissima (ed anche lì… occhio agli autovelox!) o altre tratte con cantieri perenni…
Alla fine..se vai a velocità 100~110 costanti arrivi praticamente con pochissimi minuti di differenza e salti pure il rifornimento intermedio.
Qui in Toscana poi se ti sposti su A11 e A12 la densità di traffico è tale che è inutile e pericoloso tentare di andare di più..fai solo continue frenatone (che è stato dimostrato essere la causa delle “code fantasma”..quelle che si generano Senza ci sia stato un incidente o altra causa reale -cantiere o materiali dispersi in carreggiata).
Aggiungo che per abbassare sia questi potenziali rischi di collisione che inquinamento basterebbe tornare al “vecchio” Decreto Ferri del 1988, ossia limitare ai 110kmh la massima in autostrada, così si riduce il differenziale di velocità tra veicoli lenti e quelli (troppo) veloci che altrimenti provocano queste cose (e quando va male ci sono scontri, talvolta cruenti…e lunghe code da affrontare).
Nel mio caso d’uso la differenza tra fare autostrada è 15 minuti in più MA consumi molto più bassi (visto che in inverno sto su 11.8kWhx100km Massimi e in estate si accontenta di 10.6… Se aggiungo il costo Autostrada (solo il Livorno Rosignano sono 7 euro!) capisci che non conviene…
Tanti pendolari poi si spostano tra capoluoghi…quindi sempre entro i 100km a tratta .. è abbastanza ovvio che le BEV e le Tesla siano piuttosto frequenti… (aiutatti sicuramente da città meno costose del nord Italia, con molte più abitazioni con posti auto, magari pure FV -il clima aiuta! – ed una discreta dotazione di punti di ricarica in quanto tutti i capoluoghi (ed i centri minori) sono rinomate destinazioni turistiche .
Damiano dai non puoi prendere il tuo caso e geralizzarlo, se prendessj il mio che facevo la A1 Lodi – Bologna oppure la Mikano – Torino o la Milano – piacenza – Brescia per non parlare della BRE BE MI i 130 di media li tenevo sempre e pensare di prendere le statali come alternativa a parte le multe solo j tempi erano impareggiabili e in genere le soste (quando c’erano) erano giusto per un caffè ovvero 5 minuti … ovviamente 5 minuti di ricarica non ti permettono di arrivare all’80% .. ma manco al 50% per cui devi partire col “pueno” che per me avrebbe significato 3o minuti a una DC per arrivare all’80% o un ora se avessi voluto arrivare al 100% a “soli” 0.70 euro al kw
Antonio io non generalizzo affatto… almeno non tanto quanto fai tu che tratti tutti da agenti rappresentanti e 1000km a settimana da fare a GPL…
Che per altro non viene mai preso in considerazione da flotte NLT (solo turbodiesel o plug-in/full Hybrid)..sono alcuni professionisti o privati che lo chiedono in genere.
Ti ricordo le statistiche europee ed italiane… in media si parla di percorsi di max 60km/giorno…ed è il preciso motivo per il quale le prime plugin avevano quella precisa taglia di batteria (fidati.. ho parlato di persona con alcuni ingegneri); se venissero acquistate da persone con possibilità di ricarica quotidiana a casa e/o azienda…ed usate bene (come hai spiegato ampiamente @Ivano Skoda Octavia plug-in … non ci sarebbero tanti problemi.
Dai!
coraggio…prova a scrivere se almeno tua moglie e le tue figlie sarebbero adatte ad una ipotetica BEV per come usano loro l’ auto (senza ripetere il mantra che non hai WB a casa e non trovi colonnine in giro)
Il mio post era abbastanza mirato, il classico caso del MAV – ma si potrebbero estendere a tanti commerciali leggeri EV tipo Ducato o simili – in mano al dipendente, ma anche ai titolari, che va in giro per il nord italia a fare assistenza, oggi qui domani là passadomani chissà. Sicuramente se deve andare a 200 Km o più di distanza non fa statale, visti i rischi già evidenziati. E sicuramente non abbassa la velocità a 110 quando può fare i 130 ed arrivare prima, solo perchè si vuole difendere a tutti i costi l’EV. E altresì sicuramente quando arrivato sarà in difficoltà a caricare perchè dove deve andare a lavorare le probabilità che ci sia una colonnina sono basse e magari si vuole tenere vicino il mezzo perchè ha sopra delle attrezzature che gli possono servire. Bene, al di là del discorso economico che secondo me non andrà mai nemmeno a pari, c’è anche il problema organizzativo per ricaricare. Perchè un dipendente che aspetta mezzora per caricare il veicolo, quella mezzora va pagato…
La pausa pranzo negli spostamenti si paga durante le trasferte?
Se il poveretto deve mangiare si ferma..o continua a guidare col panino in mano e piscia in bottiglia..come certi autotrasportatori sfruttati?
Proprio ieri parlavo con uno di una ditta di impianti termotecni….tanti spostamenti medio-brevi, raramente autostrada (visto che servono zone contigue) e deposito aziendale per il rimessaggio notturno di mezzi… indovina cosa mi diceva?
Ho un amico che ha furgoni per servizio postale… indovina cosa usa ora…
Non ho mai scritto che è per tutti i casi d’uso (ma sarebbe una percentuale 10 volte maggiore da subito).. purtroppo non tutti sono adatti (mentalmente)..e lo so capisce quando nei reparti consegna stai 1 ora a spiegati 4 comandi di una Panda o furgoncino (a tasti e rotori classici) mentre chi ritira una BMW X6, una Grand Cherokee o Wrangler, un’ A6 o altri mezzi molto complessi e pieni di dotazioni in generale “si adatta” da solo e puoi pure programmare il reparto con 4 consegne in 60 minuti…
Siamo nel 2025…e conosco ancora troppe persone col terrore ad usare LA PENTOLA A PRESSIONE!
(tutte con almeno 2 valvole di sicurezza da 40 anni…e dire che fanno risparmiare metà del tempo e 2/3 di energia).
Il grosso dei problemi è che l’abbassamento dei costi di produzione delle batterie non comporta mai un abbassamento dei listini dell’auto.
O cmq non di pari livello
un po come succede con la benzina e il costo del barile.
se ci fosse libera importazione dalla Cina forse non scriveresti questo verissimo commento…. ma non siamo in un mercato libero… quindi ci teniamo i prezzi che ci propongono le case europee… e pazienza se una 2008e costa quasi quanto una M3 SM…
Ma i costi in generale continuano ad essere in troppo alti… Già oggi secondo me potrebbero stare tranquillamente come quelli termici dati gli aumenti poi per auto con batterie piccole 40kwh ad esempio lfp come si fa a vedere ancora 23/25k
Il calo del 20% è rispetto al 2023 o al 2017 ?
Al 2023.
Be’ ma alla luce di questi dati, non nuovi del resto, sul costo delle batterie in discesa da tempo, io, che sono il più esperto dei miei amici a proposito di auto, non riesco mai a spiegare a loro e a me stesso perchè le auto dei segmenti B e C costano di più delle termiche. Mi sapete aiutare? Grazie.
Immagino ci sia un errore nella coversione dollari/euro, il cambio attuale e’ 0,95
PAreggiamo con una panda quando costava 11-12 mila euro grazie? Facile pareggiare city car a 30k
Non si capisce perche’ debbano costare come una panda di 10 anni fa. Oggi la panda base parte da 15k.
aggiungi pure 4000 euro di trasporto in Italia di un’utilitaria BEV cinese da 8000 euro…. et voilà …
Solo che non possiamo importarle senza dazi, altrimenti le ns vetture fan la fine dei telefonini Ericsson, Nokia etc (o dei TV Mivar catodici).
Le case europee hanno ragionato “a compartimenti stagni” quando invece il commercio è globale…
i cinesi fanno dumping. Non e’ difficile da capire. Non puo’ esistere che una macchina da loro costi 8000 euro al concessionario, senza aiuti pubblici. I costi delle materie prime non sono comprimibili. Poi se vogliamo alimentare un mercato del lavoro di gente sfruttata,beh, allora mi arrendo. Basta vedere i cinesi che vivono in Italia nel comparto tessile di Prato o nella zona di Faenza, distretto divani. Ogni tanto viene fuori un capannone dormitorio,12 ore al giorno, 7 giorni su 7, a 4 euro l’ora. Direi che se i pressupposti sono questi, sarebbe ora di farla finita di idolatrare la Cina perche’ ha i prezzi competitivi.
Il dumping è una pratica codificata e precisa. Significa esportare a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati sul mercato domestico. Prendendo i numeri sul suo esempio potremmo accusare i cinesi di dumping se vendessero in Europa a meno di 8 mila euro.
Per il dumping..si.. probabile…ma ne abbiamo approfittato pure noi occidentali per farci produrre tutto a prezzi bassi anche per i marchi nostri..in tutti i settori.
Per lo sfruttamento.. verissimo..ma anche in Italia siamo campioni europei…in tanti settori..non solo agricoltura, tessile o divani… Siamo (o siamo stati) tutti parecchio sfruttati ..
Dalla Cina però bisogna imparare le politiche industriali coerenti e sostenute negli anni…di cui non siamo mai stati capaci in Italia.. figurati in Europa..che ogni stato vuole fare politiche a sé stanti…e confrontarsi con colossi stato-continente come la Cina ..
ciao, al cambio odierno 69 dollari sono poco più di 65 euro, non 95.
Infatti ha scritto 0.95. E 69 x 0.95 fa 65.
Comunque il discorso è sempre quello che le batterie scendono di prezzo, con tutte queste discese a quest’ora ti dovrebbero pagare loro per portartela via invece le bev costano sempre troppo e dicono sempre che è dovuto alla batteria . Ora mi chiedo ma se la mia batteria lfp del fotovoltaico completa di bms costa 1900€ ed è da 10kwh come fa una batteria di un’auto a costare cifre enormi, ben più di 190 €/kWh? Perché la batteria dello scooter da 1,5 kWh costa 1500 € ovvero 5 volte tanto? Se vogliono continuare a prenderci in giro facciano pure, le vendite resteranno al palo a meno che qualcuno non regali a questi onesti signori soldi ( alias incentivi)
Dove hai letto che ha scritto 0,95? Ha scritto 95 euro quando invece sono 65