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Conviene elettrica, benzina o diesel? Guarda la Kona…

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La Kona in elettrico è proposta con 2 differenti tagli di batteria: 64 kWh (autonomia WLTP 484 km) o 39 kWh (autonomia 305 km). Anche il motore elettrico è proposto in due versioni: da 150 kW (204 CV) o 100 kW (136 CV), con una coppia massima di 395 Nm.

Conviene elettrica, benzina o diesel? La scelta di solito si fa pensando al prezzo d’acquisto. Ma poi l’auto va mantenuta e i conti cambiano. Guarda la Kona…

Conviene elettrica? I numeri sono questi

conviene elettrica
Ovviamente il costo dell’energia, rispetto a benzina e gasolio, concorre alla convenienza dell’elettrica. È la stessa Hyundai a fare i conti sulle versioni Kona

Ormai sono le Case stesse a dirlo: unendo prezzo d’acquisto a successivo costo di gestione, l’elettrico è competitivo. Un acquirente accorto deve calcolare tutto, non solo l’esborso iniziale: sono tutti soldi che escono dalle stesse tasche, le nostre. C’è la manutenzione, con i famigerati tagliandi, il costo dell’energia o del carburante, l’assicurazione…Tutto concorre a formare quel che gli inglesi chiamano Total cost of ownership (Tco), il costo totale, il vero riferimento. E il caso della Hyundai con il suo piccolo Suv, la Kona, è molto interessante: è prodotto un po’ in tutte le motorizzazioni ed è l’ideale per un confronto. Ebbene, è la stessa Casa coreana a dire papale papale sul suo sito che “con KONA Electric risparmi fino a € 310 al mese rispetto alla versione benzina o diesel“. Come?  “Grazie ai minori costi di gestione, manutenzione e percorrenza“.

—–  Leggi anche: 15 giorni a spasso per testare la Kona —— 

Confrontate una 39 kWh e una 1.6 CRDi diesel

Dunque: i conti della Hyundai non sono fatti mettendo a confronto il suo con un Suv della concorrenza, potrebbero apparire interessati. Sono fatti confrontando le due versioni di un modello di casa: una Kona Electric 39kWh XPrime+ con una a Kona 1.6 CRDi DCT 2WD XPrime, a gasolio. Conti che si riassumono nell’offerta di un’elettrica in leasing con un canone mensile di 199 euro. I dettagli sono spiegati in un’apposita sezione del sito, denominata proprio “Risparmia con Kona Electric”.

conviene elettrico
La Kona elettrica è già in molte flotte pubbliche e private. Qui la versione per la Polizia di San Gallo, in Svizzera.

Che interesse avrebbe la Hyundai a spingere una versione piuttosto che un’altra? Non stiamo qui a entrare nel dettaglio di tutti i calcoli che sono stati fatti. Ci limitiamo a dire che un peso importante ce l’ha anche il fatto che, in caso di rivendita, l’elettrica mantiene un buon valore nel tempo. Dopo tre anni  e 60 mila km, nell’usato siamo al 48% di valore residuo rispetto al prezzo iniziale. Per i modelli diesel, coi tempi che corrono, non ne siamo così sicuri.

conviene elettricaSECONDO NOI. È significativo che, nei siti che le Case dedicano ai modelli elettrici, compaia sempre più spesso la parola “convenienza“. Chi maneggia grandi flotte aziendali, e deve saper fare bene i conti, sa già che in certe versioni e per certi usi l’elettrico già oggi può essere un buon affare. La Kona, che nelle classifiche sulle elettriche più virtuose nei consumi è sempre nei primi posti, ne è una conferma.

 

 

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33 COMMENTI

  1. Buonasera Michele rispondo volentieri, sì abbiamo un Wallbox, della Scame da 7,4kwh, se non ricordo è una delle poche ditte che ha dei Wallbox con ingresso variabile riguardo la erogazione di corrente, come il nostro.
    Mi spiego e spero di riuscirci da come scrivo, scrivo variabile perché un Wallbox tradizionale può arrivare fino a 7,4 kWh, in monofase, se non bastano si va ai Wallbox più grandi ma con corrente in trifase per andare ai 11kwh in su.
    Un Wallbox da 7,4kwh ha bisogno come minimo un contratto da 9kwh.
    Perché caricando una macchina, non ci sarebbe più margine per la casa e per cui il rischio che salti la corrente ed è spiacevole oltre a creare disagi.
    Per questo l’acquisto del Wallbox va fatto in base ai kwh che si ha. Noi nella nostra casa, essendo una casa di due appartamenti, da 3kwh ciascuno che poi diventano quasi 4,5kwh nel emergenza, se ricordo male, ma questo prima, senza il fotovoltaico.
    Adesso che abbiamo il fotovoltaico, un impianto da 6kwh, abbiamo disdetto uno dei due contratti da 3kwh e poi in contemporanea abbiamo maggiorato l’altro, cioè da 3 a 6kwh, così ad arrivare a un totale di 12kwh.
    Per cui un Wallbox da 7,4kwh così ci sta.
    Anche se adesso il nostro Wallbox è tarato a 6kwh.
    Perché a 6kwh? Perché i nostri 6kwh, con i pannelli, adesso come adesso vanno prima venduti al gestore per cui noi virtualmente ne abbiamo solo 6kwh da usufruire in tutta la casa. E qui entra in gioco il nostro Wallbox, con corrente variabile.
    In automatico il nostro Wallbox, in base al funzionamento dei elettrodomestici , si prende la corrente che li serve per la carica della macchina.
    Per cui il pericolo che salti la corrente, quasi inesistente.
    Il nostro Wallbox che è stato tarato a 6kwh, di media si prende sui 5,4kwh, per caricare la macchina un ottimo risultato, comunque.
    La durata della carica, se la macchina ipotesi ha un residuo di 150km, vuol dire quasi un terzo del totale corretto? Proprio oggi ho caricato la macchina e nel indicatore della macchina aveva segnato 10ore e 20 minuti al pieno.
    Più o meno aveva caricato 40kwh
    Ha messo più ore del previsto calcolando i 5,4kwh di carica. Il motivo è che nelle prime ore la carica è costante, sulle 5,4kwh poi quando la carica arriva al 80% circa , la carica si riduce al minimo, il motivo, per salvaguardare le batterie, diciamo per proteggere come in un cellulare.
    Una volta, contrattualmente parlando quando avrò finalmente i miei 12kwh, modificherò di nuovo il mio Wallbox fino a 7,4kwh di carica cioè sfrutterò il Wallbox al massimo della potenza e senza rischiare che salti la luce.
    Con il cavo in dotazione per la carica normale della macchina, se come la nostra da 64kwh, una carica, da zero, ci vogliono più di 30 ore o quasi per il pieno, perché senza il Wallbox, si carica solo a 2kwh o poco più. Un altro consiglio chi si avventura a una macchina elettrica, andrebbe caricata quasi tutti i giorni, per avere tempi brevi.
    Non è come una macchina a benzina che bastano 5 minuti per fare un pieno.
    Qui mi fermo, per non sbagliare di più, un saluto
    Marco Saretta

    • Buonasera Michele rispondo volentieri, sì abbiamo un Wallbox, della Scame da 7,4kwh, se non ricordo è una delle poche ditte che ha dei Wallbox con ingresso variabile riguardo la erogazione di corrente, come il nostro.
      Giustamente il Wallbox non eroga al ingresso ma
      alla uscita la corrente per una macchina elettrica scusate del errore, laptus, saluti
      Marco Saretta

  2. Buongiorno a tutti possessore proprio di una Hyundai Kona da 64kwh, a Novembre farò il primo tagliando. Il costo del tagliando sarà sui 40€ più 40€ se il filtro aria fosse sporco e questo sarà il il costo totale. Sono arrivato a fare 520km con la Kona ed abbiamo sempre usato la corrente di casa. Anche perché con il covid non siamo riusciti andare oltre Lago di Garda, ma vi posso garantire che è tutta un altra storia a guidare una elettrica e di sicuro non si torna più indietro. Ok abbiamo speso più inizialmente per l’acquisto della macchina ma pensando ai tagliandi ai bolli auto e quant’altro, si fa presto a recuperare quello che di ha speso inizialmente. Poi sappiamo che qualsiasi cosa che si guida, si produce sempre del inquinamento, dalla costruzione di una macchina fino a consumarla, importante rispettare, insomma trattare il mezzo in modo per non aumentare il disagio del inquinamento. Per capire se una macchina elettrica inquina o no, provate a lasciare il motore acceso, in garage con voi, io l’ho provato con la mia, risultato niente rumore niente odore e intossicazione. Scusate della mia grammatica, sono di madre lingua tedesca e non ho molta domestica con l’italiano e spero di essermi lo stesso capito cosa voglio dire. Poi ognuno sceglie cosa gli piace. Importante rispettare l’ambiente con il mezzo che si ha, io comunque rimango con il elettrico. Anche perché di modelli ormai ci sono, per tutte le tasche. Ma la Kona EV, un vero spasso, buona guida a tutti e provate a fare un giro, anche io avevo perplessità ma adesso anzi tutta la famiglia la cerca ma purtroppo ne abbiamo solo una. Un saluto
    Marco

    • Ciao Marco, complimenti per i tuoi 520 km con un pieno!!
      Mi permetto di farti alcune domande: tu scrivi che hai sempre caricato la Kona usando la corrente di casa (immagino che tu abbia un box), quanto tempo impieghi a caricarla?
      Durante la carica ti è mai capitato che si staccasse la corrente?
      Immagino che durante la carica tutti gli elettrodomestici di casa siano spenti, giusto?
      A casa hai un impianto da 3 o 4,5 Kwh?
      Perdona la mia curiosità.
      Buona serata

  3. Il problema è che oggi se carichi l’auto elettrica fuori casa ti costa più di un litro di gasolio e di benzina, € 0,40-0,50-0,79 kw/h e un domani costerà ancora di più, perché questo? perché produrre un kw di corrente costa di più !!!!!! Perché il governo incentiva a comprare auto Diesel e benzina invece di incentivare solo auto 100% elettriche !!!!!! perché produrre un kw di corrente costa di più !!!!!!

    • Infatti,signor Paolo, l’obiettivo sarebbe di installare il proprio impianto fotovoltaico e ricaricare a casa.
      Certo,per molti è impensabile o impossibile, ma secondo me, chi può lo dovrebbe mettere.
      In questo modo,i costi di ricarica scenderebbe non poco

  4. Secondo me non siamo ancora pronti per l’elettrico e se vogliamo per l’ibrido in generale. Il diesel è ancora la soluzione migliore. Consuma un 20% in meno, ha una coppia ai bassi regimi fantastica ed è un motore che non ha mai problemi. Ho sempre avuto diesel per i tanti chilometri e adesso che faccio solo 10000 km all ‘anno ho appena acquistato un’ altro diesel.

    • Generalmente i commenti si fanno dietro un ragionamento e non si capisce su che basi dici che “non siamo ancora pronti per l’elettrico”. L’auto elettrica lascia tutte indietro i diesel che tanto ti piacciono poi non ha problemi un motore endotermico è un po’ azzardata come cosa. Per il resto non si sa perchè dovete continuare a spammare la vostra fede ancora nel 2020 su un sito che si chiama vaielettrico mah!!

  5. Sul risparmio dubito fortemente, calcoliamo con i conti della serva diciamo 8-10 anni di possesso manutenzione inclusa e poi vediamo e almeno 25 mila km l’anno… Non i 3 anni di leasing o noleggio e poi saluti.. Inoltre consideriamo di fare dei viaggi anche lunghi ( se voglio andare in Croazia, Germania, Francia ) non deve essere un problema e non devo raddoppiare i tempi di viaggio… L’unica cosa cerca è il maggior confort acustico e l’accelerazione dell’elettrico , su questo nulla da dire.

  6. Per me ibrido benzina non faccio molti kilometri non piu di 35000 anno elettrico ho provate 3 vetture differenti non se ne parla.
    Inizino a elettrificare quelle che realmente inquinano senza sosta tutto il giorno: :autobus, taxi, polizia stradale, municipale, carabinieri, guardia di finanza.
    Fatte quelle ne riparleremo.

  7. Si, sulla Leaf esistono solo le due modalità D e B e il tasto Eco, sul lato sinistro inferiore rispetto al volante. Vero, per preservare l’autonomia della batteria l’ho guidata in B, tasto Eco attivato, E pedal attivato, piede sull’acceleratore “leggerissimo”.

  8. Allora, senza polemiche, io la Leaf l’ho provata per due giorni e ti dico che al 94% di batteria l’autonomia che leggi sul display è 250 km, non l’ho mai caricata al 100%.
    Nella percorrenza autostradale a 130 km/h l’autonomia scende notevolmente.
    Questo è quanto, parlo per esperienza personale e non per stima.
    Cordiali saluti

  9. Salve a tutti, ho avuto la possibilità di provare per due giorni una Nissan Leaf con il taglio di batteria da 40 kWh e ho constatato che l’autonomia reale media si attesta attorno ai 250 km, dico media perché è influenzata, come per le auto con motore endotermico, da diversi fattori che nell’elettrico sono: la modalità di guida (eco, normale, sport), la velocità ovviamente, la strada nel senso di percorso cittadino, pianura o montagna, autostrada (dove a 130 km/h di media l’autonomia scende molto), la temperatura esterna che influisce direttamente sulla resa delle batterie e altri fattori. Fatta questa premessa credo che i limiti, ad oggi, alla diffusione delle auto elettriche sono: il costo elevato di acquisto (fatto salvi eventuali ecobonus) e l’autonomia media scarsa delle attuali proposte a parte Tesla. Sotto i 450/500 km si rischia di rimanere a piedi se ci si sposta fuori città in quanto la rete infrastrutturale italiana di colonnine di ricarica rapida (almeno da 40/50 kWh) è penosa, in autostrada è una chimera trovarne qualcuna per non parlare di ampie aree territoriali scoperte (quando vedi sul display che sei al 10/15 % di autonomia residua della batteria e non trovi una colonnina a una distanza ragionevole il panico prende il sopravvento). Ricaricare a 6 kW ci si “fa notte”, bisogna mettere in conto da 3 a 4 ore di media, e anche più, per portare la batteria, in funzione della capacità della stessa, ad un 80 % di autonomia, esperienza personale fatta, il costo a kW inoltre è molto variegato. Ci sono anche i vantaggi di guidare elettrico: fluidità di marcia senza rumore e vibrazioni, coppia immediata nell’erogazione di potenza, risposta modulare precisa al comando dell’acceleratore, manutenzione notevolmente ridotta rispetto alle auto tradizionali, esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni e dal sesto anno un quarto in rapporto alla potenza fiscale, assicurazione scontata, emissioni zero, ecc. Comunque ce ancora strada da fare in questo campo!

    • Ciao Marco, sinceramente sono spiacevolmente sorpreso dall’autonomia che hai rilevato: solo 250km!! L’hai usata soprattutto in autostrada? Grazie.

      • La Leaf ne dichiara 270 e considera che la Leaf, di default, ricarica le batterie al 100% e non all’80%, distruggendole prima. Non so quale chilometraggio illimitato ti aspettavi

    • Visto che l’ho provata anche io, iniziamo col dire che no, non esistono le 3 modalità di guida che hai indicato, eco, normale, sport, ma esistono solo D o B (cambia solo la frenata automatica in rilascio per ricaricare la batteria). Incredibilmente hai ottenuto ben 250 km di autonomia, io esattamente la metà, devi averla guidata sempre senza spingerla …

  10. Possibile che tutti pensano ai soldi e nessuno alla salute delle persone ed all’ambiente (e anche li sono costi). Che tristezza.

    Come se i costi legati al proprio portafoglio contassero, ed invece quelli della collettività e dell’ambiente chissenefrega………ma alla fine anche quelli o in soldi o in salute si pagano.

    Le auto elettriche sarebbero da comperare anche se utilizzarle costasse il doppio di quelle a benzina/gasolio.

    • È davvero una tristezza pensare che l’auto elettrica possa risolvere i problemi ambientali e/o di salute delle persone…

      • Che tristezza leggere ancora commenti fatti da persone come Giuliana. Le auto elettriche non risolveranno i problemi dell’inquinamento ma saranno di grande aiuto per ridurre il problema. Sono sempre da lodare invece le persone che fanno scelte ecologiche anche a discapito del portafoglio.

        • Eh si infatti io queste persone non capisco proprio come ragionano! Allora se sono contente di vivere con i motori endotermici che si respirassero tutta l’aria buona che producono così vivranno sicuramente a lungo. Che mondo davvero mi rendo conto che dovremmo proprio estinguerci!

      • Sono d’accordo in parte con lei
        Ma almeno dovrebbe riconoscere che l’auto elettrica potrebbe dare un aiuto,se usata e rapportata con intelligenza

      • Provi a respirare nei grossi centri urbani ed intorno alle raffinerie, prova a pensare la devastazione ambientale e le emissioni provocate dalla filiera degli idrocarburi.

        Si ricordi che la benzina verde è verde solo nel nome, con il suo arrivo sono aumentati i problemi oncologici nei bambini e negli animali di piccola taglia.

        Il petrolio e di sempre minor qualità e provoca sempre maggiori scarti (petroleum coke) che non sanno più dove mettere, al punto che il governo italiano del 2002 li ha riclassificati da veleni a combustibili facendo crepare tutti coloro che hanno la sfortuna di viverci attorno (raffinerie, cementifici e tutte quelle aziende che hanno una centrale termica superiore ad un certo numero di megawatt (ovviamente con al comando AD e DG criminali).

    • Provi a repirare vicino ad un impianto di produzione di batterie, delle centrali che alimentano l’impianto e delle centrali che alimentano la ricarica delle auto… Provi a fare lo stesso in una miniera di cobalto che serve per produrre le batterie… Non mettiamola sul sentimentale o sul ricatto , meno ipocrisia. A questo punto della storia le auto inquinano 1/10 rispetto a 20 anni fa e le maggiori fonti di inquinamento sono industrie, riscaldamenti obsoleti ( o legna e pellet) , agricoltura.. Se vogliamo smettere di avere questi beni e servizi allora a posto, torniamo a chi se la cava dentro le caverne, un passo lo stanno già facendo tramite la pandemia, un passetto in più e vivremo in molti meno e on più aria pulita, se vi piace facciamo così.

      • Ahi Giuseppe, purtroppo è il contrario, dalle caverne non vuole uscirne chi crede che si debba andare avanti oggi come si faceva 100 anni fa.

        Mi spiace ma con questa mentalità non ci sarà mai progresso ed è il principale motivo del declino italiano che abbiamo sotto gli occhi.

  11. Questa è bella. Allora, proviamo a ricapitolare. Esiste un mercato molto competitivo e saturo, quello delle auto a benzina e diesel, dove i margini sono “risicati” (tanto per fare un esempio, ricordate quando Fiat voleva uscire dal segmento B?) e la concorrenza è enorme.

    E poi c’è la valle d’oro, un mercato nuovo, quello dell’auto elettrica, dove tutti in Europa stanno posizionando i loro prodotti al triplo del valore reale (esempio classico: la più applaudita elettrica sul mercato, la Dacia Spring, prodotta in Cina, costo 20000 euro mentre in Cina è venduta, con profitto, a 7000 euro) grazie anche agli ecoincentivi, ovvero il modo con cui i nostri “amministratori di condominio” (ovvero i politici) spendono le nostre tasse e ne creano di nuove per darle a chi vogliono loro.

    Adesso una domanda davvero difficilissima, ma questa è tosta, servono 5 lauree per rispondere: secondo voi le case automobilistiche vogliono spingere sulle auto a benzina dove hanno margini risicatissimi o su quelle elettriche, tutte esclusivamente premium, che gli gonfiano il portafogli a dismisura? Non ho 5 lauree e non conosco la risposta ma sto cominciando a farmi un’idea …

    • Buonasera
      Tutto ciò che dici è vero,innegabile
      Ma abbiamo veramente scelta?
      Nel senso: l’elettrico è alle porte,i vantaggi sono evidenti, ora,a favore di aria pulita e “carburante” (leggasi elettricità) a buon mercato (per ora), rispetto al petrolio raffinato (leggasi benzina,diesel e derivati vari)
      Quindi, pur essendo un non laureato con 5 lauree (non ne ho neanche 1) è una pura scelta personale
      Chi vuole continui ad acquistare auto a combustione
      Chi se la sente,faccia il grande passo
      Ai posteri l’ardua sentenza….

    • Enzo, le case preferirebbero di gran lunga le auto tradizionali con i loro margini risicatissimi ma che richiedono tanta manutenzione, e quindi tanti ricambi e tanta assistenza nel loro ciclo di vita.
      Le elettriche non le volevano fare (cit. Marchionne: “ogni auto che vendo perdo dei soldi”). Ci sono gli incentivi certamente, ma la cuccagna non durerà per sempre e la concorrenza si farà tosta anche tra le elettriche in pochi anni. Quindi? Sono impazziti quelli di Hyundai? Io non credo, si stanno semplicemente organizzando per dominare il mercato invece che esserne travolti.

      • Ops, era questo il commento a cui volevo rispondere…
        In effetti temo anche io che sia proprio così, condivido questa analisi anche io… Mi domando come cambierà il costo dell’energia elettrica nei prossimi anni, con la domanda che credo continuerà a crescere, non solo per la mobilità elettrica…

        • Una domanda che purtroppo richiede una risposta complessa.

          A chi sa l’inglese suggerisco questo:

          https://www.rethinkx.com/energy

          La buona notizia per l’Italia è che siamo molto fortunati, non mancando sole e vento e con già molto idroelettrico al nord, quindi si parte già da una posizione di gran vantaggio. Se alcune lobby la piantassero di spingere su gas e petrolio come se non ci fosse altro sarebbe anche meglio.

    • Hai pienamente ragione già solo che la danno in leasing mi fa ridere! Anche un auto tradizionale in leasing ha costi ti gestione quasi zero….

  12. Eh si ottimo articolo mauro che dovrebbero leggere tutti coloro che ne sanno ben poco e straparlano senza fare un minimo conteggio e tante volte si bloccano al prezzo d’acquisto senza gli incentivi quindi prezzo pieno!

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