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Contrordine Marchionne: elettrico, anche per la nuova 500

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Contrordine Marchionne
La nuova 500 elettrica arriverà tra due anni, nel 2020

Contrordine Marchionne: l’elettrico non è più “un pericolo per l’umanità”. Il capo di Fiat-Chrysler è tornato sui suoi passi, presentando il piano industriale al 2022.

“Il Cinquino ideale per la soluzione elettrica”

Dopo l’improvvida dichiarazione che rilasciò a Rovereto nell’ottobre scorso, il manager italo-canadese era rimasto l’unico tra i grandi dell’auto a osteggiare il passaggio all’elettrico. E noi di Vaielettrico.it gli unici a contestarlo apertamente in quell’affermazione, scientificamente infondata. Ma le sue parole e il piano presentato a Balocco oggi, primo giugno 2018, presentano una netta sterzata: “Investiremo 9 miliardi di dollari per l’elettrificazione dei nuovi prodotti”, riferisce Repubblica, “dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dal petrolio, è una delle nostre priorità. Tutto il sistema deve lavorare insieme con il giusto realismo”.

Marchionne a Balocco, per un volta in cravatta

Marchionne ha aggiunto che la Fiat 500 diventerà una citycar elettrica, perché “è il veicolo ideale per una soluzione pienamente elettrica”. Sembra di intravvedere una mossa simile a quella fatta dal gruppo Daimler-Mercedes per la Smart, che a partire dalla prossima generazione sarà solo elettrica. Mossa che permetterebbe alla Fiat di ridare l’ennesima vita al Cinquino, uscito nella nuova veste ormai undici anni fa. Essendo difficile stravolgere le linee a uovo, amatissime dal pubblico, si può iniziare una nuova era entrando nell’epoca delle emissioni zero. E ricordiamo che una 500 elettrica esiste già, ma è venduta dalla Fiat solo in due stati americani, la California e l’Oregon. In Italia si può acquistare  solo usata.

Altra piccola elettrica, la “Giardiniera”

Marchionne ha annunciato anche il lancio di un nuovo modello, la Giardiniera. “Sarà una piccola auto – ha precisato – con un design inconfondibile e spazi interni best-in-class. La Giardiniera completerà la famiglia delle 500 pienamente elettrificate“. Resta da intendersi sul significato del termine “elettrificate”, che naturalmente può includere anche le vetture ibride. Ma sembra ormai certo che ci saranno elettriche pure nel futuro prossimo della Fiat. E questa è una bella boccata d’ossigeno anche per le prospettive dell’industria italiana. Sembra di capire, comunque, che anche l’alto di gamma verrà coinvolto nella rivoluzione elettrica.

La 500 elettrica, oggi venduta solo negli Usa

E che probabilmente sarà il nuovo modello della Maserati, l’Alfieri, ad avere un motore spinto solo da batterie. Ma anche l’Alfa Romeo potrebbe non essere da meno. Tim Kuniskis, che guida il brand del Biscione insieme a Maserati, ha detto testualmente: “Con le innovazioni tecnologiche e i nuovi modelli Maserati a molti di voi sembrerà che prendiamo di mira Porsche e Tesla. Ed è proprio così, perché porteremo al mercato qualcosa che nessuno può fare con una partnership esclusiva: tutti i nostri propulsori verranno forniti da Ferrari”. Anche qui resta da capire se stiamo parlando di elettrico puro o di ibrido plug-in, quest’ultimo in fase di avanzato sviluppo a Maranello.

Addio al diesel sulle auto dal 2021

Coda finale: il 2021  sarà anche l’ultimo anno in cui il gruppo produrrà automobili diesel. I motori a gasolio resteranno solo nei veicoli commerciali. Una rivoluzione copernicana, non pronosticatile solo fino a poche settimane fa. Una rivoluzione in cui anche la Fiat ha deciso di schierare le sue truppe. Contrordine Marchionne. Finalmente, verrebbe da dire.

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2 COMMENTI

  1. Con Tesla che ha venduto oltre 9000 veicoli (veramente) elettrici lo scorso mese, Marchionne arriva un po’ tardi alla festa: per quando usciranno le presunte 500 elettriche, avranno tolte anche le tovaglie dai tavoli.

    Però c’è da dire che ha il merito di aver quasi azzerato il debito gigantesco che avevano e che “girare” il 20% degli investimenti su qualcosa che riteneva una non-soluzione solo pochi mesi fa conferma che, oltre le convinzioni e le dichiarazioni a favore di microfono, è uno che si attiene ai fatti.

    Se la capacità di azzerare debiti lo renderebbe perfetto anche per la politica moderna, attenersi ai fatti forse oggi in Italia non gli garantirebbe un posto da ministro in nessun governo.

    • Marchionne ha fatto miracoli, è una persona di straordinaria capacità e visione. Sull’elettrico, però, ha sbagliato di grosso, assumendo un atteggiamento miope, ai limiti dell’arroganza. Lascia una Fiat risanata sul piano finanziario, ma con la necessità di investire cifre enormi per ricostituire una gamma all’altezza della concorrenza. Certo, per dirla alla Gentiloni, lascia una Fiat, ora FCA, infinitamente meglio di quella che ha trovato.

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