Costi della ricarica fuori controllo, serve un tetto imposto dal governo. È la proposta di Paolo, un lettore bresciano che spiega perché l’elettrico non decolla. Aggiungendosi così ad altri lettori che lamentano il caro-elettrico. Vaielettrico risponde. Come sempre potete scrivere all’indirizzo mail info@vaielettrico.it
Solo Tesla e i cinesi hanno prezzi competitivi…
“Sono un assiduo lettore del vostro sito, nonché convinto sostenitore della mobilità elettrica. I suoi rendimenti e la possibilità di sfruttare, con perdite minime, le energie rinnovabili sempre più disponibili la pongono in condizione di enorme vantaggio su qualunque combustibile. Quindi nessun dubbio: il futuro deve essere elettrico. I dubbi però nascono riguardo alle politiche attuali di costruttori, distributori di energia e legislatori. I costruttori devono fare più sforzi per proporre auto più economiche e soprattutto utilitarie elettriche. Lo so che siamo all’inizio della mobilità elettrica e che ci si arriverà sicuramente, bene gli incentivi per stimolare il settore e accelerare i tempi. Ma se l’obiettivo è quel famoso 2035 direi che siamo ancora troppo lontani, solo Tesla e qualche azienda cinese stanno percorrendo la strada dell’auto per tutti. Molti puntano ancora solo alla supercar o a mezzi decisamente “fuori mercato” per la maggior parte degli Italiani. Mancano auto appetibili di segmento A e B, il mercato prevalente in Italia.
Anche da riparare le EV sono troppo costose
“Altro sforzo necessario da parte dei costruttori riguarda l’affidabilità e i costi di riparazione dei mezzi. È vero, l’elettrico si guasta meno, ma quando si guasta con i costi attuali di riparazione spesso diventa antieconomico riparare auto anche recenti. Ok, le batterie hanno spesso garanzie più lunghe e ci sono estensioni di garanzia, ma non basta. Non si può buttare un auto di 6-7 anni perché si rompe un motore o una batteria, se lo scopo è l’ecologia a la decarbonizzazione non può passare dall’usa e getta. È necessario che i costruttori offrano da subito ricambi rigenerati (Tesla se non sbaglio con le batterie già lo fa). E, se i costruttori non ci arrivano, devono essere i legislatori a imporre la riparabilità dei componenti fondamentali (non è difficile già lo stanno facendo per i motori delle e-bike). Un motore deve poter essere smontato e riparato ed i costruttori obbligati a fornire i dati alle officine specializzate e qualunque batteria deve poter essere rigenerata“.
Costi della ricarica fuori controllo, non bastano gli abbonamenti
“Le ricariche: è inutile che si continui a dire che per spendere meno è necessario fare contratti in abbonamento e non “a consumo”. Oggi gran parte degli utilizzatori ricarica a casa e non ha consumi mensili fissi. Ma solo la necessità saltuaria, durante i viaggi più lunghi, di ricaricare in modo semplice, veloce ma anche economico. Quindi ben vengano le stazioni in alta potenza incentivate in tutti i modi, ma sui prezzi non ci siamo. Non è sufficiente la “scusa” che le colonnine costano e vanno ammortate per imporre prezzi quasi 10 volte maggiori della tariffa domestica (su alcuni operatori sfiori l’euro a KWh). È necessario che, assieme agli incentivi per installare nuovi punti di ricarica, vengano messi dei tetti ai prezzi. Mentre per chi non ricarica da casa è necessario vengano ampliate le colonnine a bassa potenza ed eliminate le penali notturne (qualcosa si sta già facendo ma non basta)“.
Costi della ricarica fuori controllo: intervenga il governo
IN CONCLUSIONE. “I governi ed i legislatori europei in questa fase non possono limitarsi a fissare delle date o stanziare incentivi e lasciar fare tutto il resto al mercato. Cosa che, abbiamo visto in altre occasioni, soprattutto in Italia non ha mai funzionato. I governi devono intervenire, fissare regole precise, non permettere la speculazione fine a se stessa! Altrimenti l’auto elettrica per tutti non arriverà mai. E rischiamo, come peraltro in Italia sta già avvenendo, che dubbi e paure del cambiamento prevalgano sulla logica di un sistema che può e deve portare vantaggi a tutti“. Paolo da Brescia
Risposta. Il governo non interverrà sui prezzi della ricarica. Potrebbe farlo l’Antitrust, se ravvisasse cartelli i pratiche di concorrenza scorretta, sulla falsariga dell’indagine appena aperta sui prezzi della benzina. Cosa di cui al momento non si ha notizia per la ricarica. E gli abbonamenti, al momento, ci sembrano l’unica arma per difendersi.
Ripropongo un commento che avevo fatto tempo fa sui costi delle colonnine:
come si spiega che se ricarico a consumo mi costa fino a €0.99/kWh mentre in abbonamento (anche per HPC) posso spendere €0.30/kWh? Questa politica ha l’obiettivo di far fuori le app “aggregatrici” tipo NextCharge con le quali la tariffa applicata è sempre quella a consumo, per cui se carichi con NC o altri paghi tanto, se fai l’abbonamento con Enel o Eni spendi poco… ergo…
Ergo: sono gli abbonamenti, bellezza. Tutti: a teatro, allo stadio, agli impianti di risalita, all’autobus e via dicendo
Mah amanti dell’abbonamento e detrattori, io mi faccio una domanda, se ti pago tot euro per 50kwh, per quale senso logico non devo poterli usare quando ca**o mi pare a me? Per i contratti casalinghi alla sottoscrizione, le compagnie pre acquistano tutto il consumo annuo dichiarato dal contraente e si assicurano il margine di guadagno per tutti i 12/24 mesi, chiaro statisticamente ci sarà chi finirà per consumare di più (ed è molto facile) ma anche chi consumerà meno e tarano il prezzo bloccato considerando questo.
Invece per le colonnine questo no, ci han già fatto credere che sia come le tariffe telefoniche e ce la siamo bevuta tutti, ma dato che la maggior parte qui non è un neopatentato sa bene come si son evolute le tariffe telefoniche ed è abbastanza chiaro che non sono la stessa cosa il gigabyte di traffico è un servizio, un kwh è un bene tangibile nonche una materia prima, quantificabile esattamente come 1kg di farina, mai visto nessun supermercato venirti a casa a fine mese a riprendersi lo zucchero che non hai finito.Ma nessuno ha mai avuto parenti amici “truffati legalmente” dalla famosissima taglia di Enel? Che per anni ha fatto mambassa con extrasoglia fenomenali a prezzi stellari?
Che le colonnine costano di più perché vanno ammortate, si ok va benissimo… Ma gli incentivi statali alle installazioni tot mila euro a colonnina non servono a quello? L’esenzione per i primi 4 anni dal pagare i costi di rete e dispacciamento non servono a quello? L’esenzione dal pagamento delle accise non servono a quello?
Mi obbligano a dargli i miei dati (nome indirizzo numero di carta etc) perché non han nemmeno pensato di farmi pagare col bancomat? Devo tenere sul telefono con accesso al GPS garantito per usarle… Insomma han tante altre entrate oltre al kwh che gli pagate… Ma… Vi sta bene.. ma perché? Solo perché avete risparmiato un po rispetto alla benzina o diesel allora si accetta senza fiatare sto trattamento, contenti di farsi perculare?
State (arriverò pure io col tempo ovviamente) rinunciando volontariamente ad un ulteriore e dovuto risparmio per cosa… Per poter dire “io sono ecologico”? Ma ecologico di che se poi state 3h a guardare video di gattini su Instagram che han un impronta carbonica al minuto da far invidia all’euro sotto zero di vostro nonno? Ecologico dove se poi “qualunque bev va bene basta che sia bev e allora Greta non ti fa sentire in colpa” remando contro a tutti coloro che aspettano auto migliori, con consumi inferiori, meno costose all’acquisto (oh il costo al kwh di batteria è dimezzato in sti tre anni mica ho visto crollare i prezzi delle batterie ma non ho visto capacità triplicate a pari prezzo), con tecnologie a bordo utili al futuro… Che cavolo serve avere 100kwh sotto le chiappe se poi mi metti una carica fast da 80/120 kw quando già ora esistono colonnine da 250 e il futuro si prospetta, a guardare le ricerche e prototipi vari in atto, verso batterie da 100kwh che si ricaricano in 10 minuti… Ma con quale colonnina ci arrivi? Però le installano quasi sempre da 150kw massimo da splittare se arriva qualcun’altro a caricare.. Che senso ha? Ma siete felici così, mi fa piacere per voi… Intanto Enel e VW so fregano le mani perché non potevano chiedere acquirenti migliori, perculati e ti fanno pure pubblicità! Il sogno di ogni venditore poco onesto!
Chiaro che estremizzo per carità… La speranza è di riuscire a far riflettere anche solo 1 persona, ma è un po come far riflettere un acquirente di iPhone (ad esclusione di chi ci lavora come content creator E pochi altri) che ha speso 1500€ per qualcosa che avrebbe fatto quasi ugualmente con 500, a patto di metterci la testa nell’uso e si.. Rinunciare all’effetto “ho iPhone quindi sono figo e i compagni di scuola mi accettano”, so che il 99% alla seconda riga ha già deciso che o non sto parlando di lui o che sono ilun idiota (cosa che condivido anche io tranquilli) o un negazionista che nelle ultime settimane è tanto in voga… Però ci provo comunque, già siete fortunati che ultimamente ho poco tempo per seguire tutti i post, con la felicità del caro massimo che non deve leggere per forza i miei post per controllare non dico parolacce prima di pubblicare 😬😬😂
Fossi in te mi sarei fermato alla prima parte che considero veritiera e pertinente.
Poi ha un po’, inutilmente, sbroccato e ti sei ripreso un po’ con gli iphone che sono però uno sfizio (affari di chi se li vuole prendere anche se non potrebbe permetterseli), l’auto invece ed il relativo “carburante” è invece una necessità.
Mah, sull’auto che è una necessità possiamo stare a discuterne ore: diciamo che per come abbiamo costruito la vita attualmente è diventata una necessità, ma ormai non si contano i casi di chi sceglie di farne a meno, soprattutto tra o giovani.
In ogni caso sottolineo che dalla gabbia non si esce di certo finché l’auto è considerata necessità e non strumento.
Da questo punto di vista possiamo dire che sono necessari solamente aria, acqua e cibo.
A tutto il resto in qualche modo si sopperisce.
Mah, per dirla ancora meglio: l’automobile con compare nella piramide di Maslow.
Se abiti fuori città sì, l’auto è necessaria. A meno di voler fare km e km in bicicletta oppure a piedi anche solo per recarti al lavoro.
Un’accozzaglia di fake come non si era mai vista.
Da quando il traffico internet non è un bene tangibile? Che le infrastrutture fatte per generarli, banda disponibile, sono forse fatue? I server con cui viene gestita la rete, sono gli stessi se dovessero gestire 1/100 di quello che fanno ora?
Il GPS non sei obbligato ad averlo acceso, che gli frega, sanno già dove sei a ricaricare.
E, forse non te ne sei mai reso conto, ma gli stessi dati li fornisco già anche tu quando fai gasolio e paghi con bancomat/carta di credito.
Con la variante che se io carica casa, loro non sanno nulla, mentre le tue abitudini le sanno sempre, perché tu non puoi fare rifornimento nel box.
Io, con la mia EV, sì.
Ma se sei così preoccupato dei tuoi dati, hai mai pensato che Google o Apple, sanno già tutto di te?
E poi li cedi gratuitamente a facebook?
In questo momento sono in Francia, ho trovato colonnine HPC a cui puoi pagare direttamente con la carta di credito ed anche con il bancomat.
Però, se pago con il mio abbonamento, quei kWh di energia li scalano e la mia tariffa finale è di 0,31€/kWh
Se vuoi pagare con le carte, paghi 0,59€/kWh.
Sei ancora sicuro che i miei dati li cedo a costo zero?
A me pare di ricevere uno sconto di quasi il 50%.
E se paghi con la carta, hanno i tuoi dati, sia chi emette la carte, sia chi eroga il servizio di ricarica
Ergo, cedi 2 volte i tuoi dati a costo zero.
Io, invece, i miei dati li cedo solo a chi mi fa l’abbonamento, il gestore della carta sa solo cosa ho acquistato, l’abbonamento, ma non dove lo utilizzerò.
Ed il gestore della colonnina sa quale operatore ha attivato la ricarica, ma non ha i miei dati utente, ha solo un codice con cui fatturerà, ma nessun nome e cognome.
Ancora convinto che i dati li cede chi usa gli abbonamenti?
hai ragione così funziona ma chi se ne frega o così oppure ti chiudi in casa schiacci con il martello telefono carte di credito portatile etc etc altro che abbonamenti
analisi lucida e assolutamente condivisibile: complimenti.
purtroppo poi si leggono i commenti.. 🤦♂️🤬
Continuo a non comprendere questo astio verso gli abbonamenti. Si possono attivare anche per un mese solo, quando serve. Il taglio più piccolo costa comunque meno di una singola ricarica a consumo sulle fast.
Nessun astio, e’ che e’ un’inutile complicazione! Non tutti siamo supertecnologici e specializzati a creare all’occorrenza piu’ account, caricare un borsellino di qua, un altro di la, calcolare quanto mi servira’ a priori … uno non esperto, un anziano … che fa, s’attacca? Si deve accontentare di pagare a consumo, che puo’ arrivare a costare anche il triplo? Che senso ha tale enorme divario di costi? A casa, che consumi nulla o moltissimo il costo e’ sempre lo stesso, a consumo. Non esiste l’ “abbonamento” ad un tot di kwh…
Ed e’ sempre la stessa energia!
NO GUARDA….
La questione è semplice….
.. ti fai due account. Uno in be charge e uno in enel x.
Attivi l’abbonamento e ha validità un mese. Se devi puoi bloccarlo ed è comunque valido fino al decorrere del mese. Se vuo fai un swich su altro operatore.
Tutto qui. Nient’altro.
Poi… la questione dell’anziano… del non tecnologico…
E’ la vecchia scusa del sessantenne che non vuole il bancomat e non trova più le agenzie. Vuole pagare poco e comprare su ebay…
… sono scuse per chi le cose nn le vuole fare.
Poi… lo stesso va a fare le analisi del sangue e vuole il referto cartaceo perché non ha la mail … poi scopri che ha un account su facebook e scrive m…….e tutto il giorno.
Pensa che parlando con mia figlia che da neopatentata guida solo la mia elettrica mi ha confessato che ha l’ansia del distributore che non sa come fare benzina ad un’altra utilitaria…… Come cambiano i punti di vista a volte!
Panta rei, ovvero come cambiano in fretta i tempi…
Anche mia madre settantenne dice così, ha sempre fatto il servito…
I miei suoceri, ultraottantenni, fanno sempre il self.
Pensa un po’
SI .. ANCHE MIA MOGLIE.
Fanno parte di chi è abituato a FARSI FARE LE COSE. Poi sono tipi psicologici classificabili come PROCRASTINATORI SERIALI.
“Farò domani questo e quello”. Finscono per rimandare sistematicamente tutto.
L’ultima volta l’ho accompagnata al distributore Eni per fare il pieno dell’auto diesel. Quando schiatterò io… perché schiatterò io prima di lei… allora imparerà gioco forza come fare.
E’ una questione di psicologia.. se vuoi puoi fare ogni cosa, i limiti siamo noi ad imporceli con la nostra mente.
Vabbé … se fumi due pacchetti di cicche al giorno non andrai mai sulla vetta del k2… vero… ma questi sono limiti estremi … fino al campo base ci arrivi.. col fiatone.
I ragazzi di oggi….. ai miei tempi andavo a fare la spesa in bicicletta a 14 anni… adesso si emancipano in modo verticale dopo i 18.
si ma avere l’ansia perché bisogna fare benzina è borderline.
Io mi preoccuperei se avessi una figlia/figlio così. Devi mettere 20 euro in una fessura, scegliere un numero e infilare la pistola della pompa in un foro.
Capisco tutto, ma è proprio un punto di vista penoso per un giovane adulto.
Esisteva ahimè ma solo sul gas che ci mangiavano di più, tot smc prepagati a tariffa fissa ogni mese… Se consumi meno… Glieli paghi tutti comunque, se consumi di più… Ah si c’è extrasoglia, 1 smc non ti costa più 40 cent (al tempo era attorno a quella cifra) ma 85 o 95 (sempre sotto l’euro come i supermercati) e arrivavano stangata da paura… Poi c’è quell’altra fetta che ti “risolve il problema” con una sorta di cash per arrivare ai 12 mesi senza extrasoglia.. Senza però dirti che se consumi meno non ti torna in tasca nulla e se consumi di più hai extrasoglia difficilissimi da trovare sui loro siti.. Cenè ancora un paio almeno di aziende che fanno sti contratti…rabbrividisco..
Credo che uno dei problemi dei prezzi di ricarica sia sulla base della modulazione dei listini. Il costo degli HCP è decisamente più caro, l’HCP costa di più. Ciò è normale, ma… Gli abbonamentii non fanno differenza tra HCP e quick, la maggior parte delle persone ricarica con abbonamento, e questo porta i prezzi dell’abbonamento ad essere più alti di quanto potrebbero esserlo se fossero differenziati, e la ricarica HCP fuori abbonamenti a prezzi più alti di quanto necessario. Se gli abbonamenti, anziché includere tot KW includessero tot crediti, dove un credito è 1 kw in quick o 0.7 kw in fast/ultra, avremo due vantaggi: in primo luogo un adeguamento dei prezzi ai costi, con margini più facilmente valutabili e quindi più vicini alle necessità sia del gestore che del clienhte, il secondo l’utilizzo delle HCP per chi ha bisogno dell’HCP e delle quick per chi ha bisogno delle quick. Spesso vedo ricerche e richieste di più HCP per chi non ha effettivamente bisogno dell’HCP. Non credete?
Che ti stai dando la zappa sui piedi.
Il concetto dovrebbe essere che il costo sulle HPC dovrebbe essere ragionevole anche senza abbonamenti se si vuole invogliare le persone al passaggio verso la mobilità elettrica.
Per le colonnine AC dovrebbe essere allineati con il prezzo medio dei kWh che paghiamo a casa, quindi anche meno.
In giro c’è molta gente che ha ansia da ricarica (vorrebbe un servizio simil distributori di carburante) distribuiti sul territorio, pagabile in contanti o carte e che richiede poco tempo per la ricarica (come per i carburanti).
Io da possessore di BEV ho provato a far cambiare prospettiva ma inutilmente.
Non ritengono fattibile mettere in ricarica durante le soste a seguito di acquisti al supermercato o altro.
Nemmeno il fatto di spendere meno come costi energia/carburante a km gli fa cambiare idea.
Forse una riduzione drastica dei distributori di carburante ci riuscirebbe.
Forse non è passato bene il concetto. È normale che HPC costi di più dell’AC, visto che carico in un impianto che costa 100K€ anziché 4K€. Ed è normale che valga di più, visto che carico qualche centinaio di km in una pausa pipì anziché in una pausa spesa. Vista questa differenza, sarebbe normale che se gli abbonamenti fossero differenziati, in abbonamento il costo a Kwh AC arebbe più conveniente di quello che è ora mentre fuori abbonamento il costo HPC sarebbe più conveniente di quello che è ora. La mia impressione è che (al di fuori di chi conosce bene come funziona), passi il concetto che HPC è la normalità, AC è per gli sfigati, mentre invece AC è la rete stradale, HPC è l’autostrada della ricarica. Sento (e leggo) troppo spesso “finché non c’è una colonnina ultra fast sotto casa non comprerò mai l’auto elettrica”, quando sotto casa hai colonnine AC più che sufficienti. E se dopo che uno acquista l’EV, e l’acquistano anche i vicini, queste non sono più sufficienti, è facile aumentare il numero delle AC, ma non delle ultrafast. È vero che servono per meno tempo e quindi ne servono meno, ma a casa dal lavoro è probabile che torniamo insieme, e fare i turni è scomodo.
questo mi è chiaro.
Ma il consumatore medio se ne frega che a te costa installare l’impianto.
A lui conta quanto costa caricare e lo vuole fare più velocemente possibile al minor prezzo senza essere legato ad abbonamenti o tessere.
se non ha il desiderato la BEV non la compra.
Io ho la BEV e non mi faccio problemi ma il concetto che volevo esprimere è questo.
«il consumatore medio […] lo vuole fare più velocemente possibile»
Il comsumatore medio non ha capito la scomodità dell’ultrafast.
Gli toccherà stare lì ad aspettare che finisca la carica per spostare l’auto per chi viene dopo e/o non pagare la sosta post carica anziché andarsene, tornare con comodo quando ha fatto quello che deve fare senza fretta, perché tanto la carica non è arrivata al 100%.
Sono stato in vacanza, vicino casa (in affitto) in paese (a 600 mt circa) c’era una unica HPC ed una unica AC. Ho sempre caricato alla AC (anche se con l’abbonamento costavano uguale). Facevo il turista durante la giornata (facendo anche 250 km), tornavo la sera alle 7, mettevo in carica, facevo la doccia, preparavo la cena, dopo cena uscivamo per prendere un gelato, ed al ritorno passavo dalla colonnina, staccavo e portavo l’auto sotto casa.
Non mi convince del tutto, anzi.
Le HPC costano di più è vero, ma le HPC (che non vanno messe in ogni angolo della strada) con un’utenza in crescita erogano un numero nettamente superiore di kWh, quindi a regime l’ammortamento sarà molto più veloce. E sarà ancor più veloce anche per il fatto che usate su strade a scorrimento veloce dove i consumi sono ben più elevati.
Pertanto un gestore che già ha un giusto guadagno con AC (minori cariche e minori consumi) guadagnerà anche con le fast o hpc.
In fin dei conti il kWh è sempre lo stesso.
Costeranno anche di più, ma prima o poi si arriverà al punto 0, in cui sono rientrati dei costi o è come al solito che fanno finta di niente ? Un po’ come succede con i carburanti, ah è aumentato il prezzo e quindi tutti i carburanti aumentano, ma non si sa perché aumenta anche il carburante che si trova ancora la, e così poi tutta la tiritera che ogni volta tirano facendo come gli pare.
Riguardo Tesla e la riparabilità sarei perplesso.
In caso d’incidente con la batteria strutturale butti l’auto, altro che riparabilità.
In caso d’incidente in cui arrivo a deformare il posto in cui stanno le batterie strutturali (cioè il centro del telaio dell’auto) l’auto è, è sempre stata e sempre sarà da buttare a prescindere da se elettrica o termice è da se Tesla con pacco strutturale o no….
Non so se ti rendi conto di cosa vuol dire e cosa serve per arrivare a rovinare il pacco batteria in un incidente, vuol dire che dell’auto ben poco resta salvo ed è comunque da buttare (non fosse altro che per un discorso di sicurezza che viene a mancare se raddrizza un telaio deformato fino a quel punto….).
Leggo sempre commenti secondo cui le elettriche, soprattutto le Tesla con pacco strutturale, sarebbero da buttare al piccolo tocco di un paraurti quando non è affatto così…. l’auto è fa buttare se deformi in modo pesante il telaio dell’auto (di cui nel caso delle Tesla le batterie fanno parte), cosa che è già così da almeno w decenni su qualsiasi auto che sia elettrica o termica. Per arrivare a fare un danno di quel genere hai sfasciato di sicuro talmente tante altre cose che la riparabilità non è consigliata né a livello economico me tantomeno a livello di sicurezza che avrebbe l’auto in caso di muovo incidente…
Ciao, l’argomento viene fuori periodicamente
il pacco strutturale 4680, non revisionabile, al momento mi pare è disponibile solo per le tesla in america; questo sacrificio è stato fatto per conferirgli un’altra resistenza, in pratica molto difficilmente avrà guasti o rotture
da noi invece ci sono i precedenti pacchi 2170 (e di recente LPF), che alcune officine non ufficiali con un p di pazienza sanno aprire e riparare quando si guasta qualche cella ad es. dopo 400.000km, ormai fuori garanzia;
qui un caso estremo, una batteria di 600.000km (2170 ma taglio da 85 o 100Kwh) che viene riparata per dargli ancora altra vita:
https://evclinic.eu/2023/07/12/teslas-powertrain-defying-limits-rewriting-legacies-for-600000km-on-original-battery/
Per gli incidenti:
di solito, e specie nel caso di tesla, che è un mezzo quasi blindato da quanto è robusto nella cellula centrale, se arrivi a danneggiare la batteria, che è posta al centro, l’incidente è stato cosi serio che il resto dell’auto è da buttare a prescindere, a quel punto conta solo uscirne senza grosse ammaccature alla persona, e in questo pare il modello sia molto valido
viceversa nei video di tesla incidentate si vedono spesso auto dichiarate “total-loss”, carrozzeria schiacciata malamente su più punti non economicamente conveniente da ripristinare, ma batteria ancora sana
comunque in caso di incidenti è materia per l’assicurazione, per il portafoglio del proprietario
non è per difendere il marchio.. è solo che il quesito viene fuori spesso..gli riconosco giusto una buona progettazione 🙂
La Model Y ha pacco batterie strutturali, sia essa americana, europea o cinese
Non è vero. Il pacco strutturale c’è solo sulle Model Y con batterie 4680 prodotte (in numero ancora esiguo) in America.
Far riparare la batteria da officine non ufficiali? Così giusto per restare in sicurezza…
Meglio precisare:
primi 8 anni sei in garanzia, va da sè chiami l’assistenza ufficiale
(Zeekr ha 10 anni di garanzia, forse verrà copiata da altri brand)
Vw ad esempio sostituisce i singoli moduli, è un buon esempio di “riparabilità”
Ma sopra pensavo al concetto di “riparabilità” estremizzato, ad esempio auto con 12-15 anni, ormai fuori garanzia, magari con 300-400.000km, già sfruttata e superata dai modelli nuovi; ma che qualcuno potrebbe voler tenere ancora, per spirito anticonsumistico, o per risparmio, o collezionismo
Metti che inizia a perdere capacita delle batteria o segnalare un errore nel software, ma da verifica diagnostica risulta che solo poche celle sono usurate, il resto della batteria è in buono stato ( è un caso frequente, la maggior parte delle celle farebbe ancora molti altri km )
Per questi casi, in base alla tua predisposizione mentale, puoi scegliere, è una possibilità in più:
– compri e fai installare una batteria nuova dalla casa madre, con relativa garanzia
– vai in una officina specializzata (in america molte gia), ti cambiano le 5 celle usurate, approfittano per controllare il resto, e fa altri 200.000km aggiuntivi prima di perdere capacità un’altra volta
=============
PS:
se apri il link messo sopra (officina in Croazia che ha riparato una batteria che aveva già fatto 600.000 km ) e leggi qualche loro articolo, traducibile con google tralsate, capisci che sanno quello che fanno
e scrivono un po’ di valutazioni interessanti, sulla qualità costruttiva dei diversi brand di elettriche, e considerazioni sul tasso di guasti e riparabilità di auto termiche recenti e in particolare le ibride
Ciao, per chi leggesse, chiariamo che i pacchi “strutturali” sono sostituibili, sono sbullonabili dalla vettura con 3 ore di lavoro, non sono “saldati” al telaio
poi in dettaglio, intendevo che le Tesla Cinesi e Europee non hanno il pacco strutturale del tipo con celle 4680 (usato sulle Tesla Texane se non sbaglio), che è l’unico non revisionabile
le altre Long Range hanno all’interno moduli con celle 2170, mentre le Standard Range usano celle LPF
questi, dopo che sarà terminata la garanzia, con un po’ di pazienza se nesessario sono revionabili da officine specializzate, oppure sono recuperabili i sincoli moduli/celle
Ma anche il riciclo rimane una buona opzione, Tesla ha già da 2 anni gli impianti di riciclo messi a punto (già ora recuperano 95% dei materiali), così come da noi c’è Northvolt in Nord Europa con gli impianti già in funzione (ed altri ne verrano costruiti)
Il pollo va spennato, finché non mangia la foglia e in Italia l’unica foglia che si conosca è quella di fico, che non si mangia per pudore.
Credo anche io che con un altro governo le cose potrebbero andare diversamente. Ma questo abbiamo e dobbiamo tenerci.
L’amico Paolo non avrebbe potuto mettere in fila meglio di così quelli che sono anche i miei pensieri. Veramente sottoscrivo parola per parola.
I punti del Sig Paolo sono assolutamente condivisibili. Il costo dell’energia è una condizione base per sviluppare la mobilità elettrica. Ad oggi, anche caricando solo a casa, senza fotovoltaico i costi sono eccessivi. Utilizzare la rete pubblica sistematicamente non è economicamente sostenibile rispetto a vetture convenzionali. Ci può essere la volontà, ma deve essere accessibile.
Boh,.io uso la rete pubblica sistematicamente e spendo meno ora di quando ho comprato l’auto (pagavo 0,40 €/kWh ora pago 0,36 €/kWh con abbonamento). Dove sarebbe questa fantomatica sconvenienza?
Quindi secondo te una elettrica ricaricata a casa da normale contatore casalingo i costi sono eccessivo???
Facciamo 2 conti: in questo momento per un normale contratto domestico il costo del KWh è già altissimo se arriva a 20 cent (devi considerare solo la quota variabile della spesa della bolletta, cioè epurarlo da tutti i “costi fissi” perchè quelli li paghi già e non ti crescono se oltre ad alimentarci casa ricarichi anche l’auto… tradotto: se ricarichi l’auto la tua spesa sarà solo quella del costo variabile dell’energia, quindi coste energia vero e proprio + costo trasporto… tutto il resto non ti aumenta di un cent…) è mediamente nella vita normale, fatto sicuramente non fi 100% autostrada, va male se con 1 KWh ci fai 6 km… quindi 1km ti costa poco più di 3 cent… con benzina e diesel sei facilmente vicino ai 10 cent.. se per te spendere circa 1/3 è eccessivo vuol dire che abbiamo una concezione di eccessivotà molto diversa….
Anche riguardo alle ricariche solo da colonnine pubbliche io ho appena aperto un abbonamento da 320 kWh al prezzo di 99€… con quei kWh faccio tranquillamente 2K km, quindi con un costo che non raggiunge i 5 cent/km… anche qui circa la metà di quanto si spende con benzina/diesel….
Perché dici ciò? Hai un’auto elettrica?
Io con contratto energia protetto e quindi senza fotovoltaico ho riscontrato negli ultimi 2 mesi (caricando a casa) un costo di 0,04€/km per la mia BEV contro gli 0,08€/km per una utilitaria diesel.
Il mio fornitore mi fornisce il kWh ad un prezzo di 0,16€.
Considerato che consumo circa 13kWh per 100km, mi viene un costo di 2,1€ per percorrere 100km.
Quale sarebbe il problema?
Senza alcuna intenzione di fare polemica però quando leggo, è non è la prima volta, che per chi ricarica a casa gli abbonamenti non sono utilizzabili perchè non ha consumi mensili fissi (ovviamente parliamo di consumi alle colonnine pubbliche) e quibdi è “obbligato” a pagare a consumo mi viene sempre da ridere…
Qualcuno mi deve spiegare dov’è questa difficoltà ad utilizzare gli abbonamenti….
Io sono un automobilista elettrico che dispone di ricarica domestica e che quindi utilizza le colonnine pubbliche solo nei lunghi viaggi che non sono quotidiani o fissi nei mesi… quindi sono esattamente nella situazione descritta ma non 1 sola ricarica fatta alle colonnine pubbliche (e di viaggi lunghi in questi 2 anni e mezzo che ho l’auto elettrica ne ho fatti) l’ho fatta a consumo e non 1 kWh degli abbonamenti che ho aperto è andato “sprecato”…
Davvero con molta sincerità non capisco chi dice che non li può utilizzare dato che non hanno un obbligo di “ripetitività”, cioè se apri un abbonamento non hai alcun obbligo di tenerlo aperto per tot mesi e neanche hai un costo iniziale per l’attivazione. . Queste 2 condizioni si che lo renderebbero difficilmente utilizzabile dai “fruitori occasiobali” di colonnine pubbliche come me…
Invece ad oggi si può tranquillamente attivare un abbonamento (pagando solo i kWh che acquisti e nessun costo supplementare di attivazione/canone) il giorno stesso che ti serve (ed è usabile subito) e poi tornare impostati a consumo per il mese dopo, pronti a rispostare su di un abbonamento al prossimo bisogno (che può essere swnza alcun problema anche il giorno dopo che si è tornati a consumo)…
Quindi dov’è la difficoltà nell’utilizzare l’abbonamento? Basta avere un minimo di contezza di quanti km si faranno “extra casalingo” nel mese successivo a partire dal giorno del primo bisogno (in modo da aprire l’abbonamento di taglia adeguata) ed anche chi fa viaggi solo saltuarmente normalmente bene o male sa cosa farà nell’arco del mese.. la saltuarità dei viaggi non è difficile da gestire, lo sarebbe di più la non prevedibilità…
Se poi uno sbaglia previsioni e non gli bastano i KWh dell’abbonamento basta avere a disposizione la possibilità di aprirne un secondo (con altro operatore oppure con un secondo account dello stesso se non si vuole cambiare) il giorno che si esaurice il primo (è questo secondo abbonamento partirà da quel giorno e non da quello iniziale di apertura del primo abbonamento) per non avere problemi.
Se invece uno ha esagerato in eccesso e si avvicina la scadenza del mese basta sospendere per una settimana la ricarica domestica è fare una sola ricarica alla colonnina pubblica più vicina a casa propria per azzerare KWh dell’abbonamento….
In conclusione non esiste alcuna difficoltà ad utilizzare abbonamenti anche per chi fa viaggi saltuari (anche se fosse,solo 1 all’anno per le vacanze), le difficoltà semmai le ha chi non si sa organizzare.
le difficoltà le ha chi deve cambiare abitudini, come me.
Quando mi mancano 50km, vado alla pompa, faccio il pieno e pago esattamente quello che ho messo nel serbatoio.
Non in anticipo, non una quantità che non so se utilizzerò, ma semplicemente la quantità che poi, SENZA SCADENZA, potrò utilizzare.
Questo è, per me, il iù grande cambiamento mentale, che (e non solo quello) mi ostacola.
Io, invece, quando devo fare rifornimento, attacco la presa all macchina in garage e faccio il pieno. Consumando esattamente quanto ANDRÒ A PAGARE POI, quando arriverà la fattura.
Se invece devo fare un viaggio, considerato che so già dove andrò, so più o meno quanto consumerò e posso attivare un abbonamento per quella taglia.
Così so esattamente quanto spenderò prima.
E lo attivo il giorno che parto, con BeCharge, l’attivazione è immediata.
E chissenefrega della scadenza, mi chiedo chi si possa permettere vacanze più lunghe di un mese.
Credo che il ragionamento sfavorevole all’abbonamento verta sull’obbligatorietà del consumo in un tempo relativamente breve anche quando, l’utente, potrebbe ricaricare a casa con costi inferiori, pena la perdita dei kWh e quindi del credito.
L’abbonamento viene fatto quando la ricarica, seppur occasionale ma che potrebbe essere mensile, tramite il pay per use costerebbe ancora di più.
E’ anche vero che il maggior costo sarebbe relativo solo a quei kWh eccedenti la necessità del viaggio occasionale, quindi presumibilmente non una grossa perdita.
Ma infatti, parlano perché hanno la benzina nella testa.
Potesse, il governo, i costi di ricarica li metterebbe a 4 eur al kw.
Ricordo a tutti che sia Enel, che Eni che sono le mamme di Enel X e Be Charge, sono controllate dal Ministero delle Finanze, che è comandato da Giorgetti che è della Lega.
Inoltro ricordo a tutti che Salvini (leader indiscusso della lega) è contrario all’elettrico e favorevole ai motori a gasolio e benzina, ed inoltre è dichiaratamente negazionista della crisi climatica al pari di Trump (del quale sfoggiava in parlamento la mascherina da supporter).
Strano pensavo fosse un Governo di destra invece li vedo impegnati su politiche cubane…
Vorrai mica dire che noi italiani (e i nostri figli) siamo spacciati?
E oltre a questo, mettere un tetto alla ricarica delle macchine elettriche ma lasciare che il prezzo di benzina e gasolio salgano tranquillamente quando il prezzo del petrolio scende? Va bene incentivare il passaggio all’elettrico ma così non si permette nemmeno di poter andare a lavorare tra un po’, perché le macchine elettriche comunque costano e non è fattibile rimpiazzarle tutte in blocco
mi sfugge il nesso tra stabilizzare le oscillazioni del 600% deiprezzi delle ricariche elettriche e il causare un danno ai prezzi di benziana e gasolio
retorica del caprio espiatorio? vittimismo ? bho
PS: anche il prezzo dei biglietti dello stadio non dipende dalle auto elettriche, meglio scriverlo
il senso sta nel parlare di tetto per le ricariche ma non (pure) di tetto per benzina/gasolio, i cui prezzi salgono anche quando scende il costo del greggio.
non si legge da nessuna parte che una danneggi l’altra: se ha capito questo 🤷♂️
per tutto il restante scritto da gabriele, non ci vuole una cima per comprendere..
E invece forse ci vuole almeno una mezza cima..
Se ricordo bene, e se sbaglio qualcosa correggettemi, ricordo un articolo su un altro strambo conflitto di interessi:
Enel è in ritardo sulla costruzione di sistemi a doppi bacini idrici (di taglia non enorme) accoppiati, per pompaggio acqua per storage elettricità, posti in fianco a un corso d’acqua da cui prelevare ogni tanto solo una frazione del volume ri-utilizzato di acqua; Enel avrebbe l’esclusiva, questi bacini e impianti non li può realizzare nessun altro anche volendo
esisteva un programma con molti progetti, siti già individuati pre pandemia, al Nord e soprattutto al Sud italia, dove sono più carenti; nuovi ne sono stati realizzati/ultimati forse un paio
perchè Enel era anche proprietaria di centrali termiche che durante la crisi hanno fatto bei extraprofitti, di potenziare l’idroelettrico (e anche manutenzionare meglio i bacini degli imapinti già esistenti) pare avesse meno convenienza
non so come sia ora la situazione, se qualche autority può obbligarlaa stringere le tempistiche, comunque nei prossimi anni vanno fatti
Durante la crisi, gli extraprofitti li hanno fatti, giustamente, chi ha avuto la vista lunga ed ha investito nelle rinnovabili anni fa.
Ed i governi li hanno voluti extratassare, come se fosse colpa loro che il prezzo dell’energia sia schizzato verso l’alto trainato dal gas
Avessero lasciato che chi produce con il gas avesse dovuto vendere sottocosto, ci sarebbe stata una spinta sulle rinnovabili mai vista prima.