Coppa America, i foil e la scossa elettrica di Torqeedo

barca elettrica

Le barche volanti di Coppa America hanno preso la scossa elettrica. I 6 team che hanno partecipato alla sfida si sono affidati alla tecnologia di Torqeedo con la batteria Power 48-5000  selezionata per alimentare il sistema di funzionamento dei foil degli AC75.

I foil: un sistema che si governa con l’energia elettrica

Raggiungere e superare i 40/45 nodi significa letteralmente volare sull’acqua. Un fenomeno reso possibile grazie ai foil – le appendici alari delle imbarcazioni – che danno il meglio delle loro potenzialità quando il vento soffia sui  15-20 nodi. Allora le barche  AC75 come Luna Rossa spiccano il volo.

E l’elettrico? Alimenta con la batteria, in questo caso la Torqeedo al litio  48-5000, il  foil cant system dell’AC75. Il sistema che controlla i cilindri idraulici da 40 tonnellate che posizionano, sollevano e abbassano, i componenti dei foil.

Con i foil le barche di Coppa America: da 10 nodi hanno superato i 50

barca elettrica a vela
credit ACE – Studio Borlenghi

Si è iniziato a parlare di foiling  in Coppa America nel 2012 con lo yacht AC72 di Emirates Team New Zealand ovvero Aotearoa. La barca a vela “volante” che per prima ha utilizzato un sistema simile a delle ali che con l’aumentare della velocità sollevano lo scafo fuori dall’acqua. Vuol dire eliminare la resistenza dello scafo e  andare molto più veloce. Facciamo una comparazione: prima di Aotearoa gli yacht dell’America’s Cup navigavano a circa 10 nodi; gli AC75 di questa ultima edizione  hanno raggiunto  53 nodi.

In Coppa America fondamentale il lavoro ingegneristico: due testimonianze

batteria barca elettrica
Power 48-5000 battery di Torqeedo

Nell’America’s Cup Event (ACE) Torqeedo è intervenuta con gli ingegneri Maurice Bajohr e Dirk Eikemeier. Il primo è direttore della consulenza interna di Torqeedo.  “Abbiamo iniziato a lavorare con ACE sull’integrazione iniziale della batteria Power 48-5000 nel 2018“, parole di Bajohr.

La batteria alimenta il sistema idraulico di inclinazione del foil  che è stato integrato nello yacht di ogni squadra come definito dalla regola di classe.” La regola di classe stabilisce i parametri di progettazione per gli yacht che gareggiano in Coppa America ed è stata definita dal Defender e dal Challenger of Record, il Team Luna Rossa. Quindi si è scelto il prodotto Torqeedo. Dirk Eikemeier, vicepresidente dell’elettronica e sviluppo software del marchio tedesco, ha guidato lo sviluppo di una versione software personalizzata per gli AC75 che ha consentito al Power 48-5000 di “operare a una potenza di picco complessiva più elevata e ha consentito l’accesso a tutti i dati della batteria“.

Dalla sfida di Coppa America alle barche con foil per i pendolari di città

premio 2019Come in tutti i settori, l’ambito sportivo permette una ricaduta tecnologica nel mercato di massa. Partiamo dall’agonismo: “Questi team spingono ogni componente, ogni sistema, ogni bit di software ai suoi limiti assoluti“, ha affermato Eikemeier. Una sorta di laboratorio. Confermano le parole di Bajohr: “Operano con livelli incredibili di abilità tecnologica e precisione. Niente ostacola il loro obiettivo di vincere la Coppa. Lo spirito e la volontà di risolvere qualsiasi problema e di compiere la missione qualunque cosa serva è stimolante“. In questo modo migliora la ricerca scientifica.

traghetto elettrico
Candela Speed Boat

E le applicazioni concrete? Le vediamo, per esempio, su Candela Speed Boat dove grazie ai foil si riduce sensibilmente il consumo e quindi aumenta l’autonomia. Un motoscafo per il piacere, ma che si vuole adattare al trasporto pubblico a Stoccolma (leggi qui).

Visualizza commenti (4)
  1. Salve vorrei sapere una cosa per lo smaltimento e riguardo all’eventuale cambio di batteria perché penso che il costo sia ancora troppo elevato

    1. Salve Andrea grazie della domanda, non si tratta di batterie enormi rispetto alle dimensioni di quelle utilizzate per i traghetti. Le batterie hanno una seconda vita abbastanza lunga e poi c’è il riciclo dei materiali da cui è formata. E ogni anno migliora la tecnologia che le rende meno impattanti. Sono un problema, ma ci sono anche diverse soluzioni.

  2. Gran cosa i foil, il vento e l’energia elettrica. La chiave di tutto sono le batterie e quindi quello che vorrei capire è come possono garantire la energia necessaria e per quanto tempo. Le batterie del mio monopattino elettrico durano poco e quelle delle barche?

    1. Grazie per la domanda Fabio, per quanto riguarda queste batterie riguardano l’alimentazione di sistemi non la propulsione. E i match-race durano poco. Invece per le barche l’argomento è complesso visto che rispetto all’automotive vi è una forte varietà ovvero dalle mega navi al kayak. Per un uso diportistico – conta tantissimo anche la forma dello scafo e la sua pesantezza/leggerezza – ci sono barche o motori (facilissimo e senza nessuna noia burocratica per molte tipologie il passaggio dal termico all’elettrico) che assicurano autonomie anche di 6/7 ma anche più. Naturalmente conta la velocità, più aumenta ed esponenzialmente crescono i consumi. Il problema oggi è la ricarica. Mancano le colonnine, anche se nei porti ci sono le prese nei posti barca, e soprattutto quelle fast. Indispensabili per barche da lavoro ma anche il diportista con un motoscafo di una certa potenza. Senza è impossibile far decollare la nautica elettrica.

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