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Consumare poco, 7 dritte per elettro-principianti

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Consumare poco con l’auto elettrica: ecco 7 consigli per spendere meno ed essere ancora più “sostenibili”. Destinati agli elettro-principianti.

Consumare poco, senza scegliere batterie esagerate

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La Renault Zoe:’autonomia omologata di 394 km.

Meno della benzina, in proporzione, ma anche l’energia costa. E risparmiarla è cosa saggia, per le nostre tasche e per l’ambiente, dato che in parte viene ancora prodotta da fossili. Ecco allora 7 semplici diritte per alleggerire la bolletta dell’auto.

  • 1- Scegliere un modello che abbia l’autonomia giusta, senza esagerare portando a casa auto con pacchi-batterie eccessivi per le nostre reali esigenze. Il fatto è che le batterie pesano (in genere almeno 3 quintali) e costano, sono la parte che incide di più in un’auto elettrica. Per le esigenze di molti di noi un pacco da 50 kWh, che assicura un’autonomia omologata di 350-400 km, può essere sufficiente. Se proprio dovremo fare un viaggio lungo, non sarà una sosta in più per ricaricare (magari in una colonnina DC, più rapida) a rovinarci l’esistenza. E, prima di acquistare, controlla quanto consuma il modello che ti interessa, confrontandolo con la concorrenza. I dati sono in kWh/100 km e fanno tutti riferimento a un unico standard di omologazione, il WLTP. Con un kWh, in genere, si percorrono da 4 a 7 km, a seconda dei modelli
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La Peugeot e-208: i Suv sono di moda, ma i consumi…

Consumare poco: sicuro che ti serva un SUV…?

  • 2- La moda dei Suv dilaga, anche e soprattutto nell’elettrico. E c’è chi ne acquista uno come seconda auto di famiglia, pensando poi di utilizzarlo solo in città. Ma moda e consumi non vanno a braccetto: il peso e l’aerodinamica (oltre che le ruote di grande diametro) fanno sì che, a parità di percorso, se ne vadano molti più kWh.  Facciamo un esempio concreto: la Peugeot propone due modelli elettrici della stessa classe, la e-208 e la e-2008. La batteria è la stessa, da 50 kWh, ma l’autonomia no, perché il primo arriva a 340 km, il secondo si ferma a 320. Lo stesso dicasi per la Volkswagen: con la stessa batteria da 77 kWh la ID.3 arriva a 544 km, la ID.4 a 520. Certo, i Suv sono un po’ più grandi, ma costano e consumano di più: ne vale la pena

Consumare poco: ti aiuta la frenata rigenerativa

  • 3- Impara subito a usare uno dei grandi vantaggi dell’elettrico, la frenata rigenerativa. Decelerando (o frenando) si genera energia che va a ricaricare la batteria. Un vantaggio la cui efficacia aumenta scegliendo uno stile di guida “dolce”, senza gli strappi che spesso vediamo con le auto tradizionali. In molte  elettriche, l’intensità della frenata rigenerativa può essere regolata. Tenete presente che il pedale del freno si preme di rado, solo in situazioni di pericolo. Si può dire che l’auto, togliendo il piede, “frena da sola” e questo contribuisce a limitarne l’usura (e i costi).

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  • 4- Le auto elettriche sono computer con le ruote e ti possono aiutare a consumare meno. Come? Per esempio impostando la modalità ECO per gli spostamenti in città. Si limita la velocità di punta, che comunque nel traffico non raggiungi mai, e “decide l’auto” quanta potenza rilasciare, a seconda di quanto premi sull’acceleratore.

Pneumatici e cerchi giusti sono una scelta essenziale

  • 5- Questo è un aspetto spesso trascurato, anche nelle auto tradizionali, così come lo è la scelta dei cerchi. Non servono gomme da F.1 e cerchi con grandi diametri, ma pneumatici che garantiscono bassa resistenza al rotolamento, generando meno attrito. Lo stesso discorso vale per i cerchi e un esempio lampante viene dai dati pubblicati per la nuova Ioniq 5 (qui la nostra presentazione). A parità di batteria, 73 kWh, l’autonomia viene stimata in 481 km WLTP per la versione con cerchi da 19 pollici e in 451 km nella versione da 20 pollici. Ne vale la pena? Quanto agli pneumatici, un po’ tutti i grandi produttori hanno studiato prodotti ECO a basso rotolamento proprio per le auto elettriche. Non solo l’ideale per fare un “garino” in un circuito pieno di curve, ma assicurano un notevole risparmio nei consumi.
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La Tesla Model 3: ottimo rendimento in autostrada con la versione Long Range.

Occhio all’autostrada: mantieni una velocità ragionevole

  • 6- Per i consumi l’autostrada è il terreno più ostico per l’auto elettrica: si viaggia a velocità costante, senza poter sfruttare la frenata rigenerativa. Per non penalizzare troppo i consumi, meglio impostare una velocità di 110-120 km/h, che consente di procedere in sicurezza senza “svuotare” la batteria in un amen. Evitando di viaggiare in modalità ECO: c’è bisogno di tutta la potenza disponibile per eventuali accelerazioni richieste da esigenze di sicurezza. Leggi qui quanto fanno in autostrada le elettriche più vendute.

Temperature ragionevoli d’estate e d’inverno

L’interno della Volkswagen ID.3: in optional la pompa di calore.
  • 7- Anche il condizionatore assorbe energia, abusarne significa penalizzare l’autonomia senza un buon motivo. Oggi è possibile acquistare auto elettriche dotate di pompe di calore, con le quali  riscaldare o raffreddare l’abitacolo con un basso consumo energetico. Sono l’alternativa ai tradizionali impianti a resistenza. Nella Volkswagen ID.3, per esempio, la pompa di calore è optional, a un prezzo di 1.300 euro, ma non sempre val la pena acquistarla. In molti modelli, poi, è possibile azionare da distanza l’avvio del pre-condizionamento tramite l’app col telefonino. Riscaldare o raffreddare mentre l’auto è in ricarica, consente di partire con il clima giusto senza consumare l’energia necessaria per aggiungerla quando siamo in viaggio.

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8 COMMENTI

  1. Punto 7: il pre condizionamento su alcune auto porta la batteria a temperatura ottimale, facendo si che il massimo sfruttamento (la prima partenza) sia con un’efficienza maggiore, quindi a consumo minori

  2. Per i cerchi non bisogna dare il consiglio a chi compra ma alle case. La scelta dei cerchi è vincolata al modello. Nella mia 208 GT li devo avere da 17 altrimenti devo pagare molti soldi per ciascun cerchio. E prenderne uno di una ICE da 16 da un demolitore probabilmente è controproducente perché non studiato per essere efficiente come quello da 17 (o 16) della elettrica

  3. Ho avuto la possibilità di avere per due giorni una Nissan Leaf 40 kWh , sono a Milano e la ho ritirata con 88% di autonomia e per andare a Colico. (98 km) sono arrivato con il 33 % , ho caricato 18kwh in 32 Min ad una Chademo DC50kw pagando 9 Eu per arrivare al 95%.
    Ho potuto tornare allungando il ritorno passando dalla Valsassina tornando a Milano e riconsegnato a Sesto la Leaf
    La trovo una ottima auto , potente ,molto bilanciata , l unico neo è quello di acquistare oggi un auto con fast Chademo .
    Non riesco a capire , facendo parte dello stesso gruppo perché in Nissan non abbiano preso l ottimo charger della Zoe

  4. Concordo su tutto quello che c’è scritto nell’articolo.
    Aggiungerei che in molti uso perfino 50 Kwh sono eccessivi e potrebbero bastarne 30 kWh che in in auto non troppo alta e grande danno comunque un autonomia di 250 km nell’urbano ed extraurbano quindi in grado di soddisfare quasi tutte le esigenze giornaliere e ne avanza; 200km in Autostrada a 110km/h che con un colpo di fast di 20 minuti o due diventano 300/400km e comincia essere un gita fuori porta di tutto rispetto.

    • Una batteria dovrebbe essere utilizzata nel range 20%-80% ovvero non caricarla oltre l’80% a meno di utilizzare subito l’auto e non farla scaricare sotto il 20% di carica residua.
      Considerando i consumi dichiarati dalle case, ottenuti in condizioni ottimali, e il discorso di cui sopra è evidente che il range di utilizzo scende notevolmente per cui un’auto da 250 chilometri di autonomia dovrebbe essere considerata solo come utilitaria e per il pendolarismo.

      • Normalmente io la tengo 60/80, poi quella volta che serve si può fare 0-100%, poi ci sono le fast, quindi alla fine per esempio con la e-Golf una gita fuori porta da 300km la si può fare tranquillamente con una sessione di fast da 20 minuti
        Poi non sei mai in riserva perché la mattina parti sempre con la macchina carica quindi paradossalmente hai più autonomia rispetto ad una termica

  5. Ma in Vai elettrico non hanno la foto della nuova Zoe ?
    Viene sempre citata in tutti gli articoli il vecchio modello

  6. L'<> mi sembra fatto molto bene, approfondirei solo il consiglio numero 3 precisando che in certi casi puó essere meglio “veleggiare” con la frenata rigenerativa impostata al minimo.

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