
Continental spiega che fino a circa 0,3 g di decelerazione, nella “gamma di frenata di comfort”, un veicolo elettrico difficilmente ha bisogno del suo freno di base. Al di là di questo punto c’è l'”area di miscelazione”, la transizione senza soluzione di continuità tra la rigenerazione e l’uso del freno di fondazione controllato dal sistema frenante elettronico. Il freno di fondazione è attivo da solo durante la frenata di emergenza.
Gli sviluppatori di Continental hanno analizzato questo profilo e hanno progettato il Green Caliper di conseguenza. La sua pinza a pugno in ghisa è più compatta e le pastiglie dei freni sono più piccole e sottili, poiché si consumano più lentamente. Ciò consente di ridurre la massa della pinza. La pinza freno più piccola consente anche l’utilizzo di un disco freno in ghisa più grande. A causa del ridotto carico termico, il disco può essere notevolmente più sottile, risparmiando più peso.
Nell’interesse dell’efficienza di guida, la Green Caliper ritrae attivamente anche le pastiglie dei freni dopo ogni frenata. Ciò riduce la coppia frenante residua tra le pastiglie e il disco a meno di 0,2 newton-metri.
“L’aumento dell’efficienza è un obiettivo primario nell’ottimizzazione dei veicoli elettrici. Minore è la perdita di energia elettrica, maggiore è l’autonomia del veicolo“, afferma Dominik Hiss, Head of Product Center Friction Brakes, Hydraulic Brake Systems di Continental. “I freni possono dare un contributo a questo che finora non è stato sfruttato. Con la nuova Green Caliper, stiamo fornendo una tecnologia pronta per la produzione che sblocca ulteriore potenziale per l’autonomia di un’auto elettrica“.
Mah dove è la novità??? I dischi di ghisa sempre esistite, pastiglie piccole tipo. Microcar posteriori sempre esistite per non parlare dei go-kart,. Forse la pinza!?
Forse “penso male” ma questa pastiglie sottili e più piccole forse sono la soluzione per i costruttori delle medesime per farle cambiare anche a noi, guidatori di EV, come a tutti gli automobilisti?
Personalmente sono molto soddisfatto all’idea di non dovermi preoccupare (forse per tutta la vita dell’auto) anche di questo aspetto
Fabio: componenti sovradimensionati implicano sempre sprechi di materiali, aumenti di costi e di consumi. Come al solito è necessario trovare un giusto compromesso che in questo caso potrebbe essere: cambio pastiglie anteriori ogni 80 – 100’000km
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Massimo: sarebbe bello indagare sui pesi & prestazioni & durata della serie Brembo Beyond, dato che non vorrei che l’iniziativa Continental sia marketing puro.
Brembo Beyond non parla mai di pesi e di design mirato al diverso tipo di fenata, ma solo di materiali che non arruginiscono causa utilizzo saltuario. Però è vero: la faccenda va approfondita.
Sarebbe interessante un confronto tra il peso (disco + pastiglia) della
-soluzione origina del costruttore dell’auto,
-soluzione proposta di Continental,
-soluzione di Brembo Beyond.
per una
-auto “veloce” come una Tesla Model3 RWD
-auto “media” come una Zoe o una Corsa-E
-auto “piccola” come una TwingoZE o una Smart
Mi rendo conto dopo questo articolo che certe volte son proprio ingenuo, perché davo per scontato che per le BEV che gli impianti frenanti fossero riprogettati a DOC 🤦
A me stupusce invece che non ci abbia pensato il leader del mercato Brembo. Che invece preferisce mettersi in luce con allarmi sui rischi della transizione elettrica e appelli per il rinvio del blocco ai motori termici nel 2035
Vede massimo Brembo non è l’unico marchio che fa impianti frenanti che poi sia il leader per la quantità di pezzi venduti ne sono convinto ma che sia tra i migliori ho qualche dubbio sul uso normale ( per le supercar e la pista altro discorso e altri prezzi ) per cognizione di causa, poi c’è da ricordare , tolta la parentesi some sempre i progetti del mezzo che decidono le dimensioni e la struttura dei componenti, poi i terzi costruiscono dai loro dati, o aumentano le performance , ma sempre da chi ha omologato il mezzo, di fatti oggi ci sono problemi perché molti per risparmiare acquistano C.E. e non hanno nessuna certificazione.
Una delle cose che mi piacciono dell’auto elettrica è che i cerchi non diventano più neri di polvere dei freni: non è soltanto una questione estetica ma significa anche meno particolato nell’aria che respiriamo.
Dal punto di vista stilistico mi piace moltissimo la colorazione verde in contrapposizione al rosso delle pinze freno sportive, peccato che per ragioni di aerodinamica è improbabile che si riesca a progettare cerchi aerodinamici che permettano di mettere in bella mostra le pinze verdi. Non si può avere tutto 😁
Neanche prima con un certo tipo di pastiglie 🤷