Consumo delle gomme 2/ Arrivano le prime testimonianze, dopo che Sergio aveva chiesto ragguagli sull’usura, volendo passare dalla plug-in all’elettrico. Qui Michele racconta come sta andando (bene) con la sua Skoda Enyaq 60.
Consumo delle gomme 2 / Le ho solo invertite a 25 mila km

“Sono Michele, ho letto il vostro articolo sulla questione di quanto si consumino le gomme sui veicoli elettrici e vorrei dare il mio contributo. Ho una Skoda Enyaq 60 ormai da più di due anni, trazione posteriore. Ho percorso oltre 57.000km e ho ancora su le gomme di primo equipaggiamento, che sono ormai al 20/30%, infatti ora le sostituirò con l’arrivo dell’inverno. Si sono consumate in modo molto regolare e forse iniziano solo adesso a evidenziare una leggera usura maggiore sulla spalla esterna. Non le ho mai tolte, infatti in inverno per circolare tengo a bordo le calze antineve omologate (in realtà se nevica me ne resto a casa). Le gomme che ho su sono delle Pirelli Electa (specifiche per l’elettrico), misura 235/55/19, le ho invertite una sola volta più o meno a 25.000km“.
Degrado simile alla mia vecchia Skoda Octavia, se non migliore
“Io faccio circa 100km al giorno tra la provincia di Perugia e Arezzo, quindi un mix equilibrato di statali, centri urbani e 4 corsie tra E45 e autostrada A1. Oltre a qualche viaggio più lontano per sport, vacanza e varie… Quindi non ho mai affrontato passi di montagna con regolarità, guido quasi sempre con molta tranquillità cercando di privilegiare il relax e il comfort. E uso tantissimo il cruise control adattivo. Controllo la pressione una volta al mese circa. Posso dire che il consumo gomme che ho riscontrato è quindi ottimo, più o meno uguale a quando avevo le precedenti auto, se non migliore . Ho cambiato prima due Skoda Octavia 1.6 tdi station wagon negli 8 anni precedenti. Cordiali saluti e grazie per le info che condividete“. Michele Valentini
Risposta. Per ora ci limitiamo a segnalare che altre testimonianze si trovano nei commenti al primo articolo. Aspettiamo altri rendiconti, poi proveremo ad azzardare qualche conclusione.
— “Addio Volkswagen ID.3, sarai un fantastico usato”. Paolo Mariano spiega perché cambia elettrica. VIDEO —
io le giro personalmente ogni 5000km comunque con la mia giuda non supero i 20000-25000 km con le estive ( che tengo su tutto l’anno) superata quella soglia peso , kw ed 4×4 fulltime del mezzo le fanno saltare a pezzi; non uso ne termiche ne quattro stagioni 1° perché non vado sotto zero e non nevica dove abito, 2° non sono in produzione ne termiche ne 4 stagioni con le misure di pneumatici che uso. Non vedo particolari gap di usura tra veicolo termico ed elettrico
Cambiate a 51.000 e girate solo una volta circa 10.000 prima.
Ora ho messo delle Falken, per ora si comportano bene, Vediamo quanto durano.
Con la termica le cambiavo fra i 40/45.000 Km (Michelin crossclimate).
michelin crossclimate = 4 stagioni
Non esattamente, sono quattro stagioni omologate realizzate partendo da delle estive, le usavo pure io anni fa, non sono delle quattro stagioni come tante altre, ma ora monto 225/35 18 come estive e 215/45 17 come termiche, per cui le estive quattro stagioni… anche no… 😉
allora, la michelin crossclimate nasce quattrostagioni e lo è a tutti gli effetti.
poi, se vogliamo discutere che questa categoria non sia ne carne ne pesce, sono d’accordo, ma la michelin l’ha creata ex novo allo scopo: nessun estivo trasformato. guardando infatti la maggior parte dei competitor equivalenti, hanno “copiato” circa la stessa formula (disegno battistrada a freccia, canali ampi e con più o meno tot lamelle): il loro scopo è di funzionare discretamente in ogni situazione. ciò vuol dire che funzionano meglio di un estiva sulla neve e di una termica col caldo, ma non di una estiva in estate o una termica sulla neve.
abbiamo infine marche low cost che utilizzano effettivamente mescole estive con disegno da battistrada invernale, sono perlopiù cinesi e non valgono quello che costano.
le invernali pure, oltre alle tante lamelle nel battistrada, hanno un alto contenuto di silice che fa rimanere “morbida” la gomma anche al gelo, consentendo alle succitate lamelle di “aggrapparsi” meglio all’asfalto (da qui anche il maggior consumo, dato dal battistrada che si “muove”. potete provare con il dito a muovere il blocchetto di una estiva e poi a farlo scorrere sulle lamelle di una invernale).
un altro discorso è la longevità di una invernale: dopo 2 stagioni di utilizzo perdono un sacco in prestazioni anche se il battistrada ha ancora un buon spessore. la gomma si indurisce e con la neve in strada servono relativamente (nei paesi a nord rispetto a noi -vedi germania- vengono cambiate nuove ogni anno e di questi usati, container pieni vengono comprati da commercianti/gommisti da noi).
non andrebbero usate un terzo/quarto anno se la sicurezza è al primo posto.
non è una legge ma un consiglio.
la mia posizione al riguardo è sempre stata la stessa: treno estivo e treno invernale = massima sicurezza (ovviamente decenti).
ma capisco che chi gira prevalentemente in città o ha un budget limitato approfitti del compromesso che gli permette anche la legge (M+S) o anche (3PMSF) per essere in regola.
Le gomme si girano ogni 10.000 Km, anche meno, più le giri, più lavorano bene, e non conta tipologia o modello auto, poi chiaro che le persone se ne fregano.
Detto questo, ormai ognuno di noi cambia gomme tra estive e termiche, per cui io personalmente se ne faccio 8.000 di Km prima di girarle è già tanto.
La mia nissan leaf ha ancora le gomme di primo equipaggiamento a 45000km ormai da cambiare per vecchiaia
Ho scritto “girano”, non “cambiare”.
Comunque mi rendo conto ce le persone se ne fregano e poi si lamentano se il volante vibra o peggio, la sicurezza questa sconosciuta.