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Costo energia, Confartigianato ha le idee chiare: “Servono più rinnovabili”

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L'impianto fotovoltaico a tetto più grande d'Europa al mercato di Bologna

Le imprese italiane sono sempre più green. Nel 2023 la produzione di energia da impianti fotovoltaici nelle aziende è aumentata del 9,1% rispetto all’anno precedente. La crescita più sostenuta nella manifattura (+15,8%) con un incremento del 20,8% del numero di impianti. Nei servizi la produzione da fotovoltaico è cresciuta del 6,1% (14,9% il numero di impianti)

Nonostante una parte del mondo delle imprese continui a sostenere il “ritorno” del nucleare negli anni a venire, la realtà dei fatti è alquanto diversa. Per risolvere il problema dei costi dell’energia elettrica, ricordando che l’Italia paga i prezzi più alti d’Europa – le imprese si sono organizzate. Senza aspettare un fantomatico piano del governo di destra sul nucleare.

Lo dicono i numeri: le aziende, in particolare nella manifattura, hanno installato impianti fotovoltaici per avere disponibile energia elettrica a prezzi più contenuti. Lo ricorda Confartigianato in un rapporto presentato in occasione della seconda edizione della ‘Settimana per l’energia e la sostenibilità’. Una manifestazione organizzata fino 27 ottobre in tutta Italia, con decine di eventi. Protagonisti “gli artigiani e le piccole imprese protagonisti delle sfide della transizione energetica ed ecologica”.

L’installazione di impianti solari è destinata ad aumentare ancora nell’anno in corso. Le piccole e medie aziende sono protagoniste nella crescita avvenuta anche nella prima parte del 2024: da gennaio a giugno “l’Italia mette a segno una crescita del 17,4% della produzione di energia elettrica da solare, piazzandosi al secondo posto nell’Ue, dopo la Polonia“, come ricorda ancora Confartigianato.

Confartigianato: “Per abbattere le emissioni, favorire la creazione di imprese e occupazione potenziare le rinnovabili”

La crescita del fotovoltaico degli ultimi anni ha portato alla creazione di una filiera di settore che va sempre più consolidandosi. Filiera che “nel 2024 vede impegnate 94.372 imprese con 354.885 addetti. Si tratta di aziende che fabbricano motori, generatori, trasformatori elettrici, turbine e turboalternatori, producono energia elettrica“.Non solo, sono attive anche nell’economia circolare. “Recuperano e preparano al riciclaggio rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse, installano impianti elettrici in edifici e ne curano la manutenzione”.

Confartigianato dimostra di avere le idee chiare. “Per ridurre i costi dell’energia, abbattere le emissioni, favorire la creazione di imprese e occupazione – è il parere di Marco Granelli, Presidente di Confartigianato – va potenziato l’utilizzo di fonti rinnovabili. Anche favorendo gli investimenti in piccoli impianti per l’autoproduzione. Privilegiandone l’installazione su capannoni e aree occupate di immobili produttivi per evitare il consumo di suolo. E promuovendo la realizzazione di comunità energetiche”.

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2 COMMENTI

  1. Sono anni che lo dico dove lavoro. Un impianto fotovoltaico ha molto più senso in un’azienda che in un’abitazione privata perché i consumi di un’azienda sono molto alti e l’energia prodotta viene quasi completamente consumata sul posto. La casa invece consuma poco rispetto alla produzione di un impianto fotovoltaico domestico, le bollette sono composte perlopiù da costi fissi e tasse, i tempi di ammortamento sono molto lunghi.

    • Soprattutto gli orari di produzione non coincidono con quelli di consumo e costringono ad installare gli accumuli di energia

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