Consumi elettrici giù anche in agosto, nonostante che il gran caldo abbia spinto a mille i condizionatori. Il calo è dell’1,1% nel mese, del 4,5% nel totale 2023.
Consumi elettrici giù, le rinnovabili salgono al 43,8%
Checché se ne dica, i consumi di energia elettrica continuano a calare, mentre aumenta l’incidenza delle rinnovabili. E non si vede alcun effetto dirompente dalla progressiva diffusione di veicoli elettrici e ibridi plug-in. In agosto la domanda di elettricità in Italia è stata pari a 25,7 miliardi di kWh (-1,1% rispetto allo stesso periodo del 2022). Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 11,3 miliardi di kWh, coprendo il 43,8% della domanda elettrica (contro il 34,1% di agosto 2022 e il 38,4% di luglio 2023). Con questa suddivisione: 34,7% idrico, 33,3% fotovoltaico, 15,5% eolico, 12,6% biomasse, 3,9% geotermico. Considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi 8 mesi del 2023 l’incremento di capacità in Italia è pari a 3.470 MW, +100% rispetto allo stesso periodo 2022. Estendendo l’analisi agli ultimi 12 mesi (quindi settembre 2022-agosto 2023) l’incremento di capacità è di 4.770 MW.
Più energia pulita, meno impiego di gas (-3,3 miliardi di metri cubi)
Un bel salto in avanti, ma in realtà avremmo le potenzialità per fare molto di più, se non fosse così complicato a livello autorizzato installare nuovi impianti. L’Enel stima il 70% come obbiettivo raggiungibile. Gli investitori ci sono, i progetti pure, ma troppo spesso vengono bloccati a livello locale da resistenze non sempre convincenti. Tornando alla radiografia del consumi, curata come al solito da Terna, in agosto la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’87,1% con la produzione nazionale. La quota restante (12,9%) arriva dal saldo dell’energia scambiata con l’estero, in particolare dal nucleare francese. Da notare che l’aumento di produzione da rinnovabili ha contribuito a ridurre l’impiego di gas per produzione termoelettrica. Con un calo stimabile in circa 3,3 miliardi di standard metri cubi rispetto all’analogo periodo 2022.
- Un punto di ricarica per tutti? Guarda come hanno fatto a Riva del Garda nel VIDEO di Paolo Mariano
Buongiorno a tutti, forse dico una stupidaggine , ma mi piacerebbe condividere una mia riflessione .
Ho installato ad inizio anno un impianto FV da 20 KW con cui fino ad oggi ho prodotto circa 15.000 kw , autoconsumati per il 98% e soltanto il 2 % immesso in rete . Mi sono serviti per alimentare al 75 % i miei consumi domestici (riscaldamento ibrido pompa di calore / Gas , condizionamento estivo , piano ad induzione per cucinare e soprattutto due auto elettriche ) i restanti 5000 Kw li ho prelevati dalla rete . A mio parere il gestore di rete vede soltanto quella parte di consumo che prelevo ma ignora completamente tutto cio che produco e consumo direttamente .
In conclusione con qualche decina di migliaia di nuovi impianti installati nel 2023 credo che si debba concludere , dato che si tende ad utilizzare sempre più l’energia elettrica a discapito del gas , che i consumi elettrici siano fortemente incrementati , ma abbondantemente controbilanciati da tutta l’energia elettrica autoprodotta.
Giorgio, io non conosco di persona nessuno col FV ma mi chiedevo:
tu che produci con FV non hai anche un contatore “di produzione” analogo a quello che misura i tuoi consumi per fatturarli? E che quindi comunica al GSE (o chi per esso) la quantità di kWh prodotti, pur non facendoli pagare?
In questo modo si può conoscere sia la produzione effettiva sia il consumo effettivo anche a livello nazionale
Il contatore di produzione (abolito recentemente fino a 20kWp a certe condizioni) misura l’energia immessa nella rete pubblica, non quella prodotta dall’impianto.
Paradossalmente se sei così bravo da consumare internamente all’ abitazione tutta l’energia che produci – direttamente o grazie a una batteria enorme – il contatore di produzione indicherà sempre zero.
Il contatore di produzione si trova a valle dell’inverter e misura tutta l’energia prodotta dall’impianto, non è ancora stato eliminato, verrà fatto ma solo per le nuove installazioni.
Poi c’è il contatore di scambio, che è il contatore che già si ha e viene riprogrammato per conteggiare l’energia che si acquista e l’energia che si immette in rete.
Quindi sì, il GSE e Terna, sanno quanta energia è stata prodotta dall’impianto ed anche quanta è stata consumata.
Grazie! Sembrano sovietici questi di Terna e GSE: avranno paura che si esaurisca il sole?
I consumi sono aumentati su agosto 22 visto che ad agosto 22 fece ancora più caldo. Almeno riportate informazioni corrette e complete: “Questo valore è stato raggiunto con lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile leggermente inferiore rispetto ad agosto 2022 (-0,6°). Rettificando il dato da tali effetti, la variazione cambia di segno registrando un +0,7% rispetto ad agosto 2022”
Clima, 2023 terzo anno più caldo dal 1800 in Italia: https://www.google.com/amp/s/www.iconaclima.it/italia/caldo-in-italia-il-2023-al-terzo-posto-tra-gli-anni-piu-bollenti-con-11-eventi-estremi-al-giorno/amp/
Da Roma in giu forse. Al nord è stato una delle estati più fresche che ricordi. A parte 2-3 settimane siamo stati sempre da Dio.
Franco, forse hai un condizionatore potente e non sei uscito di casa ad agosto 2023… SECONDA META’ DI AGOSTO 2023:
CALURA TARDIVA STRAORDINARIA
SOPRATTUTTO AL NORD ITALIA http://www.nimbus.it/eventi/2023/230825CaldoTardivoItalia.htm
Per la cronaca, qui al nord in agosto c’è stata una settimana di gran caldo. La prima settimana ha piovuto, idem l’ultima.
La media annua e quella agostana possono tranquillamente essere una il contrario dell’altra, non è che se un mese è stato più freddo allora lo devono essere automaticamente anche gli altri 11. Potrebbe essere che avete ragione entrambi.
Forse la redazione mi potrebbe aiutare a capire se quel -4,5% sia dovuto al solo apporto delle FER oppure anche al fatto che l’industria italiana si stia pian piano spegnendo.
Forse l’industria italiana si spegnerà, ma non l’ha fatto certamente dall’inizio dell’anno ad oggi. Incidono di più l’andamento climatico (inverno molto mite) e l’apporto dell’idroelettrico tornato a livelli pre-siccità da fine aprile in poi.
– Da notare che l’aumento di produzione da rinnovabili ha contribuito a ridurre l’impiego di gas per produzione termoelettrica. Con un calo stimabile in circa 3,3 miliardi di standard metri cubi rispetto all’analogo periodo 2022. –
Con un risparmio sulla bolletta energetica stimato in quanti miliardi?
Diciamole diciamole ste cose a chi capisce solo il ghello…
Comunichiamola “bene” sta transizione… 🤭🤭🤭
Per me ,
è sintomo che lo spirtito italiano , detto anche “arte di arrangiarsi”
nonostante uno stato corporativo , burocratico,medioevale
di stampo mafio-fascio-sovietico-fantozziano ..
LO SPIRITO NON E’MORTO !
malgrado una politica ottusa tanto a destra che a sinistra da parecchi decenni
basta cercare su , “rinnovabili fai-da-te ” nel cloud per scoprire le centinaia di migliaia di persone che hanno una quota significativa di consumo PERSONALE da rinnovabile
fuori dai conteggi del GSE , ma dentro la riduzione dei consumi !
Movimento per la liberazione della tettoia fototovoltaica
hasta l’elettrone siempre !
Dati davvero ottimi e incoraggianti.
E devono ancora partire le comunità energetiche!
Che peccato ad occhio il FV copre il 15% dei consumi nazionali in estate con 26 miseri GWp.
Con 104GW (tetti, parcheggi e agrivoltaico) avremmo un 60% da FV, il restante 40 lo potremmo coprire con le altre se si sfruttasse l’EO off-shore.
100% rinnovabile, BEV che col V2G farebbero da accumulo e che tagliassero la produzione di petrolio qua to vogliono.
Ma 90$ per 70l di benzina e 45l di gasolio è melio.
“Sempre più coperture fotovoltaiche nei grandi edifici”: con i chiari di luna che si annunciano, vorrei vedere lo scemo (privato, o consiglio di amministrazione) che si lascia scappare riduzioni di consumi (e bollette) anche del 90% in estate.
Solo un governo che ci volesse tutti morti, piuttosto che perdere qualche prebenda, andrebbe nella direzione opposta, facendo il picchetto tutti i giorni davanti alla TV per farsi bello con frottole sul supporto alle fonti rinnovabili, alla transizione energetica, all’elettrificazione, per l’obiettivo di una patriottica sovranità energetica.
Dillo a Fichetto Pratin, che si è amminchiato con il nucleare… ☢️🤦♂️
E a proposito, dobbiamo “convincere” Fichetto Pratin che lui è un genio incompreso e che in realtà la legge francese sulla copertura fotovoltaica obbligatoria di minimo il 50% dei parcheggi da 500 m² in su (vedi https://www.apexenergies.fr/ombriere-photovoltaique/obligation-ombriere-parking/) l’aveva avuta lui per primo addirittura mentre studiava ancora economia, altro che nucleare.
Così potrà farsi bello della primogenitura (agli occhi dei francesi, poi, figurati!) e farla approvare anche in Italia!
I consumi sono aumentati su agosto 22 visto che ad agosto 22 fece ancora più caldo. Almeno riportate informazioni corrette e complete: “Questo valore è stato raggiunto con lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile leggermente inferiore rispetto ad agosto 2022 (-0,6°). Rettificando il dato da tali effetti, la variazione cambia di segno registrando un +0,7% rispetto ad agosto 2022”
Te lo riporto qua, visto che ti hanno risposto anche più sopra:
https://www.google.com/amp/s/www.iconaclima.it/italia/caldo-in-italia-il-2023-al-terzo-posto-tra-gli-anni-piu-bollenti-con-11-eventi-estremi-al-giorno/amp/
Aggiungo ma se questa folle idea del fotovoltaico fosse passata per la testa nel 2011 anche ai ns testoni che pensano per noi quanti migliardi di MC di CO2 e Gas ci saremmo risparmiati ca….spita
Eh, già! Come diceva Orazio “Dimidium facti, qui coepit, habet”, che corrisponde al nostro “Chi ben comincia, è alla metà dell’opera”.
Gli svedesi, ad esempio, hanno iniziato a sostituire le caldaie con le pompe di calore già nei lontani anni 70 del secolo scorso.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0360544221009324
Ok, ok! Ci vediamo al banchetto con Matteo Diesel per la raccolta firme.
Ma il fotovoltaico aveva fatto presa nel 2011,ricordo un alemanno con caschetto bianco
che inauguarava campi fotovoltaici enormi a Roma il più grande d’Europa (commercity)
solo che poi si è fermato tutto
lo sviluppo e la riduzione dei costi in 12 anni avrebbero potuto creare almeno 5 volte la potenza di allora
e magari dotare l’area di colonnine di ricarica auto elettriche che allora erano chimere per costi e qualità
è tipico dell’Italiano , incapaci di perseverare
facciamo delle “sfiammate” e poi rallentiamo di botto
scommettendo tutto sul metano
Nel 2011 furono installati oltre 10 GW di fotovoltaico. Ma era in vigore il Conto Energia (dal 2006), una bazza mai vista che stiamo ancora pagando in bolletta e che infatti fu abolita nel 2013.
Serviva più pianificazione ,
ma non farla oggi che la tecnologia è matura ed economica ,dove i costi di produzione elettrica da fotovoltaico è inferire a quella del carbone ..
è semplicemente folle
Serviva per lanciare il mercato del FV.
Ricordo che nel 2003 un impianto da 3kW mi chiesero 23000€, che ovviamente non feci.
Nel 2016 con 9000€ installai un 7kWp con inverter da 6kW.
Infatti: il Conto Energia funzionò perfettamente da boost per il fotovoltaico che poi produsse il crollo dei prezzi. Ma fu interrotto troppo bruscamente, con conseguente stop alle nuove insallazioni fra il 2014 e il 2021.
Quello che dici Massimo è vero, io continuerò ad usufruire del conto energia fino a fine 2027 e me ne rendo conto che verrà pagato nella bolletta elettrica da tutti, ma tra conto energia e bonus 110% continuo a preferire il conto energia. Questo perché chi ha un conto energia farà di tutto perché il suo impianto produca il più possibile mentre chi ha usufruito del bonus, a mio parere, è poco incentivato a mantenere in salute l’impianto e sono quasi convinto che nel momento si dovesse guastare prima di mettere mano al portafogli ci penserà più di una volta. Naturalmente spero di sbagliarmi.
Non mi sembra che i due incentivi siano paragonabili. Il Superbonus 110% ha (aveva) una valenza molto più ampia. In comune hanno però una concezione e una gestione raffazzonata. Il risultato è che sono costati troppo rispetto ai risultati ottenuti.
Ottimo nonostante tutte le difficoltà di legge di permessi di ritardi nei collegamenti con il mio nuovo secondo impianto ordinato a ottobre 2022 e collegato a aprile 2023 ma non ancora visibile sul GSE i fotovoltaisti vinceranno
Tempi normali, visto che si interagisce con il Grande Sistema Elefantiaco (GSE).