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L’auto elettrica “percepita”: non sono contro, ma….

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Non sono contro l’auto elettrica, ma…Marco presenta il suo caso personale per dimostrare che le sue esigenze sono incompatibili con ciò che offre un veicolo a batteria. Lo sappiamo benissimo, pero… Inviate i vostri messaggi a info@vaielettrico.it 

4.000 km al mese e non posso ricaricare a casa

“Seguo da qualche mese, con interesse, la vostra campagna informativa sull’elettrico,  apprezzando lo sforzo di farlo in modo imparziale. 
Ad oggi non ho scelto di comprare un’elettrica perchè non credo sia adeguata alle mie esigenze, per i km percorsi e l’indisponibilità per ricaricare a casa. La riflessione in fondo è questa, pur rappresentando, senza dubbio, il futuro della mobilità, ad oggi gli italiani con la possibilità di ricaricare a casa sono una minoranza, e gli altri? Le nostre città sono piene di condomini nei quali è impensabile che ognuno abbia il posto di ricarica.
contro l'auto elettrica
Immaginando di avere un’elettrica, ho provato allora a cercare un abbonamento per ricaricare alle colonnine ma Enel X Way offre un pacchetto che arriva a “soli” 320 Kw, decisamente pochi per percorrere i 4.000 km al mese miei abituali.

Contro l’auto elettrica basta il buon senso

Venendo all’esperienza di viaggio (mai provata e quindi parlo per buon senso), sono abituato a programmare i miei viaggi scegliendo l’albergo dove dormirò in base alle catene a me preferite per prezzo, servizi, vicinanza alla destinazione, valuto inoltre la disponibilità di cibo senza glutine per mia moglie, celiaca.  Con un’elettrica parametro non secondario diventa la disponibilità in albergo, o nelle immediate vicinanze, della possibilità di ricaricare. Sono ragionevolmente sicuro che non ci sia modo di tenere insieme tutte queste esigenze ma non sono disposto a rinunciare alle mie per andare incontro a quelle dell’auto.
Per lo stesso motivo, quando viaggio, faccio (rare) soste quando ho bisogno di un caffè o del bagno (i 1.000 km di autonomia dell’auto non creano problemi), con un’elettrica devo conciliare le due cose, nell’area di servizio dove devo fermarmi per mie esigenze magari non c’è una colonnina mentre dovrò successivamente fare un ulteriore sosta quando a me non servirebbe. 

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Soddisfatti di metterci solo due ore in più?
Dalla mia, non scientifica, osservazione dei flussi di traffico in autostrada noto le elettriche prevalentemente in corsia di destra ad andatura moderata, tutte persone che possono permettersi di non avere fretta? Forse è la consapevolezza che il consumo aumenta in modo più che proporzionale all’aumentare della velocità ed il tempo necessario alle ricariche non giustifica il piede pesante. Alla fine dei conti il tempo di viaggio non può non essere superiore rispetto a quello con una termica e dire “ci ho impiegato solo un ora/due ore in più” dovrebbe essere fonte di soddisfazione?
contro l'auto elettrica
Il Supercharger Tesla di Borca di Cadore. Tre auto in ricarica, nessun traccia dei proprietari. Tanto meno con un panino in bocca.  Durante la ricarica hanno tutti di meglio da fare, forse proprio pranzare in trattoria (foto: PlugShare.com).
A volte passo davanti ad impianti supercharger in mezzo al niente dove sono in ricarica fila di Tesla con i proprietari seduti dentro a mangiarsi un panino in attesa di completare la ricarica e mi chiedo se non sarebbero andati in trattoria potendo scegliere di non fare sosta li.

C’è un disallineamento del mercato

Il legislatore ha imposto alle case costruttrici una transizione in tempi brevi, le case hanno risposto facendo investimenti faraonici ed oggi pubblicizzano solo elettriche, mentre i loro clienti chiedono quasi soltanto termiche.
Un disallineamento inconcepibile fra domanda e offerta, si sta cercando di forzare il mercato con effetti ignorando bisogni e possiblità di chi fa girare la giostra e meriterebbe maggior rispetto. Rimaniamo il popolo della Panda, auto che costa(va) 10.000 Euro.
Torno ad esprimere il pensiero che l’auto elettrica non sia certamente sbagliata ma, oggi, è la scelta giusta per alcuni (pochi) mentre esigenze e possibilità dei più rimangono sul termico. Il vero problema è voler forzare oltre misura i tempi della transizione.
Chiedo scusa per essermi dilungato e, spero, di non aver dato l’impressione di essere un detrattore a prescindere, non lo sonoMarco D’Annibale

contro l'auto elettrica

Le criticità ci sono, nessuno lo nega

Risposta- Gentile Marco, se davvero ci segue da qualche mese avrà visto una decina di volte interventi di lettori che come lei, dopo aver premesso di non essere contrari all’elettrico, avanzano un campionario di obiezioni identiche alle sue: costi alti, difficoltà di ricarica, scelta imposta dall’alto, tempi di percorrenza troppo lunghi, autonomia scarsa, libertà condizionata. Sembra la storiella di quello che diceva “non sono io ad essere razzista, ma è lui che è negro“.
Intendiamoci, in tutte le sue argomentazioni c’è del vero e siamo noi i primi a ripeterlo. Ma su quanto di vero ci sia, e quanto ciò rappresenti un ostacolo insormontabile all’adozione di un’auto elettrica dobbiamo intenderci. Perchè lei da un lato esaspera le criticità, dall’altro le parametra a sue esigenze che non sono affatto quelle di un automobilista medio.

In Italia c’è anche l’auto elettrica “percepita”

Le ricordo che la percorrenza media di un’auto è in Italia di 12 mila km all’anno, poco più di 30 al giorno, e che ogni auto sta ferma il 95% del tempo. Il 68% delle abitazioni italiane dispone di un posto auto privato. L’aumento dei consumi in autostrada è lo stesso per ogni tipo di motorizzazione, dipendendo dalla resistenza dell’aria. L’abbonamento mensile flat da 320 kW può essere abbinato ad abbonamenti di altri gestori tutti interoperabili tra loro (Be Charge, per esempio, ne ha uno da 500 kW). Entro l’anno tutta la rete Aspi avrà una stazione di servizio con ricarica ultrafast Free to X ogni 50 km. E via dicendo.
Commentare nel merito ogni sua obiezione sarebbe ripetitivo: come dicevo, abbiamo scritto tutto decine di volte. Ci basterebbe che l’Italia si allineasse agli altri Pesi europei più evoluti, dove la penetrazione si avvia a superare il 15%, per poter dire che anche da noi l’auto elettrica viene percepita per quel che oggi effettivamente è: un’auto per molti, anche se non per tutti.
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50 COMMENTI

  1. Venerdì ho portato i miei al mare. 670km tra andata e ritorno. Ho scelto di caricare l’auto sulla strada del ritorno e ho individuado un supercharger presso un centro commerciale di Vicenza (non in mezzo al nulla) e mi sono fermato a cenare con una bella poke. Nel mentre che cenavo ho dovuto fermare la ricarica prima ancora di infilare le bacchette nel riso perché volevo fermarmi al “giusto” km e poi ricaricare una volta rientrato a casa.
    p.s. viaggio in autostrada a 110km/h fissi da decenni ormani, ben prima di avere un’auto elettrica, e ne ho riscontrato solo benefici (meno stress, meno soste rifornimento, migliore osservazione del panorama circostante) .

  2. Approvo al 100% le motivazioni . Al momento l’ auto elettrica rimane un giocattolo per pochi. Valutato e provato anche la via intermedia di un auto ibrida ma anche qui mi sono scontrato con il portafoglio. Alti costi rispetto ai rendimenti così ho optato per questo giro ancora per un auto a GPL . AL momento ancora il miglior rapporto qualità/prezzo per la gioia del portafoglio. Aspettando tempi migliori.
    Ritengo inoltre che al momento se non si trova un alternativa all’ elettrico sarà impossibile l’ abolizione totale delle auto termiche .

  3. Non contesto nulla della lettera di Marco, se non l’affermazione che l’auto elettrica è attualmente la scelta giusta per pochi. In particolare la sua idea non tiene conto di 2 fattori. Il primo è che non tutti vedono come un danno mangiare un panino mentre caricano l’auto (io ad esempio ricavo il tempo per guardare video, rispondere alle mail, fare una passeggiata etc etc). Il secondo fattore è che molta gente è letteralmente asservita a ciò che sente dai media generalisti…e non ha il coraggio di provare …In famiglia abbiamo un garage in un condominio box di circa 150 unità…garantisco che il 99% dei proprietari potrebbe passare già oggi alla macchina elettrica (presa in garage, percorrenze chilometriche ridicole rispetto alle autonomie attuali delle utilitarie), ma si ostina a comprare auto termiche per il terrore di dover gestire un’emergenza o per il famoso viaggio estivo (che con i risparmi dell’elettrico potrebbe fare in ipotesi estrema con auto termica a noleggio).

  4. Buon di
    Qui sento molti che sono preoccupati del range basso che hanno le auto elettriche. A questo punto la mia domanda è se queste persone sono quegli utenti che si vedono in autostrada sfrecciare molto oltre i limiti di legge. Ecco forse introdurre anche in Italia un sistema che commisuri le ammende in proporzione al proprio reddito o fatturato aziendale sarebbe un buon deterrente. In ogni caso ieri sera (report su Rai 3) ha nuovamente toccato l’argomento inquinamento prodotto dalle nostre amate autovetture endotermiche, portando in evidenza i tanti danni che stiamo avendo per la salute collettiva soprattutto a carico delle nuove generazioni. Questo dovrebbe essere sufficiente per farci ripensare all’uso che ne facciamo delle nostre auto e di quello che dovremmo pretendere dai nostri politici per ripensare la mobilità nei centri abitati (come il casi Amsterdam sempre mostrato nella trasmissione). Per finire, sempre su report è stato evidenziato che per ridurre l’inquinamento dovuto ai tratti autostradali o a traffico veloce in quei punti critici vicino ai centri abitati occorrerebbe abbassare le velocità massima a 90 km/h (visto che le quantità di inquinanti crescono in maniera non lineare con l’aumentare della velocità) ed io mi domando perché non lo si fa?

  5. //Un disallineamento inconcepibile fra domanda e offerta, si sta cercando di forzare il mercato con effetti ignorando bisogni e possiblità di chi fa girare la giostra e meriterebbe maggior rispetto. Rimaniamo il popolo della Panda, auto che costa(va) 10.000 Euro//
    Mi permetto di aggiungere un ulteriore commento a queste frasi:
    1) l’allineamento dell’offerta con la domanda dei clienti, o meglio l’allineamento dei clienti all’offerta ha prodotto la preponderanza delle vendite si SUV e CROSSOVER che qunto ad utilità e sicurezza fanno molto discutere, sia per la sicurezza attiva e passiva. Olltretutto le masse delle automobili sona aumentate a dismisura senza apparenti motivi, tanto da eguagliae anche le elettric he pià pesanti.
    Occorre quinid in qualche modo regolare l’offerta.
    Rimaniamo il popolo della Panda da 10000 € ? Mia osservazione “non scientifica”, vedo parecchie auto nuove in forma di SUV e Crossover (i famosi “tombini rialzati” di Greg Garage), ma poi spesso senza una reale necessità all’uso di queste vetture.
    Di Fiat Panda ne vedo ma nemmeno più al prezzo proposto da Marco (oramai si veleggia sui 16.000 € ed oltre per le Panda nuove) e non ditemi che il prezzo in rialzo delle auto a combustione sia aumentato per colpa delle elettriche!

  6. //Dalla mia, non scientifica, osservazione dei flussi di traffico in autostrada noto le elettriche prevalentemente in corsia di destra ad andatura moderata, tutte persone che possono permettersi di non avere fretta?//
    La fretta è una cattiva consigliera, da utente anche di velocipede (bicicletta elettrica) ho verificato con l’esperienza che non sempre la velocità di punta ci porta a tempi di percorrenza drasticamente ridotti: in città la bicicletta e l’automobile sono quasi al pari come veloctà di percorrenza medial ci si mette quasi lo stesso tempo a sbrigare le commissioni.
    E non è che andare a 140 km/h in autostrada arriviamo tanto prima che a 130 km/h, non sono velocità che col traffico possiamo mantenere sempre costanti, ed oltre questo rischiamo di essere pizzicati dal Tutor con tanto di decurtazione di punti patente.
    Personalmente guido in autostrada (in elettrico) a 130 Km/h (o meglio, imposto il cruise control a quella velocità), e mi rilasso così tanto che non vedo l’ora di farmi un viaggio autostradale !!! Anche in settimana (ma di solito posso girare solo nel weekend).
    Non ho mai avuto necessità di correre da quando ho l’elettrica, insomma ci si trasforma al volante di queste auto.
    RIcordo invece quella volta che, dovendo lasciare l’auto in carrozzeria per la sostituzione di un paraurti, e ricevuta un’auto di cortesia a benzina (una Panda), mi sono sorpreso a sforare il limite in autostrada senza volerlo, il rumore del motore a scoppio ti spinge a questo ed altro,
    A me non sembra comunque di vedere le elettriche così lente come dice Marco D’Annibale, certo non le vedo sulla corsia di sorpasso a 180 km/h a sfanalare alle auto che li precedono.
    Invito quindi Marco a provare per una – due settimane una buona auto elettrica e poi a riportarne su VaiElettrico le sue conclusioni.

    • Concordo su tutto. Su percorrenze inferiori ai 10km secondo me addirittura l’e-bike è più rapida anche solo per il fatto che si piazza sempre davanti ai semafori e non ha problemi di parcheggio

  7. Nel mio caso lascio commentare i numeri del mio 2022 elettrico:
    25000 km percorsi
    300 euro circa cariche ionity su lunghe percorrenze
    1000 euro circa bolletta corrente Enel
    Fotovoltaico scambio sul posto 4kw senza accumulo in arrivo bonifico da GSE x 1047 euro
    Potrei dirvi anche che lo faccio per il futuro del pianeta (ed è vero. sono anche vegetariano) ma nel breve periodo i vantaggii vedo nel bilancio di casa.
    25000 km a diesel e la corrente di casa senza FV mi sarebbero costati circa 4800 euro. Con le scelte giuste al momento giusto ne ho speso 300 !! Ciao

  8. Il buon senso è una cosa che andrebbe applicata più spesso nella vita, ma per millenni ha suggerito all’umanità che fosse il sole a girare attorno alla terra…..

  9. Intanto parliamo di una NICCHIA. 4000 Km al mese sono 48000 Km/anno. Ma mettiamo che si fanno solo per lavoro per 11 mesi lavorativi sono 44000 Km.

    Consideriamo che in Italia il parco auto ha circa 12 anni di media, avrebbero all’incirca 530k Km di media. Il che ovviamente é impossibile.

    Per cui a fianco a pochi che fanno 4000 Km/mese ci sono altri che ne fanno 500.

    Molto probabilmente l’autore della lettera rientra in una fascia di utenza che oggi faticherebbe con l’elettrico e che avrebbe bisogno di un diesel.
    Se consideriamo che a livello europeo i diesel sono meno del 15% abbiamo la conferma che il lettore fa l’arte di una nicchia.

    Secondo me, mi permetto di dirlo con percorrenze così alte poter ricaricare a casa farebbe risparmiare migliaia di euro/anno.

    A 20 KWhX100Km, quindi molta autostrada e superstrada 44000Km sono 8800 KWhX0,21€ sono 1850€ di corrente, VS 2200LX 1,6€ 3500€.
    Ho fatto i conti a casa mia senza tenere in conto il FV pagando tutta la corrente.
    200€ di bollo e 700€ di tagliandi per.la ICE 0€ bollo e 300€ di tagliandi per la BEV.
    4420€ la ICE VS 2150 la BEV.
    Puoi pre dere una Model 3 LR RWD da 46500€/620 Km WLTP ed in 10 anni risparmiare 22500€ di spese.

    E se metti 7,2KW di FV sul tetto ciaone proprio.

  10. Scusate, io no ho le stesse percorrenze, ma il lettore parla di 4’000 km/mese
    mettendo 20 gg abbiamo 200 km giornalieri, perfettamente percorribili con Hyundai Kona 64 kWh, Kia e-niro 64 kWh e poi dalla più piccola delle Tesla la model 3 RWD, anche dovendo fare 2 ricariche in autostrada (visto che da quello che ho capito il lettore percorre molta autostrada) stiamo parlando con colonnine FreeToX di 20 + 20 min (ipotizzo una ricarica classica 30-70/80% per 2 volte a una media di 100kWh tenendo i conto di una curva di ricarica media per i modelli sopra indicato)
    Mi sbaglio o non sono i tempi di una sosta breve?
    Giro la domanda a chi fa percorrenze elevate in elettrico e può parlare con esperienza

  11. Mi giunge notizia di una dipendente di nota discoteca romagnola che è tornata dai genitori ( Rovigo) visto che il palazzo dove risiede a Castel Bolognese è ancora senza luce e acqua strade polverose peggio di girare in mezzo campagna…scenario da terzo mondo…fantascienza che diventa realtà…dice…dobbiamo andare sempre di corsa non c’è tempo x un caffè rifornimento max 5 min…poi magari ti fermi completamente…

    • Gli esperti ci dicono che l’alluvione è soltanto un assaggio di ciò che ci aspetta…poi x chi non se ne fosse accorto vada a vedere lo scenario americano e lo confronti con l’ambiente di Blade Runner…non c’entra con l’auto elettrica?? Certo non risolve il problema da sola ma è un tassello x cercare di salvare il salvabile,come i tasselli che fanno traboccare il vaso e portano al disastro…

  12. Fa sorridere quanto scritto di Marco D’Annibale che dichiara candidamente:
    “auto elettrica: mai provata e quindi parlo per buon senso” 🙂
    L’unico consiglio che posso offrire è :
    fai un lungo viaggio in elettrico in compagnia di un guidatore che ha già una buona esperienza di guida di auto elettriche.

    • Stessa considerazione che volevo fare io ma mi hai preceduto; purtroppo in molti parlano di problematiche legate alla mobilità in elettrico solo per sentito dire o perché raccontato da qualche detrattore su internet, ma poi nella realtà queste persone che parlano nel nome del “buon senso” non hanno mai provato una macchina elettrica veramente.
      E’ veramente patetico dover leggere continuamente argomentazioni basate su considerazioni faziose al solo scopo di disincentivare e confondere chi vorrebbe, potendo, passare all’elettrico.

      • Proverbi 1:5 Il savio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l’uomo con intendimento ne otterrà saggi consigli, 6 per comprendere una sentenza e un enigma, le parole dei savi e i loro detti oscuri. 7 Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza; ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.

  13. Quello che mi fa riflettere della lettera di Marco è il mancato bilanciamento tra vantaggi e svantaggi, secondo me vengono troppo evidenziati gli svantaggi, che ci sono ma non nei termini rappresentati, sottacendo completamente gli innumerevoli vantaggi, se abbattere le emissioni e contribuire alla salute del pianeta non interessa almeno considerare che 4000km si percorrono con €250 di corrente invece di €500 di gasolio. Per il resto condivido quanto già scritto rallegrandomi che ci siano ancora persone (tra cui certamente l’autore della domanda) in grado di commentare in modo pacato e intelligente.

  14. Immagino che 4 mila km al mese li farà con una vettura premium, non con una Panda. Ha provato a noleggiare una pari prezzo elettrica per un paio di giorni lavorativi e vedere se sia possibile gestire le ricariche? Ad esempio una Tesla long range in autostrada può percorrere 300km prima di aver bisogno di ricaricare. Inoltre la sosta su colonnine HPC sarà di 25-30′ solo qualora servano altri 300km a disposizione (o 450 fuori autostrada) altrimenti bastano 15′.
    Lo suggerisco perché se riuscisse a gestire la cosa senza particolari problemi il risparmio sui costi di gestione sarebbe davvero importante

  15. Lettura interessante, escludendo l’ultima parte, quella sulla forzatura del mercato e disallineamento domanda offerta. Non viene il dubbio all’autore che ci siano ragioni piu che solide alla base di queste scelte normative? La crisi climatica non gestita cambierà ben più gravemente le abitudini di pranzare in trattoria di nostra scelta piuttosto che un panino al Tesla charge.

  16. Il problema dell’auto elettrica è che non si tratta di un prodotto che risponde ad una domanda del mercato, né tantomeno alle esigenze delle persone, tutto il contrario semmai.
    Si tratta purtroppo di una imposizione dei governi che hanno deciso unilateralmente di obbligare la popolazione all’acquisto di questo mezzo di locomozione.

    • La transizione energetica risponde alle esigenze dell’umanità minacciata dall’inquinamento, dalla crisi climatica e in prospettiva non troppo lontana dall’esaurimento delle riserve di combustibili fossili. Mi spieghi poi cosa significa la frase: “deciso dai governi unilateralmente…”. Unilateralmente perchè? I governi sono eletti e rispondono alla maggioranza degli elettori.

      • L’umanità è anche minacciata da un analfabetismo dilagante, come si evince in modo chiarissimo su questo articolo, i relativi commenti, e altri post simili.
        Eliminassimo questo problema, risolveremmo la crisi climatica in poco tempo.

    • L’auto elettrica può benissimo rispondere alle esigenze della maggioranza degli automobilisti il problema è che questa maggioranza non conosce l’auto elettrica e non sa che può rispondere benissimo alle proprie esigenze.
      Da che esiste l’automobile di massa siamo abituati a fare rifornimento di petrolio in 5′ e poi non pensarci più. L’auto elettrica richiede questa cosa complicatissima: pensare

        • Dissento. Questo sito è pieno di utenti elettrici che non dispongono di garage o posto auto e si trovano meravigliosamente bene. Vuole un esempio? Io. Certo, se lei è convinto che pensare sia inutile…

        • Ho una Model 3 (che ADORO), vivo a Milano, non ho un box e ci faccio 4000 km al mese. Ricarico felicemente alla stazione sotto casa, abbonamento BeCharge da 500kWh a 160€ al mese. Bona.

  17. Percorro oltre 8mila km al mese con percorrenze giornaliera spesso oltre i 600km, ho 2 tessere becharge da 500kwh, nessun problema, il limite è solo mentale o pregiudizio.

    • Lei è un recordman, Giuseppe. La sua è una storia che andrebbe raccontata ben bene. Vogliamo sentirci?

      • quando avrà finito di scrivere l’articolo per il sig. Giuseppe ne mandi una copia a Corrado Formigli, ne ha urgente bisogno.

      • Ottima idea rispondere ai dubbi di coloro che guardano con interesse all’auto elettrica ma percepiscono il loro caso come “particolare” con esempi reali di qualcuno che ha già affrontato un caso simile e ha trovato come fare, come il recente racconto dell’esperienza di quel rappresentante alto-atesino da 300.000 km in 5 anni con una e-Golf (https://www.vaielettrico.it/300mila-km-e-non-sentirli-la-e-golf-di-gabriele/).
        E queste storie che rispondono ai vari casi auto-percepiti dai lettori come “particolari” andrebbero poi raccolte in una sezione del sito ben pubblicizzata e visibile accanto alla sezione FAQ di cui in alcuni commenti precedenti.

  18. Perdonatemi, ma non mi trovo con le Vostre percentuali. Nel conto che in Italia il 68% delle abitazioni abbiano il posto auto privato sono inserite anche le seconde case (quelle che non sono abitate durante l’anno abitualmente tipo chalet di montagna o casina al mare?). Perché in città come Roma, Firenze ecc con la densità di abitanti e la quantità di auto a famiglia, secondo me non e’ veritiera. Senza contare la percentuale di posti in condominio dove per installare uno zerbino servono 3 anni di votazioni perché la maggior parte dei proprietari è pensionata e quindi non interessata alla spesa. Inoltre i prezzi che per un motivo o per un altro, invece di scendere per le elettriche, hanno fatto rialzare pure il prezzo delle termiche (anche usate, Sic!). Di questo passo la gente terrà catorci inquinanti il più possibile….per quanto mi riguarda avendo pochi soldi e soprattutto un solo box, opterò probabilmente per due quadricicli stile Ami per la città, e il noleggio per le rare volte che dovrò affrontare viaggi lunghi (dove anche il treno è diventato carissimo).

    • Il dato sui posti auto è ufficiale: censimento Istat 2001. Chiaramente è una media, chiaramente nelle città sarà più bassa e ci vorranno soluzione diverse tipo City Plug di A2A: ecco perchè sarà il Santo Graal della ricarica o Sme e i parcheggi dei sogni: 1000 colonnie in tre megastore, chiaramente non tutti quei posti auto potranno essere attrezzati per la ricarica. Ma diciamo che la metà degli automobilisti, o forse qualcosa meno, potrebbe già ricaricare a casa? Ok, vorrebbe dire che il 20% circa potrebbe già passare all’auto elettrica senza problemi, come succede all’estero. La sua soluzione, city car di proprietà e noleggio per i viaggi più lunghi, è estrememente razionale. Complimenti Davide.

    • Riporto il mio esempio che ho pubblicato su questo blog mesi fa.
      Belgio – Gand a MB esattamente 1040km.
      9:40 ore con un gran traffico a Basilea. Senza il traffico avrei risparmiato altri 20min.
      Di memoria mi ha costato poco più di €60 perché partito questi pieno gratuitamente.
      Tesla Model 3 LR. Se uno fa il confronto con una termica i tempi di risparmio sarebbe stato di massimo mezz’ora…. Dov’è il problema?

  19. Il concetto di auto percepita è semplicemente geniale, complimenti a Massimo per questa “perla” che mi ha reso la lettura di questo articolo molto divertente.
    Venendo all’oggetto dell’articolo, il lettore ha le sue ragioni, ma effettivamente anche i suoi pregiudizi.
    Dal lato della mia esperienza mi sono reso conto dopo due anni di auto elettrica che piano piano il mio modo di guidare è cambiato ed è diventato più piacevole, tra le altre cose credo di essere rimasto folgorato (come Checco Zalone) sul fatto che la differenza dei tempi non fa poi tutta questa differenza, mentre la differenza importante è che viaggiare è diventato più piacevole e rilassante e soprattutto meno stancante.
    Per questo tra tutte le cose che ha scritto Marco ha attirato la mia attenzione il fatto che le auto elettriche sarebbero sempre nella corsia di destra, il che è senza dubbio una buona notizia perché significa che l’automobilista elettrico è anche mediamente più corretto nell’uso della strada, oltre al fatto che magari la folgorazione (sulla via di Damasco 😁) che ho avuto io ce l’hanno avuta anche altri. In compenso posso dire con tranquillità che tranne nei viaggi più lunghi dove conviene non esagerare con la velocità mi muovo sempre a velocità di codice, certamente in questo aiuta la mia Niro che ha una buona autonomia mentre auto con meno autonomia potrebbero realmente avere bisogno di una guida più parsimoniosa.

    • Anch’io come a Leonardo trovo molto efficace il concetto di “auto percepita” 😉

      Le domande di Marco sono più che legittime (ci mancherebbe!), peccato che le abbiamo già lette settordicimila volte su questi schermi.
      Mi permetto quindi di lanciare una proposta alla redazione: perché non creiamo una sezione FAQ che riporti in modo ordinato e strutturato le domande e soprattutto le risposte, magari con citazione delle fonti? Insomma “una FAQ al giorno toglie la fake di torno” 😉

      Ho scritto “creiamo” e non “create” perché -per non pesare solo sulle spalle della redazione- potrebbe essere oggetto di lavoro diffuso della community dei lettori più affezionati, opportunamente automoderato (modello wikipedia per intenderci).

      Intendiamoci: non basterà a fermare gli stolti seguaci di Formigli, i Porro e altri arruffapopolo di dura cervice e/o in perenne ricerca di click, ma potrà offrire un servizio molto utile a lettori come Marco che genuinamente si pongono delle domande e provano a darsi delle risposte, però basate appunto su un’immagine percepita (come diceva il profeta, “la risposta è dentro di te, peccato che sia sbagliata”). E nel medio-lungo periodo eviterà alla redazione di ripetere per l’ennesima volta sempre le stesse risposte chiedendo ai lettori di leggersi le FAQ prima di inserire commenti/scrivere richieste.

      My 2 cents 😉

      • Grande intuizione, Dario. Stiamo già lavorando all’idea di una sezione FAQ. Il limite, come ha ben capito lei, è la mole di lavoro necessaria. Ma il modello Wikipedia potrebbe essere la soluzione.

        • Sì, non saremo tutti bravi come l’ottimo Guido Baccarini, ma intelligenza ed esperienza collettiva possono essere davvero alleate potenti per affrontare la formigliesca Forza oscura 😉

          Se serve una mano (pro bono of course) anche dal punto di vista tecnico sentiamoci, mi pare di vedere che siamo in diversi esperti di informaticcia a frequentare gli schermi di Vaielettrico 🙂

          • “L’ottimo Guido Baccarini” ringrazia calorosamente ma invita a moderare i termini in quanto il suo ego già tende asintoticamente alla dimensione di un condensatore di capacità di 1 farad (https://it.wikipedia.org/wiki/Farad) e quindi non ha bisogno di essere survoltato…

          • Tutto fumo? Nego di essere climalterante!
            E poi eravamo d’accordo che tu mi lodavi e io ti lasciavo lavare la Tesla, non è più valido l’accordo?

  20. Solito discorso di chi, partendo da una base personale reale, la proietta erroneamente su quasi tutti gli italiani.
    Per il resto si tratta di accettazione, ad esempio per me sarebbe inconcepibile alzarmi tutte le mattine alle 4.5/5 del mattino per fare 150/200 Km in treno e poi rincasare la sera fra le 20 e le 21.
    Eppure molti lo fanno.
    Così sarà per l’elettrica, fino a quando non arriverà a soddisfare le necessità di ognuno, qualcuno prima o poi sarà costretto ad adeguarsi.

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