Consigli per lunghi viaggi da un’addetta ai lavori. Caterina Cianca lavora come ABB E-mobility, dopo essere stata Charging Manager in Ford Italia.
Consigli per lunghi viaggi, rivolti soprattutto ai neofiti

Caterina ha condiviso i suoi suggerimenti sul suo profilo LinkedIn, proprio con il titolo: “Consigli (non richiesti) per viaggi lunghi con un’auto elettrica“. Suggerimenti rivolti soprattutto ai neofiti. “Dopo aver provato diverse auto elettriche, ho capito una cosa: il navigatore integrato è cruciale, soprattutto per i viaggi che superano l’autonomia dell’auto. Potersi affidare al computer di bordo è rassicurante e permette di affrontare anche eventuali imprevisti con tutte le informazioni necessarie. Chi ne avrà voglia, scoprirà un modo di viaggiare silenzioso, confortevole e più pulito“. Concludendo che “soprattutto per chi si avvicina per la prima volta all’elettrico, questi dettagli fanno la differenza tra un viaggio sereno e uno frustrante“. Ecco dunque i 4 consigli per chi si stia orientando all’adozione di un’auto elettrica”, con le caratteristiche del navigatore che, secondo Caterina, non devono mancare.
Un piano di ricarica sensato, ma flessibile. E in autostrada…

1) un calcolo realistico dell’autonomia in base al percorso pianificato, ossia considerare i consumi in base alla tipologia di strada percorsa.
2) un piano di ricarica sensato, ma flessibile. L’auto dovrebbe suggerire dove fermarsi in base alle esigenze della batteria, lasciando al conducente la possibilità di cambiare facilmente in base alle proprie necessità (es. pausa pranzo, stanchezza, vicinanza aree di ristorazione, ecc.). Ho notato che molte auto propongono le stazioni di ricarica “affiliate” piuttosto che dare priorità alle aree di ricarica in autostrada, molto più comode ed immediate.
3) Interfaccia semplice, chiara e reattiva. Quando sei in viaggio, hai bisogno di uno strumento immediato, facilmente gestibile e comprensibile.
4) Informazioni sulla disponibilità dei punti di ricarica in tempo reale. Per evitare di arrivare e trovarli fuori servizio o in un’area chiusa durante determinati orari (mi è capitato un paio di volte…poi ho imparato a controllare bene).
- La foto in alto è tratta dal profilo Linkedin di Caterina Cianca


I consigli in generale non mi sembrano male (al limite un pó generici, se vogliamo) ma perché accennano solo al navigatore integrato ?
https://www.vaielettrico.it/ricarica-in-viaggio-ci-possiamo-fidare-di-abrp/
Caterina: consigli (non richiesti)
Ettepareva.
(a beneficio di uomini sposati o conviventi…)
Ma stai scherzando? Proprio grazie a dei consigli che ancora la massa di ignoranti del termico ostili all elettrico forse riusciranno a porsi dei dubbi/interessi/apertura mentale/buttare i paraocchi in merito. Forse sembrano troppo stile intelligenza artificiale ad una domanda semplice e dato quel tocco di personale, poiché si possono essere corretti, ma rimangono appesi. Senza una soluzione pratica, troppo generico. Mancano molto degli essenziali, soprattutto nella gestione della datura, della frenata.
Ad ogni modo, oltre al fatto che si debba ragionare al contrario rispetto al termico, dove la maggioranza tende ad arrivare alla riserva, con l’elettrico, basta caricare ovunque si ha la possibilità, ma anche in caso di tragitti lunghi, si programmano le tappe dove alle stesse si cerca di avere a poca distanza 1 o 2 riserve di colonnine. Tutto questo almeno per il momento.
PS. L’elettrico è come il passaggio che ci fu dai classici telefonini agli smartphone. Qui a differenza, si risparmia un casino.
Lei quindi non è sposato o convivente.
Non ha esperienza di consigli non richiesti.
La invidio.
Qui a differenza, si risparmia un casino…….ricaricando alle colonnine?????